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martedì 22 settembre 2009

LA NATURA DEL CERCHIO ED I SIMBOLI ASTROLOGICI


Nel 1300 Giotto stupiva i suoi contemporanei disegnando in un attimo e a mano libera, su un grande foglio appeso alla parete, un cerchio pressochè perfetto. Questo gli avvalse l’assegnazione di importanti lavori di pittura sacra da parte di Sua Santità di allora, Benedetto XI. Il cerchio è stato da sempre un simbolo sacro perché, in quanto simbolo e personificazione solare, rappresenta la perfezione della natura, l’avvicendarsi delle stagioni, la circolarità dei fenomeni naturali .
La parola simbolo deriva dal greco sun-ballein che significa mettere insieme, unire. Un simbolo ha solo sinonimi, nessun nemico o contrario.
Il cerchio rappresenta tra le altre cose, la fascia zodiacale sulla quale transitano i 12 segni zodiacali.
Il cerchio è presente in solo cinque dei simboli usati in astrologia, 4 che riguardano i pianeti e uno che riguarda un simbolo nascosto nele geometrie stellari, la Parte di Fortuna.
Le costellazioni e i pianeti sono simboli che ci rivelano la creazione del mondo, dell’uomo e la loro evoluzione, aiutandoci a decifrare l’universo interiore dell’uomo.

Il primo cerchio astrologico rappresenta il Sole, per cui l’individuo è al centro del mondo, ed è rappresentato da un punto. Ogni individuo è distinto da un altro ma allo stesso tempo racchiuso nel cerchio. Il simbolo solare è sinonimo di personalità, il punto rispetto al cerchio e l’immensità del tutto denota la piccolezza dell’Ego umano di fronte all’immensità del cosmo. Tra i simboli è il più coraggioso, è un viaggio attraverso i secoli e i continenti ma, soprattutto, per chi ne ha il coraggio rappresenta il viaggio supremo: quello dentro di sé.

Il secondo cerchio è rappresentato da Mercurio, la mente umana.
Il suo simbolo è un cerchio sovrastato da una mezza luna, che si erge sulla croce della materia. Questo a significare che l’anima, che è lunare ed impalpabile, fa da tramite tra il sé, e la materia, la terra, il mondo. Tradotta, questa formuletta di tre elementi è semplice. Ogni tipo di conoscenza, materiale o spirituale, è prima di tutto coscienza individuale, e sucessivamente collettiva.

Il terzo simbolo è Venere, il cercho sovrasta la croce, la materia. Solo due elementi che si traducono in sintesi, armonia e perfezione. La bellezza della creazione che prevale nel mondo fisico.

Il quarto simbolo è Marte, il cerchio da cui fuoriesce prepotentemente in direzione sud-ovest (quella dello Scorpione).
Una freccia acuminata, che rappresenta il dolore. Marte come conflitto, dissidio, e la guerra, come causa di tutti i mali.

Il quinto simbolo astrologico che utilizza il cerchio è il Punto di Fortuna, una relazione geometrica tra i cronicatori, Sole e Luna, che sono, con Saturno, gli orologi del nostro tempo terreno. Questo simbolo contiene una croce. E' Un punto sottovalutato, che in Astrologia indica chiaramente qual’è il nostro vero obbiettivo terreno, come possiamo realizzarci nel breve viaggio su questa terra. Il cerchio finalmente ottiene ciò che in altri modi è impossibile, la sua quadratura.

Il linguaggio simbolico è il linguaggio universale che permette di unire la conoscenza interiore a quella esteriore. Vi sono simboli creati dalla natura e simboli creati dall'uomo.

"Le figure geometriche rappresentano la struttura, l’ossatura della realtà. Il linguaggio dei simboli rende visibili i legami e le corrispondenze tra ogni cosa e le creature dell’Universo, e rivela la profonda unità della vita dove tutto è unito e funziona in perfetta armonia" (O.M.Aivanhov in Il linguaggio delle figure geometriche)".

"L'inconscio collettivo è una parte della psiche che si può distinguere dall'inconscio personale per il fatto che non deve, come questo, la sua esistenza all'esperienza personale e non è perciò un'acquisizione personale... il contenuto dell'inconscio collettivo è formato essenzialmente da "archetipi". Il concetto di archetipo, che è un indispensabile correlato dell'idea di inconscio collettivo, indica l'esistenza nella psiche di forme determinate che sembrano essere presenti sempre e dovunque"(C.G.Jung).

Il cerchio è un simbolo di natura spirituale. Le sue manifestazioni sono innumerevoli, in tutte le culture. La nota musicale che dura un battuta è scritta sul pentagramma con un piccolo cerchio.

Nel "mondo delle idee", un regno dell'intelligibilità pura che si contrappone alla molteplicità dei fenomeni visibili...il cerchio si sostituisce, al Sole, al Padre, allo zero matematico, all’infinito, al nulla… Per dirla come Platone le idee sono i modelli delle creature e delle cose fisicamente esistenti, che di esse sono invece copie imperfette e corruttibili; la realtà metafisica degli archetipi, pur invisibile all'uomo comune, è dunque il fondamento dell'esistenza delle "copie" che popolano il mondo visibile.

Il cerchio è dunque presente nella totalità delle culture su questa terra come primo simbolo in assoluto.

Ad esempio nell’Astrologia Terrestre dei Pellirossa, ciascun uomo nel momento in cui viene alla luce, entra nel Cerchio, nel punto deciso dalla Luna, che ne determina sia la data di nascita che il segno zodiacale (rappresentato in ogni luna da un animale). Nascendo dal Solstizio d’Inverno ( e non dall’Equinozio di Primavera), si alternano 12 lune (a partire dal 22 dicembre) e 12 Animali-Totem, i cui clan di appartenenza e gli spiriti protettori degli stessi, vigilano su di noi e ci indicano il compito da svolgere nella nostra esistenza terrena. Il nostro stesso esistere viene considerato un grande dono, un fatto sacro, il nostro compito supremo è prenderci cura del mondo e degli animali.
Gli anziani Dakota erano saggi. Sapevano che il cuore di ogni essere umano che si allontana dalla natura si inasprisce. Sapevano che la mancanza di profondo rispetto per gli esseri viventi e per tutto ciò che cresce, conduce in fretta alla mancanza di rispetto per gli uomini. Per questa ragione il contatto con la natura, che rende i giovani capaci di sentimenti profondi, era un elemento importante della loro formazione. Adesso in quali scuole si insegna questo?
E come potremmo vivere senza i cerchi? O i suoi derivati (sfere, dischi, coni, cilindri, spirali), dal disegno all'architettura, dall'astronomia alla gastronomia, dalla natura alla tecnologia, e nella storia della cultura: la ruota, disegnare il cerchio, il famoso pi greco, il cerchio di Moebius, cerchi viventi, città rotonde, cerchi celesti, Stonehenge, ufo, cerchi nel grano, le meridiane, l’arte sacra, le bolle di sapone, palloni, biglie...etc. Per non dimenticare il Karma ed il Dharma e la teoria della Reincarnazione, che è ciclica.
Il simbolo che gli indiani di America considerano sacro è infatti il cerchio, per essi la Vita intera è ciclica, tutto ciò che si compie ritorna indietro "Tutto ciò che il potere del Mondo compie è realizzato in un cerchio."

Un indiano Hopi racconta di come, nel lontano 1492 le varie tribù accolsero come fratelli noi occidentali e di come si aspettassero da noi benevolenza e saggezza, ma come, purtroppo, i nostri antenati smentirono queste speranze "Le nostre profezie parlano del popolo bianco. Un tempo essi erano nostri fratelli, andati verso est per imparare tutte le invenzioni di quella lontana regione. Noi aspettavamo il loro ritorno e le loro conoscenze per poter migliorare la nostra vita. Noi ci aspettavamo che essi completassero il nostro cerchio di natura spirituale. Ma invece di riportare il simbolo del cerchio, sono ritornati con la croce. Il cerchio mantiene unita la gente, la croce la divide."
Questo simbolismo, è inutile sottolinearlo, richiama perfettamente il concetto del cerchio druidico; la croce celtica diventa Ruota di Medicina; si prende a modello il cerchio di una ragnatela per spiegare il mondo come una rete di energia; si costruiscono acchiappasogni circolari con piume appese per conciliare i sogni degli uomini.

Le costellazioni ed i pianeti sono simboli che ci rivelano la creazione del mondo, dell’uomo e la loro evoluzione, aiutandoci a decifrare l’universo interiore dell’uomo. Ogni essere cosciente della sua appartenenza all’universo, sente la necessità di svolgere un lavoro interiore per ritrovare in se stesso la pienezza dell’ordine cosmico, di cui il cerchio è il simbolo perfetto.

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