Sono arrivati in piazza Unità d’Italia a Trieste gli
otto membri di Ta Pum. I due team, alpinistico ed escursionistico, composti da
civili e militari, uomini e donne, erano partiti rispettivamente da Bormio il
24 agosto e da Trento il 12 settembre, con l’obiettivo di coprire in
continuativa integrale per la prima volta la linea alpina dei cinque fronti
“dallo Stelvio al mare” e i principali luoghi scenario della Grande Guerra. Ad
accoglierli, la
Fanfara ‘Enrico Toti’, il sindaco triestino Cosolini, la presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia Serracchiani, il generale Godio e Franco Marini,
presidente del Comitato nazionale storico-scientifico per gli anniversari di
interesse nazionale.
Si è conclusa questa mattina, con l’arrivo congiunto dei due team in piazza
Unità d’Italia, a Trieste, la missione
TA PUM, realizzata per il centenario della Grande Guerra. A ricevere gli otto alpinisti
ed escursionisti che hanno compiuto complessivamente a piedi 2.000 chilometri,
partendo i primi da Bormio e i secondi da Trento, la Fanfara Bersaglieri ‘Enrico Toti’ e il sindaco triestino
Roberto Cosolini. Nella Sala del Consiglio Comunale si è tenuta una cerimonia
di saluto, alla presenza tra gli altri della presidente della Regione Friuli
Venezia Giulia Debora Serracchiani, del Comandante della Divisione ‘Friuli’
Gen. D. Flaviano Godio, del sen. Franco Marini presidente del Comitato
nazionale storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale.
Il Cammino è stato compiuto da Nicola Cozzio, Giacomo Bornancini, Gabriel
Perenzoni, Gessica Spagnolli (team alpinistico), Alex Pilo, Caporale VFP4
Alessio Incagliato dell’11° Reggimento Bersaglieri Brigata Ariete e il Caporal maggiore
scelto Rossella Galopin del Reggimento Cavalleria Piemonte (team
escursionistico). “Volevamo arrivare ‘dallo Stelvio al mare’, come dicono gli
atti ufficiali dell’epoca, e ce l’abbiamo fatta”, commenta Walter Pilo,
ideatore e promotore di Ta Pum. “La nostra fatica è stata piccola cosa rispetto
alla sofferenza patita cento anni fa dai milioni di uomini che hanno combattuto
e perso la vita per difendere la loro patria, ma andando con le nostre gambe
chilometro per chilometro, paese per paese, cima per cima, trincea per trincea,
abbiamo reso loro omaggio e capito ancora meglio come da quel sacrificio siano
nate l’Italia e l’Europa unite di oggi. Il Cammino della Memoria però oggi non termina
ma comincia, perché il nuovo traguardo che abbiamo davanti è il riconoscimento
del Consiglio d’Europa. E questo prossimo passo non possiamo
farlo da soli”.
Dopo il saluto del Sindaco Cosolini, la Presidente Serracchiani ha
riconosciuto in Ta Pum “lo spirito di valorizzare il patrimonio storico-culturale
dei territori legati ai tragici eventi del conflitto per promuovere i valori di
pace e fratellanza e la volontà di onorare la memoria di tutti i caduti a prescindere
dalla loro divisa o nazionalità”, auspicando che questo cammino della memoria
venga inserito tra i sentieri culturali europei. Il Comandante Godio ha
sottolineato come “non casuale sia la scelta dei militari che hanno partecipato
alla missione, appartenenti a due reparti fortemente impegnati nella Grande
Guerra, uno con il sacrificio della Cavalleria italiana sul Tagliamento e a
Pozzuolo del Friuli, i bersaglieri che furono i primi a sbarcare sul Molo
Audace di Trieste alla fine del Conflitto”. Il sen. Marini ha raccolto l’appello di Ta Pum affermando come “la
costruzione di una memoria condivisa non possa che avvenire in un’ottica
europea”. Infine, Marco Ferrazzoli, capo ufficio stampa del CNR ha
ricordato “il ruolo dell’Ente quale partner scientifico del progetto in
particolare per promuovere la salvaguardia dell'ambiente nei territori
toccati”.
La missione ha coperto 2.000 km effettivi attraverso due percorsi. Il team
alpinistico è partito il 24 agosto per seguire la linea dei cinque fronti di
guerra (Stelvio-Adamello-Giudicarie, linea degli Altipiani, Cadore, Carnia,
Fronte Giulia): 1.150 km, 53 tappe, circa 90 mila metri di ascese e discese. Il
team escursionistico, partito il 12 settembre, ha toccato 850 km, con circa 27 mila metri di
dislivelli, 35 tappe, lungo i luoghi più significativi dopo l'arretramento di Caporetto:
Asiago, Grappa, Vittorio Veneto, Piave, Carso. I due gruppi si sono incontrati
a Redipuglia per percorrere insieme la parte finale del Cammino dopo aver
onorato la memoria dei Caduti al Cimitero austro-ungarico e al Sacrario
Militare.
Il
presidente del Parlamento Europeo Martin
Schulz ha definito l’arrivo a Trieste “un’eccellente manifestazione, degna
conclusione di un ammirevole progetto”.
Il materiale di approfondimento può essere scaricato
dai link seguenti:
-
intervento di Walter Pilo
-
intervento di Paolo Bonasoni, Isac-Cnr
-
fotografie percorso escursionistico
-
fotografie percorso alpinistico
-
video percorso escursionistico e video
percorso alpinistico
-
video cerimonia Redipuglia e intervista Caporal maggiore scelto Rossella Galopin
https://filesender.garr.it/?vid=02a37d31-ca90-c0e9-8b61-000028485baf
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