CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cerca nel blog

giovedì 7 luglio 2016

Rapporto “Time to address impunity Two years after the 2014 Gaza/Israel war”: Israele / Territori palestinesi occupati: 2 anni dopo, ancora nessuna giustizia

"Non riesco a capire come un crimine successo davanti alle telecamere, dove tutto il mondo ha visto come i bambini che giocavano sulla spiaggia sono stati massacrati senza pietà, possa passare così senza che nessuno venga ritenuto responsabile".
(Sohbi Bakr, parente di quattro ragazzi uccisi il 16 luglio 2014 durante un'incursione aerea israeliana).


L'8 luglio 2016 segna il secondo anniversario dell'inizio dell'offensiva militare israeliana che in 50 giorni causò morte e distruzione su scala inaudita nella Striscia di Gaza.

In un nuovo documento diffuso in occasione di questa ricorrenza, Amnesty International ha chiesto perché nessuna effettiva indagine penale sia stata aperta e perché non siano stati ancora accertati i responsabili delle atrocità, a fronte dei crimini di guerra commessi da entrambi i lati.

"Durante i 50 giorni degli attacchi, le forze israeliane hanno provocato un gran numero di morti e distruzioni nella Striscia di Gaza, uccidendo circa 1500 palestinesi, dei quali più di 500 erano bambini", ha detto Philip Luther, direttore del programma Medio oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Le uniche responsabilità penali emerse dalle indagini militari israeliane sono risultate a carico di tre soldati, per reati minori come saccheggio e ostruzione alle indagini. Invece crimini più gravi, alcuni dei quali probabilmente crimini di guerra, sono rimasti impuniti.

Dal lato palestinese, Hamas e i gruppi armati palestinesi non hanno aperto indagini effettive sulle violazioni commesse dalla loro parte, compresi crimini di guerra. I gruppi armati palestinesi hanno lanciato migliaia di razzi non telecomandati e colpi di mortaio contro i centri abitati di Israele, uccidendo sei cittadini; le forze di Hamas hanno ucciso in modo sommario e attaccato palestinesi considerati nemici.

"Il fatto che nessuno sia stato chiamato a rispondere di evidenti crimini di guerra commessi da entrambe è del tutto inammissibile. Sono passati due anni ed è ora che le ruote della giustizia inizino a girare", ha sottolineato Luther.

Il documento di Amnesty International contiene interviste a parenti di persone uccise, evidenzia i difetti nelle indagini condotte finora dalle autorità militari israeliane e approfondisce alcuni attacchi chiaramente mirati contro i civili così in violazione del diritto internazionale umanitario.

Amnesty International continua a invitare Israele a riformare i suoi metodi d'indagine in modo tale da assicurare l'indipendenza di chi indaga da chi ordina, suggerisce o esegue gli attacchi. Il governo palestinese di unità nazionale dovrebbe assicurare che le indagini sui crimini di guerra commessi dai palestinesi durante la guerra del 2014 siano indipendenti.

Le autorità di Hamas dovrebbero essere trasparenti riguardo a ogni eventuale progresso nelle loro indagini sulle esecuzioni sommarie e su altre violazioni dei diritti umani ai danni dei palestinesi di Gaza.

Amnesty International sta sollecitando tutte le parti in causa a cooperare pienamente con le indagini preliminari dell'Ufficio del procuratore del Tribunale penale internazionale sui presunti crimini commessi durante il conflitto.

                                                                    
Roma, 7 luglio 2016

Il rapporto "Time to address impunity Two years after the 2014 Gaza/Israel war" è disponibile all'indirizzo:
https://www.amnesty.org/en/documents/mde15/4199/2016/en/




--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *