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venerdì 28 agosto 2020

Linkiesta entra a far parte del network di Newsonline per la concessione degli spazi ADV

LINKESTA ENTRA A FAR PARTE DI NEWSONLINE

IL PIU' GRANDE NETWORK PER LA RACCOLTA PUBBLICITARIA SU SITI DI NEWS

La testata diretta da Christian Rocca si unisce ad altre sette che danno vita al polo di riferimento dell'advertising online di settore, gestito da Italiaonline

Oltre a Linkiesta, fanno parte del network: Notizie .it, ilSussidiario .net, Globalist .it insieme a Giornaledellospettacolo .it, Blitzquotidiano .it insieme a Ladyblitz .it, e Primaonline .it 

 

 

Milano, 27 agosto 2020

 

Linkiesta, giornale online di news e approfondimenti attivo dal dicembre 2011 e diretto da Christian Rocca, entra a far parte del network di Newsonline, la Business Unit all'interno di iOL Advertising, concessionaria di pubblicità di Italiaonline, concepita come concessionaria in esclusiva della vendita degli spazi pubblicitari per un rilevante pool di siti nativi digitali della categoria news&information.

Linkiesta è letta quotidianamente da oltre 165.000 utenti unici, con una audience social di 200mila like su Facebook e 300mila follower su Twitter. Da marzo 2020 si affiancano a Linkiesta due vertical web magazine: Europea, il quotidiano sull'Unione Europea, e Gastronomika, il quotidiano sulla cultura del cibo.

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Ad ora fanno parte di Newsonline i seguenti editori con le rispettive testate:

- Globalist Italia, con i siti Globalist e Giornaledellospettacolo (direttore Gianni Cipriani)

- SEM srl, con i siti Blitzquotidiano (direttore Alberto Francavilla) e Ladyblitz (direttore Claudia Montanari)

- Entire Digital, con Notizie (direttore Daniele Orlandi)

- ilSussidiario.net srl, con ilSussidiario (direttore Luca Raimondi)

- Editoriale Genesis, con Primaonline (direttore Alessandra Ravetta)

- Linkiesta, con Linkiesta (direttore Christian Rocca), Europea e Gastronomika

 

 

L'ingresso de Linkiesta rafforza ulteriormente il progetto Newsonline, nato per dare valore al lavoro degli editori online di qualità, stabilendo un dialogo diretto con ciascuno di essi, col fine di creare il più importante polo news del digital advertising nel Paese.

 

 

L'iniziativa consiste nella messa a sistema del patrimonio di competenze, risorse e tecnologie di iOL Advertising, la prima concessionaria digitale in Italia per numero di utenti unici giorno, arricchita con una struttura dedicata che fa capo a Luca Paglicci, cui è affidata la raccolta pubblicitaria del network, principale fonte di ricavi per ciascuno dei suoi affiliati. Aggregati in un unico network pubblicitario, organizzato e supportato da un team ad hoc, queste realtà dall'audience già consolidata sono in grado di rappresentare un bacino di utenza tale da confrontarsi con i principali player nazionali, beneficiando di rapporti diretti con clienti e centri media.

 

 

"Diamo il benvenuto nel network di Newsonline a Linkiesta e alle testate ad essa collegate - ha dichiarato Fabio Peloso, Chief Commercial Officer Italiaonline - Il loro ingresso nel pool è la conferma della bontà della nostra intuizione che le realtà editoriali full digital di qualità richiedano e meritino un'attenzione particolare e specializzata che solo Italiaonline è in grado di fornire. La fiducia di nuovi e importanti partner non fa che renderci ancora più determinati nei nostri obiettivi di crescita comune, sia verso gli investitori pubblicitari, che in termini di audience".

 

"Ho creduto subito al progetto di Newsonline – ha dichiarato Christian Rocca, direttore de Linkiesta - e sono felice adesso di poter aderire con Linkiesta, Europea e Gastronomika. Il mondo dell'editoria è in trasformazione e si aprono grandi opportunità per chi avrà il coraggio di offrire ai lettori e ai clienti contenuti di qualità e soluzioni innovative".

 

In foto Fabio Peloso, Chief Commercial Officer Italiaonline.



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mercoledì 26 agosto 2020

Finanza, «In Italia manca consapevolezza. I risparmiatori devono trasformarsi in investitori». Gli esperti parlano degli strumenti per ripartire dopo il Covid

Finanza, «In Italia manca consapevolezza. I risparmiatori devono trasformarsi in investitori». 

Gli esperti parlano degli strumenti per ripartire dopo il Covid

Gli esperti di Economia Sotto l'Ombrellone si sono confrontati a Lignano Pineta (UD). Cristian Vida (presidente Confidi Friuli), Paola Pallotta (managing director Capital Group) e Mario Fumei (consulente finanziario e private banker) hanno spiegato quali sono gli strumenti finanziari che possono aiutare le imprese a ripartire e risparmiatori privati a investire

 

 

«In una situazione di totale incertezza sugli sviluppi futuri della pandemia, di estrema volatilità dei mercati e di perdurante guerra commerciale fra Usa e Cina che mette in mezzo anche l'Europa, da un adeguato utilizzo dei molteplici strumenti finanziari può arrivare un notevole aiuto alla ripartenza delle aziende e alla gestione di lungo periodo dei risparmi e degli investimenti privati. In Italia, purtroppo, però, sia fra gli imprenditori, sia fra i cittadini manca un adeguato livello di conoscenza della finanza per cui è fondamentale da un lato rivolgersi agli esperti, dall'altro che si dia vita a un grande piano di formazione economico-finanziaria a tutti i livelli che ci consenta di colmare il gap esistente con altri Paesi».

Lo hanno affermato i tre relatori del terzo e ultimo incontro dell'edizione del decennale di "Economia sotto l'ombrellone", la rassegna organizzata a Lignano Pineta (UD) dall'agenzia di comunicazione Eo Ipso: Mario Fumei, consulente finanziario e private banker, Paola Pallotta, managing director di Capital Group e Cristian Vida, presidente di Confidi Friuli.

 

Confrontandosi sul tema "La finanza per ripartire", i tre relatori, hanno, poi, ricordato come l'effetto della pandemia sui mercati finanziari sia stato molto violento e rapido, con, ad esempio, una discesa dell'indice statunitense S&P 500 di oltre il 30% in appena 29 giorni, quando per raggiungere lo stesso livello di calo nella crisi del 2007/2008 c'erano voluti oltre 8 mesi. Una situazione, dunque, senza precedenti, alla quale però, secondo i tre relatori, i governi e le banche centrali hanno risposto mediamente con celerità ed efficacia, forti anche delle esperienze precedenti, supportando immediatamente imprese e famiglie per evitare che si generasse una doppia paralisi, sia dell'offerta che della domanda.

Per quanto riguarda l'Europa, poi, la risposta dell'Ue, con il Recovery Fund e le altre importanti misure adottate per far fronte a una crisi del tutto anomala è stata così forte da far tramontare, secondo Vida, Pallotta e Fumei, qualsiasi previsione di uno scioglimento dell'Unione o di rinuncia alla moneta comune (l'Euro) e da far sperare che prossimamente si possa arrivare a una più stringente unione bancaria e fiscale che i tre relatori ritengono quanto mai necessaria. Un rafforzamento dell'Unione fondamentale anche per far sì che «in uno scenario di guerra commerciale fra Usa e Cina che durerà per almeno il prossimo decennio, l'Europa possa essere l'ago della bilancia e non il tipico vaso di coccio fra due vasi di ferro, uno dei quali, la Cina, molto aggressivo e con una approccio al mercato ancora molto lontano dal nostro».

 

In questo scenario un ruolo fondamentale spetta anche ai decisori politici italiani che dovranno, secondo i tre relatori dell'incontro moderato dal giornalista Carlo Tomaso Parmegiani, essere in grado di progettare un grande piano di riforma del "sistema Italia" con l'utilizzo del Recovery Fund (che vede l'Italia come il Paese maggiormente beneficiato) per far sì che ci sia una potente ripresa del Pil. «Non va, infatti, dimenticato – hanno ricordato Vida, Pallotta e Fumei – che le tante misure messe in campo stanno facendo esplodere il rapporto fra debito e Pil in tutti i Paesi, a cominciare dall'Italia, e che l'unico modo per ridurli realmente è agire sul lato della crescita». «Speriamo – ha aggiunto provocatoriamente Fumei – che sull'utilizzo del Recovery Fund vigilino i "falchi" olandesi per evitare che questa montagna di finanziamenti vada sprecata come, purtroppo, è successo in passato nel nostro Paese».

 

Sulla situazione nazionale e locale si è concentrato il presidente di Confidi Friuli e imprenditore del settore alimentare, Cristian Vida, secondo il quale: «La situazione delle aziende in Italia e in Fvg, salvo alcuni settori – ha affermato – è molto difficile. La nostra regione, in particolare, essendo da sempre vocata all'esportazione (pari al 65% del Pil regionale) sta risentendo molto delle complicazioni generatisi su molti mercati esteri e nel primo semestre 2020 il Pil regionale ha fatto segnare calo del 10,4%. Certamente l'Italia ha avuto il merito di saper reagire brillantemente alla pandemia, quando tutti nel mondo ci prendevano per matti, e questo ci dà qualche speranza in più per il mercato interno, ma oggi siamo preoccupati dalla mancanza di velocità degli interventi strutturali sui temi ben noti che rallentano l'attività di impresa e la crescita. Interventi che devono essere immediati perché altrimenti rischiamo di perdere molte imprese non per mancanza di mercato o di business, ma per stanchezza e per mancanza di prospettive. Oggi gli strumenti per andare avanti ci sono tutti e noi come Confidi Friuli stiamo facendo tutto il possibile per sostenere un aumento delle domande che è stato esponenziale, ma se gli imprenditori perdono la fiducia, non c'è strumento che tenga. L'Italia – ha continuato – sta accumulando un debito enorme e l'importante che lo utilizzi per cambiamenti strutturali e non per concedere solo bonus e sussidi perché di sussidi si muore. Paragonando l'Italia a un'impresa, dobbiamo fare sì che i finanziamenti che ci arrivano servano per il futuro, per realizzare le condizioni che permettono di creare un futuro margine di guadagno e non per finanziare l'immediato, il circolante. Gli investitori, infatti, per investire nel nostro Paese vogliono vedere un progetto di lungo periodo. Noi come Confidi - ha concluso –, agendo sul territorio, stiamo adottando tutti gli strumenti per aiutare le imprese a superare il momento difficile e a garantire l'occupazione, ma come imprenditori dalle politiche nazionali ed europee ci aspettiamo una visione di più lungo periodo».

 

Paola Pallota ha portato l'analisi di Capital Group sulla situazione generale e ha parlato di approccio agli investimenti ai risparmiatori «che – ha detto - devono imparare a pensarsi sempre più come investitori perché lasciare i soldi fermi sul conto corrente, come purtroppo fanno ancora in tanti, oggi equivale a garantirsi una perdita nel medio-lungo periodo». La ripresa dei mercati è già in corso, secondo la relatrice, ma quella dell'economia sarà «molto più lenta e quindi l'entità e la durata degli interventi di supporto sia in termini di politiche monetarie che fiscali dovranno essere tarate strada facendo per evitare che interventi eccessivi e troppo lunghi possano portare ad uno scenario inflattivo o, dall'altra parte, se troppo brevi e non adeguati possano indurre l'economia in un territorio di depressione». In questa situazione, il consiglio di Paola Pallota per i risparmiatori è di cambiare pelle trasformandosi in investitori perché «i nostri risparmi sono la nostra sicurezza per il futuro, ma è molto importante la pianificazione e la programmazione. Farlo da soli è molto difficile, è cruciale essere accompagnati da un consulente finanziario, un professionista che ci aiuti ad individuare i nostri obiettivi e quindi a strutturare i nostri investimenti per raggiungere questi obiettivi, restando aderenti alla nostra pianificazione iniziale, curando la disciplina nei nostri investimenti e aiutandoci a diversificare adeguatamente. Se si sa, infatti, guardare a un periodo medio-lungo la storia ci dice che non esiste il momento giusto per accedere ai mercati finanziari, soprattutto quando si parla di azioni. Ciò che conta non è quando, ma per quanto tempo: un investimento azionario ben diversificato si riduce la probabilità di perdita mantenendo l'investimento nel tempo. Tempo, disciplina e diversificazione sono le regole d'oro per l'investimento di successo».

 

Mario Fumei, dal canto suo, ha ribadito la necessità di aumentare «la cognizione di causa da parte delle imprese, soprattutto quelle piccole e piccolissime, su ciò che si può fare con i nuovi strumenti finanziari in alternativa alla finanza tradizionale e ai prestiti bancari che in Italia hanno ancora un peso eccessivo sul totale degli strumenti di finanziamento aziendali». Successivamente, il consulente finanziario e private banker ha suggerito ai presenti di: «Tenersi lontani dalle obbligazioni governative dei Paesi sviluppati che oggi hanno tassi di rendimento negativi o comunque bassissimi e di valutare, considerando la debolezza del dollaro alcuni bond di Paesi emergenti asiatici. Interessanti potrebbero essere anche le obbligazioni subordinati bancarie europee che riguardano banche di primario interesse che hanno lo scudo della Bce. Sull'azionario, invece – ha aggiunto -, il problema è dato dalla scarsa possibilità di fare previsioni a breve-medio termine visto le tante incertezze sanitarie, politiche ed economiche attuali. Serve, quindi, allungare il periodo di investimento, diversificare al massimo, oltre che in azioni e obbligazioni anche in strumenti che investono nell'economia reale o in materie prime preziose, e, soprattutto, facendosi aiutare da esperti ad avere un portafoglio adeguato alla nostra propensione al rischio».

 

La decima edizione di Economia sotto l'Ombrellone è organizzata da Eo Ipso - comunicazione ed eventi ed ha il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Turismo FVG. Co-main supporter: Greenway Group e Filare Italia; sponsor: Confidi Friuli, Lignano Banda Larga, Glp, Confindustria Udine, Karmasec, IS Copy e Real Comm; media partner: Scriptorium Foroiuliense; sponsor tecnici: Fondazione Villa Russiz, Pineta Beach, Lignano Pineta, Porto Turistico Marina Uno e Hotel Ristorante President.

Nella foto:
Mario Fumei – consulente finanziario e private banker
Paola Pallotta – managing director Capital Group
Cristian Vida – presidente Confidi Friuli

 




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Manuale di comunicazione ai tempi del COVID: un'iniziativa solidale per trasformare la crisi in un'opportunità di crescita


Manuale di comunicazione ai tempi del COVID: un'iniziativa solidale per trasformare la crisi in un'opportunità di crescita


Un piccolo manuale destinato ad imprenditori di ogni settore per fare del COVID un'opportunità di empatica resilienza, anche attraverso una comunicazione di valore, inclusiva e trasparente, veicolata dalla tecnologia. Il ricavato sarà devoluto alla Comunità di Sant'Egidio.

È appena uscito il "Manuale di Comunicazione ai tempi del COVID", un breve saggio che vuole presentare ad imprenditori di ogni settore una panoramica di strategie, strumenti digitali e casi pratici per una comunicazione efficace in tempi di crisi come quelli del COVID.

Il manuale non è solo una pubblicazione di comunicazione pratica e contestualizzata al COVID, ma anche un'iniziativa solidale: i suoi ricavati verranno infatti devoluti alla comunità di Sant'Egidio, che da oltre 50 anni aiuta i più deboli e le categorie sociali più a rischio.

Il manuale è frutto del lavoro di Isabella Federico, ex-manager Google e ora titolare di WeBizz, agenzia di web marketing B2B i cui clienti sono spesso diventati casi di successo menzionati in eventi di settore.

Lo scopo dell'autrice era quello di creare una lettura agile, che in meno di due ore potesse fornire le chiavi fondamentali per impostare una comunicazione empatica, di valore ed inclusiva, fondamentale sempre ma soprattutto in momenti di crisi come questo.

Non occorre che i lettori siano edotti su comunicazione e tecnologia digitale: nel manuale si mostra come proprio quest'ultima può essere utilizzata per veicolare una comunicazione che sia frutto più di uno sforzo di adattamento e di previsione rispetto ai nuovi bisogni del mercato che di mero obiettivo di vendita a breve.

Quali spunti offre il manuale?
Prima di tutto che i clienti non sono gli unici destinatari della comunicazione aziendale.
Nel manuale viene infatti disegnato un percorso strategico per costruire non uno, ma più piani di comunicazione orientati ai diversi attori coinvolti nell'operatività aziendale. Ci sono ad esempio i dipendenti, ora pervasi dalla duplice preoccupazione di salvare da una parte la salute e dall'altra il posto di lavoro.

Ci sono poi gli agenti di vendita, i rivenditori con cui ad esempio Ceramiche Caesar ha avviato un programma di partnership sinergica. Ma anche i fornitori, gli influencer, la collettività di riferimento e, ovviamente, i clienti. Quelli nuovi e quelli esistenti.

Nel manuale vengono presentati strumenti pronti all'uso per digitalizzarsi (ad esempio, come ottimizzare il lavoro con piattaforme collaborative, come creare campagne web, come costruire un sito di e-commerce o come affidarsi ad un marketplace... ) ma anche per identificare argomenti intorno ai quali costruire contenuti rilevanti.

Infine, tante le storie di aziende che hanno "approfittato" del COVID (spesso costrette) per innovarsi ed innovare la loro comunicazione. Dalle live dei confetti Mucci, alle campagne web di una società edile come Geosec, ai servizi di vendita online e consegna a domicilio di automobili di Motorsclub.
Tutte strategie che hanno permesso ad aziende di settori drammaticamente colpiti dal COVID non solo di sopravvivere durante la quarantena, ma di creare le basi per un'efficace ripresa.
Con la speranza di trasformare un'incertezza in una opportunità di empatica resilienza.
Anche e soprattutto per il post COVID.

Il manuale è disponibile in versione cartacea e digitale su Amazon e su vari store (IBS, La Feltrinelli, Fnac, Mondadori...).
Una bella opportunità per essere ispirati e per fare qualcosa di buono.



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Ricerca McDonald's ritrae la Generazione Z italiana _ Parola chiave: futuro. Concreti, attenti all’ambiente e all’inclusione, l'indipendenza economica è al primo posto

 

Parola chiave: futuro

Concreti, attenti all'ambiente e all'inclusione,
per loro l'indipendenza economica è al primo posto: ecco chi sono i ventenni di oggi

  • Una ricerca McDonald's ritrae la Generazione Z:
    lavoro e sostenibilità in cima alle priorità per 8 ragazzi su 10

 

  • Il cambiamento climatico preoccupa il 75% dei ventenni, che riconoscono nella raccolta differenziata il segno più concreto di attenzione all'ambiente (83%).

 

  • Qualità (60%) e italianità (65%) al top delle scelte dei giovani italiani.

Milano, 26 agosto 2020 – Parola chiave: futuro. Il primo desiderio dei ventenni di oggi è essere indipendenti economicamente (per il 32% degli intervistati), seguito dall'avere una famiglia felice (28%), comprare casa (26%) e viaggiare (25%): è quanto emerge dalla ricerca "La voce dei vent'anni" realizzata da McDonald's Italia in collaborazione con Annalect in occasione del 20° anniversario di uno dei panini più amati, il Crispy McBacon*.

I ventenni italiani oggi risultano dunque molto attenti alla costruzione del loro futuro e di una vita che desiderano serena e gratificante, e che relegano agli ultimi posti il raggiungimento della fama (4%) e il desiderio di cambiare completamente vita (2%).

Il lavoro prima di tutto, dunque: in un momento storico segnato da fragilità e incertezza in tutti i settori economici, i giovani aspirano a un impiego che dia loro la possibilità di crescere (83%), più che ben remunerato (75%), e che dia la possibilità di stringere nuovi legami (65%).

Molto rilevanti anche l'attenzione all'ambiente (84%) e all'inclusione sociale (71%), elementi che pongono i ventenni in forte discontinuità con le generazioni precedenti.

Realizzata ad agosto 2020, la ricerca di McDonald's mette in evidenza come i ventenni italiani sono una generazione pragmatica e concreta, desiderosa di costruire il proprio futuro economico e sociale ed attenta a tematiche rilevanti per la società del futuro che vogliono plasmare.

I principali risultati della ricerca: le priorità dei giovani italiani per il loro futuro

Realizzata ad agosto 2020, in un momento storico fortemente di rottura, la ricerca evidenzia una generazione Z che dimostra una forte attenzione verso i temi valoriali legati all'attualità: prioritario è il lavoro (86% degli intervistati), proprio per raggiugere quegli obiettivi di indipendenza e serenità tanto auspicati. Segue il tema ambientale (84%), che ben riflette il sentiment nei confronti della tutela e del rispetto del pianeta anche alla luce dei recenti movimenti globali a difesa dell'ambiente. Allo stesso modo anche parità di genere (74%) e inclusione/accettazione delle diversità (71%) risultano cruciali per il futuro dei ventenni italiani pronti a far sentire la propria voce e sensibilizzare l'opinione pubblica verso l'uguaglianza e le pari opportunità tanto sul mondo del lavoro, quanto nella società. Emerge poi un ulteriore valore importante, il supporto della comunità locale, che entra tra le priorità dei ragazzi italiani nel 65% dei casi, probabilmente influenzato dai segni e dalle conseguenze che la pandemia di Covid-19 ha avuto e continua ad avere sul nostro Paese.




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lunedì 24 agosto 2020

Sospesa l'ordinanza che imponeva la chiusura di Zoomarine per 5 giorni, non essendoci i presupposti di legge. Il Parco può restare aperto

 
Sospesa l'ordinanza che imponeva la chiusura di Zoomarine per 5 giorni, non essendoci i presupposti di legge. Il Parco può restare aperto  

Lenzi (AD Zoomarine): "Soddisfatti della decisione. La sicurezza è da sempre una nostra priorità, e i controlli delle autorità hanno riscontrato il rispetto delle disposizioni in materia anti covid e una scrupolosa attenzione al benessere di visitatori e lavoratori"

 

 

Zoomarine ha ottenuto la sospensiva del provvedimento del Comune di Pomezia che imponeva al Parco 5 giorni di chiusura (dal 24 al 28 agosto), non essendoci i presupposti di legge.

 

La sospensione arriva nella giornata del 24 agosto, consentendo al Parco di tornare ad aprire regolarmente i suoi cancelli martedì 25 agosto.

 

"Siamo profondamente soddisfatti della decisione del TAR. La tutela della salute dei visitatori e di tutti i lavoratori, nonché degli animali ospitati, è sempre stata la nostra priorità e continuerà ad essere l'unica mission di Zoomarine e di Dolphin Company. – Ha commentato il Dott. Renato Lenzi, Amministratore Delegato di Zoomarine Italia SpAI controlli effettuati delle autorità competenti all'interno del nostro Parco hanno riscontrato il rispetto delle disposizioni in materia anti covid e una scrupolosa attenzione al benessere di visitatori e lavoratori, che rendono Zoomarine un luogo sicuro. Siamo consapevoli della situazione delicata che stiamo vivendo, per questo vogliamo garantire che all'interno del nostro Parco saranno intensificati i controlli da parte dello staff, che vigilerà sul rispetto delle regole da parte degli ospiti. Per il bene e la sicurezza di tutti, chiediamo, quindi, la collaborazione anche dei visitatori e l'impegno ad adottare i comportamenti richiesti, come indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale nelle file e negli spazi comuni, e di igienizzare di frequente le mani".

 

Con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, Zoomarine è stata 15 anni fa la prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico. Il Parco ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali che ne attestano gli elevati standard di conservazione e salvaguardia del benessere animale (tra i tanti un autorevole primato, unico Parco in Italia e secondo in Europa a ricevere la prestigiosa certificazione della "American Humane") ed è membro certificato delle più importanti associazioni mondiali del settore, l'AMMPA (Alliance of marine mammal parks e aquariums), l'EAAM (European association for aquatic mammals) e l'EAZA (European Association of Zoos and Aquaria). Ha ottenuto riconoscimenti importanti da TripAdvisor, Parksmania, Le Fonti Award.

 

Sviluppa il proprio impegno a favore della ricerca e della salvaguardia dell'ecosistema marino grazie ad una proficua collaborazione con 15 Università italiane e straniere attive in progetti rivolti al benessere e alla tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale.

 

Zoomarine si impegna ad attuare tutte le misure necessarie al contenimento del contagio da covid19, in ottemperanza a tutti i decreti e le ordinanze vigenti, per garantire a tutti i suoi ospiti il consueto divertimento e un po' di meritato relax, sempre in totale sicurezza.

 

Zoomarine, Aquafelix e Acquajoss, guidati dall'Amministratore Delegato Dott. Renato Lenzi, sono proprietà di Dolphin Company, azienda leader mondiale del divertimento educativo presente con 28 Parchi in 10 Paesi (Messico, Stati Uniti, Italia, Argentina, Anguilla, Tortola, Grand Cayman, Giamaica, St. Kitts e Repubblica Domenicana).



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venerdì 21 agosto 2020

Zoomarine: la tutela della salute dei nostri visitatori e dei nostri lavoratori è una priorità imprescindibile

 
ZOOMARINE: LA TUTELA DELLA SALUTE DEI NOSTRI VISITATORI E DEI NOSTRI LAVORATORI È UNA PRIORITÀ IMPRESCINDIBILE

 

 

Zoomarine, il Parco divertimenti situato nel Comune di Pomezia, alle porte di Roma, si è trovato al centro di un acceso dibattito circa il rispetto delle normative anti Covid19. È bene precisare che, sin dalla sua riapertura del 20 giugno, dopo il periodo di lockdown che ha inevitabilmente compromesso le attività del settore terziario e tutte le piccole e medie imprese italiane e mondiali, il Parco si è sempre attenuto con rigore e rispetto alle direttive imposte dalla Regione Lazio.

 

Al fine di evitare assembramenti e gestire il flusso degli ospiti del Parco, sono stati previsti, fin dalla riapertura, ingressi contingentati, importanti promozioni per incentivare l'acquisto online per ridurre l'accesso in biglietteria incentivando un ingresso diretto, postazioni con gel igienizzante, braccialetti per gestire gli ingressi nei ristoranti, dimostrazioni e spettacoli modulati quotidianamente in base alle affluenze, chiedendo, inoltre, ai visitatori di rispettare il distanziamento sociale indossando le mascherine, più svariate altre misure volte a massimizzare la sicurezza sanitaria degli ospiti. Tali protocolli di sicurezza sono stati adottati da Zoomarine nel rispetto dell'Ordinanza Regionale e del DPCM Nazionale.

 

A seguito del recente DPCM del 7 agosto e dell'ordinanza del Ministero della Salute del 16 agosto, Zoomarine, aderendo ad un senso di responsabilità nazionale volto alla tutela e al benessere di ogni singolo visitatore e lavoratore del Parco, è stato ulteriormente ridotto il numero di accessi al Parco chiudendo il canale di acquisto della biglietteria, consentendo l'ingresso ai soli possessori di un biglietto acquistato o prenotato online ed è stato imposto l'obbligo di mascherine in tutto il Parco ad eccezione delle zone acquatiche. Inoltre, sono stati ulteriormente incrementate le dimostrazioni giornaliere e riorganizzati gli accessi alle aree di dimostrazione.

 

Lo scenario della stagione 2020 di Zoomarine può essere riassunto con un unico aggettivo: devastante. Il Parco è stato chiuso per oltre 3 mesi ed ha riaperto in piena estate, con un'apertura limitata a quattro giorni alla settimana. La riapertura a pieno regime è avvenuta solamente ad agosto ed esclusivamente nelle giornate a ridosso di Ferragosto. Ad oggi, l'affluenza complessiva dei visitatori è del 30% rispetto la scorsa stagione. Oltre un 70% di presenze in meno che creano un bilancio parziale pesantissimo.

 

Nonostante una situazione complessa e piena d'incognite, Zoomarine, con grande professionalità e coraggio, ha deciso di offrire e continuare ad offrire i suoi servizi al pubblico mettendo in conto le difficoltà e le conseguenze di questa gigantesca crisi economica. Anche in questa stagione molto complessa Zoomarine continua a creare momenti di divertimento in piena sicurezza, promuovendo l'educazione ambientale e la sensibilità verso gli animali. Una delle priorità di questa stagione è stata anche quella di offrire quanti più posti di lavoro possibile allo staff che ogni anno con passione a professionalità si prende cura degli animali e del pubblico nel Parco.

 

"La tutela della salute dei nostri visitatori e di tutti i nostri lavoratori, che quotidianamente scelgono di visitare e operare all'interno del Parco, nonché degli animali ospitati, è sempre stata la nostra priorità e continuerà ad essere l'unica mission di Zoomarine e di Dolphin Company. - ha commentato il Dott. Renato Lenzi, Amministratore Delegato di Zoomarine Italia SpA - "Fin da subito, ci siamo attenuti a quanto disposto dalle autorità competenti, osservando scrupolosamente quanto richiesto. In questo difficile 2020 abbiamo registrato un inevitabile calo di presenze al di sotto degli anni passati e solamente nelle giornate a ridosso di Ferragosto si è verificato una maggiore affluenza, ma sempre entro i limiti di legge, che ha potenzialmente portato ad alcune situazioni più complesse che sono state valutate e gestite di volta in volta, grazie all'intervento del nostro staff e chiedendo la collaborazione del pubblico stesso. Ogni anno, Zoomarine genera un indotto importante a beneficio del Comune di Pomezia e della Regione Lazio."

 

Con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, Zoomarine è stata 15 anni fa la prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico. Il Parco ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali che ne attestano gli elevati standard di conservazione e salvaguardia del benessere animale (tra i tanti un autorevole primato, unico Parco in Italia e secondo in Europa a ricevere la prestigiosa certificazione della "American Humane") ed è membro certificato delle più importanti associazioni mondiali del settore, l'AMMPA (Alliance of marine mammal parks e aquariums), l'EAAM (European association for aquatic mammals) e l'EAZA (European Association of Zoos and Aquaria). Ha ottenuto riconoscimenti importanti da TripAdvisor, Parksmania, Le Fonti Award.

 

Sviluppa il proprio impegno a favore della ricerca e della salvaguardia dell'ecosistema marino grazie ad una proficua collaborazione con 15 Università italiane e straniere attive in progetti rivolti al benessere e alla tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale.

 

Zoomarine si impegna ad attuare tutte le misure necessarie al contenimento del contagio da covid19, in ottemperanza a tutti i decreti e le ordinanze vigenti, per garantire a tutti i suoi ospiti il consueto divertimento e un po' di meritato relax, sempre in totale sicurezza.

 

Zoomarine, Aquafelix e Acquajoss, guidati dall'Amministratore Delegato Dott. Renato Lenzi, sono proprietà di Dolphin Company, azienda leader mondiale del divertimento educativo presente con 28 Parchi in 10 Paesi (Messico, Stati Uniti, Italia, Argentina, Anguilla, Tortola, Grand Cayman, Giamaica, St. Kitts e Repubblica Domenicana).



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OVERSHOOT DAY: COLDIRETTI, 1 ITALIANO SU 2 TAGLIA SPRECHI

 

OVERSHOOT DAY: COLDIRETTI, 1 ITALIANO SU 2 TAGLIA SPRECHI
EMERGENZA COVID RIDUCE IMPRONTA ECOLOGICA

 
Più di 1 italiano su 2 (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell'ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. E' quanto emerge da un'indagine Coldiretti/Ixe' diffusa in occasione dell'Earth Overshoot Day, il giorno in cui l'uomo avrà utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra può rigenerare che per il 2020 si verifica a livello mondiale il 22 agosto con uno slittamento in avanti di 24 giorni rispetto all'anno precedente per effetto delle misure di contenimento messe in atto in tutto il mondo in risposta alla pandemia.

 

Il calcolo dell'Overshoot Day – spiega la Coldiretti – è risultato delle analisi del Global Footprint Network, l'organizzazione di ricerca internazionale che ha esaminato l'Impronta Ecologica, un indicatore che tiene traccia della domanda dell'uomo per le aree biologicamente produttive che forniscono risorse naturali e servizi ecosistemici, come ad esempio cibo, legname, fibre, spazio occupato per le infrastrutture e assorbimento delle emissioni di CO2.

 

Nonostante la situazione preoccupante per lo stile di vita degli italiani dal punto di vista dell'efficienza energetica, dello sviluppo urbanistico, dello sfruttamento delle risorse da parte della popolazione si registrano – sottolinea Coldiretti - dati positivi sul piano della riduzione dello spreco alimentare, incoraggiati anche dall'emergenza coronavirus che costringendo gli italiani nelle case ha fatto anche emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo con più tempo in cucina, il ritorno del fai da te e la riscoperta del piatti con gli avanzi.

 

Il risparmio del cibo non è solo un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti – effetti sul piano economico ed anche ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Lo spreco alimentare nelle case degli italiani ammonta comunque a circa 36 kg all'anno pro capite secondo Waste Watcher e cresce durante l'estate – segnala Coldiretti - con l'aumento delle temperature che rendono più difficile la conservazione dei cibi.  Tra gli alimenti più colpiti svettano infatti verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.

 

Nelle case degli italiani – spiega l'indagine Coldiretti/Ixè – si adottano già soluzioni multiple e diversificate per contenere lo spreco di cibo. La strategia più diffusa (74%) è quella di una spesa più oculata acquistando solo quello che serve. Nel 38% dei casi invece si torna all'antica tradizione italiana e contadina di usare quello che avanza per il pasto successivo. In 1 caso su 4 (25%) si cerca – evidenzia Coldiretti – di fare più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure riducendo le quantità acquistate (24%) evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato. Esiste poi una quota del 7% che sceglie di donare in beneficienza i prodotti alimentari non consumati.

 

Nonostante la maggiore attenzione il problema resta però rilevante – conclude la Coldiretti – con ogni famiglia italiana che getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi che sale notevolmente se si considera l'intera filiera dai campi alla ristorazione secondo il Rapporto 2020 dell'Osservatorio Waste Watcher di last minute market che segnala peraltro una riduzione del 25% dello spreco domestico rispetto all'anno precedente.




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mercoledì 19 agosto 2020

Estate 2020: sole, mare e. finanziamenti. La Pubblica Amministrazione ha "aperto" molti bandi utili a chi fa impresa

Estate 2020: sole, mare e… finanziamenti

Dalla regione Umbria, al Lazio, alla Lombardia, la Pubblica Amministrazione ha "aperto" molti bandi utili a chi fa impresa. Questa estate è il momento migliore per fare il punto della situazione e ripartire dando spazio a nuove idee. 


 

Ad agosto il mondo sembra sospendersi. È estate e si pensa solamente al sole, al mare e al relax. Eppure, mai come quest'anno, sembra essere il mese più adatto per gettare le basi verso la ripartenza. Proprio in questi giorni, mentre molti imprenditori si godono un meritato riposo, la Pubblica Amministrazione ha "aperto" molti bandi nazionali e regionali, utilissimi a chi fa o vuole fare impresa.

 

"Solo per fare alcuni esempi – spiega Giancarlo Barbarisi, consulente specializzato in finanza d'impresaLa regione Umbria ha avviato un bando con contributi a fondo perduto fino a 30.000 euro, destinati al settore alberghiero. Il bando, aperto giovedì 06 agosto, si chiuderà il 4 settembre 2020. Altri contributi a fondo perduto fino a 10 mila euro, dal primo di questo mese, sono stati messi a disposizione per le società della Provincia di Roma che vogliono fare investimenti nella digitalizzazione. Possono parteciparvi le aziende con sede legale e operativa nella Provincia di Roma, in regola con il diritto camerale e con il DURC".

 

Senza entrare in tecnicismi, c'è un altro dato importante che occorre sottolineare: nella casse dei vari Ministeri ci sono miliardi di euro destinati alla crescita e allo sviluppo. Sono i soldi dell'agenda 2014-2020 i quali, se non saranno consumati entro il 31-12-2020, dovranno essere restituiti a Bruxelles.

 

"Purtroppo - prosegue Barbarisi - la maggior parte di questi miliardi torneranno alla comunità europea perché manca un'adeguata informazione". Oltre ai bandi di finanziamento che operano a livello nazionale, ci sono, poi, quelli regionali per lo sviluppo territoriale. "Nella regione Lazio - ribadisce il consulente in finanza d'impresa - già da un paio d'anni c'è 'Fare Lazio' che concede finanziamenti da 10.000 a 50.000 euro per lo sviluppo di nuove idee di business. Possono partecipare tutti, purché abbiano l'attività avviata da almeno tre anni".

 

In Lombardia, invece, si segnala il bando Archè 2020. I destinatari sono micro, piccole e medie imprese attive da un minimo di 12 mesi e fino a un massimo di 48 mesi e professionisti (singoli o studi associati) con attività professionale in un Comune lombardo. Per le start up innovative la dotazione sarà di 3 milioni mentre per quelle culturali e creative, saranno previsti e 2,4 milioni.
Ad ogni modo, sia nel caso di Bandi nazionali e sia in quelli regionali, ci sono degli aspetti molto importanti da tenere in considerazione per ottenere un finanziamento.

 

"La prima cosa da controllare sono i c.d. 'requisiti di accesso', ossia tutti quei requisiti che vengono richiesti per poter partecipare al bando. Mi riferisco, per esempio, ai vari 'codici attività' oppure alla localizzazione dell'iniziativa – prosegue Barbarisi – Successivamente è necessario fare attenzione alla c.d. 'cantierabilità' dell'iniziativa, ossia alla possibilità di 'mettere in cantiere' l'idea di business. Si tratta di tutta una serie di adempimenti amministrativo-burocratici necessari per poter svolgere l'attività. Un ultimo importantissimo suggerimento è la redazione del business plan. Non è un documento che l'imprenditore può scegliere di allegare o meno poiché in sua assenza la domanda non viene nemmeno esaminata! Grazie ad esso, infatti, la Pubblica Amministrazione ha la possibilità di valutare se l'idea di business funziona dal punto di vista economico e finanziario".

 

Ecco perché ha un'importanza strategica e deve essere redatto secondo regole ben precise.

 

"Si tratta di realizzare un vero e proprio Business Plan Vincente® in grado di convincere anche il più scettico dei potenziali finanziatori! Ovviamente se i numeri che produce non fanno 'girare' il business, è molto difficile ottenere il finanziamento. La Pubblica amministrazione così come una banca sta sempre molto attenta a chi deve concedere il proprio denaro" conclude Barbarisi.




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Meritocrazia Italia, dal 3 settembre al 5 settembre il secondo Congresso Nazionale


 

 

Meritocrazia Italia, dal 3 settembre al 5 settembre il secondo Congresso Nazionale

 

Al centro del dibattito l'inclusione sociale e la necessità di riportare la centralità dell'uomo nei processi decisionali

 

Come annunciato nelle scorse settimane, Meritocrazia Italia sceglie di dedicare il secondo Congresso nazionale, che si terrà a Sorrento nei giorni 3-5 settembre 2020, presso l'Hilton Sorrento Palace, ai temi dell'inclusione sociale quale opzione necessaria e della centralità dell'uomo nei processi decisionali.

"Nel riportare la persona al vertice della gerarchia delle priorità - affermano i vertici del Movimento - occorre comprendere che non è possibile garantire tutela all'individuo senza ridar valore al suo ruolo nelle comunità. Perché soltanto una partecipazione attiva e consapevole consente di realizzare una convivenza tra uomini realmente liberi, organo vitale del tutto. Viceversa, l'alienazione è la negazione della libertà e della dignità umana. Il benessere individuale e collettivo passa di necessità per il risveglio delle coscienze e il recupero del senso di responsabilità comune. L'equità sociale, obiettivo da traguardare, non dipende sempre da scelte e azioni politiche centralizzate, ma può essere affidata anche a processi di intervento di tipo più democratico e partecipativo, in grado di valorizzare l'apporto dei singoli, l'agire etico di cittadini e imprese. Per altro verso, è certo che lo star bene di un popolo sia soprattutto sicurezza e salute, trasparenza informativa, capacità di comprensione e creatività, partecipazione democratica e autodeterminazione, soddisfazione e senso di integrazione, diffusione della cultura, promozione dell'arte e tutela dell'ambiente. Lo sviluppo economico è mezzo al fine prioritario della tutela della persona, non fine esso stesso".

Su queste convinzioni, Meritocrazia affida centralità alle problematiche connesse all'inclusione sociale e finanziaria, con speciale focus tematico su politiche giovanili e recupero ambientale.

Gli ospiti saranno chiamati al libero confronto sul rapporto tra persona e mercato e sul ruolo del cittadino nella gestione della cosa comune, anche alla luce dei più recenti stravolgimenti sociali e culturali e dell'evoluzione del concetto stesso di fare politico. La nuova dimensione di equità e giustizia sociale sarà oggetto di attenzione e approfondimento.

Tra gli intenti, quelli prioritari di fare il punto su bisogni e priorità di intervento e dar ordine di presentazione all'impianto valoriale del Movimento, secondo le linee di proposizione finora variamente enunciate.

Oltre ai dirigenti di Meritocrazia Italia, tra gli ospiti alcuni protagonisti della vita politica nazionale (tra cui la Vice Presidente del Senato Anna Rossomando, il Presidente della Commissione Giustizia al Senato Andrea Ostellari) e rappresentanti di spicco delle varie componenti sociali, associative e culturali del Paese.

Le sessioni di discussione saranno moderate dai giornalisti RAI Daniele Rotondo ed Attilio Romita. Come sempre, le conclusioni dei lavori saranno affidate al Presidente nazionale di Meritocrazia Italia, Walter Mauriello,che anticipa con queste parole lo spirito dell'incontro: «L'equità sociale, come valore guida di una nuova politica economica, impone l'asservimento dell'economia alla soddisfazione di superiori interessi non patrimoniali, a garanzia di un'esistenza libera e dignitosa per tutti. La seria ricerca di una società più equa e più giusta deve tornare a essere un ideale umano e un valore morale a sostegno di una autentica uguaglianza tra tutti i cittadini del mondo. Le grandi scelte devono essere il frutto di una condivisione dell'intero corpo sociale, sviluppando partecipazione e inclusione, al fine di rappresentare l'interesse generale. Il principio di uguaglianza sostanziale richiamato dall'art. 3 della Costituzione deve operare soprattutto a favore dei "soggetti deboli", di coloro, cioè, che vedono ostacolata per ragioni economiche e sociali la possibilità di un esercizio effettivo dei propri diritti».

In considerazione dell'attuale situazione sanitaria, il Congresso si svolgerà nel rispetto delle indicazioni e delle raccomandazioni diramate dalle Autorità preposte, con accentuata cautela, a miglior garanzia della sicurezza dei partecipanti e nel rispetto di chi, in questo delicato momento, sta dedicando grande impegno alla protezione della salute pubblica.

 




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lunedì 17 agosto 2020

MALTEMPO: COLDIRETTI, 3 GRANDINATE AL GIORNO IN PAZZA ESTATE 2020

MALTEMPO: COLDIRETTI, 3 GRANDINATE AL GIORNO IN PAZZA ESTATE 2020

Devastati vigneti, mais, soia e frumento, alberi sradicati, allagamenti e frane

 

Con più di 3 grandinate al giorno solo dall'inizio dell'estate 2020 è allarme nelle campagne con la vendemmia in corso e la frutta matura da raccogliere. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti su dati ESWD in riferimento all'ultima ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia dal Piemonte al Veneto fino al Trentino Alto Adige con bombe di acqua e ghiaccio che hanno investito, la fascia veneta del basso Garda a Lazise colpendo i vigneti di Bardolino e Chiaretto, quella fra Vicenza e Treviso devastando mais soia e frumento, l'area torinese con alberi sradicati e la zona del Brennero con allagamenti e frane.

 

Ma non si tratta purtroppo di un fenomeno isolato – spiega Coldiretti – perché lungo tutta la Penisola in poco più di un mese e mezzo si sono verificati 484 eventi estremi fra violenti nubifragi, trombe d'aria, grandinate e bombe d'acqua che hanno causato pesanti danni a uliveti, ortaggi in pieno campo, frutteti, vigneti e tabacco ma anche a strutture rurali con tetti scoperchiati e serre divelte,

 

Siamo di fronte – evidenzia la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

 

I cambiamenti climatici hanno fatto esplodere il pericolo idrogeologico – sottolinea la Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra. Una situazione aggravata dal fatto che – evidenzia la Coldiretti – il territorio italiano è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con la perdita negli ultimi 25 anni di oltre ¼ (-28%) della superficie agricola utilizzabile in Italia ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari secondo la Coldiretti.

 




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domenica 16 agosto 2020

PALIO DI SIENA ANNULLATO MA RESTANO IN PROGRAMMA LA GIOSTRA DELL’ANELLO DI SERVIGLIANO E LA QUINTANA DI FOLIGNO. OIPA: «NEANCHE L’EMERGENZA COVID FERMA LE MANIFESTAZIONI CHE SFRUTTANO I CAVALLI»


                  

PALIO DI SIENA ANNULLATO MA RESTANO IN PROGRAMMA LA GIOSTRA DELL'ANELLO DI SERVIGLIANO E LA QUINTANA DI FOLIGNO. OIPA: «NEANCHE L'EMERGENZA COVID FERMA LE MANIFESTAZIONI CHE SFRUTTANO I CAVALLI»

 

Comparotto: «Palii, Giostre e carrozze andrebbero abolite. Ci lavoriamo»

 

 

Oggi,16 agosto, il Palio di Siena non si terrà. Invece non è stata annullata la Giostra dell'Anello a Servigliano (Fermo), il cosiddetto Palio di Castel Clementino, in programma sempre oggi, primo torneo cavallaresco autorizzato in Italia dopo il lockdown. Due pesi e due misure, proprio quando gli assembramenti estivi stanno facendo risalire la curva del contagio da Covid-19. E a meno di ripensamenti il 13 settembre si terrà anche la Quintana di Foligno, le cui prove ufficiali sono previste per il 30 agosto.

 

La decisione dell'annullamento dei due Palii di Siena del 2020 a causa dell'emergenza sanitaria non può che fare piacere ai difensori dei diritti degli animali, commenta l'Oipa Italia, da sempre in prima linea anche per la tutela dei cavalli, non ultimo il povero cavallo morto giorni fa trainando una carrozza nella Reggia di Caserta. L'associazione, a proposito di quest'ultimo episodio, presenterà denuncia per maltrattamento aggravato dall'evento morte e si costituirà parte civile in caso di processo penale.

 

«Palii e Giostre sono manifestazioni pericolose, che mettono a repentaglio la vita dei cavalli. Ricordiamo da ultimo Raol, il cavallo abbattuto nel 2018 dopo essersi rotto una zampa durante il Palio di Siena», dichiara il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto. «Questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali. Per questo motivo, da sempre, ne auspichiamo l'abolizione. La tradizione non vale la vita di un essere vivente».

giovedì 13 agosto 2020

CINA, 1 ITALIANO SU 2 TAGLIA SPRECHI CIBO COME XI JINPING

CINA: COLDIRETTI, 1 ITALIANO SU 2 TAGLIA SPRECHI CIBO COME XI JINPING

 

Oltre la metà degli italiani (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando nell'ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixè diffusa in riferimento all'ultima campagna per la lotta allo spreco di cibo lanciata dal presidente cinese Xi Jinping per sottolineare presso i suoi compatrioti il valore strategico delle riserve alimentari nazionali.

 

Nelle case degli italiani – spiega l'indagine Coldiretti/Ixè – si adottano già soluzioni multiple per contenere lo spreco di cibo. La strategia più diffusa (74%) è quella di una spesa più oculata acquistando solo quello che serve. Nel 38% dei casi invece si torna all'antica tradizione italiana e contadina di usare quello che avanza per il pasto successivo magari combinando le ricette come avviene per la classica frittata di pasta, la ribollita toscana, i canederli trentini o la pinza veneta. In 1 caso su 4 (25%) si cerca – evidenzia Coldiretti – di fare più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure riducendo le quantità acquistate (24%) evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato. Esiste poi una quota del 7% che sceglie di donare in beneficienza i prodotti alimentari non consumati.

 

Mentre se si va fuori a mangiare – evidenzia Coldiretti – quasi quattro italiani su dieci (37%) quando escono dal ristorante si portano sempre, spesso o almeno qualche volta a casa gli avanzi con la cosiddetta "doggy bag", il contenitore per portare via il cibo non consumato ed evitare così che venga buttato. Ma – sottolinea la Coldiretti – c'è anche un 21% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori.

 

"L'allarme globale provocato dal coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo e delle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma ne sta però mettendo a nudo tutte le fragilità sulle quali è necessario intervenire con un piano nazionale per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall'estero per l'approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commercial" afferma il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che "i problemi pandemici che hanno portato all'interruzione delle catene di approvvigionamento, le difficoltà vissute in termini di mobilità delle merci e dei servizi, rendono strategico investire nel settore aumentando la capacità di resilienza delle filiere agroalimentari nazionali anche con investimenti infrastrutturali per rilanciare la competitività del Paese con le risorse in arrivo dall'Europa".





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mercoledì 12 agosto 2020

FASE 3: TEST PER 1,5 MLN TURISTI ITALIANI ALL’ESTERO

FASE 3: COLDIRETTI/IXE', TEST PER 1,5 MLN TURISTI ITALIANI ALL'ESTERO

 

Un milione e mezzo di italiani aveva programmato di fare le vacanze all'estero nel mese di agosto con Grecia e Spagna tra le mete più gettonate. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe' diffusa in merito al piano del Governo per favorire i test per chi arriva in Italia dai due paesi vicini, con l'obiettivo di evitare che i rientri possano far tornare a salire la curva dei contagi.

Chi nonostante la pandemia non ha voluto rinunciare a varcare i confini nazionali ha privilegiato comunque mete europee, ma non mancano - sottolinea Coldiretti -  le disdette dell'ultimo momento proprio a causa del nuovo allarme connesso al covid.

La percentuale di chi va all'estero per le vacanze è comunque più che dimezzata rispetto ai 3,3 milioni di italiani partiti nello stesso periodo dello scorso anno a dimostrazione – sottolinea Coldiretti – di una tendenza diffusa a preferire itinerari nazionali nell'estate del coronavirus.

Secondo l'indagine Coldiretti/ixe' l'Italia quest'anno è scelta, infatti, come meta dal 93% rispetto all'86% dello scorso anno. Ma l'emergenza sanitaria ha portato anche gli italiani in viaggio per vacanze quest'estate – riferisce Coldiretti – a ricalibrare le scelte di alloggio rispetto agli anni scorsi, con un calo di chi sceglie alberghi mentre cresce, invece, la percentuale di chi utilizza case, di proprietà o meno, per assicurarsi anche in vacanza le stesse condizioni di scurezza delle mura domestiche. Segnali incoraggianti per gli agriturismi che, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all'aperto, sono forse i luoghi più sicuri per le ferie estive perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio.

La propensione della stragrande maggioranza dei turisti a contenere il più possibile i pericoli è confermata anche dal fatto che il 35% dei vacanzieri ha scelto di trascorrere l'estate 2020 evitando il più possibile contatti con altre persone e restando da soli o con la propria famiglia, secondo l'indagine Coldiretti-Ixe'. A questi si aggiunge un altro 59% - continua la Coldiretti - che per le vacanze ha scelto gli amici più stretti e fidati, mentre resiste solo un 8% di "temerari" che non rinunciano alle vacanze di gruppo, cercando anche di fare nuove conoscenze. 

L'altra novità di quest'estate sta anche nel fatto che – conclude la Coldiretti – 1 italiano su 4 (25%) ha scelto una destinazione vicino casa, all'interno della propria regione di residenza.​

 



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Le ferite del lockdown sulle PMI lasciate sole: "Una seconda chiusura sarebbe mortale. Servono più aiuti e semplificazioni"

Le ferite del lockdown sulle PMI lasciate sole: «Una seconda chiusura sarebbe mortale. Servono più aiuti e semplificazione»

Si è aperta a Lignano Sabbiadoro (UD) la decima edizione della rassegna Economia sotto l'Ombrellone che ha dato voce a piccole aziende e artigiani. L'e-commerce al centro del prossimo appuntamento il 18 agosto

 

«Un secondo lockdown sarebbe mortale e a Roma lo sanno bene: i costi economici e sociali sarebbero molto superiori a quelli necessari per curare le persone che dovessero ammalarsi». Il presidente di CNA Udine, Luca Tropina, ha aperto così il primo incontro della decima edizione della rassegna "Economia sotto l'Ombrellone" organizzata dall'agenzia di comunicazione Eo Ipso e in svolgimento a Lignano Sabbiadoro (UD). Una preoccupazione, quella di Tropina, condivisa anche dagli altri due relatori della serata: il creatore di paralumi e lampade, Michael Genovese, titolare dell'azienda artigiana udinese Abat-Juor, e il titolare della Sartoria Chiussi, fondata a Udine 152 anni fa, Giorgio Chiussi.
Durante l'incontro, dedicato a "La ripartenza dell'artigianato e delle Pmi", i tre relatori hanno analizzato la situazione del settore artigiano e delle piccole e medie imprese friulane e nazionali, i cambiamenti indotti dal periodo pandemico, gli interventi che sarebbero necessari e le prospettive che si aprono per i prossimi mesi.
«La situazione – ha spiegato Tropina – è stata differenziata a seconda delle imprese. Per quanto riguarda CNA circa il 66% delle aziende ha dovuto fermarsi durante il lockdown, mentre altre hanno potuto continuare a lavorare. Fra chi si è fermato, la sofferenza è stata generalizzata anche se in alcuni settori, come ad esempio, il commercio, la ristorazione e il turismo la situazione è stata peggiore e, purtroppo, non sono poche le aziende che hanno deciso di non riaprire. Al momento, tanti stanno ancora navigando a vista perché non sanno cosa possa aspettarli visto che il problema del contagio non è superato. Nel frattempo, i consorzi di garanzia fidi delle varie categorie hanno visto quadruplicare il numero di domande rispetto a periodi normali. Purtroppo, tutto ciò è dovuto anche a una risposta molto disordinata fornita dalla Pubblica Amministrazione con bonus e aiuti dati in tempi diversi. Le associazioni di categoria di tutti i settori hanno provato ad aiutare gli associati al meglio, ma il sistema ideato dal Governo è stato talmente farraginoso che non sempre ci sono riuscite come auspicato».
Da parte sua, Genovese ha sottolineato come si aspettasse una ripartenza molto più "tragica", mentre è rimasto piacevolmente sorpreso e oggi è «fra gli artigiani che guardano con molta positività al futuro. Riscontro, infatti – ha aggiunto -, una forte voglia nelle persone di rinnovarsi e rinnovare le proprie abitazioni, ricercando il bello e i prodotti artigiani di qualità. Credo che la nostra missione in questo periodo sia anche quella di stimolare e supportare questa voglia di ritorno al bello e ai prodotti ben fatti. Certo, la pandemia ha sottolineato ancora una volta come fare impresa in Italia, a tutti i livelli, sia un atto quasi eroico. Ci saremmo aspettati che chi ha scelto di rimanere a realizzare un'attività in Italia, creando economia e lavoro, fosse se non premiato, almeno aiutato e tutelato, ma non è stato così. Dalle istituzioni è arrivata una risposta confusionaria, complicata e non egualmente attenta a tutti i settori e a tutti i tipi di aziende».
Chiussi, che ha registrato la perdita del 40% di fatturato durante il lockdown, è rimasto però «enormemente sorpreso» nel vedere come dal 18 maggio, giorno della riapertura, «il lavoro è ripreso come se non avessimo mai chiuso, anche se con una notevole differenza: prima gran parte dei clienti chiedeva vestiti nuovi, oggi si vuole la rimessa a modello di vestiti acquistati negli anni scorsi. Il vero problema – ha continuato – non è dunque la mancanza di un mercato, quanto il fatto che è venuto meno il sostegno da parte delle istituzioni. Ci sarebbe voluto un sistema semplice, come quello adottato in Germania o negli Usa, grazie al quale le aziende costrette a chiudere si sono trovate delle cifre, commisurate al fatturato, inviate dallo Stato o dalle Regioni direttamente sul conto corrente senza dover stare dietro a tante domande, richieste di bonus o di prestiti bancari come è successo da noi».

Il lockdown ha però stimolato la voglia di esplorare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie e dall'e-commerce che possono diventare utili anche alle piccole aziende artigiane per trovare nuova clientela, farsi conoscere e anche instaurare rapporti di collaborazione. Proprio la collaborazione fra artigiani e aziende è stata, poi, indicata dai partecipanti all'incontro come una delle necessità per il futuro perché «solo collaborando – hanno detto i relatori – le piccole e piccolissime aziende possono trovare la forza per superare momenti cosi difficili come quelli che stiamo vivendo».
In conclusione, Genovese ha lanciato un appello a riattivare i voucher o un sistema analogo che permetta alle piccole aziende di assumere persone attualmente prive di lavoro per far fronte ai picchi di domanda e, al contempo, poter trasmettere a molti giovani le proprie esperienze e la propria arte.

La decima edizione di Economia sotto l'Ombrellone è organizzata da Eo Ipso - comunicazione ed eventi ed ha il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro e Turismo FVG. Co-main supporter: Greenway Group e Filare Italia; sponsor: Confidi Friuli, Lignano Banda Larga, Glp, Confindustria Udine, Karmasec, IS Copy e Real Comm; media partner: Scriptorium Foroiuliense; sponsor tecnici: Fondazione Villa Russiz, Pineta Beach, Lignano Pineta, Porto Turistico Marina Uno e Hotel Ristorante President.

GLI ALTRI INCONTRI PROGRAMMA

18 agosto
"Ripartire dall'e-commerce"
Andrea Magro – vicepresidente Lignano Banda Larga
Marco Tam – president Greenway Group – Filare Italia
Andrea Zaniolo – direttore New Business di Velvet Media

25 agosto
"La finanza per ripartire"
Mario Fumei – consulente finanziario e private banker
Paola Pallotta – managing director Capital Group
Cristian Vida – presidente Confidi Friuli

Modera: Carlo Tomaso Parmegiani, giornalista e responsabile editoriale Nordest di Eo Ipso.
L'ingresso è libero e gratuito.
Al termine degli incontri aperitivo offerto dalla Fondazione Villa Russiz.



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