In un incontro avuto oggi col primo ministro Arseniy Yatsenyuk, il segretario generale di Amnesty International Salil Shetty ha sollecitato il governo ucraino a porre fine agli abusi e ai crimini di guerra commessi dai battaglioni volontari che operano accanto alle forze armate di Kiev.
"Le autorità ucraine non devono replicare l'assenza di legge e gli abusi ricorrenti nelle aree precedentemente controllate dai separatisti" – ha dichiarato Shetty da Kiev.
"Non fermare gli abusi e i possibili crimini di guerra dei battaglioni volontari rischia di aggravare significativamente la tensione nell'est del paese e di vanificare il proclamato intento delle nuove autorità ucraine di rafforzare e proteggere lo stato di diritto in modo più ampio" – ha aggiunto Shetty.
La richiesta di Amnesty International arriva il giorno dopo la pubblicazione dei risultati delle ricerche svolte dall'organizzazione per i diritti umani nella regione di Luhansk, secondo i quali il Battaglione Aidar ha commesso una numerosa serie di abusi.
Si tratta di uno degli oltre 30 battaglioni di volontari apparsi durante il conflitto, parzialmente integrati nelle strutture di sicurezza ucraine impegnate a riconquistare le aree controllate dai separatisti.
Amnesty International ha documentato un crescendo di abusi, tra cui sequestri di persona, detenzioni illegali, maltrattamenti, rapine, estorsioni e forse anche esecuzioni, commessi dal Battaglione Aidar. In alcuni casi si tratta di crimini di guerra.
L'organizzazione per i diritti umani ha chiesto alle autorità ucraine di riportare tutti i battaglioni volontari, compreso Aidar, sotto un'effettiva linea di comando e di controllo, indagare immediatamente su tutte le denunce di abusi e consegnare alla giustizia i responsabili.
Il primo ministro ucraino ha dichiarato ad Amnesty International l'impegno del governo a chiamare tutti i responsabili degli abusi commessi nel corso del conflitto a rispondere del loro operato.
"Amnesty International apprezza l'impegno del governo ucraino a riportare e ad assicurare giustizia nelle zone colpite dal conflitto. Verificheremo che questo impegno sia mantenuto" – ha concluso Shetty.
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