Migliorare la gestione dell'ossigeno in enologia
 Zebulon, NC ( 24 marzo 2014 ) - Nomacorc, uno dei  principali produttori mondiali di chiusure per vino e pioniere nella tecnologia  di gestione dell'ossigeno, ha ampliato i propri programmi di ricerca sulla  gestione dell'ossigeno con l'aggiunta di tre nuovi partner. L’Ecole de Changins  in Svizzera, l’Institute Français du Vin (IFV) in Francia, e l'Università di  Napoli Dipartimento di Scienze degli Alimenti in Italia hanno aderito alla  grande rete accademica di Nomacorc, nella quale sono già presenti DLR Neustadt  e Geisenheim Institute in Germania, il Centro Ricerca e Innovazione (CRI) in  Italia, l'Università di Saragozza in Spagna e la Pontificia Universidad  Católica del Cile.
 "Queste partnership ci permetteranno di  espandere le nostre capacità analitiche e di vinificazione, al fine di  comprendere meglio il complesso rapporto chimico tra vitigno, vinificazione,  vino e ossigeno", spiega Maurizio Ugliano, direttore della ricerca  enologica di Nomacorc . "Con i risultati di questi progetti vogliamo  fornire al mondo produttivo vitivinicolo nuovi strumenti in grado di migliorare  le strategie di gestione dell'ossigeno in cantina".
Di seguito un elenco di progetti di ricerca  delle nuove partnership di Nomacorc:
Ecole de Changins
Considerata come una delle istituzioni più  altamente riconosciute in ambito enologicoin Svizzera, l’Ecole de Changins condurrà  uno studio mirato a far luce sul bilanciamento ottimale di esposizione  all'ossigeno per i vini Chasselas nelle fasi  pre-fermentative/post-imbottigliamento.
Institute Français du Vin (IFV)
Questo programma di ricerca permetterà di  comprendere come adattare le strategie di gestione dell'ossigeno in base al  vitigno e alle procedure di vinificazione. Tra le varietà testate, il programma  include Grenache, Syrah, Mourvedre, Cinsault, Cabernet Sauvignon, Gamay,  Chardonnay, Sauvignon Blanc e Riesling.
Università di Napoli - Dipartimento di Scienze  degli Alimenti
Questo nuovo progetto, condotto dal ruppo di  ricerca del Prof. Luigi Moio,ha l’obiettivo di esplorare e definire i  comportamenti del vino in bottiglia durante l’invecchiamento e la risposta  all'ossigeno da vini ottenuti da varietà autoctone meridionali italiane, in  particolare da quelle provenienti dalla regione Campania. Oltre a indagare su  aroma, composizione fenolica e sensoriale dei diversi vini, lo studio intende  far luce sulla modulazione dell’ossigeno nell’astringenza del vino.
Oltre all’espansione della sua rete di partner,  Nomacorc ha anche reso pubblici gli ultimi risultati del suo programma di ricerca.  Il rapporto 2014 include una raccolta di spunti e conclusioni che descrivono e  misurano le reazioni e interazioni tra vino e ossigeno e le implicazioni  pratiche di queste per la qualità del vino. La relazione contiene anche  collegamenti video alle presentazioni accademiche dei Wine Science Forum di  Nomacorc,. Questi eventi hanno l’obiettivo di fornire ai produttori e ai  professionisti del vino soluzioni operative per migliorare la qualità del vino.
"Con queste conoscenze i produttori possono non  solo controllare l’ossigeno nella fase di vinificazione e in bottiglia, ma ridurre  l'incidenza dei difetti e migliorare l'espressione di attributi sensoriali ricercati  dai consumatori di oggi", conclude Ugliano .
Secondo Stéphane Vidal, direttore globale della  ricerca di Nomacorc: “Oltre al Rapporto 2014, i programmi di ricerca sulla  gestione dell'ossigeno di Nomacorc hanno fornito informazioni dettagliate sulla  suscettibilità del vino all’esposizione all'ossigeno durante le varie fasi di  vinificazione (Pontifica Universidad Católica de Chile), individuato i fattori  significativi che accelerano l’ossidazione del vino (University of California,  Davis), descritto l'influenza della composizione chimica del vino prima dell'imbottigliamento  sul suo sviluppo dopo l’imbottigliamento (Australian Wine Research Institute),  determinato l'influenza dell’imbottigliamento  sullo sviluppo del vino (Geisenheim Institute) e valutato l'impatto dei diversi  livelli quantitativi di ingresso di ossigeno nell’invecchiamento in bottiglia  del vino, prendendo in considerazione tutti questi risultati (Institut National  de la Recherche Agronomique) .
A PROPOSITO DI NOMACORC
Nomacorc è leader mondiale nel campo delle chiusure per i vini ed è il brand n ° 1 per le chiusure per vini fermi in molti paesi tra cui Francia, Germania e Stati Uniti. Orientato all'innovazione tecnologica, Nomacorc produce la sua gamma di prodotti utilizzando un sistema brevettato di co-estrusione. Come risultato, le chiusure Nomacorc garantiscono una coerente e prevedibile  gestione dell'ossigeno, proteggendo il vino dai difetti causati da ossidazione, riduzione o sapore di tappo. I prodotti Nomacorc sono riciclabili al 100% e sono disponibili attraverso una vasta rete di distributori e agenti di vendita in tutti i continenti. Con 500 dipendenti nel mondo ed impianti di produzione negli Stati Uniti, Argentina, Belgio e Cina, Nomacorc produce più di 2 miliardi di chiusure all'anno. Lavorando con rinomati istituti di ricerca in tutto il mondo, l'azienda è leader nel settore delle chiusure grazie alla ricerca fondamentale e applicata nella gestione dell'ossigeno nel vino. Per ulteriori informazioni, visitare il sito 
it.nomacorc.com o seguire Nomacorc su Twitter (@NomacorcItalia) e Facebook (Nomacorc.Italia) 
 
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