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martedì 14 ottobre 2014

L'Africa parte con il progetto Bits of Future: Food for All


Il 12 ottobre 2014 - presso la sede dell'Associazione Volontari Capitano Ultimo Onlus - si è tenuto il meeting "Bits of Future: Food For All - L'Africa sostiene la Hyst per il mondo" organizzato da Scienza per Amore, da Volontari Capitano Ultimo Onlus e dalla società BioHyst.
Hanno partecipato all'evento S.E. Mussa Hassan Abdulle, Ambasciatore della Somalia, il sig. Mohammed Mustapha Garba, Primo Segretario dell'Ambasciata della Nigeria e il sig. Tarekegn Tsegei Haile, Ministro Consigliere dell'Ambasciata dell'Etiopia e Rappresentante Permanente Alterno presso la FAO, il WFP e l'IFAD. Rappresentanti di altri Paesi, come il Burkina Faso, il Rwanda e il Mali, hanno inviato il loro augurio ribadendo l'interesse verso il Progetto. Augurio giunto anche dall'On. Lapo Pistelli, Vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Erano inoltre presenti numerosi esponenti della comunità somala in Italia e alcuni imprenditori esteri.

Con l'annuncio dell'inizio della fase operativa di Bits of Future: Food for All con il Burkina Faso, si è entrati nel vivo del meeting. Il Ministro dell'Agricoltura e della Sicurezza Alimentare, S.E. Mahama Zoungrana, nell'intervista video rilasciata nel corso della sua visita all'impianto Hyst di Balerna, ha confermato l'interesse del suo Paese a usare la Hyst per la lavorazione di piante dannose come il giacinto d'acqua. Questo infestante, che oggi è una minaccia da combattere, può divenire un'importante risorsa alimentare. Le analisi condotte dall'Università di Milano sul giacinto d'acqua hanno infatti dimostrato che la lavorazione Hyst permette di incrementarne il valore nutrizionale fino al doppio. In questo modo è possibile alimentare meglio gli animali (bestiame e pesci) e di conseguenza l'uomo. Dopo il giacinto d'acqua saranno testate altre biomasse dei Paesi in Via di Sviluppo.

Intensi e toccanti sono stati gli interventi a sostegno del Progetto da parte dei rappresentanti diplomatici di Somalia e Etiopia seguiti al video del Ministro del Burkina Faso.

La strada percorsa da Scienza per Amore è stata lunga e difficile, oggi però i risultati la confortano, così come l'apprezzamento della più alta carica istituzionale italiana, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e del Segretario Generale della Presidenza.
Ora il "carburante" per procedere nel Progetto potrà arrivare dall'interesse mostrato dal mondo economico e industriale: dai contatti presi con più di cento aziende del settore agro-alimentare fino all'incontro avvenuto i primi di ottobre con l'Unione Petrolifera.

In questo scenario di sorprendenti risultati scientifici e riconoscimenti istituzionali, si inserisce la paradossale vicenda giudiziaria che vede imputato per truffa Danilo Speranza, l'ideatore del Progetto, con altri 15 associati.
Nel suo intervento, Danilo Speranza si è chiesto perché non si vuole che questa Tecnologia arrivi a chi ne ha bisogno. "Il macchinario era pronto ben 5 anni fa. [...] Perché 5 anni di ritardo con la macchina pronta? [...] Questo ritardo ha comportato, in numeri, un genocidio [...] Continueremo a fare prove, costretti ad andare a lavorare in Svizzera, costretti da una persecuzione che non vuole che la Tecnologia vada a chi ha bisogno di sfamare il proprio popolo, di dare energia. Perché purtroppo (purtroppo in senso ironico) questa tecnologia produce energia, non la consuma. [.] Perché non vogliono che vada ai Paesi che soffrono? Perché questa persecuzione? [.] L'unione fra i popoli è volere il bene reciproco. Non siamo un popolo isolato, siamo al centro del Mediterraneo e non vogliamo essere isolati nella Cooperazione Internazionale."

Lunedì 13 ottobre si è svolto il seguito dell'udienza preliminare del procedimento penale relativo alla tecnologia Hyst con gli interventi della difesa. Il 20 ottobre ci sarà la prossima sessione che dovrebbe concludere l'udienza.
Si spera che finalmente sarà fatta chiarezza sulla vicenda giudiziaria che ha bloccato Bits of Future: Food for All ormai riconosciuto a livello internazionale.

Per maggiori informazioni, materiale foto e video: http://bits.technohyst.com/?page_id=4144


Hanno detto:
"Questo progetto è molto utile per noi, non solo per l'Africa ma per tutti i Paesi in Via di Sviluppo. Non c'è di meglio che avere un piatto di pasta ogni giorno. Per noi africani, che viviamo il problema della malnutrizione, è molto importante e contiamo molto su questo progetto affinché arrivi nel nostro e negli altri Paesi africani. [...] Credo che nel futuro prossimo questo progetto raggiungerà l'Africa e, come rappresentante della Repubblica Somala, accolgo questa opportunità e spero che raggiunga la Somalia. Vi ringrazio e vi incoraggio a continuare fino in fondo questo progetto. Vi auguro ogni bene." (S.E. Mussan Assan Abdul, Ambasciatore della Somalia)

"Sono rappresentate della FAO, dell'IFAD. [...] L'Etiopia si trova nella parte orientale dell'Africa, abbiamo 90 milioni di persone delle quali l'83% vive in aree rurali e dipendono dall'agricoltura. Produciamo differenti colture quali cereali, legumi e vari tipi di semi oleosi. Anche se abbiamo diversi tipi di colture, abbiamo tuttavia difficoltà a lavorarle. Molti investitori non hanno interesse nell'industria della lavorazioni agro-industriali; le lavorazioni agroindustriali non stanno ancora funzionando bene in Etiopia. Penso che questo progetto sarà di sostegno in questo senso. Il progetto è stato avviato in alcuni Paesi africani ed è un buon inizio, lo apprezziamo molto. Giocherà un ruolo importante, contribuirà a creare un mondo libero dalla fame e dalla povertà. Spero che raggiungerà presto anche l'Etiopia. Se desiderate lavorare in Etiopia possiamo darne comunicazione al Ministro dell'Agricoltura, e degli Esteri attraverso le nostre ambasciate. Tendiamo le nostre mani per ricevervi in Etiopia." (Tarekegn Tsegei Haile, Ministro Consigliere dell'Ambasciata dell'Etiopia e Rappresentante Permanente Alterno presso la FAO, il WFP e l'IFAD)

"Confermo in questa sede l'interesse personale e del Paese che rappresento per il progetto stesso e, con l'occasione, mi riservo di tenere informato il nuovo On. Ministro delle Risorse Agricole del Rwanda che ha ricevuto l'incarico alla fine del mese di luglio 2014. Auguro il miglior successo per gli organizzatori e porgo i più cordiali saluti." (Lettera del 9 ottobre 2014 del Dott. Francesco Alicicco, Console Onorario della Rwanda)


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