Nel corso della cerimonia interverranno anche Tawakkul Karman, attivista per i diritti umani dello Yemen e premio Nobel per la pace 2011, il presidente della Commissione straordinaria sui diritti umani Luigi Manconi, il giurista e accademico Stefano Rodotà e, con un video-messaggio, il giudice costituzionale Valerio Onida, l'artista Moni Ovadia ed Ensaf Haidar, moglie del blogger Raif Badawi, condannato a 10 anni di carcere e 1000 frustate in Arabia Saudita.
Dalle 18.30, sulla scalinata dell'Aracoeli, Amnesty International, A Buon Diritto, Antigone, Arci e Cittadinanzattiva organizzeranno un flash-mob per chiedere l'introduzione del reato di tortura: con una coreografia i partecipanti andranno a comporre il messaggio "Reato di tortura subito!".
All'iniziativa, a cui hanno aderito anche Funzione Pubblica Cgil e Avaaz, prenderanno parte parenti di persone che hanno subito violazioni dei diritti umani in Italia, tra cui la famiglia di Riccardo Magherini.
Durante il flash-mob sarà allestito uno speakers' corner in cui le associazioni e i rappresentanti della società civile potranno intervenire con testimonianze e messaggi rivolti al Senato, che quanto prima dovrà esaminare il disegno di legge, possibilmente migliorandolo, che mira ad introdurre il reato di tortura nel nostro paese dopo l'approvazione del relativo disegno di legge, il 9 aprile, da parte della Camera dei deputati.
Tutte le associazioni sollecitano il Senato a dare priorità al voto così da istituire il reato di tortura nel nostro paese al più presto, colmando quel vuoto che ormai sussiste da oltre 25 anni.
Il flash-mob rientra nelle attività che Amnesty International Italia sta svolgendo nell'ambito della campagna globale "Stop alla tortura", lanciata nel 2014 dall'organizzazione per i diritti umani.
Roma, 16 aprile 2015
Per ulteriori informazioni sui 40 anni di Amnesty International Italia, gli eventi, gli auguri, i successi, la storia:
http://www.amnesty.it/40-anni-sezione-italiana
Nessun commento:
Posta un commento