La mostra bolognese racconta per la prima volta la ricerca poetica di Alagbé sul significato dell'amore attraverso un excursus della sua intera produzione a fumetti che comprende anche le tavole inedite di Apocalypse des oiseaux, un tentativo di scrivere una storia universale dell'amore. Alagbé racconta l'amore con un percorso visivo che attraversa i secoli, i simboli e l'immaginario collettivo, prendendo le mosse da Gli uccelli di Alfred Hitchcock per intrecciare al proprio discorso poetico-visivo una miriade di immagini e di parole, fino a risalire alle origini della civiltà. Tra le pagine di questa enciclopedia impossibile si alternano i film di Hollywood, le statuette del Neolitico, i mistici persiani, i drammi di Aristofane, il Vangelo, il Corano, le sculture classiche: una pagina dopo l'altra, la storia dell'amore smaschera il meccanismo di costruzione dell'altro (la donna, in questo caso).
Un libro inesistente, per sua stessa natura forse destinato a non essere compiuto, viene mostrato per la prima volta in Italia al pubblico di BilBOlbul per intero: le centinaia di immagini singole che compongono Apocalypse des oiseaux, riproduzioni di opere d'arte di ogni forma, linguaggio ed epoca, sono riassemblate ed esposte negli spazi dell'Accademia di Belle Arti, a comporre una mappa universale dell'amore (o quantomeno della sua rappresentazione) che ogni visitatore potrà leggere secondo il proprio sguardo.
La scelta di mettere l'amore al centro della prima, grande mostra monografica italiana dedicata all'arte e al fumetto di Yvan Alagbé va di pari passo con il discorso poetico e stilistico dello stesso autore: partire dalle relazioni umane per costruire narrazioni che abbiano una valenza sociale e politica. Un tema che è la traccia sotterranea di tutti i libri di Alagbé, come accade ad esempio in Negri gialli e altre creature immaginarie, in uscita per Canicola in occasione di BilBOlbul e frutto della collaborazione tra la casa editrice e il Festival: le pagine prive di parole del racconto dal titolo Love mostrano una sequenza dove un corpo nudo e disteso, definito da rapide pennellate, si rivela una madre che allatta un bambino: amore in forma primordiale. Nel libro è anche narrata la storia di Alain ed Ester, protagonisti del racconto che dà il titolo al volume, due fratelli arrivati nella periferia parigina, privi di documenti, che vengono aiutati da Mario, anziano algerino dietro la cui bizzarria si nasconde un passato di harki (quei soldati che, durante la guerra di liberazione, si schierarono con il governo coloniale e furono poi costretti a emigrare in Francia), in preda ad una disperata solitudine: il tema dell'immigrazione, delle pressioni sociali e delle loro conseguenze viene dunque affrontato attraverso la più profonda indagine delle relazioni umane.
Alagbé è un grande narratore ed esploratore dei modi diversi in cui l'amore (e l'assenza d'amore) si può manifestare tra le persone. Un amore che non è da confondere con l'ideale romantico a cui siamo abituati, ma che riafferma pienamente la sua valenza politica, di forza trasformatrice, principio di cura e condivisione.
All'arte di Alagbé è dedicata inoltre la mostra Eros Mostro, in programma a Squadro Stamperia Galleria d'Arte dal 30 novembre al 7 dicembre (inaugurazione dabato 30 novembre h. 20.30): dal racconto inedito che l'autore ha disegnato per l'edizione italiana di Negri gialli e altre creature Immaginarie, una serie di serigrafie che raccontano la storia di una valigia misteriosa dimenticata su un treno. Il disegnatore sarà protagonista durante BilBOlbul anche di alcuni incontri: venerdì 29 novembre alla Libreria Modo Infoshop il "Ping pong – Autori a confronto" che lo vedrà impegnato in un dialogo con l'artista messicano Miguel Angel Valdivia. Sabato 30 novembre alla Biblioteca italiana delle donne "In principio era la gioia" con la giornalista Tiziana Lo Porto; domenica 1 dicembre infine "Poetica della valigia", in dialogo con Wu Ming2 (ore 16.30, DAS Dispositivo Arti Sperimentali.
BIO
Yvan Alagbé nasce nel 1971 a Parigi e trascorre un periodo della sua infanzia in Benin. Tornato in Francia per studiare matematica e fisica, incontra Olivier Marbouf: insieme fondano l'associazione Dissidence Art Work (DAK), con cui pubblicano le riviste autoprodotte "L'oeil carnivore" e "Le Cheval sans tête". Nel 1993 pubblicano la loro prima storia a fumetti, Ville Prostituée. L'anno successivo fondano la loro personale casa editrice, Amok, che si unirà nel 2002 all'associazione belga Fréon, dando vita a Frémok, ad oggi uno dei principali editori di fumetto in Europa.
La sua raccolta di racconti Nègres jaunes et autres créatures imaginaires (Frémok, 2012) è stata pubblicata negli Stati Uniti dalla New York Review of Books nel 2018, e uscirà in Italia per Canicola in occasione di BilBOlbul 2019.
Una storia dell'amore
30 novembre - 20 dicembre 2019 | Accademia di Belle Arti di Bologna
Inaugurazione venerdì 29 novembre h 18.30
in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, Libreria Stendhal – Roma, Canicola
Eros mostro
30 novembre - 7 dicembre 2019 | Squadro Stamperia Galleria d'Arte, via Nazario Sauro
Inaugurazione sabato 30 novembre h 18.30
a cura di Squadro Stamperia Galleria d'Arte, in collaborazione con Libreria Stendhal – Roma
BilBOlbul – Festival internazionale del fumetto di Bologna
Bologna, 29 novembre - 1° dicembre 2019
a cura di Hamelin Associazione Culturale
Con il sostegno di: Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Accademia di Belle Arti di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica - Istituzione Bologna Musei, MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, Biblioteca Salaborsa - Istituzione Biblioteche Bologna, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Erasmus Mundus CLE - Università di Bologna.
Main Partner: Gruppo Hera.
Partner: Albergo Al Cappello Rosso, Arci Bologna, StickerMule, Usmaradio.
Con il contributo di Goethe-Institut Roma, Istituto di Cultura Germanica Bologna, Ambasciata di Norvegia, NORLA - Norwegian Literature Abroad, Lithuanian Cultural Institute, Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma.
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