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lunedì 29 ottobre 2012
Implantologia all-on-4, durata del trattamento e tempo di guarigione
Implantologia a carico immediato, requisiti necessari
Implantologia a carico immediato, come funziona e quali sono i vantaggi
Implantologia a carico immediato |
L’implantologia a carico immediato ha diversi vantaggi, tra i quali possiamo indicare, oltre alla possibilità di inserire la protesi dentale in un’unica operazione, anche la minima invasività dell’intervento chirurgico, la riacquisizione immediata delle capacità masticatorie, il risparmio economico dovuto all’unica seduta a cui sottoporsi e infine la conseguente possibilità di tornare alla vita quotidiana senza sentire alcun disagio o difficoltà. L’implantologia a carico immediato usa impianti dentali in titanio con elevate qualità biocompatibili e integrative che rendono quasi nullo il rischio di fenomeni di autodifesa dell’organismo.
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Filler di acido ialuronico, le varie tipologie
Filler acido ialuronico |
Ringiovanimento viso con tossina botulinica
Ringiovanimento viso |
Il ringiovanimento viso con tossina botulinica è molto evidente in quanto agisce direttamente sui neurotrasmettitori bloccando la trasmissione degli impulsi nervosi e quindi diminuendo le cosiddette “rughe d’espressione” che sono provate dai muscoli che si contraggono. Dopo un paio di giorni è possibile apprezzarne i risultati di ringiovanimento del viso, i quali continuano a migliorare nell’arco di una settimana , e che possono durare da tre a sei mesi.
Ringiovanimento viso, trattamenti diversi per esigenze diverse
Il ringiovanimento del viso può essere effettuato attraverso diverse tecniche come la tossina botulinica, la biorivitalizzazione, il fotoringiovanimento con luce pulsata, il laser ablativo a CO2 o anche con i filler.
Ognuno di questi metodi di ringiovanimento viso è adatto a diverse esigenze e caratteristiche della cute del paziente. La biorivitalizzazione aumenta lo spessore e la luminosità della pelle, mentre il trattamento con luce pulsata è efficace a combattere i segni dell’invecchiamento già dopo la seconda seduta; la tecnica più efficace è però quella con il laser ablativo a CO2, il cui risultato continua a migliorare a distanza di tempo combattendo efficacemente tutti i segni del tempo (rughe e opacità cutanea).
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Depilazione definitiva |
Presentate le linee di produzione del gruppo tedesco Rittal a Valeggio sul Mincio
venerdì 26 ottobre 2012
Emozioni lunghe mille parole
Emozioni lunghe mille parole La creatività degli scrittori esordienti per colmare le piccole pause quotidiane È uscito fresco di stampa, per la Società Editrice MonteCovello, 1000 Parole, un volume che raccoglie i migliori racconti del concorso che porta lo stesso nome: storie di vario genere e contenuto che hanno in comune solo la lunghezza. Settantré scrittori esordienti, dallo studente alla casalinga, dal professore al commerciante, ma non per questo meno apprezzabili, per 73.000 parole complessive. Mille a testa, niente di più niente di meno. Una sfida lanciata dall'editore ai nuovi scrittori per dimostrare che è possibile unire le virtù creative alla sintesi, che le emozioni si possono esprimere anche con poche, appropriate parole. Questo volume "multitalent", dal panorama variegato, mutevole e rapido, ha un effetto sorprendente. Le storie sono scampoli di evasione ideali per chi vuole leggere nei brevissimi ritagli di tempo: piccoli spaccati di vita, dialoghi concitati, guizzi di fantasia, descrizioni astratte ma essenziali. Nel limitato spazio a disposizione, ognuno esprime se stesso e ciò che lo circonda: l'amore, la paura, il dolore spaziando dal passato al presente fino a un ipotetico futuro. Immaginaria o reale, ogni storia è a suo modo un piccolo gioiello, un universo compiuto che evoca un ricordo, regala un'emozione, una rapida via di fuga dalla realtà nei momenti di malumore o di noia: in coda all'ufficio postale, dal medico, in attesa dell'autobus... Iniziare a leggere un romanzo è una scelta impegnativa. Più il libro è lungo, più volte ne rimandiamo la lettura perché sappiamo che dovremo lasciarlo a metà. Con questa idea editoriale MonteCovello offre la soluzione: quando abbiamo anche solo dieci minuti, apriamo il libro a caso e tuffiamoci in un racconto di mille parole. Emozioni lunghe il tempo necessario per scaldare l'acqua del tè. Con il piacere di scoprirle giorno per giorno, una dopo l'altra. Con preghiera di diffusione presso i Vostri canali. Cordialmente, |
Contatto stampa Tel. 02 30910986 Facebook: facebook.com/girodiparole Twitter: twitter.com/girodiparole
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martedì 23 ottobre 2012
IO GAME OVER di e con SERGIO GARAU al VECCHIO MULINO
SERGIO GARAU
079 4920324 - 339 3407008 (Posti limitati)
Da registrazioni dal vivo e in studio di “IO game over” sono state realizzate videopoesie presentate e premiate nei Poetry Film Festival internazionali FILMagens '11 e La Parola Immaginata '12 e pubblicate nel DVD della rivista in pensiero n. 4 (squilibri, 2011).
“IO game over” è un lavoro collettivo in continuo corso d'opera di:
El Mar, Ludwig Berger, Nicola Cristina, Fabrizio Simeoni, Alessandro Graizzaro (musica);
Angelo Saccu, El Mar, Giuseppe Garau (video);
Sergio Garau (testi, voce).
(Sassari, 1982), dal 2001 in scena per festival, biennali e concerti di letteratura e poesia in Europa e America, ha vinto sfide internazionali di poetry slam e videopoesia. È pubblicato in DVD, libri, CD, gallerie, antologie, in rete e in carne e ossa. Ha tenuto laboratori di poetry slam per scuole e università in Italia, Francia e Gran Bretagna. È redattore di atti impuri (www.attimpuri.it ) e parte del collettivo sparajurij. IO game over, il suo ultimo lavoro, frutto di collaborazioni con musicisti e videoartisti, è in tour dal '10.
- chatting alone: http://vimeo.com/24526617
- IO game over: http://youtu.be/EXIjgZ7yafM
- foto: http://www.flickr.com/photos/veryveryquiet/3984595506/in/set-72157622397762297
sabato 20 ottobre 2012
Cosa ti hanno inventato, con la nduja calabrese per renderla ancora più buona....nel tempo!!
“Mangia nduja cu r’a cipulla ca ti criscia 'a mirulla. (Mangia nduja con cipolla che ti cresce il cervello)”!!
Chi apprezza la buona cucina già sa di cosa si tratta, ma non si finisce mai di sottolineare l’esclusivo sapore ed i caratteri di questa prelibatezza calabrese, nota a livello nazionale ed internazionale. Essenzialmente si tratta di un “salume atipico” visto che, rispetto ad altri salumi calabresi acquistabili anche tramite siti di prodotti tipici calabresi (giusto per esser certi che siano quelli “buoni ed originali), è “morbida & spalmabile”, quindi non si può affettare né tantomeno usare a “tocchetti”: strano ma vero!!!
In origine la Nduja calabrese veniva prodotta nei comuni allocati in provincia di Vibo Valentia, anche se ormai un po’ in tutta la Calabria si trovano produzioni di ottima qualità. Nel rispetto della ricetta tipica viene preparata con carne di suino (quella destinata alle salsicce, il guanciale e la pancetta, evitando le frattaglie), grasso (sempre di suino), peperoncino (piccantissimo, trito) e conserva di peperoni (dolci); alcune volte anche cotenna preventivamente sbollentata. Messo a riposare l’impasto, si provvede poi ad inserito in budello cieco naturale (orbo), quindi stagionato (affumicandolo con erbe aromatiche): ma il segreto della produzione tipica ed artigianale è che si riesca a cogliere quel giusto grado di morbidezza ed un esatto equilibrio tra gusto e piccantezza”, propri della tradizione.
Ed eccola pronta e servita, l’eccellenza della gastronomia regionale più nota ed apprezzata in “ogniddove”, da sperimentare in vari usi di cucina, oltre ovviamente a quello più conosciuto (spalmata su bruschette e crostini).
Eppure in commercio si ritrovano spesso "vasetti" contenenti la nota nduja.....come mai?? Nulla di strano, è tutto sotto controllo: è il suo utilizzo pratico che ne ha consigliato l'adozione di questo nuovo "packaging"!!
La pezzatura media di questa referenza, nella versione “tradizionale” budello, si aggira infatti intorno al mezzo kilo e dato che è un “prodotto di nicchia” (nel senso che non viene consumato con sistematicità) si è creato un problema di “conservazione” dopo averne gustato anche un bel po’ a tavola: allora, come lo preserviamo il restante??? Congelarla non è il caso, anzitutto perché il problema si riproporrebbe al successivo utilizzo; inoltre qualunque alimento, una volta scongelato, non è consigliabile riporlo nuovamente in freezer.
“Naturalmente” qualche esperto buongustaio ha provato a togliere la nduja dal classico budello ponendola in un vasetto di vetro, pigiandola a dovere nel suo interno affinché si evitasse ogni “zona vuota” che ne avrebbe pregiudicato la tenuta e la conservazione, coprendola superiormente con dell’olio extravergine.
Caso risolto, visto che i risultati sono stati più che soddisfacenti: con tale metodo, infatti,si riusciva a conservare la ’nduja almeno per qualche mese!!
Un’occasione da non perdere, dunque, da parte delle aziende più “aperte” alle esigenze del cliente: ecco servita la confezione “sottovuoto, in vetro”, decisamente più versatile, maneggevole e pronta per l’uso: con la “pastorizzazione” si regala alla nduja così proposta anche anni di durabilità, comunque mantenendo inalterate le sue peculiarità in termini di sapore ed offrendo un servizio in più agli “estimatori” del prodotto.
Quindi….se il prodotto di base è di buona fattura e qualità, è indifferente preferirne la confezione in ”budello” o al contrario in “vetro”: resta solo un problema di “praticità & versatilità” d’uso!!
giovedì 18 ottobre 2012
Il Cinema incontra l'Università
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lunedì 15 ottobre 2012
"Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice." (Madre Teresa)
"Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi . Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando . Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli. "( Gustav Birth )
venerdì 12 ottobre 2012
Vinci un viaggio in Europa
giovedì 11 ottobre 2012
GENERAZIONE “WATCHDOGGER”, l'identikit 2012 della Rete che denuncia
Online i risultati della ricerca Watchdog 2012, quinto rapporto promosso dall'osservatorio e network Altratv.tv per fotografare le web tv e le testate digitali "cani da guardia" del territorio.
Numeri in chiaroscuro per la rete che fa inchiesta, che propone denunce, che veicola iniziative di pubblica utilità. Si professionalizza maggiormente la filiera digitale che denuncia, si digitalizzano le inchieste anche con l'adozione di microcamere nascoste, si registra di fatto una maggiore collaborazione con le PA locali, ma gli investimenti sono ancora troppo contenuti.
Online i risultati del rapporto sulle antenne "cani da guardia" del territorio
GENERAZIONE "WATCHDOGGER"
ARRIVA L'IDENTIKIT 2012
DELLA RETE CHE DENUNCIA
Pubblicati i risultati del monitoraggio annuale promosso da Altratv.tv
Così web tv, web radio, videoblog e portali denunciano e fanno inchieste
Giovedì 11 ottobre 2012 - Si professionalizza maggiormente la filiera digitale che denuncia ciò che non va e che crea un filodiretto con i cittadini oggi users. Maggiore collaborazione con la PA locale, ma gli investimenti sono ancora pochi e il più delle volte affidati all'autofinanziamento dei fondatori. Il nuovo rapporto Watchdog 2012 – giunto alla quinta edizione – presenta numeri in chiaroscuro per la rete che fa inchiesta, che propone denunce, che veicola iniziative di pubblica utilità. La ricerca ha interrogato 642 web tv e 815 testate digitali mappate dall'osservatorio Altratv.tv (tasso di risposta 66%).
Ad occuparsi maggiormente di inchiesta sono ancora le antenne territoriali (88%) rispetto alle community (12%). Spesso le iniziative digitali nascono per volontà di cittadini (45%) o di istituzioni pubbliche (15%), ma crescono anche le esperienze di associazioni, aziende e gruppi di interesse (40%). I watchdogger godono del patrocinio di enti pubblici per il 64% dei casi, ma ricevono ancora deboli approvviggionamenti economici: solo il 22% delle antenne ottiene incentivi dal pubblico, il 12% gode di finanziamenti europei e l'8% ha rapporti economici con privati. Ma a fare la parte del leone è ancora la formula dell'autofinanziamento (vale per il 60% dei casi analizzati), che si esplicita attraverso sottoscrizioni, donazioni o operazioni di crowdfunding.
Migliora il rapporto con la PA locale. nonostante il 47% delle antenne percepisca "indifferenza". Per il 33% dei casi c'è "collaborazione", mentre un 14% lamenta forme di "boicottaggio" più o meno evidenti (nel 2011 il dato era fermo all'8%) e solo un timido 6% registra un sostentamento economico. Le redazioni non sono ancora mature per formule di specializzazione interna e così nel 64% dei casi per le inchieste non ci sono in redazione figure specializzate. Quasi una antenna su tre dedica più della metà della programmazione alle denunce (precisamente 22%), mentre un 7% ne dedica quasi la totalità. Aumenta la capacità di monitorare l'oggetto della denuncia: l'82% delle antenne segue sempre o quasi sempre l'evolversi dei fatti (il noto "come è andata a finire?").
Nei contenuti di denuncia si prediligono i generi delle interviste (82%). A seguire dibattiti (55%), servizi giornalisti (72%) e reportage (48%). Quasi la totalità delle antenne ha a disposizione telecamere digitali semi-professionali o professionali (88%) e si registra un incremento delle microcamere nascoste (21%). Bassa ancora la possibilità di inserire contributi video di denuncia autoprodotti dai cittadini-users: solo il 42% delle piattaforme lo consente. Denunce prevalentemente "social": i contributi video relativi alla tematica di denuncia vengono postati anche su Facebook (91%), su Twitter (84%), su altri social network (6%). Si incrementa il numero di antenne che caricano video anche su piattaforme di videosharing: l'88% adotta YouTube, il 30% Vimeo. Rispetto ai tradizionali mezzi di comunicazione l'antenna si pone come strumento prevalentemente indipendente (92%), integrativo (88%) o alternativo (56%) rispetto ai media generalisti. A questo link è possibile scaricare la ricerca completa.
Altratv.tv® è l'osservatorio italiano sulle web tv e sui media locali posizionati in rete. Attualmente mappa 642 antenne, oltre 30 media universitari e 815 media locali. Dal 2010 è anche network: propone dirette "a rete unificata" trasmesse dalle web tv aderenti e dai grandi network editoriali grazie ad uno stesso codice di trasmissione.
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Innovazione e relazione con gli incontri Rittal Channel Partner
- 4 ottobre a Cinisello Balsamo (MI), evento in collaborazione con Sacchi Elettroforniture
- 4 ottobre a Latina, evento in collaborazione con Elettrolazio (Gruppo Megawatt)
- 17 ottobre a Casteggio (PV), evento in collaborazione con Cignoli Elettroforniture
- 24 ottobre a Firenze, evento in collaborazione con Mef
- 31 ottobre a Zanica (BG), evento in collaborazione con Telmotor
- 15 novembre a Torgiano (PG), evento in collaborazione con Rimep
Disclaimer
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