Pier Luigi Leoni ed Enzo Prudenzi
Viaggio nella civiltà contadina – La cucina
Annulli Editori
Collana: Logìa
Pagine: 112
Euro: 8,50
Oggi, i valori della cultura contadina sopravvivono solamente nella memoria degli anziani, preziosa fonte di saperi e principi per le moderne generazioni. L'attuale modello di sviluppo economico, basato su un'incessante produzione e illimitati consumi, incoraggia soprattutto l'accumulo, lo spreco, l'individualismo, trascurando invece equilibrio, moderazione, attaccamento alle feste tradizioni e ai raduni familiari, passione per una cucina semplice ma saporita.
Viaggio nella civiltà contadina – La cucina, un libro di Pier Luigi Leoni ed Enzo Prudenzi (Annulli Editori) si sofferma in particolar modo sulla perdutaarte del far da mangiare, propria dei contadini. E sottolinea la necessità di correggere gli errori umani del passato, ristabilendo un contatto con la natura che si è perso a causa di una vita frenetica e stressante. A questo proposito, Vittorio Tapparelli, della Slow Food di Orvieto, che ha firmato la prefazione, sostiene: «Con le nostre scelte noi decidiamo quale tipo di agricoltura riteniamo desiderabile: se quella alle dipendenze della chimica o quella sostenibile, "ecologica", orientata verso una qualità alimentare buona, pulita e giusta.»
Le testimonianze fornite agli autori da ex contadini riguardano campagna orvietana intorno alla metà del secolo scorso. Approfondire un'area geografica specifica consente di entrare nei dettagli, andare oltre le semplici curiosità, offrendo una panoramica completa di un mondo scomparso, quello dei nostri nonni, che molti ricorderanno con un pizzico di nostalgia e commozione.
Nel secolo scorso il sistema economico era basato su attività prevalentemente agricolo-pastorali, per cui l'abitazione dei contadini si trovava nei pressi dei campi. Diverse generazioni convivevano sotto lo stesso tetto e ciascuno aveva il suo compito: gli uomini nei campi, nella stalla, in cantina e le donne in cucina, luogo in cui si svolgeva la maggior parte della vita familiare una volta terminato il lavoro nei campi.
Le bocche da sfamare erano tante, i pasti modesti (pane, polenta, fagioli, carne di porco, vino) e spesso insufficienti. Era necessario centellinare ciò che orto e pollaio producevano e inventare nuovi piatti con quel poco che si aveva.
In questo libro veniamo piacevolmente portati nella cucina contadina di metà Novecento, e osserviamo il focolare, il catenaccio con appeso il paiolo e le erbe, la rastrelliera con le pentole, la tinozza per il bagno e il bucato, il forno.
Adibita a diverse funzioni, la cucina serviva anche da ingresso, soggiorno, luogo di lavoro. Le donne, oltre a cucinare, vi lavoravano a maglia, recitavano il rosario, raccontavano favole ai bambini. Gli uomini facevano lavoretti di falegnameria, realizzavano ceste
Il libro è corredato di alcune ricette diffuse nei territori di Orvieto e Viterbo e numerose fotografie, alcune delle quali tratte dall'archivio personale del fotografo Enrico Pasquali.
Pier Luigi Leoni è giornalista pubblicista, scrittore di libri di diritto degli enti locali, saggi storici e politici e novelle. Ex segretario comunale, si dedica ancora alla vita politica di Orvieto, dove vive, e si interessa di "gastrosofia".
Enzo Prudenzi è funzionario ministeriale a Viterbo nonché, nel tempo libero, autore di varie pubblicazioni sulle tradizioni e sul territorio.
Per informazioni:
Giro di Parole – divisione di Metaphor
Tel. 02 30910986 – info@girodiparole.it
Annulli Editori
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01025 Grotte di Castro (VT)
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