Il fioretto azzurro
femminile non finisce mai di stupirci! Il podio del mondiale di Kazan parla
solo italiano: oro, argento e bronzo nella gara individuale ed ancora oro nella
gara a squadre, per le nostre fiorettiste che da anni sono le atlete da
battere. Ma quando oltre a vincere, cannibalizzano l’intero podio, stanno
scrivendo un’altra pagina epocale della storia dello sport azzurro.
Sulla pedana mondiale di
Kazan in Russia, Arianna Errigo ha conquistato il suo secondo oro iridato ed il
titolo di campionessa del mondo per il secondo anno consecutivo. In finale la
brianzola ha sconfitto la giovane e promettente Martina Batini, al debutto in
un mondiale, capace di battere in semifinale un’altra nostra fiorettista, nonché
campionessa olimpica e campionessa europea Elisa Di Francisca. Terza
classificata la sempreverde Vezzali, 40 anni e 51 medaglie tra Olimpiadi,
Mondiali ed Europei, sconfitta proprio dalla Errigo in una semifinale
fratricida che conduceva per 10-6.
Non ci sono più superlativi
per descrivere la classe cristallina delle atlete italiane che continuano una
tradizione vincente, specchio della superiorità della scuola di fioretto
tricolore. Non è infatti la prima né la seconda volta che applaudiamo estasiati
tre fiorettiste azzurre monopolizzare prestigiosi podi finali. Nelle Olimpiadi
di Torino 2006, ai mondiali di San Pietroburgo nel 2007 e di Parigi nel 2010;
ed ancora agli ultimi giochi Olimpici di Londra del 2012 e agli Europei di
Strasburgo nel 2014 il podio del fioretto femminile era soltanto azzurro.
Nella gara a squadre sono
scese nuovamente nella pedana di Kazan tutto il podio azzurro, stavolta
compagne (Errigo, Batini e Vezzali) con Elisa Di Francisca. Il nostro dream
team ha sconfitto al primo turno il Brasile, poi la Germania ed infine la Corea
del Sud prima di arrivare alla temuta finale contro le padrone di casa della
Russia, remake della finale degli Europei di Strasburgo 2014. Ancora una volta
le azzurre hanno dimostrato un’ottima preparazione fisica e mentale vincendo
una sfida combattuta con il punteggio di 45 a 39 ed hanno regalato all’Italia
un altro trionfo, bissando l’oro conquistato a Budapest lo scorso anno.
Incredibile la continuità
della Errigo, capace di laurearsi campionessa del mondo in due stagioni
consecutive (Budapest 2013 e Kazan 2014): impresa riuscita solo a Valentina
Sidorova, nel 1977 e nel 1978. Per la Errigo parlano i numeri e le medaglie: è
il 5° oro mondiale della sua carriera, tra individuale e squadre. La
carabiniera di Monza conquista anche la Coppa del Mondo della specialità con
quattro prove vinte del circuito mondiale, sulle otto svoltesi in questa stagione;
lei che già aveva portato la Coppa a casa altre tre volte, nelle stagioni 2008/2009, 2011/2012 e 2012/2013.
Una campionessa abituata a
vincere ma che sprizza gioia come una debuttante, perché stavolta l’oro russo la
ripaga anche della sfortuna e dei guai fisici che ha dovuto affrontare per
salire ancora una volta sul tetto del mondo.
Il ritiro azzurro pre-Kazan
si era svolto nella fresca e quieta cittadina umbra di Norcia, dove Arianna si
è sottoposta alle ultime fatiche sportive pre-mondiale supportata negli
allenamenti da Herbalife, suo partner nutrizionale. Tanti i prodotti della
famosa multinazionale americana, che Arianna ha scelto per nutrirsi ed
idratarsi durante periodi di intensa attività fisica: “Durante l'allenamento più
intenso o in gara bevo H3O Pro e uso Hydrate una volta durante la
giornata. Dopo il lavoro di pesi utilizzo il Rebuild Strenght. In gara
assumo Prolong e Formula 1 Pro. Non mancano mai poi ogni giorno il
Multivitaminico e Herbalifeline”.
Tanti sacrifici e rinunce, ma
immensa la sua soddisfazione dopo la vittoria in Russia: “Vincere è bellissimo. Riconfermarsi... meraviglioso!!! – si legge
nel suo profilo Facebook subito dopo la finale vinta contro la Batini - Una soddisfazione che è difficile esprimere
a parole. È stato un periodo durissimo. Arrivare alla gara più importante
infortunata passando giornate in fisioterapia, ricordarmi creme, ghiaccio,
fasciature... Attenta ai minimi dettagli anche al di fuori della pedana. Per
una come me è stata davvero dura”.
Immancabili i ringraziamenti a tutto
lo staff azzurro, alla sua famiglia, al suo allenatore Giulio Tomassini e a
Luca Simoncelli, azzurro del fioretto e suo fidanzato. Per chiudere
ovviamente con i dottori e fisioterapisti che l’hanno rimessa in piedi fino a
raggiungere un altro storico obiettivo: “Due campionati del mondo consecutivi... Un
sogno!!! Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”. Immensa Arianna!
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