Commenta Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia: "Il mercato auto 2017 si avvia a sfiorare i 2 milioni di auto grazie soprattutto all'iniezione costante di kmzero che peserà circa il 15% del totale, ovvero oltre 330.000 vetture. Il che equivale a 136.000 pezzi in più del 2016, tra kmzero e demo. Mentre il canale privati flette del -4%, questi i dati reali per chi volesse fare un ragionamento corretto e asettico".
Dataforce stima che il 48% delle targhe di settembre è stato immatricolato negli ultimi tre giorni e, come è noto, gran parte di queste sono "km zero". È una tendenza che, mese per mese, sta crescendo. Infatti, nel cumulato annuo (gennaio-settembre), le km zero e le "demo" targate dalle case auto e dai concessionari sono già state 252.000 unità. Una quota enorme perché è pari al 15,4% dell'intero mercato. Dataforce ritiene che se il 2016 era stato l'anno di maggior incremento delle km zero (con una quota del 10,9% sul totale delle immatricolazioni), il 2017 si sta confermando un vero e proprio anno record. A dicembre, se dovesse mantenersi questo trend - e non ci sono motivi per prevedere altro - si dovranno contare oltre 335.000 tra "demo" e "km zero.
Aggiunge Pavan Bernacchi: "Noi non siamo mai stati contro le kmzero che, circa dal 2000 ad oggi, si sono rivelate un vero e proprio canale di vendita. Siamo però preoccupati perché in questa misura potrebbero diventare una patologia, ammesso e non concesso non lo siano già. Che qualcosa non vada nel verso giusto lo rileva anche la flessione del canale privati (-4%), che già nei mesi scorsi aveva mostrato segnali di sofferenza. Crescono invece le partite iva (+25,4%), tra le quali si trovano le kmzero, e i noleggi (+27,4%)".
Conclude Pavan Bernacchi: "Ritengo che chi si soffermi a leggere solo l'aumento del mercato in toni trionfalistici non stia svolgendo il proprio compito nella sua interezza. Certamente è un momento buono, però bisogna saper evidenziare anche le cose che non vanno. E nei numeri del 2017 ci sono diverse ombre".
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