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venerdì 31 gennaio 2020

Nuova partnership tra il campione Vincenzo Nibali e Dorelan

 

 

Nuova partnership tra il campione di ciclismo Vincenzo Nibali e Dorelan

 


Quanto conta un buon riposo per ottimizzare e migliorare le performance sportive? Moltissimo! 

Un sonno ristoratore è, infatti, una insostituibile fonte di energia e una vera e propria forma di allenamento passivo soprattutto quando parliamo di "sport di endurance" come nel caso del ciclismo.

 

Lo sa bene Vincenzo Nibali, stella italiana del ciclismo su strada e del team Trek- Segafredo "Penso che il cambio del materasso sia un elemento davvero importante, perché ti aiuta a recuperare molto meglio e ad avere un sonno più rilassato" – dichiara l'atleta. "Noi ciclisti siamo dei grandi viaggiatori, cambiamo continuamente location e alberghi e purtroppo non sempre riusciamo a trovare un materasso ottimale"

Per questo motivo lo 'Squalo dello Stretto' "pedalerà" accanto a Dorelan ReActive come nuovo testimonial nella stagione 2020-2021 e per i prossimi due anni sarà il volto dell'azienda romagnola, facendosi portavoce della mission del brand ReActive: migliorare la qualità del sonno per implementare le performance in gara.

 

Dorelan, nome di primo piano nel settore del Bedding, da sempre sostiene la cultura del benessere e del buon riposo, anche – e soprattutto – in ambito sportivo. Aumentare la qualità del sonno per migliorare la resa in gara è quindi l'obiettivo primario. Per questo motivo, dall'esperienza dell'azienda nasce ReActive®, la prima linea di materassi e cuscini progettata scientificamente per migliorare il recupero, il benessere e le prestazioni degli sportivi.



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LVenture Group: riassetto e potenziamento della struttura operativa

LVENTURE GROUP: POTENZIAMENTO E SVILUPPO DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

  • Antonella Zullo assume l'incarico di Responsabile Open Innovation
  • Giuseppe Tomei nominato Responsabile Partnership Development
  • In uscita Augusto Coppola, a cui subentra nel ruolo Giulio Montoli

Roma, 29 gennaio – Con un 2019 alle spalle che ha visto finalizzare un lavoro strategico sulle startup di portafoglio e portare a compimento nuovi programmi di Open Innovation in collaborazione con corporate partner, il 2020 di LVenture Group si apre con importanti notizie sul piano societario. A sostegno della crescita del business e di nuovi ambiziosi traguardi,la società ha infatti potenziato e sviluppato la struttura organizzativa.

Antonella Zullo, esperienza pluriennale in importanti brand della consulenza, tra cui Accenture, Value Partners ed ExtonConsulting, con incarichi nella pianificazione e gestione di complessi programmi di innovazione, trasformazione e digitalizzazione aziendale per top client del settore bancario e assicurativo (in Italia e a livello internazionale), è stata nominata Head of Open Innovation.

"Sono entusiasta della fiducia riposta da LVenture Group, metterò a disposizione tutta la mia esperienza per proseguire nel grande lavoro svolto dalla società nel campo dell'Open Innovation. La contaminazione con le soluzioni innovative delle startup è sempre più centrale per il futuro delle imprese, oggi chiamate a generare valore sociale oltre che vantaggio competitivo e valore economico. La capacità intrinseca delle startup di creare valore sotto tutti questi aspetti può diventare, proprio attraverso l'Open Innovation, un'opportunità irrinunciabile per le corporate", afferma Antonella Zullo.

"Sempre più corporate oggi riconoscono LVenture Group come principale abilitatore di talenti e di soluzioni innovative sviluppate dalle startup, entrando a far parte del nostro ecosistema. Per questo motivo abbiamo deciso di potenziare la nostra area di Open Innovation e siamo convinti che il bagaglio di competenze ed esperienze di Antonella nel campo della trasformazione digitale delle imprese potrà dare un grande apporto alla crescita della società",sottolinea il CEO Luigi Capello.

Il rafforzamento delle attività di business di LVenture Group ha portato la società a dedicare ancora maggiore attenzione allo sviluppo delle partnership, nominando GiuseppeTomeiSenior Partnership Development.

"Le partnership rappresentano una leva strategica sempre più centrale per accelerare le attività di business e implementare il loro processo di sviluppo è oggi fondamentale per creare valore nel tempo: sono convinto che LVenture Group potrà svolgere un ruolo di traino per tutto il panorama italiano dell'innovazione", commenta Giuseppe Tomei.

Sempre sul fronte organizzativo del management, LVenture Group comunica l'uscita dalla società di Augusto Coppola,Direttore dell'Acceleratore LUISS EnLabs, che intraprenderà un nuovo percorso professionale. A subentrare nel suo ruolo Giulio Montoli, già dal 2015 Head of the Acceleration Program.

"Ringraziamo Augusto per aver contribuito in tutti questi anni alla crescita di LVenture Group, alla definizione e allo sviluppo del nostro Programma di Accelerazione, la cui eccellenza è oggi riconosciuta a livello internazionale. Siamo convinti che il grande lavoro svolto da Giulio e dal team in tutte le fasi di sviluppo delle startup e l'esperienza acquisita porteranno grandi risultati nella creazione delle imprese del futuro dell'economia digitale italiana", conclude Luigi Capello.



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Red Carpet di U-Power. La scarpa da lavoro antifatica


La costante attività di ricerca e sviluppo dell'azienda leader nel settore delle calzature antinfortunistiche ha portato alla creazione di un'innovativa linea dotata di tecnologia antifatica, ideata appositamente per i lavoratori che trascorrono molte ore in piedi e in postazione fissa.

 

Dall'accurato studio delle esigenze specifiche legate alle differenti attività lavorative, che da sempre guida U-Power nello sviluppo di dispositivi di protezione sicuri e a norma di legge ma anche belli da vedere e piacevoli da indossare, nasce Red Carpet: un prodotto su misura per chi svolge a lungo mansioni statiche.

Per contrastare le fastidiose sensazioni di pesantezza alle gambe e i dolori lombari, alla cervicale o alle articolazioni, ovvero tutti i disagi tipici di chi trascorre molte ore in posizione eretta su postazione fissa, i laboratori U-Power hanno ideato una tecnologia in grado di rivitalizzare le aree sottoposte a stress. Red-Carpet, infatti, si avvale di un innovativo materiale creato da BASF per i tappetini antifatica: una mescola rivoluzionaria, totalmente atossica, che permette di assorbire e allievare i disturbi corporei causati dalla permanenza prolungata in piedi e nella stessa posizione.

Le calzature della linea Red Carpet, in questo modo, proteggono e donano sollievo al piede del lavoratore, stimolando e riattivando la circolazione sanguigna in modo da ridurre il rischio di traumi e assicurando, naturalmente, alte prestazioni di comfort, equilibrio e distribuzione degli shock nell'ambiente di lavoro.

La gamma comprende un ricco assortimento di modelli, bassi o alti, pensati per ogni necessità lavorativa e per tutte le stagioni, in ottemperanza alle classi di sicurezza da S1P a S3, con protezione antistatica ESD e antiscivolo SRC. Le tomaie in morbida pelle scamosciata e nylon, il sistema anti-perforazione con soletta "metal free", il puntale leggero e traspirante Airtoe® Aluminium, la fodera Wingtex a tunnel d'aria traspirante e la soletta in Memory+Gel sono, infine, le caratteristiche inconfondibili delle scarpe a marchio U-Power, garanzia di alta qualità tecnologica e perfomance all'avanguardia.

Pensate dai lavoratori per i lavoratori, le calzature antinfortunistiche firmate dall'azienda di Paruzzaro trasformano un indumento nato per rispettare un obbligo normativo in una piacevole esperienza di stile e benessere.



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mercoledì 29 gennaio 2020

CLIMA, DA INVASIONE ALIENI 1 MLD DI DANNI NEI CAMPI

CLIMA: COLDIRETTI, DA INVASIONE ALIENI 1 MLD DI DANNI NEI CAMPI

L'invasione di insetti e organismi alieni portati nelle campagne italiane dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi ha causato danni per oltre un miliardo nel 2019 con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico. E' quanto emerge dal Rapporto Coldiretti su "Clima: la strage provocata dalle specie aliene nelle campagne italiane" diffuso all'inaugurazione della Fieragricola dove è stata mostrata la teca degli orrori con le specie aliene arrivate in Italia con il surriscaldamento che hanno fatto strage nei campi coltivati, in occasione della prima mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori per fermare la strage senza precedenti provocata dalla cimice killer arrivata dall'Oriente che mettendo in ginocchio interi settori produttivi senza che siano state attivate misure di sostegno comunitarie adeguate a fronteggiare una vera calamità naturale.

Dalla cimice asiatica al batterio della Xylella, dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii, dal cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni al punteruolo rosso che ha decimato le palme o il coleottero Aethina tumida, sono sempre di più le specie aliene che distruggono i raccolti, favorite dai cambiamenti climatici evidenti anche in un inverno caldo anche nei giorni della merla che smentiscono addirittura la tradizione di essere i più freddi dell'anno con lo smog nelle città e danni nelle campagne. L'ultima ad invadere l'Italia è la "cimice marmorata asiatica" arrivata dalla Cina che – sostiene la Coldiretti – è particolarmente pericolosa per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta. Un autentico flagello è il batterio della Xylella che è stato introdotto con molta probabilità  dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam ed ha devastato gli uliveti del Salento dove quest'anno sono andate perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva che non sarà certamente recuperata nell'annata 2019 – 2020, secondo un'analisi elaborata da Coldiretti Puglia sulla base dei dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). Dall'autunno 2013, anno in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, in provincia di Bari.

E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer molto difficile da sconfiggere che ha attaccato ciliegie, mirtilli e uva dal Veneto alla Puglia. Le castagne hanno invece pagato un conto salatissimo per colpa – precisa la Coldiretti – del cinipide galligeno del castagno, il Dryocosmus kuriphilus, proveniente dalla Cina che provoca nella pianta la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni contro il quale è stata avviata con successo una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell'insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale, anche se ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento.

La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori – sostiene la Coldiretti – è invece minacciata da due insetti killer, il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il coleottero africano (Aethina tumida) che mangiano e rovinano il miele, il polline e, soprattutto, la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l'alveare.

Ma c'è anche il punteruolo rosso Rhynchophorus ferrugineus originario dell'Asia che ha fatto strage di palme dopo essere comparso in Italia per la prima volta nel 2004 e da allora si è dimostrato un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise.

"Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – continua Prandini – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l'arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Prandini – anche con l'avvio di una apposita task force".


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CLIMA: COLDIRETTI, CIMICE KILLER SI ABBATTE SU 48MILA AZIENDE

CLIMA: COLDIRETTI, CIMICE KILLER SI ABBATTE SU 48MILA AZIENDE

PRANDINI: EMERGENZA NAZIONALE, PIU' CONTROLLI A FRONTIERE UE

La cimice asiatica, l'insetto killer dei raccolti arrivato dall'Asia, ha devastato i campi e i frutteti di 48mila aziende in Italia con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale. E' quanto emerge dal Dossier presentato dalla Coldiretti in occasione dell'apertura della Fieragricola di Verona con la storica mobilitazione degli agricoltori contro l'invasione di insetti alieni portati in Italia dai ritardi nella prevenzione e nei controlli dell'Unione Europea di fronte ai cambiamenti climatici.

La cimice asiatica, che rovina tutto quello che trova nelle zone dove si riproduce, ha colpito – spiega la Coldiretti - pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegio e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi.

Questo insetto alieno favorito dai cambiamenti climatici rappresenta ormai una vera emergenza per il nostro sistema produttivo è capace di colpire oltre 300 specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni particolarmente rilevanti nelle aree del Nord Italia – sottolinea Coldiretti - dai 180 milioni del Piemonte agli oltre 160 del Veneto, dai 32 milioni della Lombardia ai 270 dell'Emilia Romagna, dai 40 milioni del Friuli ai 40 del Trentino Alto Adige fino ai 16 milioni della Liguria.

L'impatto è pesante anche sull'occupazione con una perdita stimata di oltre mezzo milione di giornate di lavoro nel corso del 2019 secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso.

La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Una minaccia drammatica per il Paese, in un anno segnato da un inverno particolarmente caldo che ne favorisce la sopravvivenza, che va contrastata con un piano di intervento nazionale che – evidenzia la Coldiretti - preveda aiuti straordinari alle imprese, azioni di contenimento dell'insetto anche con un programma coordinato di trattamenti fitosanitari e sperimentazioni su insetti antagonisti oltre a misure per la difesa del settore ortofrutticolo Made in Italy con un sistema straordinario di verifica sulle importazioni.

A livello nazionale – sottolinea la Coldiretti - si attende infatti urgentemente il via libera del Ministero dell'Ambiente che, sentiti il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della Salute, deve emanare le linee guida per il via libera alla vespa samurai nemica naturale della cimice ma ci vorranno anni prima che la lotta sia efficace.

"E' necessario pertanto colmare questo arco di tempo con sostegni adeguati per consentire alle aziende agricole di sopravvivere all'assedio del pericoloso insetto" ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "considerata la gravità della situazione è indispensabile aprire il confronto anche con le istituzioni europee coinvolgendo l'UE sia per quanto riguarda gli aiuti alle imprese danneggiate che i controlli alle frontiere comunitarie, necessari per contrastare l'arrivo di altri insetti dannosi e l'import di frutta e ortaggi trattati con antiparassitari vietati in Italia".

A livello nazionale nonostante gli importanti sforzi fatti per integrare il fondo di solidarietà con 80 milioni di euro della legge di bilancio 2020 è necessario adeguare le risorse ai danni che si sono verificati con un piano pluriannuale per sostenere le imprese agricole nella lotta al flagello arrivato dall'Asia, sottolinea la Coldiretti che chiede di rendere sistematico l'intervento del fondo e un Commissario unico che coordini gli interventi a livello regionale e nazionale con un tavolo di regia tra i ministeri di Agricoltura, Sanità, Ambiente, Rapporti UE e le Regioni maggiormente coinvolte.

Nelle zone colpite dal flagello – conclude la Coldiretti - è necessaria la dichiarazione dello stato di calamità e la delimitazione delle aree danneggiate con sostegni alle imprese agricole mediante moratoria sulle rate dei mutui, sospensione del pagamento degli oneri contributivi, indennizzi a fondo perduto per i danni subiti e le perdite di reddito e lo sviluppo di fondi di intervento mutualistici.


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martedì 28 gennaio 2020

Barbie annuncia l'espansione della sua linea di bambole Fashionistas: nuove bambole inclusive in arrivo


Barbie annuncia l'espansione della sua linea di bambole Fashionistas:
nuove bambole inclusive in arrivo



Barbie Fashionistas è la linea entro la quale il brand Barbie offre più diversità e inclusione, le bambine possono scegliere fra una grande varietà di tonalità di pelle, colori di occhi, texture e colori di capelli, corporature e look. La varietà offerta è stata creata con l'intento di ispirare le bambine a raccontare più storie e a trovare una bambola che si rivolga a ciascuna di loro. Nel corso degli ultimi cinque anni, la linea si è evoluta per essere ancor di più il riflesso del mondo che le bambine vedono intorno a loro, introducendo più di 170 nuovi look, inclusi:

  • Più incarnati, colori e texture di capelli, colori degli occhi e lineamenti del viso.
  • Differenti forme del corpo tra cui Tall, Petite, Curvy e una doll con un busto più piccolo, un punto vita meno definito e braccia più robuste.
  • Dolls che riflettono disabilità permanenti, inclusa una bambola con una protesi e una con sedia a rotelle e rampa di risalita.
  • Look di Ken rinnovati con una varietà di carnagioni, corpi, colori degli occhi e acconciature.
  • Mattel ora offre Barbie doll che sono disponibili in 5 tipologie di corporatura, 22 carnagioni, 76 acconciature, 94 colori di capelli e 13 colori di occhi. Ken è disponibile in 4 corporature, 18 tipi di lineamenti, 13 incarnati, 9 colori di occhi e 22 colori di capelli.

Nel 2020, Barbie continuerà a rappresentare l'inclusività e le diversità a livello globale  all'interno del comparto delle fashion dolls, proponendo una visione di bellezza e di moda multidimensionale, aggiungendo:

o    Una bambola senza capelli (bold)

É il riflesso del trend dell'hairstyle che dalle passerelle delle sfilate di moda arriva  fino alle strade del centro. Se una bambina, per qualunque motivo, sta subendo la perdita dei capelli, può vedersi comunque rappresentata nella sua bambola preferita.

  • Una doll dall'incarnato più scuro e con una protesi dorata

Nel 2019, Barbie ha introdotto dolls che riflettono disabilità permanenti, inclusa una bambola con un arto artificiale, grazie alla collaborazione Jordan Reeves, una dodicenne che ha come missione l'ideazione di soluzioni creative che aiutino i bambini affetti da disabilità, così da creare un'esperienza di gioco che sia il più rappresentativa possibile. Quest'anno abbiamo ampliato l'offerta con l'inclusione di una seconda bambola, dalla carnagione più scura di carnagione e con un arto artificiale (dorato).

  • Barbie con la Vitiligine

Continuando  a ridefinire, come Mattel,  cosa significhi essere una "Barbie" o assomigliare ad una Barbie, l'inclusione di una bambola con vitiligine nella nostra linea più importante permette ai bambini di immaginare ancora più storie e scenari sul mondo che li circonda. Per realizzare questa doll, Mattel ha lavorato con un dermatologo per assicurarsi che la vitiligine venisse riprodotta in modo accurato. Un prototipo di questa doll ha debuttato sull'account Instagram di Barbie (@BarbieStyle) l'anno scorso, diventando il post più apprezzato di sempre.

  • Ken con capelli lunghi e fluenti (radicati)
L'ultimissimo look di Ken appare per la prima volta nella linea delle Fashionistas e si differenzia dal tradizionale look dai capelli "stampati" grazie alle lunghe ciocche di capelli pettinabili. 




Lisa McKnight, SVP Barbie & Global Head of Dolls, afferma: "Siamo fieri che Barbie sia la doll line più diversificata sul mercato e che continui a evolversi per meglio riflettere il mondo che circonda le bambine. Il nostro impegno a dare una migliore rappresentazione del mondo conduce ad un'importante conversazione culturale e sappiamo che i nostri sforzi si riflettono su 8 trimestri consecutivi di crescita, con il comparto delle Fashionistas in crescita a doppia cifra nel 2019".

Gli sforzi di Barbie nel diffondere concetti di diversità e inclusività stanno ottenendo dei riscontri; più della metà delle bambole vendute l'anno scorso nel mondo erano diverse dolls. Nella top ten dei best sellers, sette erano diverse dolls, inclusa la bambola in sedia a rotellle. Negli UK, entrambi i modelli di Barbie con sedia a rotelle sono state rispettivamente la prima e la seconda più vendute tra le Fashionistas, mentre, a livello globale, la prima Fashionista più venduta è stata la doll curvy scura con i capelli afro.

La nuova gamma di Fashionistas in Italia è disponibile da: 15 Febbraio 2020

Milano, 28 gennaio 2020


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Acqua Group riparte dai numeri che contano


Acqua Group riparte dai numeri che contano

Milano, gennaio 2020. Acqua – gruppo data-driven specializzato nella consulenza e nella comunicazione integrata omnichannel guidato da Davide Arduini e Andrea Cimenti ­– riparte nel 2020 dai numeri che contano, confermando il trend di crescita positivo che lo contraddistingue sin dal 2004, anno della sua fondazione.

Acqua Group riparte nel 2020 forte degli eccellenti risultati conseguiti e degli ambiziosi traguardi raggiunti nel 2019. L'anno appena concluso, infatti, è stato chiuso con un fatturato di circa 22 milioni di euro, realizzato grazie ad un team che, a fronte dell'acquisizione di Young Digitals – società creativa digitale guidata dal CEO Michele Polico – ha raggiunto le 111 persone. Numeri, questi, che si riflettono nella gestione di 280 clienti attivi per i quali sono stati realizzati migliaia di progetti di comunicazione integrata, che hanno visto il coinvolgimento di tutte le business unit dell'agenzia: dall'Adversiting agli Eventi & Retail Activation, dal Digital & Social al Loyalty & Promotion, dal Media alle Ricerche di mercato.

Un impegno instancabile che ha dato i propri frutti. Venti, infatti, sono i riconoscimenti ottenuti da Acqua Group nel 2019. Un anno iniziato con la nomina come Agenzia indipendente dell'anno agli NC Awards, e che si è concluso con i premi conseguiti ai CNCC Awards 2019: il Best of the Best attribuito a "Savills Tenants School", il più grande programma digitale di formazione per i lavoratori dei centri commerciali, realizzato per Savills Italia e il Certificate of Merit, nella Categoria Brand Awareness & (Re)Positioning, assegnato a "La Ri-Forma dell'Arte", progetto realizzato per e promosso dal centro commerciale RomaEst.

Completato l'importante processo di integrazione con Young Digitals, le ambizioni di Acqua Group continuano con l'obiettivo di superare quota 24 milioni di euro di fatturato nel 2020 e con la prospettiva di effettuare due ulteriori acquisizioni nel corso di quest'anno, una in Italia e una all'estero.


Acqua, gruppo data-driven specializzato nella consulenza e nella comunicazione integrata omnichannel, ha al suo attivo 280 clienti, con alcune concentrazioni nel mondo del retail (fiere, outlet, centri commerciali, gdo), nel settore energia e telecomunicazioni, assicurativo e automobilistico, nel food & beverage e nella cosmetica. Ha chiuso il 2019 con quasi 22 milioni di euro di fatturato e prevede di raggiungere i 24 milioni di euro nel 2020. Nei suoi uffici di Milano, Padova e Pordenone operano 111 persone che hanno fatto convergere le loro competenze in un'unica realtà declinata in più business unit: market research, media, advertising, digital & social, eventi & retail activation, loyalty & promotion. Acqua è presente, attraverso una consolidata rete di partnership, in molti paesi esteri soddisfacendo le esigenze dei suoi clienti con efficacia e rapidità e garantendo sempre un'elevata qualità nel servizio offerto.


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On air il nuovo spot di Froben Gola prodotto da Bedeschi Film per Mylan

On air il nuovo spot di Froben Gola prodotto da Bedeschi Film per Mylan

Milano, 28 gennaio 2020 - "Con Froben anche l'inverno può essere una bella stagione": è questo il claim che accompagna il nuovo spot prodotto da Bedeschi Film per il lancio dell'antinfiammatorio Froben Gola della società farmaceutica Mylan.
 
Il video, on air sui principali canali televisivi, mostra il protagonista visibilmente costipato che attraversa un parco urbano innevato dove però ci sono vari elementi che richiamano l'estate: una partita di pallavolo tra amici, una ragazza che si immortala in un selfie seduta su un fenicottero gonfiabile, persone che ballano sulla neve come se fossero in spiaggia e una bagnina che corre in soccorso del protagonista dello spot offrendogli il medicinale. Scene surreali che raccontano in modo diretto e immediato l'azione curativa e gli effetti benefici del prodotto grazie al quale anche l'inverno può diventare una stagione spensierata in cui divertirsi e non farsi scoraggiare dall'influenza.
 
Lo spot è stato girato dalla casa di produzione in un parco in montagna realmente innevato e per rendere ancora più evidente il contrasto tra l'inverno e l'estate sono stati realizzati ad hoc dei costumi tipici della stagione invernale – scarponcini da neve, tute da sci – ma con delle stampe molto colorate che rimandano immediatamente al mare e all'estate.
 
"Per la realizzazione del video avevamo a disposizione pochissime ore di luce che rischiavano di allungare di molto i tempi di lavorazione. – ha dichiarato Giovanni Bedeschi, regista, produttore e fondatore di Bedeschi Film – Il mio team ha gestito il lavoro in maniera scrupolosa e attenta, studiando perfettamente i tempi dello shooting che siamo riusciti a girare in sole due giornate".
 
 
CREDITS
 
Director: Giovanni Bedeschi
DoP: Andrea Rainoldi
Executive Producer: Diana Passoni
Producer: Lorenzo Francini
Montaggio. Francesca Castellari 
Color: Diego La Rosa
Post Produzione: PostAtomic


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Moda. International Couture: ad Altaroma, stili e creatività dal mondo sfilano in passerella, incantando tutti i presenti

International Couture Fashion Show: stili e creatività dal mondo sfilano in passerella ad ALTAROMA ed incantano tutti i presenti

Il fascino insolito e il gusto ricercato delle creazioni couture di A'biddikkia, Baroqco Jewelry, Marcela de Cala, Missaki Couture e Natasha Pavluchenko, durante il Fashion show organizzato dall'Istituto Culturale Italo Libanese

 

 

Una sfilata che è stata come un suggestivo viaggio tra i paesi e le culture del mondo, incantando tutti i presenti. Venerdì 24 gennaio, nell'ambito di ALTAROMA, la Fashion Week Romana, si è tenuto l'evento International Couture Fashion Show, organizzato da Maria Christina Rigano, Consigliere dell'Istituto Culturale Italo Libanese.

 

A'biddikkia, Baroqco Jewelry, Marcela de Cala, Missaki Couture e Natasha Pavluchenko. Designers internazionali di grande talento hanno fatto sfilare in passerella le loro creazioni couture, unite dal fil rouge della bellezza mistica, che non conosce confini geografici o culturali.

 

Ad aprire lo spettacolo, il tributo alla città di Tursi-Matera e a Maria di Anglona, omaggiati dalla designer Polacca Natasha Pavluchenko con la collezione intitolata "Maria Anglona", testimonianza di come la storia influenza e sprona la moda.  Natasha Pavluchenko è rimasta colpita dalla bellezza della Vergine di Anglona, dalla città di Tursi e dal suo al centro storico insieme alla collegiata di Santa Maria Maggiore in Rabatana. Sulla passarella di Altaroma 15 creazioni ispirate alla "Pala dell'Altare Maggiore" risalente al 1700 e posta oggi di fianco della Vergine.  Ospite alla sfilata una delegazione proveniente dalla Basilicata formata da stampa e personalità di spicco.

 

A'biddikkia di Giovanna Mandarano conferma il DNA del Brand, sempre legato al gusto mediterraneo ed influenzato dalla sua Panarea. La collezione couture intitolata "La Rinascita della Moda" presenta un susseguirsi di 12 abiti dalle tinte decise che spaziano dal rosso al verde al viola ricordando l'arco baleno con tagli sinuosi che risaltano la silhouette femminile con l'aggiunta di alcuni dettagli che ricordano lo stile Barocco.  Una modella d'eccezione sarà la Testimonial del Brand A'biddikkia direttamente da Ballando con le Stelle la bella bionda Veera Kinnunem. La Rinascita della Moda" è favoleggiata da un mix di tessuti pregiati dai colori vivaci che ricordano sempre la terra nativa della stilista. Tessuti e manifattura di alta qualità, tutto made in Italy.

 

Missaki Couture fa sognare le odalische con "Cyra". La Grecia con la sua bellezza e i suoi colori è la fonte d'ispirazione del designer libanese e così diventa anche il titolo della collezione couture di Missak Farassian presentata a Altaroma sul catwalk di International Couture brillano 20 abiti da sera dai colori pastello, il nero sempre presente, immancabile per la cerimonia e in finale l'abito da sposa. Stili e ricami disegnano una silhouette regale e trasmettono un senso di leadership interiore e un forte desiderio di prendersi cura dei dettagli.

 

I Gioielli celestiali della collezione di Baroqco "Stairways to Heaven" elevano l'anima della donna che li indossa. Dieci parure principesche sfilano insieme agli abiti neo-couture di Natasha Pavluchenko che conferiscono un'aura moderna e disinvolta a corone e gioielli scultorei. Una bellezza pura emerge da gioielli unici, fatti a mano e realizzati appositamente per sfilare sulla catwalk di Altaroma. La collezione "Stairways to Heaven" è stata creata ispirandosi all'idea di come essere più vicini a Dio, grazie alla purezza dell'Anima che permette di elevarsi rispetto al mondo irrequieto in cui viviamo. L'anima vicino a Dio è pura e bella. Realizzata in metalli pregiati placcati in oro 24 carati, abbinando decorazioni e abbellimenti con l'applicazione di Swarovski elements e di pietre semi preziose che provengono dall'Indonesia e dal Brasile.

 

In gran finale la "Vieira" di Marcela de Cala, ispirata ai miti e alle storie della famosa Vieira di Santiago de Compostela. Si racconta che la Vieira fosse una metafora per aiutare le persone a trovare la giusta strada da seguire. Marcela de Cala presenta una collezione di 20 abiti da sposa spudoratamente femminili. Perfetti per coloro che vogliono brillare nel giorno più importante della propria vita senza rinunciare all'eleganza, capi lavori caratterizzati da perline, paillettes e inserti di ogni tipo che uniti ai tulle e ai pizzi creano un effetto luminoso da sogno. La collezione "Vieira" simboleggia l'inizio di un bellissimo viaggio che approda sulla passerella di Altaroma. "Vieira" è ricca di sfumature, di ricami bianchi intrecciati e di stratificazione ingegnose selvaggiamente romantiche che cercano di catturare l'essenza della storia nascosta dietro il guscio. La forma della conchiglia ha giocato un ruolo importante donando volume agli abiti e ostentando una silhouette dai raffinati ornamenti di conchiglie e di perle.

 

Il make-up delle modelle è stato curato dal MUA Pablo, art director Face Place Make-up Academy by Pablo Gil Cagnè, e dal suo staff. L'hair style è stato affidato a Professional Sebastian sotto la direzione dell'art director Giovanni Salerno. Le calzature Rugantino, invece, sono state fornite da Alessi & Alessi. Casting e Production Management a cura di Eleonora Eutizi.

 

Ad ammirare le creazioni in passerella, un fitto parterre di nomi noti, con personalità istituzionali, del mondo della modae dello spettacolo. Tra loro, le loro Eccellenze Ambasciatori dei paesi partecipanti a International Couture, la Principessa Rita Boncompagni Ludovisi, il Prof. Dott. Giuseppe Anelli Presidente fondazione Sapentia Mundi, l'Ing. Antonello De Santis Presidente Rete Jonica Turismo, il dott. Giovanni Oliva Segretario Generale Fondazione Matera 2019, il Sindaco di Tursi il Prof. Salvatore Cosma, il Vicesindaco Maria Anglona Adduci e l'Assessore Roberto Trani, il Prof. Dott. Mangialardi, Enzo Merli AD di Fustenberg, le attrici Cristina Pelliccia, Anna Bellato Teresa Romagnoli, Esther Elisha, l'attore Josafat Vagni, il modello Matteo Begni, il presentatore Anthony Peth, l'Artista Ilian Rachov e molti altri.

 

Maria Cristina Rigano è una Event Manager & Press Agent specializzata nel settore della moda. Madre lingua in arabo, francese e italiano con una buona conoscenza dell'inglese, ha curato numerose fashion weeks in tutto il mondo. È ideatrice e organizzatrice dell'evento "International Couture" Fashion Show inserito nel calendario ufficiale della settimana della moda capitolina ALTAROMA. Attualmente è anche docente all'università UNINT in Terminologia della Moda e dell'Enogastronomia alla FIT.

 

Photo credit: PIETRO PIACENTI



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lunedì 27 gennaio 2020

Weber Shandwick: lo Stato della Corporate Reputation

La corporate reputation conta per oltre il 60% delmarket value di un'azienda


Una ricerca di Weber Shandwick evidenzia che le aziende affrontano oggi la complessità azionando ben 12 driver della Corporate Reputation

 

Milano, 27 Gennaio 2020 – Una ricerca condotta da Weber Shandwick, una delle agenzie di comunicazione e marketing più importanti al mondo, conferma che la Corporate Reputation è una risorsa di valore inestimabile con impatto rilevante sul business aziendaleLa ricerca "The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" evidenzia che i manager di tutto il mondoin media, attribuiscono il 63% del valore di mercato dell'azienda alla reputazione. 

 

"È condiviso che la reputation contribuiscafortemente al successo dell'azienda", spiega Gail Heimann, Presidente e CEO di Weber Shandwick. "Il nostro studio quantifica il valore notevolmente elevato assegnato oggi alla reputazione e mostra come sia necessario molta attenzione verso una serie nutrita, senza precedenti, di fattori – quasi due dozzine di fattori sono ritenuti significativi – percontinuare a essere apprezzati e prevenire l'erosione della corporate reputation medesima".

 

"The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" è una ricerca condotta online da Weber Shandwick in partnership con KRC Research a 2.227 dirigenti di società di grandi dimensioni per fatturato, operanti in 22 differenti mercati. Oltre alla reputazione, la ricerca ha preso in considerazione anche la cultura, l'attivismo dei dipendenti, le crisi e i rischi. 

 

La reputation è "omnidriven"

La reputation è influenzata dun insieme di diversi fattori in cui nessuno ha un impatto significativamente più forte degli altri. Quando è stato chiesto di classificare i diversi fattori che contribuiscono alla reputazione, i manager hanno assegnato punteggi simili23 fattori hanno ricevuto punteggi alti da oltre la metà dei manager intervistati. Questa mancanza di distinzione suggerisce che le società non possono più focalizzarsi o dare la priorità solo ad alcuni fattori, ma devono considerarne diversi, dando a essi la medesima importanza: dalla qualità dei dipendenti e dei prodotti alla performance finanziaria e alla cultura aziendale, tutto contribuisce alla costruzione della reputation. 

 

Inoltre, è emerso che la maggior parte delle crisi reputazionali sono considerate "autoinflitte"Molti manager hanno dichiarato che le loro aziende hanno dovuto affrontare situazioni critiche negli ultimi 2/3 anni che hanno impattato sulla reputation;il 76% di questi ha affermato che le criticità erano prevedibili. In un ambiente in cui i leader aziendali vengono colti alla sprovvista da pericoli che apparentemente si trovano davanti ai loro occhi, le società devono assicurarsi di essere sempre in allerta su tutti i fattori, soprattutto quando lavorano per costruire e salvaguardare la propria reputazione. 

 

La reputation è nell'agenda dei CDA

La reputazione aziendale è alla base della leadership: 9 dirigenti su 10 affermano che la reputation dell'azienda è importante per il Consiglio di amministrazione; circa la metà (il 52%) ha afferma che è molto importante.

"La reputazione delle società è molto importante per le parti interessate", dichiara Micho Spring, Presidente Global Corporate Practice di Weber Shandwick. "Questa ricerca dimostra che i managercredono fermamente che la reputation sia importante per i membri del Consiglio di Amministrazione. Oggi i Board member sono percepiti chiaramente come responsabili della tutela della reputazione e dello sviluppo del business value". 

 

La reputazione viene misurata 

La maggior parte dei manager, il 71%, afferma che il top management della propria azienda misura o monitora la reputazione della propria organizzazione. Quando viene chiesto in che modo viene misurata la reputation, sono riportati fattori come la soddisfazione o l'impego dei dipendenti, le vendite e le prestazioni finanziarie e i sondaggi tra i vari stakeholder. 

 

Inoltre, la reputazione è un punto di comunicazionerilevante per i leader: circa 7 su 10, il 69%, affermano che i senior executive menzionano la reputation aziendale con i dipendenti almeno una volta negli ultimi 12 mesi e oltre metà delle società quotate, il 57%, riferisce che la reputazione è entrata tra i punti discussi nelle call con gli investitori. I manager sono soddisfatti del livello di attenzione riservato alla reputation da parte del top management: il 70% afferma che i senior executive dedicano alla reputazione della propria azienda "iltempo adeguato"

 

La comunicazione dei valori è cruciale

Comunicare i valori aziendali è fondamentalemanager su 10 in tutto il mondo (79%) affermano che è importante che il CEO comunichi i valori della società per il riconoscimento positivo dell'azienda. Inoltre, la capacità di un'azienda di comunicare e realizzare la propria missione, visione e valore è legata al modo in cui una società risponde alle crisicome driver principale di reputazione specifico per il marketing e la comunicazione

 

Questa visione è coerente tra le diverse regioni: l'81% dei manager, ovvero 8 su 10 in Asia e Nord America, pensa che sia importante per il CEO comunicare i valori della società per aumentare il riconoscimento positivo, seguiti da America Latinacon il 79% e da Europa/Medio Oriente con il 77%. In riferimento alla capacità di un'azienda di comunicare missione, visione e valori contribuendo alla propria reputazione, i manager della Regione LatAm pensano che questo fattore contribuisca in misura significativamente maggiore rispetto a quelli delle Regioni APAC, EMEA e Nord America. 

 

"Nonostante un contesto sfidante per la complessità dei fattori che contribuiscono alla reputazione aziendale, la disciplina della Corporate Reputation è solida, soprattutto ora che entriamo nel nuovo decennio", afferma Leslie Gaines-Ross, Chief Reputation Strategist di Weber Shandwick. "La nostra ultima ricerca mostra perché la reputazione è importante e i vantaggi che ne derivano dall'essere "ben considerati". La reputazione è una risorsa competitiva in un mondo caratterizzato da incertezza, sfide imprenditoriali, trasformazione digitale velocissima e competition forte tra talenti. Coltivare strategicamente e mantenere una solida reputazione, sia internamente che esternamente, deve essere una priorità assoluta per quasi tutte le aziende". 

 

Greg Prager, President della Corporate Practice di Weber Shandwick nella regione EMEA, ha dichiarato "Quello che facciamo, come operiamo e come ci comportiamo, l'impatto che abbiamo sui nostri dipendenti, clienti, partner e comunità, sono tutte componenti chiave di come la società percepisce il valore che le aziende forniscono. Questo complesso mix permette alle aziende di adottare un approccio integrato per costruire e proteggere la propria reputazione. Dalla comprensione delle aspettative del pubblico e dallo scopo chiaramente definito al coinvolgimento creativo dell'audience sugli argomenti che sono per essa importanti, le aziende possono rafforzare la propria reputazione e avere un impatto positivo corrispondente ai valori dell'azienda". 

 

I riferimenti chiave per costruire una reputazioneche crei valore

La ricerca "The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now" fornisce le linee guida per rafforzare la reputazione aziendale emassimizzare la sua influenza sul mercato. Per fare questo, abbiamo intervistato un gruppo di managera livello globale che sperimentano un ritorno finanziario eccezionalmente positivo dalla loro forte reputazione, segnalando che almeno il 76% del valore di mercato della loro azienda è legato alla reputazione corporateQuesto "gruppo del 76%" è composto da aziendche stanno investendo sulla reputazione aziendale per i massimi ritorni finanziari e differiscono dalla media dei manager per diversi comportamenti chiave. Gli insight presentati di seguito si basano sulle differenze più sostanziali e costituiscono la base per le migliori pratiche, al fine di trasformare la reputazione in valore di mercato. 

 

1. Ogni fattore di reputazione è enfatizzato. Il "gruppo del 76%" attribuisce a ogni driver di reputazione un valore più alto della media dei manager globali, quasi 10 punti in più. Questo segmento è iper-focalizzato sulla costruzione della reputazione e non trascura nessun fattore
2. La misurazione della reputation è cruciale. Il "gruppo del 76%" dichiara che, rispetto alla media, il CEO o senior leader misurano o monitorano la reputazione dell'azienda (83% contro il 71%); questa percentuale riconosce il valore della reputazione e garantisce di mantenerlo attraverso assessment accurati. Come spesso si dice, non è possibile controllareciò che non si può misurare. 
3. Il marketing e le comunicazioni sono fattorichiave per la reputazione. Il "gruppo del 76%" evidenzia un contributo più rilevante, rispetto alla media, al marketing e alla comunicazionenello sviluppo della reputation. I fattori su cui si concentra maggiormente includono le comunicazioni al pubblico e ai dipendenti (67% contro il 57%), la comunicazione sui social media (63% contro il 53%), la presenza dei leader sui social media (61% contro il 51%)Per questi manageruna comunicazione efficace è fondamentale perché le società vengano pienamente considerate
4. La reputazione è comunicata con finalità strategiche agli stakeholder più critici. manager del "gruppo del 76%" affermano che la parola reputation è entrata nelle conversazioni con i dipendenti aziendali negli ultimi anni (83% contro il 69%) e quelli che lavorano nelle società quotate dichiarano di aver parlato di reputation anche durante le call con gli investitori (74% contro il 57%). I manager del "gruppo del 76%"tengono dipendenti e investitori informati in merito alla reputation della società. 
5. La leadership aziendale è molto visibile. Mentre la maggior parte dei manager globali pensa che sia importante che i CEO siano sempre a disposizione così da esserericonosciuti, il "gruppo del 76%" si focalizza invece sulla loro visibilità. Questi managerattribuiscono maggiore efficacia alla presenza sui social media del CEO (il 67% contro il 59%), a una capacità di iniziativa nella comunità locale (74% contro il 68%) e ancora alla capacità di vincere premi (70% contro 64%). La visibilità dei manager è fondamentale per la costruzione direputation e quindi di market value, per questo dovrebbe essere parte centrale di ogniprogramma a fini reputazionali.

 


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La ricerca 

The State of Corporate Reputation in 2020: Everything Matters Now è stata commissionata da Weber Shandwick e effettuata da KRC Research nel luglio e agosto 2019. Il questionario online è stato proposto a 2.227 manager operanti in 22 diversi mercati. Gli intervistati occupano posizioni medio-alte in aziende di diversi settori industriali con un fatturato di oltre 500 milioni di dollari Usa nelle regioni più avanzate e di 250 milioni di dollari Usa nei mercati emergenti.

 

 

Weber Shandwick

Weber Shandwick è un'agenzia leader mondiale nelle soluzioni di comunicazione e marketing nei principali mercanti di tutto il mondo. Guidati da creativi, strategist e campaign activator ci siamo aggiudicati i premi più prestigiosi al mondo.

Weber Shandwick è l'unica agenzia di public relation a far parte dell'Advertising Age Agency A-list nel 2014 e nel 2015 e l'unica azienda PR nominata A-List Agency Standout nel 2017 e nel 2018. Weber Shandwick è stata premiata PRWeek's Global Agency of the Year nel 2015, 2016, 2017 e 2018 e come The Holmes Report's Global Agency of the Year nel, 2015, 2017 e 2019. Grazie ad un approccio guidato dai dati– con campagne earned al centro  –  l'agenzia è in grado di individuare indirizzi strategici e strade creative fondati su insights rilevanti e metriche di impatto sul valore del brand, in tutte le industry e aree di specializzazione, tra cui brand marketing, corporate reputation, healthcare, technology, public affairs, financial services, employee engagement, social impact, comunicazione finanziaria e crisis management.


 

 

KRC Research 

KRC Research è una società di ricerca e consulenza strategica globale. Parte di Interpublic Group of Companies (NYSE: IPG), KRC Research è in grado di offrire la qualità di una piccola società unitamente alla scala operative tipica di un'organizzazione globaleNell'arco di oltre 30 anni, KRC Research ha lavorato per società, enti governativi, organizzazioni no-profit e società di comunicazioneGrazie a uno staff formato da professionisti della ricerca multidisciplinare, KRC unisce sofisticati strumenti di ricercar con un'esperienza globale in ambito comunicazione



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