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martedì 30 luglio 2019

ShopFully (DoveConviene) consolida la propria leadership nel drive-to-store in Italia con due nuovi ingressi in un team sempre più internazionale

ShopFully (DoveConviene) consolida la propria leadership nel drive to store in Italia con due nuovi ingressi in un team sempre più internazionale

Jason Boon da Nexi ed Edit Tafilaj da TheFork si uniscono a un team di oltre 200 professionisti di 16 nazionalità, focalizzato sul trasformare tempo speso su mobile in visite misurabili in negozio

 

Milano, 30 luglio 2019 – ShopFully, la drive to store company leader in Italia e attiva anche con il brand DoveConviene, attrae sempre più talenti internazionali e consolida un team di professionisti internazionale, anche quest'anno in crescita di quasi il 20%.

 

Un contesto aziendale quello di ShopFully, in cui giovani e promettenti talenti lavorano a una delle più grandi sfide del digitale, quella del drive-to-store: reinventare il volantino, il trade marketing e l'advertising mobile, generando visite misurabili nei negozi fisici. 

 

Partner di più di 650 retailer e brand a livello globale, ShopFully si distingue nel panorama del Mobile-To-Store, come l'unica piattaforma di drive to store in grado di raggiungere la totalità degli shopper digitali – grazie a DoveConviene, al premium network inaugurato con Italiaonline e alla partnership con player OTT – ottimizzarne la conversione da online a negozio e misurare in modo efficace le visite effettivamente generate. La misurazione delle StoreVisits, circa 800 Milioni quelle monitorate lo scorso anno, è l'unica con un livello di accuratezza validato da Nielsen pari al 98.8% e supportata da analytics e preziosi insights.

 

ShopFully è oggi una realtà in costante crescita, italiana e internazionale allo stesso tempo (sia per la presenza di sedi all'estero, 6 in totale tra Europa, APAC e LATAM, che per il melting pot delle 16 differenti nazionalità presenti internamente), con un team composto da oltre 200 persone che attrae e ricerca nuovi talenti da diverse industry e in tutto il mondo. 

 

I due nuovi arrivi, Jason Boon ed Edit Tafilaj, entreranno entrambi a far parte del team focalizzato sul settore della grande distribuzione, impegnato con i top retailer nel reinventare il volantino e più in generale, le promozioni geolocalizzate su digitale.

 

Jason Boon entra infatti in ShopFully con il ruolo di Sales & Strategic Partnership Director e, riportando direttamente al Country Manager Marco Durante, definirà le strategie di vendita e marketing per i settori grocery, drugstore ed elettronica di consumo. La sua carriera è iniziata come imprenditore, per poi proseguire in un percorso aziendale di successo prima in Vodafone e successivamente in CartaSì, dove ha seguito l'intero processo di digitalizzazione in Nexi, fino alla sua quotazione in borsa.

 

Con lui lavorerà Edit Tafilaj anche lei new entry nel team italiano con il ruolo di Head of Strategic Partnerships. Edit, laureata in materie economiche, arriva da TheFork, dove ha gestito un progetto globale, e contribuirà all'implementazione della strategia sempre sugli stessi vertical, con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di business per i clienti B2B. 

 

"Oggi ShopFully può contare su una vera e propria squadra di talenti con competenze complementari nel mondo tech, retail, media e digital, ormai consolidata e riconosciuta sul mercato. Un team in continua crescita che risponde in modo puntuale all'esigenza dei nostri clienti di reinventare alcuni dei propri strumenti chiave di drive to store su digitale, dichiara Marco Durante, Country Manager di ShopFully Italia. Sono più di 200 nel nostro gruppo le professionalità che lavorano insieme tutti i giorni nei nostri uffici ed è un grande orgoglio guidare un team dal DNA internazionale con uffici in 3 continenti, che ci permette di avere un approccio a 360 gradi, dal marketing alla tecnologia, alla grande sfida di guidare lo sviluppo del drive-to-store in Italia".



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venerdì 26 luglio 2019

FORTI DUBBI SUL NUOVO INDEBITAMENTO DI A.S. ROMA - LANCIO ASSOCIAZIONE AZIONISTI ROMA AI ROMANISTI

Il primo incontro dell'Associazione Azionisti Roma ai Romanisti si è svolto sul biondo Tevere, per presentare un'iniziativa che vuole dare nuovo slancio al cuore giallorosso. Il Presidente dell'Associazione Giovanni Gelsomino ha sottolineato "vogliamo uscire dal degrado nel quale la Roma è stata lasciata da una linea precisa che le ha tolto i simboli della romanità. Le preoccupanti notizie di questi giorni: prima l'emissione di obbligazioni della Roma spa per €260 milioni, da una parte è stata giustificata per estinguere il finanziamento di circa € 210 milioni di Goldman Sachs, dall'altra ha l'innegabile effetto di liberare l'attuale azionista di maggioranza dalle fideiussioni prestate. Se la differenza di €50 milioni è giustificata dall'esigenza di sostenere le spese correnti, allora siamo messi malissimo! In aggiunta oggi la Roma ha tentato di vendere il 30% del pacchetto azionario di Roma Real Estate, che possiede Trigoria, ma l'operazione non ha trovato controparti interessate. Una smobilitazione in piena regola?" L'avvocato Gelsomino ha poi continuato dicendo che "come associazione vogliamo reagire nell'immediato mettendo insieme le azioni di noi tutti, perché gli azionisti hanno gli stessi interessi dei tifosi: vogliono che la squadra sia gestita al meglio!" Riccardo Mastrorillo, uno dei Vicepresidenti, ha evidenziato "l'obiettivo a breve termine: arrivare ad essere 50 soci azionisti effettivi, raccoglierne le deleghe ed andare in Assemblea!". Paolo Cento ha sottolineato che "come Roma Club Montecitorio ci unisce trasversalmente una cosa: il tifo, la passione per la Roma e un po' d'arrabbiatura per ciò che è accaduto in questi mesi rispetto a simboli e bandiere. Sono convito da tempo che l'azionariato popolare sia il futuro del calcio, non è più possibile pensare al tifoso solo come bancomat da spremere. Il calcio, in una città come Roma, deve essere una cosa popolare, capace di tenere insieme questa città in un momento di disgregazione totale. La nuova normativa ci permette nuove e più solide forme di rappresentanza che possono dare voce agli appassionati giallorossi". L'avvocato Gualtiero Gualtieri Vicepresidente ha concluso con un aneddoto: "vorrei ricordare Renato Rascel, negli anni '50, ebbe l'onere di annunciare al pubblico del Sistina che la Roma era andata in serie B… e disse: la Roma è una fede, non si discute, si ama! E quell'anno, quello in cui la Roma giocò in serie B, ebbe il secondo maggior incasso tra la serie A e B, superata solo dal Milan che, però, vinse lo scudetto. La Roma era vita, la storia di un popolo; ed ora? Quello che vogliamo fare con la nostra Associazione è riportare nella città il senso di appartenenza, ricordando ai Romani che la Roma rappresentava una grande cultura e che può ancora farlo."




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sabato 20 luglio 2019

Moda: dall’America arriva il fashion renting: il noleggio di vestiti e accessori firmati esplode anche in Italia

ATTUALITÀ, DAGLI STATI UNITI ARRIVA IL FENOMENO "FASHION RENTING": IL NOLEGGIO DI VESTITI E ACCESSORI FIRMATI ESPLODE ANCHE IN ITALIA


Arriva dall'America, ha già conquistato Regno Unito e Cina e sta per rivoluzionare armadi e stile di vita delle italiane. Il "fashion renting" online varrà quasi 2 miliardi di dollari nel 2023, rappresenta il connubio perfetto tra stile e sostenibilità e permette di risparmiare ed evitare sprechi e stress. A completare la magia è il fatto di poter contare sulla preziosa assistenza delle "fashion renter", nuove figure professionali che aiutano a noleggiare il capo perfetto per ogni occasione.

 

Molte donne stenteranno a crederci eppure esiste qualcosa di meglio dello shopping ed è persino meno stressante, più economico, più sostenibile e soprattutto più soddisfacente. Si chiama "fashion renting", arriva dall'America, spopola in Cina e nel Regno Unito e recentemente sta esplodendo anche in Italia dove promette di rivoluzionare il guardaroba degli abitanti del Bel Paese. Dopo anni di armadi che si chiudono a stento per i troppi capi, corse pazze in occasione dei saldi e scontrini folli, il mondo del fashion ha scelto un altro binario e lancia il contrordine: è giunto il momento di dire addio ai vestiti inutilizzati appesi ad una gruccia per anni, svuotare il guardaroba e affidarsi al noleggio. A guidare la crescita del fashion renting è soprattutto il noleggio online che secondo Allied Market Research nel 2023 varrà la cifra record di 1,9 miliardi di dollari. Un trend che non solo realizza il sogno di ogni donna di avere a propria disposizione un armadio pressoché infinito e indossare sempre il capo perfetto per ogni occasione, ma che rappresenta un antidoto al "fast fashion", la tendenza che sta contribuendo a mettere in ginocchio la salute del Pianeta con la produzione eccessiva e indiscriminata di indumenti a basso prezzo "usa e getta". Come riporta El País, infatti, negli ultimi 15 anni la durata dei capi di abbigliamento è diminuita del 36% e oggi i vestiti hanno una vita media inferiore ai 160 utilizzi, una situazione che genera ogni anno 16 milioni di tonnellate di rifiuti tessili nella sola Unione Europea.

 

È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per DressYouCan, startup milanese protagonista del fenomeno "fashion renting", su oltre 30 testate internazionali dedicate a tendenze e attualità con il coinvolgimento di un panel di esperti tra docenti universitari e influencer per indagare sulle nuove abitudini fashion degli italiani. "Con il fashion renting chiunque può realizzare il desiderio d'indossare capi d'alta moda per un'occasione speciale – spiega Caterina Maestro, fondatrice di DressYouCan – o semplicemente risolvere il quotidiano problema dell'outfit da ufficio, affidandosi completamente alle competenze di esperte fashion renter. Il noleggio di abiti rappresenta un asso nella manica per stupire con la propria eleganza nonché una perfetta soluzione per chi sogna un guardaroba illimitato che non alimenti sprechi e inquinamento. L'idea della nostra startup è l'esatto opposto della moda low cost: punta sulla qualità e rende l'abbigliamento di classe alla portata di tutti con prezzi accessibili e con un sistema di noleggio online e offline molto semplice che sta riscuotendo grande successo".

 

Tra i principali vantaggi del fashion renting c'è soprattutto quello di evitare lo stress che si genera ogni volta che si apre l'armadio e non si trova il capo perfetto con una conseguente riduzione di sprechi di tempo. Come riportato dal The Telegraph, infatti, le donne spendono in media quasi un anno della loro vita, più precisamente 287 giorni, a rovistare nell'armadio per scegliere il giusto outfit. Una ricerca che lascia spesso insoddisfatti perché, per dirla come la storica giornalista di moda statunitense Mignon McLaughlin "le donne di solito amano quello che comprano, ma odiano i due terzi di ciò che è nei loro armadi". A questo si aggiunge che anche indossare di nuovo un vestito è per molte fonte di ansia: come racconta la rivista Business of Fashion una donna su 2 prova frustrazione al pensiero di portare uno stesso outfit più volte di fronte ai colleghi. Una situazione alimentata anche dai social che spingono ad apparire sempre perfette come dimostra uno studio della fondazione britannica Hubbub dal quale emerge che una donna su 3 considera un vestito vecchio dopo averlo indossato uno o due volte e che molte ritengono farsi fotografare due volte con lo stesso abito un vero e proprio passo falso. Ma non solo per cerimonie o per stupire followers e colleghi, il fashion renting si dimostra particolarmente utile per vestire i più piccoli o nei momenti di transizione della propria vita come durante la gravidanza, quando il corpo di una donna cambia in fretta e richiede di mese in mese abiti diversi.

 

Il noleggio di abiti e accessori è un trend la cui crescita è confermata anche dagli esperti accademici come il prof. Giovanni Maria Conti, docente di Storia e Scenari della Moda presso il Politecnico di Milano: "Il fashion renting rappresenta un nuovo modo di consumare soprattutto per Generazione Z e Millennial, i target più attenti alla sostenibilità. Da tre anni a questa parte il concetto di sharing si è allargato e andiamo verso un consumo che non è più originato dal possesso, ma dalla possibilità di poter utilizzare, anche solo per poche ore, un oggetto: probabilmente non è più il tempo di possedere, ma di potersi permettere un'esperienza".

 

Noleggiare gli abiti permette anche di essere più felici, come dimostrano gli esperti. Per anni lo shopping è stato considerato infatti quasi una sorta di strumento terapeutico, ma attualmente i consumatori sembrano preferire le esperienze agli acquisti di beni materiali. È iniziata infatti l'era dell'experience economy, come riporta CNBC, nella quale si investe in esperienze come viaggi o concerti anziché in vestiti, gioielli o accessori. Supporta questa filosofia anche la ricerca degli psicologi americani Amit Kumar, Thomas Gilovich e Matthew Killingsworth, la quale dimostra che mentre le persone tendono a sentirsi frustrate prima di un acquisto programmato, quando spendono il loro denaro in un'esperienza si sentono felici. A differenza dell'acquisto di numerosi abiti dopo attese ai camerini e code alla cassa, il noleggio è una vera e propria esperienza: grazie alla preziosa assistenza delle nuove figure professionali delle "fashion renter" è possibile farsi guidare e consigliare nella scelta del capo, adattarlo al proprio corpo con piccole modifiche sartoriali e infine sfoggiare un abito da sogno, sentendosi quasi un'altra persona.

 

Questo nuovo trend è amato anche dalle influencer come Marie-Loù Pesce: "Ricevere direttamente a casa o nella location dell'evento il proprio vestito rende tutto più facile perché spesso si parla di abiti di un certo valore oltre che volume e in questo modo non si rischia di sporcare, stropicciare o rovinare il capo. Negli anni con il mio lavoro ho accumulato molti abiti, per questo ho deciso di iniziare a noleggiarli in occasione di grandi eventi così da evitare di aumentare il numero di vestiti indossati solo una volta nella vita appesi nell'armadio". Concorda anche Pamela Soluri: "Grazie al fashion renting l'alta moda non è più un'utopia e noi fashion victim possiamo vivere in qualsiasi momento una magnifica Haute Couture Experience. È anche la nuova frontiera del risparmio e un'intelligente soluzione all'eterno problema femminile del dress code nelle occasioni speciali, dove la gioia iniziale dell'invito all'evento lascia spazio al panico che assale quando non si sa cosa indossare".

 

L'ultimo aspetto da analizzare, ma non meno importante, è che il fashion renting permette di ridurre l'inquinamento. Acquistare meno capi d'abbigliamento è oggi fondamentale per salvaguardare il Pianeta dal momento che, avvisa il The Guardian, se nei prossimi anni non ci sarà un cambio di passo di qui al 2050 l'industria del tessile sarà responsabile di un quarto del consumo del carbon budget, causando un aumento della temperatura di ben 2°C. Parola chiave sostenibilità, dunque, che per DressYouCan si traduce anche in una maggiore attenzione nel delivery: le consegne vengono effettuate a Milano in collaborazione con TakeMyThing, un servizio di pony sharing eco friendly che permette di ridurre le emissioni di CO2.



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mercoledì 17 luglio 2019

Gatti in vacanza: valigie pronte per il 50% dei felini - Il sondaggio di Feliway

Gatti in vacanza: valigie pronte per il 50% dei felini


Il sondaggio svolto nella community online di Feliway svela le tendenze nelle vacanze feline per l'estate appena iniziata

 

Milano, 17 luglio 2019 - Inseparabili anche in vacanza: il 50% dei proprietari porterà il proprio gatto con sé in villeggiatura e il 79,5% di chi non lo porterà lo farebbe volentieri, almeno ogni tanto. E' quanto emerge dal sondaggio sulle "Gatto-vacanze 2019" svolto da Feliway, il brand per la serenità dei gatti, attraverso la sua community Facebook, che conta oltre 795.000 proprietari e amanti dei gatti[1].

Ma dove andranno in vacanza i gatti italiani insieme ai loro proprietari? La scelta prevalente nella community è il soggiorno balneare (53,8%), seguito dalle destinazioni di montagna (per il 24,4%), senza tralasciare la campagna o collina (13%) e il lago (8,4%).

Che sia  in villeggiatura o in città il leitmotiv dell'estate felina sembra essere il detto "Casa Dolce Casa": la maggior parte dei gatti vacanzieri alloggerà infatti in una casa delle vacanze o in residence (86%), mentre per chi resta a casa sarà l'abitazione abituale il luogo di permanenza (86%), dove Micio verrà accudito da persone di fiducia del proprietario. Solo l'11% passerà le vacanze senza il proprietario ospite da amici o parenti e il 2,5% in una pensione per gatti.

Spesso, però, le vacanze con Micio sono fonte di difficoltà non solo durante il trasporto ma anche nell'ambientamento una volta giunti nel luogo di soggiorno: se il 30% dei gatti sembra amare i viaggi e si adatta agevolmente al nuovo ambiente, quasi il 70% manifesta un disagio transitorio o duraturo nell'abituarsi alla nuova realtà. Un disagio a cui i proprietari pongono rimedio portando i giochi e gli oggetti preferiti del proprio micio (28,7%), facendolo giocare spesso (21,3%), facendogli tante coccole (18%) e ricorrendo all'aiuto dei feromoni (19%), sostanze non farmacologiche che inviano ai gatti un messaggio naturale di benessere. "I feromoni felini, disponibili sotto forma di diffusore per ambiente o spray per il trasportino, sono un prezioso alleato che può aiutare tutti coloro che sperimentano questo disagio, regalando a tutta la famiglia vacanze davvero più serene" commenta Francesca Frigerio, Responsabile Marketing Linee OTC di Ceva Salute Animale. "I feromoni della linea Feliway riproducono gli stessi  feromoni che i gatti rilasciano in natura per marcare un territorio come conosciuto e sicuro e questo li aiuterà nell'ambientamento".

Proprio la difficoltà nell'ambientarsi in una nuova casa o hotel rappresenta il maggiore ostacolo nel portare Micio in vacanza: il 62% di chi non lo poterà lo fa proprio perché il gatto non sopporta cambiare ambiente e crede che stia meglio nella sua casa abituale, accudito da persone che conosce. Tuttavia, se le strutture ricettive fossero ritenute maggiormente cat-friendly il 57% dei proprietari lo porterebbe senza alcun dubbio o, almeno, più probabilmente.

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Adaptil® e Feliway® sono le linee di prodotto il benessere di cani e gatti grazie ad un messaggio di naturale appagamento noto scientificamente con il nome di feromoni. Adaptil e Feliway sono stati sviluppati da Ceva Salute Animale e rispondono alla necessità sentita dai di proprietari di gatti e cani di alleviare il disagio che osservano nei loro animali e vivere più felicemente insieme. Basati su principi non farmacologici e di efficacia dimostrata, le due linee si propongono di portare serenità nelle case di chi possiede un pet

[1] Sondaggio svolto nella Community Facebook di Feliway Italia con 244 risposte valide raccolte dal 24 al 30 giugno 2019.




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lunedì 15 luglio 2019

Flowmon Networks supporta il VPC Traffic Mirroring di Amazon

Flowmon utilizza il mirroring del traffico cloud privato e virtuale di Amazon per fornire ai clienti informazioni utili sul traffico di rete

Il supporto nativo offerto da Flowmon al VPC Traffic Mirroring di Amazon aiuta i clienti a mantenere i propri Virtual Private Cloud  (VPC) sicuri e funzionali


Milano, luglio 2019 - Flowmon Networks, fornitore di soluzioni avanzate per il monitoraggio e la sicurezza della rete, ha annunciato che la sua soluzione Flowmon è tra le prime a supportare il mirroring del traffico di Amazon Virtual Public Cloud (Amazon VPC) di Amazon Web Services (AWS). I clienti Flowmon possono ora trasformare la loro infrastruttura Amazon VPC in un ambiente trasparente per rilevare e rispondere più rapidamente alle anomalie della rete, alle minacce alla sicurezza e ai problemi relativi alle prestazioni delle applicazioni.

In passato le imprese erano abituate a poter contare su un livello elevato di visibilità sulla propria infrastruttura locale, in modo tale da garantire che i servizi critici supportassero efficacemente gli obiettivi di business e la soddisfazione degli utenti. Tuttavia, con il passaggio agli ambienti cloud, le aziende non hanno più una piena visibilità del traffico di rete, poiché i tradizionali approcci di monitoraggio come L2 tapping o SPAN / mirror non funzionano in tale ambito. Il supporto nativo di Flowmon per il mirroring del traffico di Amazon VPC offre quindi ai clienti di Flowmon un livello di controllo sulle proprie risorse cloud assolutamente analogo a quello che avrebbero sulla propria infrastruttura locale.

"Siamo molto soddisfatti del mirroring del traffico di Amazon VPC. Possiamo offrire ai clienti di Flowmon Collector la visibilità di AWS nei carichi di lavoro del cloud in pochi clic. Risolvere problemi di prestazioni e rilevare anomalie e minacce alla sicurezza è quindi facile come nel mondo locale ", ha affermato Pavel Minarik, Chief Technology Officer di Flowmon Networks.

Flowmon ha collaborato con AWS per poter portare questa funzionalità al momento del suo lancio globale. Il mirroring del traffico di Amazon VPC fornisce strumenti di monitoraggio e sicurezza grazie alle tracce di acquisizione dei pacchetti attraverso l'Elastic Network Interface (ENI). Sfruttando questa caratteristica, Flowmon consente ai team NetOps e SecOps di avere una visione immediata dei propri VPC Amazon e disporre dell'intelligenza analitica necessaria per indagare sulle minacce e il degrado delle prestazioni.

Flowmon f ornisce funzionalità di rete e di sicurezza per l'identificazione efficace del degrado della rete, la risoluzione rapida dei problemi, reporting, pianificazione della capacità ecc

Con il suo focus sul cloud e la progettazione iper-scalabile, consente il monitoraggio in tempo reale su infrastrutture on-premise, virtuali, cloud e ibride.


Flowmon Networks
Flowmon Networks consente alle aziende di gestire e proteggere in tutta sicurezza le proprie reti di computer. Attraverso la nostra tecnologia di monitoraggio delle reti ad alte prestazioni e l'analisi del comportamento, i professionisti IT in tutto il mondo traggono il massimo vantaggio dalla perfetta visibilità del traffico per migliorare le prestazioni della rete e delle applicazioni e affrontare le attuali minacce informatiche. Spinti dalla passione per la tecnologia, stiamo aprendo la strada al monitoraggio della rete ad alte prestazioni NetFlow / IPFIX, scalabile e facile da usare. Le più grandi aziende del mondo, fornitori di servizi Internet, enti governativi o anche piccole e medie imprese si affidano alle nostre soluzioni per prendere il controllo delle proprie reti, mantenere l'ordine e superare l'incertezza. 



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venerdì 12 luglio 2019

Nasce Pesoforma Tre Cioccolati: un tripudio di cioccolato senza rinunciare alla linea

Novità!
Pesoforma Tre cioccolati

Un delizioso tripudio di cioccolato senza rinunciare alla linea

Pesoforma presenta il nuovo pasto sostitutivo Tre Cioccolati, la barretta ideale per gli amanti del cioccolato, composta da uno strato di cioccolato al latte e uno di cioccolato bianco, e ricoperta da cioccolato fondente. Cacao non è solo sinonimo di gusto, ma anche di sostenibilità. Infatti, tutti i prodotti Pesoforma utilizzano cacao ceritifcato UTZ, ovvero cacao proveniente da coltivazioni sostenibili, in cui si utilizzano le migliori pratiche agricole rispettose dell'uomo e dell'ambiente. Efficacia provata e approvata da EFSA! I pasti sostitutivi Pesoforma hanno ottenuto dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, European Food Safety Authority) il riconoscimento di essere prodotti efficaci per la perdita e il mantenimento del peso. Due barrette sono un pasto completo ed equilibrato a solo 226 kcal.

Pesoforma Tre Cioccolati è la barretta senza olio di palma né edulcoranti e il 26% dell'energia in proteine.
Pasto sostitutivo pratico e gustoso per la perdita e il mantenimento del peso.
Con Pesoforma Tre Cioccolati si può cedere alla voglia di golosità senza sensi di colpa!
- Gusto: Tre Cioccolati
- Calorie: 226 kcal a pasto
- 2 barrette = 1 pasto

12 barrette da 31 gr - prezzo al pubblico consigliato a partire da 10,90 €


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giovedì 11 luglio 2019

Wind: è on air in tv il nuovo spot estivo con Rovazzi e Fiorello

Wind: è on air in tv il nuovo spot estivo con Rovazzi e Fiorello

Al centro della comunicazione il servizio 'Smartphone Reload', che permette di sostituire il proprio smartphone in un giorno per qualsiasi danno

 

Roma, luglio 2019 – È on air in TV un nuovo spot della campagna estiva del marchio Wind. Il testimonial del brand Fabio Rovazzi, certo di aver ritrovato la sua serenità, passeggia in riva al mare, fotografando l'orizzonte con il suo nuovo smartphone HUAWEI P30, e si concede un massaggio rilassante. Tuttavia, scoprirà presto di non poter sfuggire alle chiamate di Paoletta, nemmeno in vacanza. Non è tutto: sulle tracce di Rovazzi, torna il detective Fiorello, che chiuderà brillantemente questo spot.

 

Al centro della comunicazione, l'innovativo servizio 'Smartphone Reload' che permette, a chi acquista uno smartphone nei negozi Wind, di sostituire il proprio device in un giorno, qualsiasi cosa accada, da 2,49 euro al mese. Il servizio è attivabile, ad esempio, con i modelli HUAWEI P30 e HUAWEI P30 Pro disponibili, in abbinamento all'offerta Wind Family, a partire da 9,99 euro al mese, anche con anticipo zero.

 

Il nuovo spot Wind è programmato, nei formati da 45 e 30 secondi, sulle maggiori reti TV nazionali ed è disponibile sul canale Youtube di Wind Italia.

 

Credits

Credits Regia: Senegal

Casa di produzione: Alto Verbano

La musica è We Are Family delle Sister Sledge




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LEGO Group presenta la nuova LEGO Creator Expert: un'HARLEY-DAVIDSON FAT BOY

Ecco l'ultimo modello di LEGO® Creator Expertun'Harley-Davidson® Fat Boy® che arriverà nei LEGO Store di tutto il mondo il 1° agosto 2019.

Sviluppata dal Gruppo LEGO in collaborazione con Harley-Davidson®, questa dettagliata interpretazione (composta  da 1.023 pezzidell'iconica motocicletta di casa Milwaukee cattura l'estetica vera e propria del modello con tanto di finiture, superfici ed elementi di design per replicare l'Harley-Davidson® Fat Boy® in scala


LEGO GROUP PRESENTA LA NUOVA LEGO® CREATOR EXPERT: 

UN'HARLEY-DAVIDSON® FAT BOY®

    

Milano, luglio 2019 – Il Gruppo LEGO® presenta oggi l'ultimo modello di LEGO® Creator Expertun'Harley-Davidson® Fat Boy® che arriverà nei LEGO Store di tutto il mondo il 1° agosto 2019.

    

Sviluppata in collaborazione con Harley-Davidson®, questa dettagliata interpretazione LEGO® dell'iconica motocicletta di casa Milwaukee cattura l'estetica vera e propria del modello con tanto di finiture, superfici ed elementi di design per replicare l'Harley-Davidson® Fat Boy® in scala. Il modello, composto da 1.023 pezzi, viene fornito completo di ruoteserbatoio del carburante a goccia, tachimetro integrato e doppio terminale di scarico.

    

Il modello è alto 20 cm, largo 18 cm, per 33 cm di lunghezza e comprende diversi accessori per divertire gli appassionati. Muovendo la ruota posteriore si potrà vedere il motore Milwaukee-Eight®prendere vita con pistoni in movimento. È possibile anche girare il manubrio, spingere la leva del cambio e quella del freno e abbassare il cavalletto della moto per "parcheggiarla" facilmente. È la fedele riproduzione della Fat Boy® 2019 nella colorazione Wicked Red, con il logo Harley-Davidson® sui due lati del serbatoio: un magnifico pezzo da collezione da esporre in casa, in ufficio o in qualsiasi luogo si voglia trovare l'ispirazione di guida.

    

"Creare questa l'Harley-Davidson® in mattoncini è stato incredibilmente eccitantedichiara Mike Psiaki, Design Master di LEGO® Group. "Il modello cattura fedelmente il design leggendario, l'ingegneria avanzata e l'attenzione ai dettagli di questa iconica moto, offrendo un'esperienza di costruzione coinvolgente e un oggetto da collezione unico per gli appassionati di Harley-Davidson® e per i fan LEGO® di tutte le età."

 

"È stato magnifico per Harley-Davidson® collaborare con LEGO® Group, altro brand che promuove la creatività e la libera espressionedichiara Heather Malenshek, Chief Marketing Officer di Harley-Davidson®. "Non solo vogliamo che i nostri clienti traggano ispirazione dal risultato finale, ma vogliamo che si divertano anche nel costruirla".

 

"L'autenticità del design di Harley-Davidson® deriva dall'attenzione ai dettagli dall'inizio alla fine.dichiara Brad Richards, Vice Presidente Styling & Design di Harley-Davidson®. "Abbiamo controllato tutte le viti e i bulloni presenti sulla moto, tutte le finiture e ogni piccolo dettaglio. Lavorare con il team LEGO® a questo progetto ci ha permesso di portare la stessa attenzione ai dettagli in un prodotto frutto della nostra collaborazione e di celebrare un marchio che ha ispirato l'immaginazione e la creatività di molti di noi in Harley-Davidson® fin da piccoli, me compreso".

 

Per celebrare il lancio, i LEGO® Master Builder hanno creato un modello a grandezza naturale della motocicletta, completo di dettagli placcati argento, elementi in movimento, effetti sonori e luci per sembrare un vero Fat Boy® Harley-Davidson® con 6.000 mattoncinispeciali LEGO. La straordinaria creazione ha richiesto 865 ore di lavoro per essere realizzata, è composta da 69.569 pezzi e sarà esposta presso selezionati LEGO® Store e agli eventi Harley-Davidson per la gioia di tutti i fan.

    

Il modello LEGO Creator Expert Harley-Davidson® Fat Boy® sarà disponibile nei LEGO® Stores.



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Quercetti: il Giappone conquistato dai giocattoli Made in Italy

QUERCETTI: IN GIAPPONE SIGIOCA CON I CHIODINI MADE IN ITALY

 

La fabbrica di giocattoli torinese esce indenne dall'annus horribilis del mercato del giocattolo, grazie a una strategia commerciale che guardaall'estero e vede in Giappone e Cina i mercati con maggiore crescita

 

 

La Quercetti esce indenne dall'annus horribilis del giocattolo mantenendo stabile il suo fatturato, segnato da un leggero incremento (+2%). Il 2018 è stato un anno estremamente negativo a livello globale per il mercato del giocattolo. Gli strascichi del fallimento del colosso statunitense Toys R Us sono proseguiti per tutto l'anno, raggiungendo Europa e Australia, con picchi negativi del -7% in UK. Anche la performance italiana è negativa: il fatturato del mercato nostrano chiude con un andamento del -1% rispetto al 2017. Nonostante i primi mesi dell'anno avessero registrato una crescita, l'ultimo trimestre, che rappresenta il 54% del fatturato annuale, ha dato una frenata con un andamento del -4%.

 

In un contesto globale negativo, la fabbrica dei chiodini, è riuscita a tener testa alla crisi del mercato interno, grazie alla collaborazione come fornitore di un importante gruppo bancario, che ha permesso una chiusura in attivo. 

 

Ma la vera differenza l'ha fatta il mercato asiatico, in particolare il Giappone. L'azienda ha scelto di puntare su un mercato particolarmente attento alla qualità, affidandosi al principale distributore nazionale: Bornelund, la Toys Company Giapponese che può contare su oltre 100 negozi monomarca e 15 play center in tutto il territorio nazionale.  Bornelund ha inventato una nuova idea di punto vendita, che ha rivoluzionato l'architettura del classico negozio di giocattoli, trasformandolo in un immenso parco divertimenti. Solo 200mq su 500 sono destinati alla vendita. Lo spazio restante è dedicato al gioco. L'idea di sostituire gli scaffali con delle aree gioco ha permesso al gruppo giapponese di superare senza contraccolpi l'imperante concorrenza dell'online. Il contatto fisico col prodotto è risultato essere più attrattivo anche della rapidità dell'acquisto online. Il risultato di questa collaborazione ha incrementato il fatturato dell'azienda torinese sul territorio nipponico del 65%. Le previsioni sono egualmente di crescita per l'anno in corso, grazie anche alla realizzazione di 3 nuove referenze dedicate esclusivamente al mercato locale. Chiodini, Georello, Tecno, Shape Sorter, il gioco educativo e di manipolazione che differenzia Quercetti dagli altri player del settore, lo rende particolarmente attraente in un mercato che più di ogni altra cosa, è attento alla qualità e al valore educativo del prodotto.

 

Restando in Asia, anche il mercato cinese ha visto un incremento importante. +60% dovuto soprattutto a una maggiore attenzione al commercio online. Attenzione che diventa centrale per Quercetti nel 2019 anche per il mercato interno ed europeo. L'azienda si è affidata infatti a un team di professionisti che guiderà il suo riposizionamento online.

 

 

 

 

 

L'estero resta comunque centrale per un'azienda presente in 50 paesi in tutto il mondo. Lo dimostra la recente annessione di Quercetti alla rete d'imprese EBT. L'Exclusive Brands Torino è promossa dall'Unione Industriale di Torino per lo sviluppo e la promozione sui mercati esteri di una selezione di brands e di prodotti d'eccellenza del territorio. Vi aderiscono un gruppo d'imprese di alto profilo operanti in diversi settori - dalla gioielleria, al settore alimentare, vitivinicolo e della distilleria, alla moda ed al design, al tessile, all'editoria, fino alle essenze e profumi - che condividono una clientela selezionata ed una forte vocazione internazionale e si distinguono per la creatività, l'innovazione, la ricerca e la qualità dei loro prodotti, che rientrano nell'alto di gamma.  A partire dal 2019 anche Quercetti farà parte del gruppo EBT.

 


Quercetti & C. S.p.A. Fabbrica Giocattoli Educativi
Corso Vigevano, 25 - 10152 Torino






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Durex lancia nuovo cofanetto dedicato all'e-commerce

DUREX LANCIA UNA NUOVA CONDOM BOX IN 4 VARIANTI

IN ESCLUSIVA PER LE PIATTAFORME E-COMMERCE


Durex lancia una nuova ed esclusiva condom box destinata ad accendere il piacere di coppia, soddisfando le esigenze dei consumatori sempre più propensi agli acquisti rapidi, comodi e soprattutto discreti. Disponibile in 4 varianti, la nuova condom box si potrà acquistare solamente online, su Amazon, Ebay, Groupon & Privalia.

 

Durex, in occasione del suo 90 esimo compleanno, ha organizzato ieri - presso la Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano - un party esclusivo proprio per il lancio delle nuove condom box. Tra i protagonisti intervenuti, anche alcuni personaggi dello spettacolo tra cui Cecilia Rodriguez ed Ignazio Moser: entusiasti di conoscere le diverse declinazioni della nuova edizione, in grado di accontentare gusti e stati d'animo di tutti! 




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Aperol Spritz porta l’aperitivo in giro per le coste italiane. Questo weekend sbarca a Terracina




Aperol Spritz porta l'aperitivo in giro per le coste italiane

Questo weekend sbarca a Terracina

 

Sabato 13 luglio, l'inarrestabile anfibio targato Aperol sarà a Terracina per un pomeriggio in compagnia dell'aperitivo più amato di tutti

 

Terracina, luglio 2019 – Prosegue il beach tour più colorato d'Italia firmato Aperol Spritz che diffonde la sua onda arancione e porta l'allegria del suo happy hour nelle principali regioni italiane. Questo week end è la volta del Lazio.

Sabato 13 luglio, l'Aperol Spritz Tour arriverà infatti nel litorale laziale, più precisamente a Terracina. La cittadina in provincia di Latina, nota meta balneare, famosa per le sue spiagge ma anche per il patrimonio architettonico del suo centro storico, accoglierà il coloratissimo anfibio Aperol che si trasformerà in un vero e proprio bar a cielo aperto con tanto di postazione DJ per rendere il momento aperitivo veramente indimenticabile.

 

L'appuntamento è dalle 16.00 alle 19.00 presso la spiaggia di Levante (Lungomare Matteotti). Proprio qui il coloratissimo anfibio Aperol distribuirà il suo carico di aperitivi a chiunque si trovi nei paraggi e voglia rilassarsi godendosi uno Spritz ghiacciato accompagnato da degli irresistibili cicchetti.

 

Un'occasione unica per assistere all'arrivo in spiaggia dell'originale anfibio Aperol Spritz e per passare un pomeriggio in compagnia dell'aperitivo più amato di tutti, all'insegna del motto #HappyTogether, del divertimento, della gioia di vivere e di stare insieme. 



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domenica 7 luglio 2019

Sicurezza alimentare: il futuro è nella blockchain

Sicurezza alimentare: il futuro è nella blockchain 
Ma poco più di 1 azienda su 10 la utilizza già 

 

luglio 2019 - Le aziende del Food & Beverage percepiscono l'importanza delle nuove tecnologie digitali per la sicurezza alimentare, ma non hanno ancora compreso del tutto come applicare a questo scopo soluzioni come la blockchain. È quanto emerge dall'indagine Il futuro della sicurezza alimentare: quale il prossimo passo? condotta da DNV GL e GFSI che ha coinvolto oltre 1.600 professionisti del settore in tutto il mondo: soltanto 1 azienda su 10 utilizza già oggi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza alimentare; da qui a 3 anni si prevede che il rapporto salga a quasi 4 su 10.  

 

Tra le tecnologie digitali di ultima generazione, le più diffuse risultano essere sensori e beacon (44% oggi, 56% fra tre anni) seguiti dalla blockchain (15% oggi, 40% fra tre anni). La limitata chiarezza sul tema, tuttavia, si ripercuote sulle decisioni d'investimento: più di un quarto delle aziende intervistate dichiara di non sapere quanto investirà in soluzioni digitali nei prossimi 12-18 mesi, mentre il 14% risponde che non effettuerà alcun investimento. 

 

A intuire il valore della blockchain sono soprattutto le aziende asiatiche, il 57% delle quali prevede di utilizzare questa tecnologia entro tre anni, una percentuale significativamente più alta che nelle altre regioni. 

 

"Le tecnologie digitali come la blockchain hanno già trasformato molti settori, specialmente nel mondo retail, ma la nostra indagine suggerisce che per molte aziende queste tecnologie devono ancora passare dall'essere oggetto di discussioni teoriche, a possibilità di applicazione concreta," afferma Luca Crisciotti CEO di DNV GL - Business Assurance. "In DNV GL abbiamo introdotto la blockchain per incrementare la trasparenza nel processo di certificazione e per aiutare i brand a colmare il divario di percezione tra il loro impegno e le preoccupazioni del consumatore, ma è chiaro che tutto il settore deve fare sistema per utilizzare appieno il potenziale delle nuove tecnologie digitali per migliorare la sicurezza alimentare." 

 

Tra gli altri temi emersi dall'indagine, si segnala che le principali motivazioni che spingono a implementare la sicurezza alimentare sono la salvaguardia della salute dei consumatori (88%), seguita da leggi e normative (69%) e dalle esigenze/richieste dei consumatori (60%). I benefici commerciali ottengono invece un punteggio più basso (30%), a suggerire che la sicurezza alimentare sia percepita più come un prerequisito che come un differenziale competitivo. 

 

I rischi operativi (76%), come le contaminazioni, sono percepiti come la minaccia più evidente, seguiti dai rischi associati alla mancanza di una cultura della sicurezza alimentare (30%) e alla conformità con le normative (28%). I timori per i rischi operativi sono particolarmente sentiti in Europa (82%) rispetto alle altre regioni. 

 

Una netta maggioranza di aziende vede la certificazione come un requisito per fare business (79%) mentre, più di metà (53%) la vede anche come un modo per migliorare ulteriormente la sicurezza alimentare. 

 

 

DNV GL è uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale. Aiuta le aziende di ogni settore ad assicurare le prestazioni delle proprie organizzazioni, dei prodotti, delle persone, delle strutture e delle catene di fornitura attraverso servizi di certificazione, verifica, assessment e attività di formazione. Affianca i propri clienti nello sviluppo di performance di business sostenibili e nella creazione di fiducia da parte degli stakeholder.



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sabato 6 luglio 2019

Moda sostenibile: dagli USA arriva il fenomeno "fashion renting": il noleggio di vestiti e accessori firmati esplode anche in Italia

DAGLI STATI UNITI ARRIVA IL FENOMENO "FASHION RENTING": IL NOLEGGIO DI VESTITI E ACCESSORI FIRMATI ESPLODE ANCHE IN ITALIA

Arriva dall'America, ha già conquistato Regno Unito e Cina e sta per rivoluzionare armadi e stile di vita delle italiane. 

Il "fashion renting" online varrà quasi 2 miliardi di dollari nel 2023, rappresenta il connubio perfetto tra stile e sostenibilità e permette di risparmiare ed evitare sprechi e stress. 

A completare la magia è il fatto di poter contare sulla preziosa assistenza delle "fashion renter", nuove figure professionali che aiutano a noleggiare il capo perfetto per ogni occasione.

 

Molte donne stenteranno a crederci eppure esiste qualcosa di meglio dello shopping ed è persino meno stressante, più economico, più sostenibile e soprattutto più soddisfacente

Si chiama "fashion renting", arriva dall'America, spopola in Cina e nel Regno Unito e recentemente sta esplodendo anche in Italia dove promette di rivoluzionare il guardaroba degli abitanti del Bel Paese. 

Dopo anni di armadi che si chiudono a stento per i troppi capi, corse pazze in occasione dei saldi e scontrini folli, il mondo del fashion ha scelto un altro binario e lancia il contrordine: è giunto il momento di dire addio ai vestiti inutilizzati appesi ad una gruccia per anni, svuotare il guardaroba e affidarsi al noleggio

A guidare la crescita del fashion renting è soprattutto il noleggio online che secondo Allied Market Research nel 2023 varrà la cifra record di 1,9 miliardi di dollari

Un trend che non solo realizza il sogno di ogni donna di avere a propria disposizione un armadio pressoché infinito e indossare sempre il capo perfetto per ogni occasione, ma che rappresenta un antidoto al "fast fashion", la tendenza che sta contribuendo a mettere in ginocchio la salute del Pianeta con la produzione eccessiva e indiscriminata di indumenti a basso prezzo "usa e getta". 

Come riporta El País, infatti, negli ultimi 15 anni la durata dei capi di abbigliamento è diminuita del 36% e oggi i vestiti hanno una vita media inferiore ai 160 utilizzi, una situazione che genera ogni anno 16 milioni di tonnellate di rifiuti tessili nella sola Unione Europea.

 

È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per DressYouCan .com, startup milanese protagonista del fenomeno "fashion renting", su oltre 30 testate internazionali dedicate a tendenze e attualità con il coinvolgimento di un panel di esperti tra docenti universitari e influencer per indagare sulle nuove abitudini fashion degli italiani

"Con il fashion renting chiunque può realizzare il desiderio d'indossare capi d'alta moda per un'occasione speciale – spiega Caterina Maestro, fondatrice di DressYouCan – o semplicemente risolvere il quotidiano problema dell'outfit da ufficio, affidandosi completamente alle competenze di esperte fashion renter. Il noleggio di abiti rappresenta un asso nella manica per stupire con la propria eleganza nonché una perfetta soluzione per chi sogna un guardaroba illimitato che non alimenti sprechi e inquinamento. L'idea della nostra startup è l'esatto opposto della moda low cost: punta sulla qualità e rende l'abbigliamento di classe alla portata di tutti con prezzi accessibili e con un sistema di noleggio online e offline molto semplice che sta riscuotendo grande successo".

 

Tra i principali vantaggi del fashion renting c'è soprattutto quello di evitare lo stress che si genera ogni volta che si apre l'armadio e non si trova il capo perfetto con una conseguente riduzione di sprechi di tempo

Come riportato dal The Telegraph, infatti, le donne spendono in media quasi un anno della loro vita, più precisamente 287 giorni, a rovistare nell'armadio per scegliere il giusto outfit

Una ricerca che lascia spesso insoddisfatti perché, per dirla come la storica giornalista di moda statunitense Mignon McLaughlin "le donne di solito amano quello che comprano, ma odiano i due terzi di ciò che è nei loro armadi".

A questo si aggiunge che anche indossare di nuovo un vestito è per molte fonte di ansia: come racconta la rivista Business of Fashion una donna su 2 prova frustrazione al pensiero di portare uno stesso outfit più volte di fronte ai colleghi

Una situazione alimentata anche dai social che spingono ad apparire sempre perfette come dimostra uno studio della fondazione britannica Hubbub dal quale emerge che una donna su 3 considera un vestito vecchio dopo averlo indossato uno o due volte e che molte ritengono farsi fotografare due volte con lo stesso abito un vero e proprio passo falso

Ma non solo per cerimonie o per stupire followers e colleghi, il fashion renting si dimostra particolarmente utile per vestire i più piccoli o nei momenti di transizione della propria vita come durante la gravidanza, quando il corpo di una donna cambia in fretta e richiede di mese in mese abiti diversi.

 

Il noleggio di abiti e accessori è un trend la cui crescita è confermata anche dagli esperti accademici come il prof. Giovanni Maria Conti, docente di Storia e Scenari della Moda presso il Politecnico di Milano: "Il fashion renting rappresenta un nuovo modo di consumare soprattutto per Generazione Z e Millennial, i target più attenti alla sostenibilità. Da tre anni a questa parte il concetto di sharing si è allargato e andiamo verso un consumo che non è più originato dal possesso, ma dalla possibilità di poter utilizzare, anche solo per poche ore, un oggetto: probabilmente non è più il tempo di possedere, ma di potersi permettere un'esperienza".

 

Noleggiare gli abiti permette anche di essere più felici, come dimostrano gli esperti. Per anni lo shopping è stato considerato infatti quasi una sorta di strumento terapeutico, ma attualmente i consumatori sembrano preferire le esperienze agli acquisti di beni materiali

È iniziata infatti l'era dell'experience economy, come riporta CNBC, nella quale si investe in esperienze come viaggi o concerti anziché in vestiti, gioielli o accessori. 

Supporta questa filosofia anche la ricerca degli psicologi americani Amit Kumar, Thomas Gilovich e Matthew Killingsworth, la quale dimostra che mentre le persone tendono a sentirsi frustrate prima di un acquisto programmato, quando spendono il loro denaro in un'esperienza si sentono felici

A differenza dell'acquisto di numerosi abiti dopo attese ai camerini e code alla cassa, il noleggio è una vera e propria esperienza: grazie alla preziosa assistenza delle nuove figure professionali delle "fashion renter" è possibile farsi guidare e consigliare nella scelta del capo, adattarlo al proprio corpo con piccole modifiche sartoriali e infine sfoggiare un abito da sogno, sentendosi quasi un'altra persona.

 

Questo nuovo trend è amato anche dalle influencer come Marie-Loù Pesce: "Ricevere direttamente a casa o nella location dell'evento il proprio vestito rende tutto più facile perché spesso si parla di abiti di un certo valore oltre che volume e in questo modo non si rischia di sporcare, stropicciare o rovinare il capo. Negli anni con il mio lavoro ho accumulato molti abiti, per questo ho deciso di iniziare a noleggiarli in occasione di grandi eventi così da evitare di aumentare il numero di vestiti indossati solo una volta nella vita appesi nell'armadio".

Concorda anche Pamela Soluri: "Grazie al fashion renting l'alta moda non è più un'utopia e noi fashion victim possiamo vivere in qualsiasi momento una magnifica Haute Couture Experience. È anche la nuova frontiera del risparmio e un'intelligente soluzione all'eterno problema femminile del dress code nelle occasioni speciali, dove la gioia iniziale dell'invito all'evento lascia spazio al panico che assale quando non si sa cosa indossare".

 

L'ultimo aspetto da analizzare, ma non meno importante, è che il fashion renting permette di ridurre l'inquinamento

Acquistare meno capi d'abbigliamento è oggi fondamentale per salvaguardare il Pianeta dal momento che, avvisa il The Guardian, se nei prossimi anni non ci sarà un cambio di passo di qui al 2050 l'industria del tessile sarà responsabile di un quarto del consumo del carbon budget, causando un aumento della temperatura di ben 2°C

Parola chiave sostenibilità, dunque, che per DressYouCan si traduce anche in una maggiore attenzione nel delivery: le consegne vengono effettuate a Milano in collaborazione con TakeMyThing, un servizio di pony sharing eco friendly che permette di ridurre le emissioni di CO2.



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