- Siete fuori casa da soli
- Vi trovate in mezzo ad una folla di persone
- State viaggiando su un treno o aereo
- Passeggiate per un ponte
Quelli appena elencati sono i contesti più probabili in cui avere attacchi di agorafobia, che si traduce in paura puramente irrazionale e involontaria nei confronti di situazioni e cose ordinarie, da cui si desidera una fuga immediata. In assenza di una terapia, è un disturbo che tende a cronicizzarsi, sebbene con fasi altalenanti.
Quali sono i sintomi più comuni dell’Agorafobia?
L’agorafobia è classificabile come un disturbo d’ansia, caratterizzato dal timore di trovarsi “intrappolati” in luoghi o situazioni da cui risulta difficile o imbarazzante fuggire, qualora si verifichi un attacco di panico o sintomi simili. Ma a proposito di sintomi, quali sono i più comuni? E’ tipico:
- La sensazione di sentirsi staccati
- Agitazione o irascibilità
- Stato confusionale
- Sensazione di irrealtà
- Tachicardia
- Sudorazione eccessiva
- Attacchi di panico
- Problemi respiratori
- Dolore toracico o addominale
- Capogiri
- Nausea
- Spasmi muscolari
Agorafobia: esiste una cura?
Chiunque soffra di agorafobia, tende ad evitare luoghi pubblici o non familiari e ha grosse difficoltà di uscire di casa o viaggiare. Esordisce tipicamente tra la tarda adolescenza ed i 35 anni ed è più frequente nelle donne. Il disturbo può addirittura essere invalidante, poiché si rischia di diventare totalmente dipendenti dalle mura domestiche. Spetterà allo psicoterapeuta valutare il tipo di cura da intraprendere. Difficile guarire da questa “patologia”. Tuttavia, la terapia cognitivo- comportamentale risulta essere la più efficace nel suo trattamento: il soggetto in questione impara ad identificare e (successivamente) modificare i pensieri negativi e le proprie convinzioni, ad affrontare i sintomi solitamente provati durante un attacco e, gradualmente, si esporrà alle situazioni tanto temute.
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