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lunedì 27 settembre 2021

DAZN disservizi. Clienti e azienda: che fare

I servizi streaming di Dazn/Tim per le partite di calcio di serie A sono un disastro tecnico. Non c'è altro da aggiungere, tutto noto a tutti.

Chi ne è vittima può chiedere rimborso per lo specifico servizio oppure decidere di rinunciare e pretendere indietro il costo dell'abbonamento. Per farlo ci sono vari metodi, inclusa la loro modulistica, ma è sempre meglio fare da sé con raccomandata A/R o pec (1).

DAZN ha il monopolio per i diritti tv delle partite di serie A, assegnatogli dalla Lega di Serie A e per cui sembra che abbia pagato 860 milioni. Si legge che ci sono ipotesi che si possa appoggiare a Sky, ma rimettendo in discussione il proprio business miliardario. Un intreccio di business, anche per la crisi dei guadagni degli specifici club che traggono profitto dell'audience.

Le vittime principali sono gli utenti del servizio: o lo vedono come viene loro offerto o non lo vedono. Possono anche ottenere tutti i rimborsi e le disdette di questo mondo, ma rimane che non vedono le partite di serie A.
Noi possiamo solo rilevare che quanto accade è perché c'è il monopolio e perché - "dio denaro" - sembra che mercato e libertà economiche non interessino la Lega di Serie A e il mondo della cosiddetta giustizia sportiva.
Sembra che al ministero dello Sport si stiano interessando del problema… che forse è proprio nel monopolio. Aspettiamo fiduciosi. Anche un guizzo imprenditoriale di DAZN ché decida di farsi meno male.



1 - DAZN Limited, Piazza San Babila n. 3, 20122 Milano oppure pec a daznlimited@legalmail.it
DAZN dice di aver predisposto anche un meccanismo di rimborsi: https://www.dazn.com/it-IT/
help/articles/refund-requests-it
Ricordiamo che per le eventuali impugnazioni non vale quanto si fa con le Tlc. Quindi niente Agcom/Corecom, ma solo giudici civili.


Vincenzo Donvito, Aduc



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mercoledì 15 settembre 2021

AUTO: E’ PORSCHE IL BRAND PIÙ APPREZZATO DAI CONCESSIONARI ITALIANI

AUTO, INDAGINE DEALERSTAT: PORSCHE IL BRAND PIÙ APPREZZATO DAI CONCESSIONARI ITALIANI. MERCEDES-BENZ E BMW AL SECONDO E TERZO POSTO

BUONE LE PERFORMANCE DELLE CASE SU ELETTRIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE

(Verona, 15 settembre 2021). È Porsche il marchio n.1 per i concessionari italiani. È quanto emerso dall'edizione 2021 del premio DealerSTAT, lo studio annuale di Quintegia che rileva il grado di soddisfazione dei dealer nel rapporto con le case automobilistiche presentato oggi a Verona nel corso di Automotive Dealer Day. Al vertice della classifica per la terza volta negli ultimi 5 anni, la casa tedesca ha conquistato il primo premio con un punteggio di 4,08 (in un indice di gradimento da 1 a 5 e con una media Italia pari a 3,39), sorpassando Mercedes-Benz e Bmw, rispettivamente medaglia d'argento e di bronzo, e scalzando dal podio Toyota, vincitrice dello scorso anno in sesta posizione dopo Suzuki e Mini. Seguono nella top10 Audi, Smart, Volvo e Ford.

Stando ai risultati dello studio, che ha coinvolto 30 marchi e il 60% dei dealer italiani per un totale di 1.243 questionari raccolti, l'aspetto più apprezzato dai dealer Porsche è la percezione che il marchio nei prossimi 5 anni li consentirà di avere successo nel mercato, ma la casa si posiziona al vertice anche nelle classifiche per margini, redditività e management del post-vendita.

Considerando le performance di tutti i 30 brand, si confermano punti di forza nel rapporto Casa-Rete la qualità della relazione (valutazione 3,89), prodotto (3,57), training (3,53), management vendite e marketing nazionale sul nuovo (entrambi 3,51). Restano invece da migliorare vendite business (2,77), i margini per i concessionari (2,93) e il supporto al marketing locale (2,93) soprattutto in termini di contributo economico per la comunicazione dei dealer. "Nelle sue 18 edizioni DealerSTAT ha costruito una sua storicità nelle tematiche analizzate – ha spiegato Alberto Bet, manager di Quintegia – ma è anche un termometro importante per valutare, dal punto di vista dei concessionari, le dinamiche più recenti del settore e i nuovi trend. Per quanto riguarda l'elettrificazione (gamma prodotti, offerta e supporto ai concessionari) i giudizi a livello medio Italia sono positivi (3,43), con solo 2 marchi su 30 sotto la sufficienza. Sono sulla stessa linea le valutazioni sull'approccio alla digitalizzazione da parte dei costruttori (3,52) anche se c'è ancora da lavorare per rendere visibile online lo stock del dealer, dove solo 7 marchi ottengono valutazioni soddisfacenti".

 

L'amministratore delegato di Porsche Italia, Pietro Innocenti, ritira ad Automotive Dealer Day il premio DealerSTAT 2021

 

Automotive Dealer Day è il principale evento in Europa dedicato al b2b dell'auto che riunisce l'intera filiera del comparto distributivo. La 19^ edizione vede la presenza di oltre il 50% dei concessionari nazionali, 14 case automobilistiche e 6 associazioni di categoria, con circa 3.500 operatori attesi. In programma, circa 50 appuntamenti tra seminari, meeting, workshop e approfondimenti per fare luce su dinamiche, trend e sviluppi dell'ecosistema auto.

 




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venerdì 18 giugno 2021

Green Pass COVID-19, attiva la piattaforma nazionale per l'ottenimento

Certificazioni verdi COVID-19, attiva la piattaforma nazionale per l'ottenimento


Con un decreto pubblicato in Gazzetta ieri il Governo italiano ha dato il via alla procedura per ottenere il cosiddetto GREEN PASS, la certificazione verde COVID-19 prevista dal decreto riaperture (1), un documento digitale gratuito che certifica formalmente una delle seguenti condizioni:
- vaccinazione contro il Covid-19;
- esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato nelle ultime 48 ore;
- guarigione dall'infezione.

Come noto, tale certificazione è necessaria, al momento, per partecipare a cerimonie ed eventi  (come fiere, concerti, gare sportive, feste in occasione di cerimonie religiose o civili), per effettuare visite presso le strutture RSA e per  lo spostamento in entrata e in uscita da territori eventualmente classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Ha validità 9 mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale (sei in caso di guarigione) ma può essere rilasciata anche in occasione della somministrazione della prima dose di vaccino, con validità dal 15simo giorno successivo fino alla data prevista per il completamento del ciclo (2). Il QR Code riportato dovrà essere mostrato al personale preposto per legge ai controlli.

La certificazione si ottiene accedendo alla piattaforma DGC (digital green certificate), realizzata dalla società Sogei, che sarà pienamente operativa dal 28 giugno -data entro la quale saranno ottenibili le certificazioni relative alle vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno- e che consentirà di visualizzare scaricare e stampare la certificazione verde Covid-19 attraverso diversi canali digitali:
- sito dedicato www.dgc.gov.it;
- sito del fascicolo sanitario elettronico regionale;  
- App Immuni e App IO. 
Fin da subito la certificazione è scaricabile da chi riceve un avviso (con un codice) per sms o email in caso di avvenuta vaccinazione, test negativo o guarigione da Covid.    

Si fa presente inoltre che dal 1 luglio la certificazione sarà valida come "Eu digital COVID certificate" (il green pass europeo) per viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen.

(1) DPCM 17/6/2021 in riferimento all'art.9 del Dl 52/2021
(2) vedi Dl 65/2021 art.14 

Rita Sabelli, responsabile Aduc aggiornamento normativo
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori


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giovedì 27 maggio 2021

Ecco l'identità digitale con Revoluce. La revolucione colpisce anche lo SPID

Ecco l'identità digitale con Revoluce. La "revolucione" colpisce ancora!

L'azienda ottiene l'abilitazione per poter fornire l'attivazione dello SPID ai suoi clienti, in modo semplice e gratuito

 

 

Revoluce ha da poco ottenuto l'abilitazione come L.R.A. LOCAL REGISTRATION AUTHORITY, accreditata dalla C.A. (Certification Authority) NAMIRIAL con l'obiettivo di poter fornire, in modo semplice e gratuito, l'attivazione dell'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) ai clienti della startup di fornitura di luce e gas naturale.

 

Revoluce, startup di fornitura di luce e gas naturale fondata da un gruppo di giovani under 35 di Salerno, che da sempre mette al centro il consumatore e la sua esigenza di trasparenza e sicurezza, non poteva farsi cogliere impreparata su questa grande rivoluzione della digitalizzazione.

 

Oggi la possibilità di accesso tramite SPID si sta diffondendo in tutto il territorio italiano, in quanto offre diversi vantaggi: è semplice, veloce ed offre un maggiore livello di sicurezza, anche nel settore dell'energia elettrica e gas. Lo SPID è uno strumento di semplificazione, un sistema unico di accesso con identità digitale ai servizi online della pubblica amministrazione italiana e dei privati aderenti.

 

La partnership di Revoluce con Namirial Spa è importante perché è uno dei pochi Certificatori Accreditati AgID in Italia, che fornisce Servizi Fiduciari digitali come firme elettroniche, e-mail certificate, fatturazione elettronica e archiviazione digitale a lungo termine.

 

"Già dal 1° Luglio 2019, l'Autorità per l'Energia ARERA, ha dato vita al portale consumi, dove tutti i titolari di una o più utenza luce e gas potranno visualizzare in modo semplice e intuitivo i propri dati di consumo e le letture degli ultimi 12 mesi, riuscendo ad avere maggiore consapevolezza.  - Spiega Giuseppe Dell'Acqua Brunone, CEO & Founder di Revoluce.  - Fin dalla sua nascita l'accesso al portale è fattibile esclusivamente con l'identità digitale, pertanto il suo utilizzo ha potuto scoraggiare i consumatori, sia per la mancata conoscenza di questo strumento, sia perché ancora non dotati di identità digitale. Proprio per questo - continua Brunone - vogliamo dare il nostro contributo alla digitalizzazione rendendo questo strumento accessibile a quanti più consumatori, guidandoli anche nell'utilizzo delle piattaforme sopracitate, qualora fosse necessario. A tutti i clienti Revoluce verrà offerto questo nuovo servizio gratuitamente, dove avranno la possibilità di interfacciarsi con un nostro tutor per il completamento della procedura".




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martedì 25 maggio 2021

Green Pass per viaggiare. Lo stato dei fatti

Green Pass per viaggiare. Lo stato dei fatti

Il Parlamento europeo ha approvato l'accordo per l'adozione del Green Pass e il  lancio ufficiale dovrebbe avvenire il primo luglio, al termine della fase di sperimentazione (*) e ratifica,
Il pass sarà sia digitale che cartaceo e non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio.

Quanto dura il Greeen Pass?
I vari vaccini hanno tempistiche diverse per quanto riguarda la seconda dose e quindi anche il green pass dovrà variare la sua durata in funzione del richiamo.

Il Green Pass vale 9 mesi  a partire dalla data del completamento del ciclo vaccinale.

Per chi ha fatto solo la prima dose, il certificato ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.

I tempi si allungano per chi si è vaccinato con AstraZeneca, dal momento che il tempo che intercorre tra la prima e la seconda dose è di 12 settimane. Di conseguenza, dal momento che dopo 15 giorni dalla prima iniezione si ha già la certificazione verde, si tratta di altri 70 giorni che portano al validità totale del documento a 11 mesi e 10 giorni.

Diversa la situazione di chi si vaccina con Pfizer o Moderna; la durata base del certificato è di 9 mesi e 28 giorni, perché ora da una dose all'altra devono passare 42 giorni.
Infine il Green Pass per chi è stato immunizzato con il vaccino Johnson&Johnson, che prevede una dose unica, è di 9 mesi ed è valido dal 15esimo giorno dopo l'iniezione.

Per i guariti dal virus
Chi invece è guarito da Covid-19 potrà ottenere una certificazione verde che dura sei mesi a partire dalla data della guarigione.

Infine, chi non è vaccinato e non ha avuto la malattia potrà viaggiare, ma dovrà sottoporsi a un tampone che, se negativo, gli darà libertà di movimento per sole 48 ore dal momento in cui è stato effettuato.

* Il Green Pass è in fase di test in oltre 15 Paesi, inclusa l'Italia.


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martedì 11 maggio 2021

KIWI con DHL Express Italy per una nuova Social Media Strategy. Al centro i valori del brand e la promessa “Living Responsibility”

KIWI al fianco di DHL Express Italy per la nuova Social Media Strategy.

Al centro i valori del marchio e la promessa "Living Responsibility"

La società leader mondiale nei servizi di logistica sceglie l'agenzia creativa come suo business partner strategico per potenziare i canali social.

Alla base della nuova collaborazione, l'approccio creativo "on the line" con cui KIWI ha compreso le esigenze del brand e sviluppato una proposta volta ad avvicinare DHL Express Italy a un pubblico sempre più esigente e sofisticato, attraverso una comunicazione valoriale.

 


 

Milano, 11 maggio 2021 – Tra i fenomeni attuali più interessanti nel mondo del marketing spicca l'attenzione sempre più marcata che le aziende pongono sul 'sentiment'. Da ciò deriva la consapevolezza di come sia fondamentale trasmettere correttamente e con efficacia i valori propri di un'azienda, al pari dei servizi o dei prodotti che offre.

 

Coerentemente con questa visione, DHL Express Italy, leader mondiale nei servizi di logistica specializzata in spedizioni espresse internazionali, ha scelto KIWI, agenzia creativa nativa digitale parte di Uniting Group, quale business partner strategico per sviluppare la sua nuova digital e social media strategy.

 

Il progetto, mira a sostenere le numerose attività di DHL, dai servizi core di logistica alle iniziative CSR, al fine di aumentare la visibilità delle partnership e delle iniziative globali del brand sul territorio italiano. Attraverso contenuti dinamici e coinvolgenti, atti a generare engagement nella fanbase, KIWI intende costruire un solido legame che porti i consumatori a riconoscersi nella vision e nei valori di DHL.

 

La nuova strategia è stata ideata applicando la visione 'On The Line' propria di KIWI, un modello che permette di generare opportunità di comunicazione partendo da uno studio approfondito del contesto, seguendo l'utente lungo i suoi reali bisogni, abitudini, comportamenti e aspettative.

 

"Elaborare e mettere in atto la social media strategy di una realtà importante e globale come DHL Express Italy, che per la prima volta ha scelto di affidarsi a noi, non può che renderci orgogliosi. Si tratta di un'ulteriore conferma di come la qualità del lavoro e l'approccio innovativo 'On the line' di KIWI siano sempre più apprezzati e riconosciuti sul mercato, in una pluralità di settori chiave dell'economia." dichiara Maddalena Pinto, Client Director di KIWI. "Gli obiettivi sfidanti di questa collaborazione ci riempiono di entusiasmo e ci spingeranno a esprimere al meglio le nostre qualità di partner creativo."

 

"Connecting People, Improving Lives" è il purpose di DHL che si traduce in un costante impegno per migliorare la vita delle persone. La connessione è per noi parte integrante della strategia per questo vogliamo far conoscere i nostri servizi con contenuti coinvolgenti, per costruire un legame solido ed essere vicini alle persone. Siamo entusiasti di essere accompagnati da KIWI nel nostro racconto digital e di condividere al meglio i valori e gli obiettivi che ci contraddistinguono, con un approccio sempre più innovativo ed emozionante." Così afferma Gabriella Ruspa, Managing Director Marketing & Business Development di DHL Express Italy. 




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RCH nel 2020: oltre 23 milioni di fatturato, 34 nuove assunzioni

RCH nel 2020: oltre 23 milioni di fatturato, 34 nuove assunzioni e ingresso sui mercati esteri.

Per il 2021 crescita stimata al 20% e ulteriore incremento negli organici

 

Nonostante il quadro pandemico, l'azienda di Treviso conferma i trend di crescita registrati negli ultimi anni. Con un ebitda di 2,7 milioni di euro e un incremento costante delle risorse impiegate, RCH punta a un ulteriore balzo del 20% nel fatturato anche per l'anno in corso. 

 

Treviso, 11 maggio 2021 –  Una crescita costante, sana e sostenibile. RCH ha comunicato i risultati per l'anno 2020 che hanno registrato un fatturato che supera i 23 milioni di euro, con un margine operativo lordo (ebitda) che si attesta a 2,7 milioni di euro.

 

Nonostante il quadro di profonda incertezza legato alla crisi sanitaria, l'azienda ha continuato a investire anche nell'acquisizione di nuove risorse professionali. Con i 34 nuovi inserimenti del 2020, il gruppo conta attualmente su 110 dipendenti.

 

Il 2020 si è contraddistinto anche per un rafforzamento della presenza internazionale dell'azienda: all'apertura di una filiale RCH in Germania, nel luglio 2020, si è affiancato l'ingresso nel mercato francese.

 

La crescita di RCH nel 2020 è stata sostenuta da una strategia estremamente dinamica che ha permesso di rispondere rapidamente alle nuove esigenze evidenziate dal mercato, nonostante il blocco della domanda del settore avvenuto durante il lockdown.

Il lancio di piattaforme di servizi dedicate ai concessionari per la gestione da remoto delle soluzioni cassa telematiche (RCH Smart Control) e lo sviluppo di app digitali per semplificare e ottimizzare il lavoro degli esercenti (RCH Smart Order), hanno contribuito in modo significativo a determinare i risultati positivi dell'esercizio fiscale 2020. 

Notevoli, infine, gli investimenti effettuati nelle attività di Ricerca e Sviluppo che, sempre nel 2020, si sono attestati al 10% del fatturato. 

 

Per il 2021, RCH ha stimato un incremento del fatturato del 20% i cui driver principali saranno la chiusura delle fase di acquisizione da parte degli esercenti dei nuovi registratori telematici, la crescita del business nei mercati internazionali e il lancio di innovativi servizi digitali.  La fase espansiva del 2021 sarà affiancata da un ulteriore aumento dell'organico aziendale, anch'esso stimato del 20%.

 

"Nonostante un 2020 particolarmente complesso a causa della pandemia, RCH è cresciuta in modo sensibile, anche al di là delle migliori aspettative. Ciò è avvenuto in primis grazie al prezioso contributo di tutti i dipendenti e collaboratori che hanno dimostrato grande professionalità e attaccamento all'azienda. Il sostegno di tutti è stato essenziale per portare avanti le nostre idee e i progetti innovativi messi in campo per rendere il nostro mercato di riferimento sempre più smart. Nel primo trimestre 2021, abbiamo già registrato un fatturato che negli anni precedenti all'avvento dei sistemi di cassa telematici sarebbe stato raggiunto soltanto a fine luglio: un ottimo risultato, che sottolinea e conferma la crescita strutturale della nostra azienda", ha commentato Nicola DeganCFO di RCH.




RCH è da 50 anni un punto di riferimento nel settore delle soluzioni avanzate per la gestione del punto vendita.

Grazie a una piattaforma d'offerta completa di sistemi a supporto dei processi di fidelizzazione dei consumatori, integrazione e velocizzazione nello scambio delle informazioni, RCH è oggi una system house riconosciuta in molteplici segmenti di mercato tra i quali Food & Beverage (bar, ristoranti, pizzerie), Retail, Hospitality (hotel, B&B, agriturismi), Beauty e Wellness (saloni di parrucchieri, centri estetici e benessere), Aziende Agricole e Service Automotive (officine meccaniche, elettrauti e carrozzerie).

Dai registratori telematici - partendo dai tradizionali fino alle Android Smart Solutions - ai sistemi POS completi di PC, stampante fiscale e software gestionale, i prodotti RCH rispondono a tutte le moderne esigenze delle imprese commerciali. 



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Il Mercato italiano del Pet Food cresce del 4,2%: anteprima del XIV rapporto Assalco-Zoomark


Pet food: il mercato italiano cresce del 4,2% a valore,

il giro d'affari supera i 2 miliardi di euro

 

In crescita anche gli accessori per gli animali da compagnia

 

11 maggio 2021 – Continua l'andamento positivo del mercato italiano del pet food, che nel 2020 è cresciuto sia in termini di valore (+4,2% rispetto al 2019) sia di volumi (+2%), con un giro d'affari complessivo ben oltre i 2 miliardi di euro. Complice la pandemia, gli animali da compagnia hanno assunto un ruolo sempre più importante nelle famiglie, in cui oggi vivono oltre 60 milioni di esemplari tra cani, gatti, piccoli mammiferi, uccelli, pesci e tartarughe. Sono queste le prime indicazioni della XIV edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, realizzato da Assalco, l'Associazione Nazionale tra le Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, che sarà presentato in occasione di Zoomark International in programma dal 10 al 12 novembre 2021 presso BolognaFiere.

La manifestazione, l'unica in presenza del 2021, sarà il primo evento internazionale di riferimento per il settore dopo la forzata sospensione degli eventi causata dall'emergenza covid-19. Un appuntamento atteso con forti aspettative che sta registrando un'ottima adesione da parte di espositori (nazionali e internazionali) e operatori che avvertono l'esigenza di tornare a incontrarsi in Fiera.

 

GATTI E CANI TRAINANO IL MERCATO DEL PET FOOD

L'alimentazione di cani e gatti continua a essere la voce più significativa nel mercato italiano del pet food. Nel 2020, IRI rileva che le vendite nei principali canali di distribuzione, ovvero Grocery, Petshop tradizionali e Catene Petshop[1], hanno raggiunto i 2.257 milioni di euro per un totale di 626.600 tonnellate di alimenti venduti, facendo così registrare un incremento rispettivamente del 4,2% e del 2% sul 2019. A questi dati si aggiungono i risultati ottenuti dai Petshop della GDO[2], ovvero il nuovo format distributivo a cui hanno dato vita alcuni retail della Grande Distribuzione Organizzata, che nel 2020 hanno venduto 6.036 tonnellate di alimenti per cani e gatti, per un valore di 34,3 milioni di euro.

Nell'eterna sfida tra cane e gatto è quest'ultimo a spuntarla, trainando la spesa degli italiani. Gli alimenti per i felini rappresentano infatti il 53,2% del valore totale del mercato presso Grocery, Petshop tradizionali e Catene, per un valore poco superiore ai 1.200 milioni di euro (+5,9% rispetto al 2019). Gli alimenti per i cani rappresentano il restante 46,8% del mercato, per un valore di circa 1.057 milioni di euro, dato anch'esso in crescita rispetto al 2019 (+ 2,3%).

 

UCCELLI E RODITORI CAPOFILA NEL SEGMENTO DELL'ALIMENTAZIONE DEI PICCOLI ANIMALI DA COMPAGNIA

Il mercato degli alimenti per i piccoli animali da compagnia ha visto nel 2020 un fatturato di poco superiore ai 12 milioni di euro presso Ipermercati, Supermercati e punti vendita LSP (Libero Servizio Piccolo). Sono gli uccelli e i roditori a farla da padrone: gli alimenti destinati agli uccelli ornamentali rappresenta il 42,1% del valore del mercato e il 50,5% dei volumi, mentre i prodotti per l'alimentazione dei roditori assorbono il 30% del valore e il 38,9% dei volumi.

 

CONTINUA LA CRESCITA DEL MERCATO DEI PRODOTTI PER L'IGIENE DEI PET

I dati IRI vedono in crescita anche il comparto degli accessori per la cura e la gestione quotidiana dei pet, all'interno del quale troviamo prodotti per l'igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia. Nel 2020 questo mercato ha registrato nel canale GDO un valore pari a 72,8 milioni di euro e un incremento a valore del 2,3% e a volume del 6,7% rispetto al 2019.

Il segmento dei prodotti per l'igiene (tappetini, assorbenti igienici, salviette, shampoo, spazzole, deodoranti e altri prodotti di bellezza) si conferma il più importante con un valore di poco inferiore ai 33 milioni di euro, in crescita del 14,7% rispetto all'anno precedente. Anche il segmento dei giochi per i pet ha raggiunto dimensioni rilevanti, con un giro d'affari complessivo vicino ai 6 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2019).

Le lettiere per gatto, rilevate separatamente, nel 2020 hanno visto presso il canale GDO vendite per oltre 76 milioni di euro, con una crescita a valore del 3,1% rispetto all'anno precedente.

 

"Il 2020 ha confermato l'andamento positivo del mercato italiano del pet food e pet care", ha sottolineato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. "In un momento drammatico quale la pandemia Covid, il ruolo degli animali da compagnia in famiglia è diventato ancora più importante, come testimonia l'attenzione degli italiani all'alimentazione e benessere dei loro pet, elementi essenziali per la loro cura. Poiché il pet food e le prestazioni veterinarie sono a tutti gli effetti prodotti e servizi essenziali per i proprietari degli animali d'affezione, torniamo a sollecitare una riflessione sulla possibilità di alleggerire il carico fiscale che grava sulle famiglie", ha aggiunto Ferrari. "Oggi nel nostro Paese gli alimenti per gli animali da compagnia e le prestazioni veterinarie sono gravati da un'aliquota IVA al 22%, al pari di un bene di lusso. In altri Paesi come la Germania, tenuto conto del ruolo sociale dei pet, l'aliquota IVA sugli alimenti per animali d'affezione è al 7%, meno di un terzo di quella italiana. Auspichiamo quindi la ricollocazione degli alimenti per gli animali da compagnia e delle prestazioni veterinarie nello scaglione IVA agevolata al 10%".

 

"Abbiamo ritenuto importante confermare, nel 2021, lo svolgimento della manifestazione – dichiara Gianpiero Calzolari - per offrire agli espositori e agli operatori internazionali della pet industry l'opportunità di incontrarsi in presenza per un momento di confronto strategico in termini di contatti commerciali. Una decisione che abbiamo condiviso con le aziende raccogliendo, da queste, l'esigenza potersi rincontrare, in uscita da un periodo in cui il settore ha dimostrato stabilità e capacità di innovazione. In questo ultimo impegnativo anno, in cui non si sono potuti svolgere eventi in presenza, abbiamo lanciato nuove iniziative e concretizzato importanti alleanze per mettere a disposizione del settore nuove opportunità di business e incrementarne la competitività internazionale. Siamo certi che l'accelerazione delle campagne vaccinali su scala mondiale, il conseguente ristabilirsi delle possibilità di trasferimento e il contesto di massima sicurezza che BolognaFiere assicurerà in occasione di Zoomark International 2021 sono i migliori presupporti per il successo della manifestazione che, dopo questa edizione autunnale, tornerà a svolgersi nel 2023 in primavera, nelle tradizionali date".


ASSALCO - Associazione Nazionale tra le Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia riunisce le principali aziende dei settori pet food & care che operano in Italia. Le aziende che ne fanno parte rappresentano oggi la quasi totalità del mercato nazionale degli alimenti per animali da compagnia. A livello europeo, ASSALCO aderisce a FEDIAF, the European Pet Food Industry Federation.

 

BolognaFiere - Con circa 100 eventi in Italia e nel mondo, Gruppo BolognaFiere è una delle aziende leader nel settore fieristico ed è la Società di maggiore successo in Italia in termini di fatturato realizzato all'estero in mercati chiave come Asia, Russia e Nord America. In Italia, il Gruppo dispone dei quartieri fieristici di Bologna, Modena e Ferrara ed è partner industriale della Nuova Fiera del Levante di Bari. BolognaFiere opera nell'organizzazione diretta e nella gestione di manifestazioni fieristiche e vanta una leadership nei servizi di allestimento.

 



[1] Panel IRI Catene Petshop: rappresentativo de L'isola dei Tesori, Maxi Zoo, Croce Azzurra, Italpet, Zoo Megastore, Agrizoo2.

Arcaplanet, Fauna Food e Zoomarket sono escluse dalla rilevazione IRI.

[2] Petshop GDO: superfici specializzate nella vendita di alimenti e accessori per animali ed appartenenti ad organizzazioni della GDO.  I dati contenuti nel rapporto sono relativi ad un leader panel di 86 punti vendita con insegna Amici di Casa Coop, Petstore Conad, Animali Che Passione, Joe Zampetti, Pet Elite (Selex) e Ayoka (Vegè).




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sabato 10 aprile 2021

Dimmi come passi la serata e ti dirò che birra bere: dal mastro birraio ecco gli abbinamenti perfetti per 10 "night at home" a prova di coprifuoco

Di seguito trovate l'approfondimento che abbiamo realizzato sulle 10 birre perfette da abbinare alle 10 tipiche "night at home" a prova di coprifuoco secondo i consigli del mastro birraio Simone Brusadelli.

Dalla partita al pub con gli amici al big match da guardare sul divano, dalla frenesia dei concerti sold out al disco preferito da ballare e cantare a squarciagola in salotto: cambiano i luoghi e le modalità di acquisto, ma la birra continua ad essere una certezza nelle serate casalinghe di milioni di italiani.

A confermarlo sono i dati di Doppio Malto che ha distribuito 30mila bottiglie in tutta Italia dall'aprile scorso.


DIMMI COME PASSI LA SERATA E TI DIRÓ CHE BIRRA BERE: DAL MASTRO BIRRAIO. 

ECCO GLI ABBINAMENTI PERFETTI PER 10 "NIGHT AT HOME" A PROVA DI COPRIFUOCO. 

Dalla partita al pub con gli amici al big match da guardare sul divano, dalla frenesia dei concerti sold out al disco preferito da ballare e cantare a squarciagola in salotto: cambiano i luoghi e le modalità di acquisto, ma la birra continua ad essere una certezza nelle serate casalinghe di milioni di italiani. 

A confermarlo sono i dati di Doppio Malto che ha distribuito 30 mila bottiglie in tutta Italia dall'aprile scorso. Dagli esperti arrivano i consigli su come abbinare la bevanda a base di luppolo alle diverse tipologie di serata.

 

Che sia chiara, scura, ambrata o speciale, la birra mette d'accordo tutto lo Stivale. In epoca Covid-19 il legame tra gli italiani e la bevanda rinfrescante, dalle mille sfumature e colori, rimane indissolubile e si rafforza, adattandosi al cambiamento delle abitudini di consumo. 

È quanto emerge dalla ricerca condotta recentemente da BVA Doxa per AssoBirra, dove il numero di italiani che acquista birra online cresce del 19%: di questi, 1 su 4 dichiara di aver iniziato ad utilizzare il canale e-commerce proprio durante il primo lockdown. 

Tra i numerosi vantaggi dell'acquisto in rete prevale la possibilità di informarsi più approfonditamente (69%) e di lasciarsi ispirare dall'ampia varietà di birra presente nelle vetrine virtuali (43%). 

A confermare la tendenza è anche Doppio Malto che nell'aprile 2020 ha inaugurato il proprio canale di vendita online, distribuendo in meno di un anno circa 30 mila bottiglie in tutto il territorio nazionale; il tutto con un importante tasso di fidelizzazione e il 29% degli utenti che ha effettuato almeno due ordini. 

Negli Stati Uniti, invece, secondo una ricerca di Nielsen pubblicata da Forbes, la vendita di birra in rete è cresciuta del 42% a marzo 2020. Oltre all'e-commerce, aggiunge AssoBirra, più del 50% degli italiani ha ordinato birra da asporto da locali, bar e pizzerie vicino a casa, supportando così il settore della ristorazione ancora in difficoltà. 

Fenomeno verificato anche in Spagna dove il mese scorso, come riportato da Ibero Economía, dopo la comunicazione della chiusura anticipata dei locali a Madrid, la vendita di birra è aumentata dell'11,3%: aumento significativo, seppur lontano dal 78% dello scorso marzo, quando all'annuncio delle prime restrizioni, gli spagnoli, come il resto del mondo, presero d'assalto i supermercati. 

Cambiano le modalità e il luogo di consumo, ma la birra continua ad accompagnare le serate di milioni di persone. Non a caso, più di 8 italiani su 10 pensa che la birra sia adatta a qualsiasi occasione (AssoBirra), dalla partita sul divano, all'aperitivo in call con gli amici, fino alla serata dedicata alla serie tv preferita. 

La birra è da sempre sinonimo di convivialità e di amicizia, simbolo dello stare insieme e rimane tale anche adesso che le abitudini degli italiani sono cambiate, regalando un po' di socialità anche tra le mura domestiche. 

A confermare questo legame è Giovanni Porcu, CEO di Foodbrand, proprietario del marchio Doppio Malto: "Nonostante i tempi complessi e le restrizioni che ancora limitano la vita sociale, i consumatori non hanno voluto rinunciare alla birra. Il nostro EHI!-Commerce, lanciato un anno fa durante il primo lockdown, è nato proprio dal desiderio di rimanere al fianco di chi già ci conosceva o di chi avrebbe voluto scoprire la vasta offerta del birrificio Doppio Malto: abbiamo cercato così di portare nelle loro case un momento di spensieratezza e leggerezza da gustare durante la visione di un film o un aperitivo in call. Abbiamo scoperto come la socialità, elemento che oggi sta cambiando per adattarsi alla nuova realtà, continui ad essere un valore fondamentale per milioni di italiani".

 

Ma come abbinare la birra al tipo di serata che si vuole trascorrere? Il mastro birraio di Doppio Malto Simone Brusadelli spiega: "Le tipologie di birra sono numerose e la scelta potrebbe sembrare difficile. C'è chi sceglie in base alla gradazione alcolica, al tipo di fermentazione, o alle sfumature del gusto, chi invece in base alla propria personalità. Predilezioni individuali a parte, la birra è la bevanda adatta a una molteplicità di occasioni. Ad esempio, tra le birre più consumate durante le partite di calcio c'è la English Strong Ale, una birra ad alta fermentazione con una forte personalità. Per la visione di film e serie tv si tende a preferire, invece, un gusto più ricercato, come quello della Triple Honey Ipa, un blend perfetto tra diversi stili, con spiccate note di miele di castagno e caramello bilanciate dalla luppolatura americana, o della classica Pils dal colore giallo paglierino, dal gusto delicato di cerali e crosta di pane, con un fresco finale luppolato. Per un aperitivo home made in videochiamata con gli amici suggerisco una IPA, una Ale che ha segnato la storia e che continua ad essere sempre alla moda, con note di caramello e luppolo in un perfetto mix. Una cosa è certa: la birra unisce e crea un'esperienza da condividere".

 

Una Triple Honey Ipa, ad alta fermentazione, è infatti perfetta da accompagnare alla visione di un grande classico cinematografico: intrigante, di carattere, generosa di emozioni, amabile ma allo stesso tempo delicatamente amara, ricca e complessa come un vero capolavoro (La Crash). 

Giornata piena di call, progetti da consegnare e l'unica cosa che si vuole fare è rilassarsi guardando la propria serie tv preferita? 

Una classica Pils: a bassa fermentazione, caratterizzata da un equilibrio perfetto tra la dolcezza dei cereali e la forza del luppolo che ne esalta la freschezza, è la birra che ci vuole (Oak Pils). Con il lockdown sono aumentati gli utenti che si ritrovano a giocare in gruppo a videogiochi online. Basti pensare che, secondo il report 2020 di Epic Games, il numero di utenti giornalieri attivi è aumentato del 192% rispetto al 2019, raggiungendo 31,1 milioni di giocatori attivi. 

Alla serata gaming si può abbinare un'americana, stile Extra Special Bitter, ambiziosa, secca e dissetante che sa dare la giusta carica per vincere ogni partita (Bitter Land). 

Ci sono invece coloro che, dopo aver scoperto la passione per la cucina durante il primo lockdown, cimentandosi nella realizzazione dei classici, ora vogliono conoscere ed esplorare nuove tradizioni e cucine etniche: se il menu prevede ravioli di carne al vapore, spaghetti di soia con carne e verdure e pollo alle mandorle, l'ideale è abbinare una Ginger Ale, ad alta fermentazione, dal colore ambrato e dal profilo spiccatamente balsamico, che possa rievocare i profumi e l'atmosfera di un lontano mercato orientale (Zingibeer). 

Che sia un compleanno, una promozione o un anniversario, bisogna festeggiare. E se il distanziamento sociale non permette di riunirsi, si può sempre fare una videochiamata di gruppo e brindare con una Ipa ad alta fermentazione, dal gusto lungo, equilibrato e importante, come l'occasione da festeggiare (Mahogany Ipa). 

Appuntamento con la squadra del cuore: divano, pizza e una English Strong Ale, forte e ad alta fermentazione, sono gli ingredienti perfetti per la serata del tifoso (Stone Ale). 

E se lui è concentrato a guardare la partita, ci si può ritagliare del tempo per sé stesse, dedicandosi a una skin care più approfondita, con in sottofondo la playlist o il podcast preferito, sorseggiando una IPA pigra e oziosa, dal colore velato, con una gradazione alcolica bassa, dal gusto intensamente fresco e agrumato (Summer Ipa). 

Dalla cura del corpo a quella della mente: per chi vuole passare la serata in compagnia di un romanzo da sogno, la compagna perfetta è una birra ricca di aromi in stile doppelbock (La doppia). 

E se l'idea di relax è una serata di chiacchiere infinite in videocall? Mentre ci si scambia consigli e si risolvono problemi, una classica Helles, birra a bassa fermentazione dal gusto morbido poco luppolato, è l'ideale (Leila senza glutine). 

Infine, non va dimenticato anche un incontro faccia a faccia, ovviamente con i propri congiunti: in questo caso una Ale dal colore ambrato, ben equilibrata con delicate note di frutti rossi, è ciò che serve (Rust Ale).

 

Ecco le 10 birre perfette da abbinare a 10 serate, secondo il mastro birraio di Doppio Malto:

 

  1. DIVANO, COPERTA E CLASSICONE: una Triple Honey IPA ad alta fermentazione, dolce ma allo stesso tempo amara, è ideale da abbinare a quei film che hanno il sapore di un abbraccio con gli amici di sempre. (Crash beer)
  2. BINGE WATHCING DI SERIE TV: una maratona di serie tv mette sempre sete e quello che ci vuole è una classica Pils a bassa fermentazione, dal gusto equilibrato. (Oak Pils)
  3. GAMING ONLINE: la noia va giocata ad armi pari, una Extra Special Bitter, ambiziosa e dissetante, darà la giusta carica per sconfiggere i propri avversari online. (Bitter Land)
  4. CUCINA ETNICA: se il menu prevede di viaggiare lontano con nuovi sapori, una Ginger Ale speziata ad alta fermentazione farà rievocare i profumi e l'atmosfera di un lontano mercato orientale. (Zingi)
  5. VIRTUAL CELEBRATION: che sia un compleanno, un anniversario o una promozione, si può brindare in video call con gli amici con una IPA, dal gusto lungo, felice e importante. (Mahogany Ipa)
  6. CHAMPIONS NIGHT: il divano che diventa la "curva", pizza e una English Strong Ale, forte e ad alta fermentazione, sono gli ingredienti perfetti per tifare e spingere verso la vittoria la propria squadra del cuore. (Stone Ale)
  7. HOME SPA: una Session Ipa preparata con scorze d'arancia è perfetta se la serata prevede skin care e podcast preferito. (Summer Ipa)
  8. BOOK & DREAM: socializzare con un romanzo può essere meraviglioso, meglio se a farvi compagnia sono i profumi di caffè, cioccolato, liquirizia e tabacco di una Doppelbock davvero speciale (La doppia)
  9. VIDEOCALL NO-LIMIT: ci sono chiacchiere che non finiscono mai e sono le migliori. Vanno accompagnate con una Helles, chiara a bassa fermentazione, delicata. (Leila senza glutine)
  10. FACE TO FACE: quando l'incontro non è a distanza e non ci sono schermi è il momento di una English Ale, affascinate all'occhio e al palato. (Rust Ale)



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Partnership, l'abbigliamento intimo al servizio delle due ruote: nasce la collaborazione tra BikerX e SIXS

BIKERX ANNUNCIA LA NUOVA PARTNERSHIP CON SIXS: LA PASSIONE PER LE DUE RUOTE SI UNISCE AL COMFORT DELL'INTIMO SPORTIVO

La scuola di guida sicura su due ruote lancia una nuova collaborazione con SIXS per la fornitura di intimo tecnico per istruttori e piloti. Per Eliana Macrì, presidente di BikerX "Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco un partner come SIXS, azienda con la quale condividiamo non solo la passione per lo sport, ma anche i concetti di sicurezza e comfort in sella".

 

Non c'è niente di più importante che viaggiare su due ruote in sicurezza e sentirsi comodi alla guida. È questa la filosofia che ha dato vita alla collaborazione tra BikerX e SIXS, azienda italiana leader nell'abbigliamento intimo sportivo. La nuova partnership prevede, infatti, la fornitura di capi e accessori, per i sette istruttori e i due piloti della Scuola Federale BikerX. La linea intimo di SIXS è stata concepita per offrire il massimo comfort durante qualsiasi attività sportiva, grazie alle sue caratteristiche innovative che conferiscono una sensazione di asciutto e freschezza sulla pelle in qualsiasi condizione climatica. "Siamo molto orgogliosi di avere al nostro fianco un partner come SIXS, azienda con la quale condividiamo non solo la passione per lo sport e le due ruote, ma anche i concetti di sicurezza e comfort in sella – spiega Eliana Macrì, presidente di BikerX – Quando si parla di abbigliamento tecnico bisogna sempre scegliere il meglio per potersi sentire comodi e a proprio agio alla guida, soprattutto quando si percorrono itinerari molto lunghi e avventurosi". La combinazione perfetta tra l'accurato mix di fibre tecniche e il particolare punto di tessuto danno vita all'Original Carbon Underwear, un tessuto risultato di anni di ricerca, brevettato e concepito da SIXS con l'obiettivo di aiutare gli atleti a raggiungere comfort mai provati prima durante l'attività sportiva. Grazie alle incredibili caratteristiche di termoregolazione e traspirazione, i capi SIXS permettono di mantenere la pelle sempre asciutta, contrastando la formazione dei cattivi odori: indossare l'intimo su due ruote permette di evitare bruschi raffreddamenti riducendo sensibilmente anche gli infortuni muscolari. SIXS dichiara: "Quando ci si affaccia ad una nuova passione è indispensabile avere al proprio fianco qualcuno che ci accompagni, che ci aiuti a fare le scelte corrette nei tanti dubbi che incontreremo lungo la strada. Questo non riguarda solo i neofiti, può coinvolgere anche navigati motociclisti che scelgono di imparare qualcosa di più. La partnership nata tra SIXS e BikerX vuole sottolineare l'importanza di vestire abbigliamento intimo adatto alla moto, in tutte le sfaccettature ed usi possibili, per dire finalmente "basta!" alla vecchia maglietta di cotone."




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giovedì 18 marzo 2021

Telemarketing molesto: l'86,5% di chi chiama non è iscritto al ROC

Ad un mese dal lancio del primo decalogo per smascherare i telemarketer selvaggi, Assocontact e OIC pubblicano i risultati delle segnalazioni ricevute dai consumatori, dove si evince - tra l'altro - che la quasi totalità degli operatori telefonici segnalati (86,5%), non risultano essere iscritti al ROC.

TELEMARKETING MOLESTO: L'86,5% DI CHI CHIAMA NON È ISCRITTO AL ROC

Si intensificano le segnalazioni ricevute da Assocontact e OIC a seguito della pubblicazione del decalogo per i consumatori

Roma, 18 marzo 2021 – Sono in costante aumento le segnalazioni che quotidianamente vengono registrate da Assocontact e OIC tramiteun Form di segnalazione, strumento creato appositamente per raccogliere le lamentele dei consumatori (qui la pagina web di riferimento). Dai risultati raccolti durante il primo mese di attività dal lancio del Decalogo per i Consumatori dello scorso 15 febbraio, appaiono evidenti alcuni risultati, purtroppo allarmanti. Primo tra tutti il fatto che la quasi totalità delle segnalazioni (86,5%) riguarda call e contact center non iscritti al ROC dato, questo, che denota la tendenziale abitudine ad aggirare le norme che regolano il comparto.

Interpretando i dati raccolti si evince, inoltre, che diminuiscono le segnalazioni relative alle Telco e aumentano invece quelle riferite agli operatori Energy (-5% i primi e +5% i secondi) e crescono del 7% i contatti definiti di "pratica scorretta", ovvero quelli di natura fraudolenta che propongono, cioè, offerte in modo volutamente fuorviante. I numeri iscritti al ROC, invece, si comportano decisamente meglio dei non iscritti, dove al più viene contestata loro l'eccessiva frequenza nel contatto. Menzione particolare, infine, per tutte quelle segnalazioni ricevute dai consumatori che raccontano di telefonate in cui – pur di promuovere i passaggio al Mercato Libero dell'energia - l'operatore si inventa l'impossibile, ben al di là delle reali promozioni in essere.

"La parola chiave qui è trasparenza", commenta Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact, "L'aver sostenuto fortemente questa partnership con OIC, mettendoci volutamente in discussione per favorire un percorso di riconciliazione, con i consumatori parte proprio dalla constatazione che ahimè, le cose non stanno andando bene. Come sostenuto anche dal Professor Pasquale Stanzione, Presidente dell'Autorità garante della protezione dei dati personali, intervenuto durante il nostro ultimo webinar, solo un atteggiamento proattivo da parte di tutti: call e contact center legali, committenti e consumatori, potrà cambiare veramente la situazione grazie, anche, all'adozione e all'utilizzo di strumenti efficaci come il Decalogo, la Camera di Compensazione la revisione del Codice di Autoregolamentazione e, non da ultimo, l'allargamento del Registro delle Opposizioni anche alle numerazioni mobile, in arrivo entro questa estate".

Dello stesso avviso anche Raffaella Grisafi, Vicepresidente di OIC che afferma: "Nessuno, consumatori in primis, è più disposto ad accettare strutture di call center illegali. Il lavoro svolto in questi mesi con i professionisti e le aziende di Assocontact, sta cominciando a produrre risultati.Il primo passo – su cui stiamo lavorando -è raccogliere ed analizzare con metodo ogni singola segnalazione, fino ad arrivare alle segnalazioni alle Autorità Competenti per stimolarne l'intervento inibitorio e sanzionatorio. E' un percorso complesso ma che sta producendo un feedback importante. Con piacere riceviamo molte e-mail di apprezzamento dai consumatori. Uno su tutti, di un utente che ogni giorno ci scrive attraverso il form: "Grazie per lo splendido lavoro svolto sino ad oggi, che è servito a far diminuire in modo significativo la frequenza di volte con cui vengo importunato". Ciò ci motiva perché conferma l'utilità della nostra azione e soprattutto rafforza la consapevolezza del dover procedere in questa direzione insieme ad Assocontact.




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giovedì 11 marzo 2021

Attività motoria rimedio essenziale contro l’ansia e la depressione da lockdown

Attività motoria rimedio essenziale contro l'ansia e la depressione da lockdown

Pubblicati sulla rivista PLOS ONE i risultati dell'indagine IO CONTO 2020 condotta fra studenti e dipendenti di alcuni atenei italiani tra cui Pisa Se durante il lockdown dello scorso anno le persone avessero potuto mantenere gli stessi livelli di attività motoria, si sarebbero potuti evitare fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione. È questo il risultato più rilevante dell'indagine "IO CONTO 2020" condotta fra studenti e dipendenti delle università di Pisa, Firenze, Torino, Genova e Messina ora pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE, nell'articolo "Psychological distress in the academic population and its association with socio-demographic and lifestyle characteristics during COVID-19 pandemic lockdown: results from a large multicenter Italian study."

Lo studio, coordinato dall'Università di Pisa (Laura Baglietto, Marco Fornili e Davide Petri del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale e Carmen Berrocal del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica), ha consentito di raccogliere informazioni relative allo stile di vita della popolazione universitaria durante il lockdown tra aprile e maggio 2020 tramite un sondaggio online a cui hanno partecipato 18.120 tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle università partecipanti.

Il risultato pubblicato su PLOS ONE riguarda l'analisi dei dati relativi al disagio psicologico dei partecipanti da cui è risultato che elevati livelli di ansia o depressione erano presenti con maggiore frequenza fra gli studenti, fra i partecipanti con un basso reddito e fra coloro che, durante il lockdown, hanno interrotto la pratica dell'attività fisica. Rispetto a coloro che sono sempre stati inattivi, chi è riuscito a praticare con continuità attività fisica durante il lockdown ha avuto un rischio ridotto del 20% di soffrire di ansia e depressione, mentre chi ha interrotto la pratica dell'esercizio fisico ha avuto un rischio maggiore del 50%.

Gli autori del lavoro hanno appunto stimato che, se durante il lockdown si fossero potuti mantenere gli stessi livelli di attività fisica, si sarebbero potuti evitare fino al 21% dei casi gravi di ansia o depressione. Questo risultato suggerisce che durante la pandemia la promozione della pratica dell'attività fisica in condizioni di sicurezza dovrebbe essere una priorità di salute pubblica per il contenimento dell'inevitabile aumento del disagio psicologico associato all'insicurezza socio-economica della popolazione.

Il lavoro è disponibile sul sito della rivista al link https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0248370.




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giovedì 4 febbraio 2021

La reputazione internazionale di Mario Draghi migliora la reputazione dell'Italia del 16%. I dati dello studio

La reputazione internazionale di Mario Draghi migliora la reputazione dell'Italia del 16%. I dati dello studio

I dati dell'algoritmo Reputation Rating evidenziano un miglioramento della Reputazione dell'Italia alla sola ipotesi di Draghi premier. Crescono soprattutto la fiducia degli investitori internazionali e il Driver reputazionale delle performance finanziarie a +32%.

 

 

La sola ipotesi che Mario Draghi possa ricoprire il ruolo di premier ha portato un miglioramento della Reputazione dell'Italia di 16 punti percentuali. Un dato che si trasforma in capitale economico contante, grazie alla fiducia di mercati e istituzioni.

 

Questo è quanto emerge dall'analisi realizzata da attraverso l'algoritmo brevettato di Reputation Rating, che ne pesa e misura le dimensioni, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.

 

A sole 24 ore dai primi dati rilevati, l'algoritmo ha rilevato un incremento della Reputazione dell'Italia pari a circa 16 punti percentuali, considerando anche la cattiva situazione di partenza causata dalla crisi politica in corso nelle scorse settimane, che ha inciso in negativo in termini di fiducia nei confronti del nostro Paese.

 

Andando ad analizzare l'incremento nello specifico, per quanto concerne i Driver che determinano il valore della Reputazione, Leadership e, soprattutto, Performance, intese in senso finanziario, sono tra i più rilevanti. In particolare, la Reputazione dell'Italia in termini di Performance finanziaria è schizzata alle stelle, registrando un +32%, grazie alla fiducia internazionale nei confronti di una figura come quella di Mario Draghi, tra le prime che affiorano in mente in termini di affidabilità negli investimenti.

 

A pensarlo, e dunque parliamo di Stakeholder, sono per lo più Cittadini, come rilevato dalla Sentiment Analysis in rete degli utenti, che analizza blog post, social e forum, che evidenzia un Sentiment positivo del 71% attorno alle keyword connesse a Draghi Premier. Ottimo riscontro anche da parte di Investitori e Istituzioni Internazionali, che esprimono una piena fiducia nella figura di Draghi, che si riflette anche sul mercato, con il forte rialzo di Piazza Affari e lo Spread che vira in giù a quota 100.

 

Ancora, positive le menzioni derivanti da analisi e report Unicredit, Equita, BofA, Citi e Banca Akros, che hanno partecipato come importanti data-entry nella stima generale di incremento Reputazionale da parte del Reputation Rating. Infine, non cresce la Reputazione dell'Italia registrando le performance delle menzioni da parte di importanti Stakeholder come Ministri e Politici interni, impegnati in dibattiti autoreferenziali, provando la netta crisi della politica attuale.

 

"Questo è uno di quei casi emblematici in cui la Reputazione di una singola persona diventa immediatamente capitale economico traslato su una intera nazione. – Spiega Davide Ippolito, cofondatore di Reputation Rating – Mario Draghi ha una reputazione internazionale così altamente consolidata che la sola notizia di una sua possibile nomina ha portato benefici economici per l'Italia che si vedranno, qualora l'ipotesi di governo andasse in porto, nel brevissimo termine. Il concetto di Reputazione è molto complesso e implica aspetti, che se gestiti in maniera integrata e sequenziale, permettono di raggiungere risultati positivi in termini di fiducia e percezione. Speriamo che la politica capisca il delicato momento, e quanto sia importante in questo momento non venir meno ai nostri impegni internazionali".

 

 

La ricerca

L'algoritmo del Reputation Rating, pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.

Nel dettaglio, è stata svolta un'analisi di:

                    media intelligence, dove l'algoritmo ha raccolto e confrontato il Sentiment e i contenuti dei commenti delle principali testate internazionali, come The Wall Street Journal, The New York Times, Financial Times, il Times, Le Monde, LesEchos, Euronews, Der Spiegel, Tagesschau, El Mundo, El Pais, Xinhua, Cgtn e molti altri. 

                    Web Reputation analysis, con una rilevazione generale del sentiment online degli utenti in rete in Italia e nel mondo, analizzando con l'algoritmo parole chiave e topic come #MarioDraghi #DraghiPremier #ItaliaDraghi #ItalyPoliticalCrisis, per studiarne l'incidenza sulla Reputazione. In questa analisi, sono stati presi in considerazione soprattutto Tweet e dichiarazioni di esponenti politici e istituzioni internazionali.

 

Questa attività ha prodotto circa 143.000 risultati, che sono stati processati dall'algoritmo del Reputation Rating. I risultati sono poi stati ponderati in base alla copertura stimata del pubblico (misurata in impression e copertura totale) e alla media giornaliera dei visitatori utilizzando Alexa

 

Per quanto concerne l'incidenza sulla Reputazione, questa viene calcolata suddividendo la Reputazione in 10 asset reputazionali, che permettono di studiare i diversi aspetti e interlocutori di un concetto così vasto ed eterogeneo come la Reputazione: i Driver, ovvero Prodotti e Servizi, Leadership, CSR, Governance, Performance, e gli Stakeholder, ovvero Cittadini, Investitori, Ministri e Politici, Istituzioni internazionali, Fornitori.




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martedì 26 gennaio 2021

L'opinione di Extreme Networks - 2021: impararare dal passato, vivere nel presente, creare il futuro

2021: imparare dal passato, vivere nel presente, creare il futuro

di Johanne Lennon, Senior Manager Product Marketing, Extreme Networks

 

L'adozione delle tecnologie digitali ha subito una rapida accelerazione nel 2020, in seguito alla situazione che si è sviluppata a causa della pandemia. Cosa possiamo aspettarci per il 2021? La trasformazione digitale continuerà allo stesso ritmo vertiginoso oppure, nella nostra ricerca di una parvenza di normalità, il vaccino potrebbe spingerci a tornare al comfort delle vecchie abitudini?

Dal digitale all'umano

Dal punto di vista della tecnologia e della rete, non siamo mai stati così preparati per il futuro. La pandemia ha accelerato di anni la trasformazione digitale e l'adozione di tecnologie digitali, e ha avvicinato il futuro. Eppure, non siamo mai stati così nostalgici del passato. Dopo mesi di isolamento, desideriamo incontrare parenti e amici, fare shopping in un centro commerciale, e assistere a un concerto o a un evento sportivo dal vivo.

Per quanto appassionati di tecnologia, oggi quello che vogliamo è il contatto umano. Nel 2021, la sfida per le aziende sarà quella di trovare un equilibrio tra la soddisfazione delle esigenze di "normalità" degli utenti e il rischio di un ritorno al vecchio modo di lavorare.

Adozione di tecnologie digitali a un ritmo sostenibile

Le tendenze del 2020 continueranno nel 2021, anche se a un ritmo più sostenibile. Mentre la nuova normalità sarà diversa dalla vecchia, le tecnologie - tra cui AI/ML, cloud, analisi, Wi-Fi 6, accesso remoto, SD-WAN, automazione, IoT, 5G, e altro ancora - avranno un ruolo chiave nelle reti del futuro. La frenetica evoluzione del 2020 lascerà il posto a un approccio più ponderato, dove l'attenzione si sposterà dalla connettività all'esperienza, e le aziende riprenderanno a bilanciare le priorità tra esperienza dell'utente, produttività, sicurezza e TCO.

L'impresa distribuita diventerà la nuova norma

La pandemia del 2020 avrà un impatto duraturo sulle aziende, in quanto gli uffici saranno sempre più piccoli e ottimizzati in funzione del lavoro da remoto, mentre aumenteranno tutte le opzioni di connettività. La nuova normalità sarà un'azienda infinitamente distribuita, dove la posizione fisica degli utenti non avrà più importanza, e dove la qualità del rapporto umano sarà strettamente legata a quella dell'esperienza utente.

I servizi cloud in abbonamento diventeranno la regola

Nel 2020, i consumatori si sono rivolti in massa ai servizi cloud, al punto che non sarà possibile tornare indietro. La scalabilità, la rapidità e la semplicità dei servizi in abbonamento sono state fondamentali durante la pandemia. Nelle imprese, l'adozione del cloud è andata oltre il SaaS e ha coinvolto anche i servizi di rete e di infrastruttura, dove hanno avuto grande importanza la flessibilità finanziaria e la possibilità di avere gli aggiornamenti in modo automatico.

I dati continueranno ad avere un ruolo fondamentale

Il ruolo dei dati continuerà a essere importante, perché dalla loro analisi dipenderanno la qualità dell'esperienza utente, la sicurezza, e l'automazione delle operazioni nell'infrastruttura aziendale. E il cloud avrà un ruolo centrale, dato che - secondo Gartner - entro il 2022 il 90% dei dati proverrà dai servizi di cloud pubblico.

Tuttavia, i dati possono causare diversi problemi, a seconda di chi e come li utilizza, anche in funzione di ML/AI, di quanto sono accurati, e per quanto tempo vengono conservati. Nel 2020 gli utenti hanno dovuto sviluppare rapidamente la loro consapevolezza verso la sicurezza e la privacy dei dati, e il loro utilizzo etico, per cui nel 2021 diventerà fondamentale un confronto a tutti i livelli sul valore dei dati, anche perché all'interno delle aziende continuerà a crescere il numero delle soluzioni basate sui dati, come quelle di AI/ML.

La sicurezza rimarrà una priorità assoluta

Tutte le organizzazioni riconoscono l'importanza di una forte sicurezza informatica, ma spesso questa viene messa in secondo piano di fronte all'emergere di altre priorità. Nel 2021 questo non sarà possibile, di fronte a una crescita degli attacchi informatici che è arrivata a interessare persino il governo degli Stati Uniti, e scatenerà lo sviluppo di nuove soluzioni e raccomandazioni, e un maggiore coordinamento a livello globale contro le minacce.

Conclusione

Come ci ha insegnato il 2020, la capacità di adattarsi al cambiamento è alla base del successo e della sopravvivenza. Questo sarà altrettanto vero nel 2021. Nessuno è in grado di prevedere gli sviluppi, nemmeno a breve termine, se ci saranno una terza e una quarta ondata del virus, e se o quando riusciremo a tornare a una parvenza di normalità. Nel 2021 la tecnologia ci aiuterà a trovare un equilibrio tra imparare dal passato, vivere nel presente e creare il futuro.




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