Milano, 28 settembre 2017 - È stata sancita per il 1° luglio 2019 la fine del mercato tutelato dell'energia elettrica e del gas e i consumatori italiani dovranno fare presto le loro scelte. Con questa prospettiva e in uno scenario in continuo mutamento, wekiwi ha condotto un’indagine - divulgata grazie al supporto dei siti di comparazione online Luce-Gas.it, Altrabolletta.it e all’associazione dei consumatori Codici – che vuole evidenziare come viene utilizzato il web e in generale gli strumenti digitali per scegliere un nuovo fornitore di energia.
Dai 500 questionari online raccolti è emerso che il 70% degli intervistati è interessato a valutare nuove offerte di fornitura di energia, ma la paura di essere truffati è alta e ben il 60% teme di essere vittima di continue sollecitazioni commerciali attuate dagli operatori di settore. Di riflesso il 57% ha dichiarato di trovarsi bene con il fornitore storico.
L’indagine evidenzia la difficoltà dei clienti italiani a muoversi in un mercato in cui convivono offerte competitive ed offerte regolate. In questo scenario, l’utilità del web o del passa-parola assume la sua rilevanza.
Il 61% dei rispondenti dichiara che per valutare l’offerta adopererebbe siti di comparazione online, il 40% che si fiderebbe del consiglio di una persona conosciuta (in tale ambito anche il supporto di un’associazione dei consumatori può svolgere un ruolo importante).
A seguire: il 33% ricercherebbe le offerte sui siti delle compagnie che conosce di più. Solo una minoranza si affiderebbe al numero verde dell’operatore desiderato (15%) o al supporto di un punto vendita fisico o sportello (24%). Da rilevare che solo il 9% si affiderebbe ai fornitori che fanno pubblicità televisiva.
I dati raccolti evidenziano come il web in termini di fiducia risulti rassicurante. L’80% dei rispondenti effettua ricerche online attraverso i motori di ricerca per consultare i siti di comparazione delle offerte e i siti dei fornitori.
Emerge inoltre una casistica ben definita che è quella di consultare in diversi step temporali i siti di comparazione e quelli dei fornitori, gli uni prima o dopo degli altri, per confermare la scelta effettuata (questo comportamento è risultato essere il 60% circa dei rispondenti).
È minoritaria invece la quota di potenziali clienti che necessitano, oltre al web, anche di un’assistenza telefonica (il 54% dichiara di richiedere assistenza telefonica mai o solo talvolta).
Wekiwi con la sua indagine vuole indicare quali sono le reali esigenze digitali richieste e attese dal consumatore e le innovazioni auspicabili in termini di nuovi servizi “ad hoc”. Lo scenario emerso evidenzia un settore in evoluzione, che può migliorare di certo nelle modalità di comunicazione, ma che trova già nel web condizioni soddisfacenti di supporto alla clientela.
Semplicità, trasparenza e chiarezza sono i tre requisiti fondamentali richiesti dal consumatore e le funzionalità su cui si basa anche l’offerta di wekiwi e che l’azienda cerca di migliorare e implementare ogni giorno, come afferma Massimo Bello, amministratore delegato di wekiwi.it, web company del Gruppo Tremagi, primario operatore energetico privato nel mercato italiano: “Crediamo con wekiwi di aver intrapreso una strada allineata alle necessità del mercato. La Carica di wekiwi, la prima forma di “prepagata” nell’energia, è di fatto uno strumento per accrescere la consapevolezza dei clienti sui propri consumi. Gli strumenti online di wekiwi (app, area riservata, la fattura sintetica con grafici e dati di sintesi) vanno secondo noi incontro alle necessità evidenziate. Tutti noi vorremmo una bolletta più semplice e con meno voci e informazioni di dettaglio e nel tempo il mercato dell’energia potrà evolvere verso proposte più semplici e chiare. Intanto è importante trasferire il messaggio che il web è già affidabile e ricco di opportunità di confronto e comparazione delle offerte o di strumenti di supporto, garantiti ad esempio dalle associazioni dei consumatori”.
Wekiwi in numeri
Wekiwi è stata lanciata nell’aprile dello scorso anno. Ha chiuso il 2016 con un fatturato pari a circa 1 milione di euro e una previsione (sulla base dei contratti in essere) di circa 6 milioni di euro per il 2017. Ad oggi poco meno di 10.000 clienti hanno aderito all’offerta web di wekiwi e di questi poco più di 5.000 sono già attivi in fornitura, ma il dato più significativo sono i “subentri”: il 47% delle adesioni totale. Il 43% degli utenti wekiwi ha un’età compresa tra i 35 e 49 anni, il 25% degli utenti di wekiwi ha tra 50 e 64 anni. In merito al genere, si registra un 62% degli utenti di sesso maschile.
www.wekiwi.it
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