Purtroppo per anni, contro ogni logica, agli ascolti non sono corrisposti risultati di raccolta. E anche se con questi numeri la RAI ha un ruolo costante di protagonista sul mercato, il lavoro quotidiano di Fabrizio Piscopo consiste nel rompere la stasi che blocca la raccolta su rendite di posizione e nel dare alla tv più vista in Italia il fatturato che si merita.
Importanti in questo quadro anche le nuove sinergie con altre società, come ad esempio il circuito di cinema di UCI, che consente alla Rai di gestire la comunicazione pubblicitaria in oltre tremila sale cinematografiche. Rai Pubblicità inoltre si è aggiudicata un importantissimo contratto: quello della gestione delle affissioni all’interno dell’EXPO di Milano.
Se Sipra poteva dirsi una società ormai obsoleta, con un crollo del fatturato nell’anno 2012 in cui perse 240 milioni di euro, fu quello il momento in cui il governo Monti nominò come direttore generale Luigi Gubitosi, il quale chiamò Piscopo nel novembre di quell’anno. Da allora cominciò una forte attività di rinnovamento di tutta la società con risultati immediati. Nel 2013, grazie anche all’aiuto di Mac Kinsey, fu avviata una ristrutturazione che rese la società estremamente dinamica, con 2 livelli anziché 6 che significarono efficienza, aggressività commerciale e una situazione di mercato alla quale non si era abituati. Una Rai Pubblicità molto competitiva, in cui fece la sua parte anche il Festival di San Remo con gli ascolti record – 14 milioni di telespettatori – che ha registrato l’edizione condotta da Carlo Conti.
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