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venerdì 19 ottobre 2018

Innovazione solidale. Dall'Italia il progetto "Acqua dall'aria" contro la crisi idrica in Namibia

Al centro del progetto la Hungua Primary School di Opuwo e i suoi 515 beneficiari

Ricavare acqua dall'aria: al via un progetto in Namibia per contrastare la crisi idrica nel paese

Il programma della Fondazione HumaCoo: creare un modello replicabile di ecosostenibilità e autosostentamento per l'intero territorio partendo dalla riqualificazione di un campus scolastico


Roma, 18 ottobre 2018 – Due anni dopo che l'ONU ha riconosciuto l'acqua un diritto umano fondamentale, la crisi idrica continua ad affliggere il nostro pianeta: ad oggi si stima che 880 milioni di persone non abbiano accesso all'acqua potabile e che ogni anno siano circa 3,4 milioni i morti per mancanza o inquinamento dell'acqua.

Di questi, molti sono concentrati nei paesi più aridi del pianeta, dove vive l'85% della popolazione mondiale

Uno di questi è la Namibia, nel sud dell'Africa, la cui popolazione si trova a fronteggiare carenze idriche e igienico-sanitarie. 

In particolare, la regione del Kunene (88.300 abitanti circa, il 75% dei quali vive in aree rurali) risulta gravata da condizioni ambientali e infrastrutturali critiche: un certo numero di scuole di Opuwo, specialmente quelle nelle aree più periferiche, non dispongono di acqua potabile. Il rischio per la salute di bambini e ragazzi è inevitabile: alunni dai 5 ai 7 anni sono costretti a impiegare acqua non depurata dai rifiuti.

Per arginare la drammatica condizione della regione, la Fondazione HumaCoo, ong impegnata a fornire soluzioni basate sull'innovazione tecnologica ai Paesi afflitti da gravi problemi economici e sociali, ha avviato un progetto di cooperazione per l'area di Opuwo, la capitale del Kunene

Oltre a riqualificare la Hungua Primary School, che diventerà presto un vero e proprio campus scolastico, il progetto introdurrà una tecnologia di conversione dell'aria in acqua, che consentirà di avere accesso diretto a 2500 litri d'acqua potabile al giorno.

Il progetto di HumaCoo, in collaborazione con SEAS, water solution provider, mira a garantire la sopravvivenza della popolazione e il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, ambientali e di vita. 

I beneficiari diretti del progetto sono le 515 persone presenti all'interno dell'Istituto, studenti e personale scolastico. Beneficiari indiretti saranno, invece, le loro famiglie grazie al miglioramento generale delle condizioni ambientali delle aree in cui risiedono.

"L'obiettivo dichiarato dalla nostra Fondazione, tanto ambizioso quanto necessario, è duplice: da un lato, garantire formazione e migliori condizioni igienico-sanitarie agli abitanti della Namibia; dall'altro, creare un modello ripetibile di ecosostenibilità e autosostentamento per l'intero territorio – ha affermato Carlo Maria Tieri, Direttore Generale di HumaCooContiamo di portare a compimento questo progetto entro diciotto mesi e il nostro operato non si fermerà alla Namibia: abbiamo già in programma un progetto di sanificazione di un ospedale di Managua, capitale del Nicaragua".

Oltre all'acqua da bere, infatti, la rete tecnologica di SEAS potrà produrre dai 10 ai 20 mila litri ogni giorno destinati all'uso sanitario e irriguo.

"Aver messo a punto un sistema in grado di rispondere ad un bisogno primario come quello dell'acqua è anche una grande responsabilità, oltre che una grande soddisfazione, e fa sì che noi tutti viviamo la nostra attività come una vera e propria missione – afferma Rinaldo Bravo, AD di SEAS SA Poter collaborare con organizzazioni non governative come HumaCoo, impegnate in aree con oggettive difficoltà di sopravvivenza e sviluppo, è per noi un arricchimento. Rendere davvero possibile lo sviluppo e la crescita in queste aree è un cambio di passo negli interventi di solidarietà, grazie alla tecnologia messa al servizio della cooperazione. Rispetto ad altre tipologie di intervento, si tratta inoltre di un sistema che si integra e si adatta perfettamente al territorio e alle situazioni già esistenti, rispettando l'ambiente. Formando la popolazione locale all'autogestione tecnologica e creando un processo di crescita locale."




HumaCoo nasce con l'intento di promulgare e promuovere lo sviluppo della Persona nella propria interezza, perseguendo finalità di solidarietà sociale attraverso attività di cooperazione allo sviluppo in tutti quei Paesi afflitti da gravi problemi economici e sociali. HumaCoo si impegna in progetti tesi all'affrontare problematiche nei Paesi in "via di sviluppo" attuando progetti volti al supporto di popoli e popolazioni più vulnerabili.



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giovedì 16 novembre 2017

Marketing e solidarietà: UnipolSai sostiene la Giornata Mondiale dei Poveri

UNIPOLSAI SOSTIENE LA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI


Bologna, 16 novembre 2017 - UnipolSai Assicurazioni contribuisce all'organizzazione della prima Giornata mondiale dei Poveri, l'Evento istituito da Papa Francesco al termine del Giubileo Straordinario della Misericordia per il prossimo 19 novembre.

"Non amiamo a parole ma con i fatti" è il tema scelto e voluto dal Pontefice per questa celebrazione che vuol essere un richiamo alla concretezza nell'incontrare, accogliere ed amare i più bisognosi. La povertà non è un'entità astratta, ma ha il volto di donne, uomini e bambini di fronte ai quali il Papa invita a non restare inerti e rassegnati, bensì a "rispondere con una nuova visione della vita e della società".

È dunque un appello a contribuire in modo efficace al cambiamento della storia, generando e promuovendo un vero sviluppo umano. Consapevole del proprio ruolo sociale e proseguendo con coerenza il percorso avviato al fianco del Giubileo Straordinario della Misericordia, UnipolSai Assicurazioni sostiene concretamente la realizzazione dell'Evento.

La Compagnia assicurativa si fa anche carico della polizza per la copertura assicurativa della responsabilità civile derivante dell'organizzazione, conduzione e gestione dell'evento, comprensiva dei rischi di montaggio e smontaggio delle strutture all'interno delle quali, a partire dal 13 novembre in Piazza Pio XII a Roma, vengono svolte le visite mediche specialistiche gratuite a favore di persone bisognose.

Contribuendo a realizzare la Giornata mondiale dei Poveri, UnipolSai ha voluto fortemente dar seguito a quanto avviato nel dicembre 2015 come main partner del Giubileo Straordinario della Misericordia e ha quindi recepito il forte invito di Papa Francesco nel concorrere alla realizzazione di questo Evento dal significativo valore sociale e solidale.



venerdì 10 novembre 2017

Solidarietà. Al via la campagna di Fondazione Corti per il Lacor Hospital in Uganda - 10-20 nov.

Dal 10 al 20 novembre 2017

Un sms al 45565 per il Lacor Hospital in Uganda

Raccolta fondi per il reparto di chirurgia dell'ospedale sviluppato da Piero e Lucille Corti

Al 163° posto su 187 secondo lo Human development Index 2016, l'Uganda è uno dei paesi più poveri al mondo

Un terzo della sua popolazione vive in condizioni di povertà estrema, potendo contare su meno di 2 dollari al giorno

A questo si aggiungono un tasso di mortalità infantile spaventosamente alto, 90 bambini su 1.000 nati non arrivano ai 5 anni d'età a causa di malaria, polmonite, diarrea, malnutrizione. 

La mancanza di strutture sanitarie adeguate e accessibili con un rapporto di 1 medico ogni 20.000 abitanti spiegano infine un'aspettativa di vita media di 51 anni, tra le più basse al mondo (68 anni media mondiale).

A offrire una speranza di guarigione e cura a migliaia di ugandesi è il St. Mary's Hospital Lacor, uno dei maggiori ospedali senza scopo di lucro dell'Africa Equatoriale situato nella città di Gulu.

Con un bacino di utenza di 500mila persone che vi giungono da tutto il nord Uganda, nel solo 2016 l'Ospedale ha assistito oltre 290mila persone, l'80% delle quali sono donne e bambini.

Al Lacor Hospital chi non è in grado di pagare viene curato gratuitamente. Per chi, invece, può contribuire le tariffe non superano il 30% del costo reale della prestazione.

Garantire cure e assistenza medica anche ai più bisognosi è un impegno che necessita di sostegno.

Per questo, dal 10 al 20 novembre 2017, è possibile donare 2 o 5 euro con sms o chiamate da rete fissa al numero solidale 45565 a Fondazione Corti, fondata dai medici missionari Lucille Teasdale e Piero Corti.

La storia di questo ospedale è infatti anche quella dei coniugi Piero e Lucille Corti che in 50 anni di lavoro hanno diretto e sviluppato la struttura, trasformandola da piccolo presidio missionario in ciò che è oggi: un ospedale che dispone di 482 letti al suo interno, 72 nei 3 Centri sanitari periferici e conta 600 dipendenti, tutti ugandesi.

Attraverso la campagna di raccolta fondi, la Fondazione Corti sosterrà in particolare le attività del dipartimento di chirurgia attraverso l'acquisto di nuovi tavoli operatori, di bisturi elettrici e di monitor multiparametrici per 2 delle 6 sale operatorie attualmente in attività.

Il dipartimento di chirurgia conta attualmente 2 reparti, 136 letti e 6 sale operatorie, e offre ai pazienti un servizio di chirurgia generale e specialistica realizzando oltre 5.000 interventi l'anno.

Reperire i fondi necessari all'acquisto di nuovi macchinari consentirebbe all'Ospedale di offrire cure qualitativamente migliori, senza alcun impatto sulle tariffe applicate ai pazienti così come sognato da Piero e Lucille che hanno lavorato per tutta la vita per offrire le "migliori cure possibili al maggior numero di persone e al minor costo".

Il ruolo dell'ospedale va oltre le cure mediche: il Lacor Hospital è diventato un motore determinante per lo sviluppo sociale ed economico locale e rappresenta il maggiore luogo di formazione di professionisti sanitari nella regione. 

Ogni anno oltre 450 studenti frequentano le sue scuole per infermiere, ostetriche, tecnici di laboratorio e anestesia, assistenti di sala operatoria. È inoltre sede di tirocinio per medici neolaureati dalle tre facoltà di medicina statali del paese e polo universitario della Facoltà di Medicina di Gulu. 

Per sopravvivere ai decenni di isolamento l'ospedale ha dovuto allestire officine per costruzioni, riparazioni e manutenzione che permettono a muratori, carpentieri, elettricisti e meccanici di apprendere un mestiere.




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martedì 7 novembre 2017

Business Voices, l’iniziativa benefica di BNI Italia in aiuto dei giovani. In un anno realizzati ben 20 progetti.

VOLONTARIATO & SOLIDARIETÀ

I Membri italiani di Business Network International - l'organizzazione di scambio referenze più grande e di successo al mondo-, si ritrovano in gruppi (Capitoli) per aiutarsi a fare business con il passaparola.

E ora ci mettono anche il cuore.

Il direttore nazionale di BNI Italia Paolo Mariola presenta questa nuova realtà del mondo del volontariato.

I primi progetti sono stati sviluppati dai Capitoli nati in Piemonte.


Non solo si ritrovano in gruppi (Capitoli) e si scambiano le referenze per aiutarsi a fare business grazie al passaparola, ora i Membri italiani di Business Network International -l'organizzazione di economia collaborativa più grande e di successo al mondo - ci mettono anche il cuore.  

Seguendo l'esempio delle altre nazioni dove BNI è presente, i Membri italiani hanno infatti avviato anche nel nostro Paese il progetto di solidarietà denominato Business Voices, un   movimento no-profit orientato a realizzare progetti educativi e formativi dedicati al supporto di scuole e giovani,  non tramite la donazione di denaro ma mettendo a disposizione il talento, la disponibilità, la competenza e il tempo degli aderenti al Movimento.

In pratica i Membri dei Capitoli si rendono disponibili per risolvere piccole e grandi cause dedicando la loro professionalità in vari ambiti. 

Complessivamente, in un anno le iniziative di volontariato realizzate sono state una ventina e hanno riguardato diversi ambiti della educazione e formazione dei ragazzi (dalla decorazione con murales di una sala Giochi all'orientamento ai ragazzi di una scuola media, dal progetto pilota di Judo contro il bullismo alle sedute di ippoterapia o alle donazioni di materiali di consumo), in prevalenza in Piemonte, nelle province di Cuneo, Asti e Vercelli dove Business Voices ha preso avvio il 30 Settembre 2016.

Venerdì 29  settembre 2017 i progetti sono stati presentati con un evento che ha visto ospiti d'onore Daniele Cassioli, campione del mondo di sci nautico e fisioterapista, non vedente dalla nascita, e la prima ballerina interprete del Teatro Alla Scala di Milano, étoile della danza italiana nel mondo e presidente dell'associazione e movimento culturale "Pensare oltre" Elisabetta Armiato. 

Spiega il National Director BNI Italia Paolo Mariola: "Fare business significa non soltanto curare il fatturato, ma anche il contesto sociale in cui si è inseriti. In BNI siamo  infatticonvinti che il business deve essere qualcosa che migliora anche la vita delle persone. Per questo ogni gruppo attivo in BNI è chiamato a realizzare la mission di Business Voices. Abbiamo scelto la scuola come contesto dove portare il nostro contributo volontario e gratuito perché è lì che si formano gli uomini e le donne che domani saranno manager, professionisti e imprenditori e BNI intende portare loro il modello di un nuovo modo di fare economia, non fondata sulla competitività, ma sulla collaborazione. Aiutiamo insomma i ragazzi di oggi a diventare imprenditori buoni di domani, ovvero capaci di lavorare su basi etiche e di cultura delle relazioni umane autentiche".

Business Voices è un'iniziativa della BNI Foundation, presieduta da Ivan e Beth Misner , che dal 1998 supporta progetti finalizzati alla formazione e all'educazione dei giovani.  

BNI è nata negli Usa nel gennaio 1985 per opera di un consulente d'azienda, Ivan Misner, motivato dalla volontà di allargare il proprio giro d'affari.
Nel 2016 le referenze scambiate dai Membri BNI globalmente hanno generato più di 10,9 miliardi di euro di business con oltre 220mila membri suddivisi in 7.990 Capitoli in dozzine di Stati nei 5 continenti.

In Italia, BNI arriva proprio grazie a Mariola nel 2003, quando nasce il primo Capitolo a Lainate, in provincia di Milano. Nel corso del 2016 BNI ha generato in Italia, tramite lo scambio di referenze tra i Membri, business per oltre 110 milioni di euro. Dopo una prima espansione nelle regioni del Nord Ovest del Paese, BNI ha iniziato a mettere radici anche in altre zone d'Italia e oggi è presente in 14 Regioni, accogliendo al suo interno un numero sempre maggiore di Membri. A settembre  2017 erano 6.700 suddivisi in oltre 213 Capitoli attivi in varie province (44 Region).


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mercoledì 18 ottobre 2017

Conclusa la campagna solidale di Dash “Aggiungi un piatto a tavola” a sostegno di Banco Alimentare

Si chiude la campagna solidale di Dash "Aggiungi un piatto a tavola" a sostegno di Banco Alimentare

Più di 5 milioni di pasti distribuiti a persone in difficoltà in soli due anni di collaborazione con Banco Alimentare

18 ottobre 2017 – Si è conclusa con successo la campagna “Aggiungi un piatto a tavola”, un’iniziativa di Dash in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare Onlus, che quest’anno ha consentito di distribuire quasi 2 milioni e mezzo di pasti – equivalenti a più di 1.250.000 kg di cibo* - alle persone che vivono in condizioni di povertà in Italia.  

Questi si sommano agli oltre 3 milioni di pasti distribuiti nel 2016, quando è partito il progetto, raggiungendo e superando il traguardo di 5 milioni di pasti distribuiti, equivalenti a più di 2.500.000 kg di alimenti, in solo due anni grazie a questa iniziativa. 

Questi si sommano agli oltre 3 milioni di pasti distribuiti nel 2016, quando è partito il progetto, raggiungendo e superando il traguardo di 5 milioni di pasti distribuiti, equivalenti a più di 2.500.000 kg di alimenti, in solo due anni grazie a questa iniziativa.

Dash conferma ancora una volta il proprio impegno in ambito sociale a supporto delle famiglie, portando un aiuto tangibile alle persone in difficoltà nel nostro Paese, dove oltre 8,4 milioni di persone sono in stato di povertà, di cui 4 milioni e 742 mila in condizione di povertà assoluta (fonte: Istat, La povertà in Italia anno 2016, 13 luglio 2017).

Quest'anno la campagna di Dash "Aggiungi un piatto a tavola" ha consentito di distribuire per l'esattezza 2.471.203 pasti. Dall'avvio del progetto nel 2016 ad oggi, è stato così possibile distribuire 5.542.632 pasti a persone bisognose tramite gli oltre 8.000 enti caritativi convenzionati con Banco Alimentare in tutta Italia.

Un aiuto che è stato possibile anche grazie al grande supporto delle famiglie italiane che hanno acquistato i prodotti Dash con logo Dash per Banco Alimentare tra Marzo e Maggio 2017. Per ogni acquisto dei prodotti Dash venduti in promozione con logo Dash per Banco Alimentare, P&G ha donato infatti a Banco Alimentare la somma equivalente al costo sostenuto per recuperare e distribuire un pasto (pari a 500gr di alimenti).
 
"Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti con questa iniziativa, oltre 5 milioni di pasti distribuiti in tutta Italia in soli 2 anni, e del sostegno concreto dato a Banco Alimentare nella sua missione contro la povertà alimentare - ha dichiarato Sami Kahale, Presidente e Amministratore Delegato P&G Sud Europa - Da quasi 180 anni P&G è attenta a migliorare le condizioni delle comunità in cui opera in tutto il mondo e questa iniziativa è una testimonianza concreta del ruolo importante che i nostri prodotti possono svolgere per migliorare il benessere di coloro che hanno più bisogno e offrire aiuto alle persone che vivono in condizioni di disagio anche in Italia".

"Siamo molto felici che P&G abbia rinnovato la collaborazione con Banco Alimentare anche nel 2017. Questo sottolinea la sensibilità e il coinvolgimento dell'azienda nei confronti della nostra mission contro la povertà alimentare. "Aggiungi un piatto a tavola" rappresenta un ulteriore passo avanti nella collaborazione con P&G che mi auguro possa continuare ed ampliarsi anche negli anni a venire. Un doveroso ringraziamento va a tutte le persone che acquistando i prodotti di Dash per Banco Alimentare hanno consentito il raggiungimento di un risultato davvero straordinario – così Andrea Giussani, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus".

*secondo uno standard adottato dalla "Federation Francaise des Banques Alimentaires", 500 gr di eccedenze alimentari corrispondono convenzionalmente a "un pasto".

Gli italiani, popolo conviviale e solidale
L'importante traguardo raggiunto dalla collaborazione di DASH e Banco Alimentare conferma ancora una volta la predisposizione degli italiani sul tema della solidarietà, indagato anche dalla ricerca sociologica "Per chi aggiungi un piatto a tavola?". 

Tra i risultati emersi dalla ricerca, commissionata da DASH all'istituto di ricerca Demia a inizio 2017, si evidenzia che per gli italiani convivialità e solidarietà rappresentano un vero e proprio stile di vita: il 92% pensa infatti che consumare pasti insieme rappresenti il modo migliore per conoscere le persone, quasi 9 italiani su 10 (l'89%) aggiunge volentieri un coperto in più a tavola all'ultimo momento per un amico o un parente e l'87% vive con gioia la condivisione di un pasto con qualcuno. 

Parlando invece di solidarietà, quasi 8 italiani su 10 (il 77%) condividono l'idea che tutti dovrebbero offrire un pasto a chi ne ha bisogno. In questo senso, quasi 6 persone su 10, con frequenza e modalità differenti, hanno anche offerto un pasto a chi non ne avrebbe avuto uno a fine giornata. 

Questa forma di solidarietà e generosità coinvolge soprattutto le persone più giovani (Millennials e Generazione X), le regioni meridionali e le Isole. 

L'impegno sociale di Dash, una storia che parte da lontano
L'iniziativa sviluppata in collaborazione con Fondazione Banco Alimentare ONLUS è solo l'ultima di una serie di progetti realizzati da Dash nel campo dello sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di entrare in un più stretto contatto con la comunità e di prendere impegni concreti nei confronti della collettività. 

In oltre 25 anni di impegno sociale, Dash è stato in grado di costruire insieme agli italiani un rapporto di fiducia e vicinanza che ha messo al servizio di diversi partner e organizzazioni di volontariato per realizzare iniziative in grado di portare vantaggi concreti a tanti bambini, famiglie, comunità.


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mercoledì 14 gennaio 2015

Ancora pochi giorni per partecipare all’iniziativa di Phoenix Contact a sostegno di Amref



Anche quest’anno l’iniziativa natalizia di Phoenix Contact a favore dell’associazione AMREF sta per giungere al termine. Per poter contribuire in maniera simbolica a questa grande opera bisogna affrettarsi: infatti è possibile partecipare solo fino a venerdì 16 gennaio 2015. 

“Che personaggio di Natale sei?” è l’iniziativa lanciata a Natale 2014 da Phoenix Contact nell’ambito di un progetto che ormai da un decennio vede l’azienda contribuire alla costruzione di pozzi in Africa Orientale.

Si tratta di un piccolo test composto da poche semplici domande che permetterà a tutti, dipendenti, partner e non solo, di prendere parte a questa raccolta fondi restando in linea con lo spirito natalizio e in maniera divertente. In pratica, per ogni test completato Phoenix Contact incrementerà di un euro l’importo della sua donazione a favore di AMREF.

Per partecipare basta collegarsi al sito www.phoenixcontact.it o al profilo facebook di Phoenix Contact Italy, seguire le istruzioni e completare il breve questionario. Ricordando che tanti più test verranno completati tanto più la donazione a favore del progetto idrico sarà grande. 

Grazie al costante impegno ed alla buona collaborazione sono stati raggiunti importanti obiettivi, ma ancora molto rimane da fare, per questo Phoenix Contact chiede di donare un paio di minuti del proprio tempo a chi ne ha bisogno partecipando a questa iniziativa.

martedì 16 dicembre 2014

‘Che personaggio di Natale sei?’: decima iniziativa Phoenix Contact a supporto di Amref



http://www.primaklasse.biz/amref-2014
Compie 10 anni l’impegno di Phoenix Contact a supporto del progetto idrico di Amref. Un traguardo importante, completamento di un decennio che ha visto l’azienda proporre ogni Natale nuove attività destinate a contribuire alla costruzione di nuovi pozzi in Africa Orientale. Grazie al costante impegno ed alla buona collaborazione sono stati raggiunti importanti obiettivi, ma ancora molto rimane da fare. Per questo, anche a Natale 2014 Phoenix Contact sarà fedelmente in prima linea nel sostenere l’associazione.
Come da tradizione, anche la nuova iniziativa punta a coinvolgere tutti –dipendenti, partner e non solo- in un momento di divertimento, aggregazione e solidarietà, in accordo con lo spirito natalizio. Per prendere parte in modo simbolico a questa raccolta fondi sarà sufficiente donare un paio di minuti del proprio tempo a chi ne ha bisogno e partecipare a “Che personaggio di Natale sei?”.
Attraverso poche semplici domande, il test permetterà a ciascun partecipante di scoprire il personaggio natalizio che più gli somiglia. Come negli scorsi anni, per ogni partecipante Phoenix Contact incrementerà di un Euro l’importo della sua donazione a favore di Amref.
Per prendere parte all'iniziativa sarà sufficiente collegarsi al sito Internet www.phoenixcontact.it o al profilo Facebook di Phoenix Contact Italy entro il 16 gennaio prossimo e completare il breve questionario. Condividere il proprio risultato con i propri amici aiuterà poi ad far crescere ulteriormente la donazione.

giovedì 9 gennaio 2014

Ancora pochi giorni per sostenere AMREF insieme a Phoenix Contact



Si concluderà venerdì 10 gennaio l’iniziativa natalizia promossa anche quest’anno da Phoenix Contact a supporto dei progetti idrici di AMREF in Africa Orientale. Un’occasione da non perdere per contribuire in modo divertente ad una grande opera. 
Come gli scorsi anni, anche in quest’edizione Phoenix Contact ha deciso di adottare un meccanismo di donazione che coinvolge in modo simbolico il pubblico, per diffondere l’attenzione su un tema fondamentale quale quello delle risorse idriche. Pertanto Phoenix Contact ha deciso di donare 1 euro ad AMREF per ogni persona che aderirà all’iniziativa. 
Partecipare è semplicissimo e non costa nulla: basta accedere alla pagina Facebook di Phoenix Contact Italy - https://www.facebook.com/PhoenixContactIT - ed inviare una immagine a tema natalizio. Ogni fotografia ricevuta verrà utilizzata dall’azienda per creare uno speciale fotomosaico benefico e contribuirà a  far incrementare l’importo della donazione effettuata da Phoenix Contact. Chi non dispone di Facebook potrà comunque inviare la propria immagine dal modulo all’indirizzo http://www.primaklasse.biz/amref-2013/.
Grazie al folto numero di partecipanti alle precedenti iniziative sono stati già realizzati  pozzi in Kenya, Nord Uganda e Tanzania, migliorando la vita di interi villaggi. Non perdete l’occasione di contribuire anche voi.

 

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