I progetti di ricerca si focalizzano sull'analisi del legame tra l'utilizzo del telefono cellulare e la fame. I risultati saranno presentati questa settimana alla Netmob Conference for Scientific Analysis of Mobile Phone Data presso il Massachusetts Institute of Technology.
"Si tratta di una nuova frontiera dell'assistenza umanitaria", ha detto Arif Husain, capo economista del WFP. "Mentre le agenzie cominciano ad adottare queste nuove tecniche, la raccolta dell'informazione diventerà sempre più rapida ed economica, migliorando sensibilmente la capacità di risposta dei programmi di assistenza ai bisogni dei poveri e degli affamati nel mondo".
I progetti si concentrano sui modi in cui i dati ricavati dall'utilizzo del telefono cellulare possono essere analizzati per comprendere le regolarità nei meccanismi della fame e della vulnerabilità dei nuclei familiari. Tali modi includono: un nuovo metodo di stima delle spese alimentari familiari basato sugli schemi di spesa dei telefoni cellulari in Africa; una tecnica per identificare potenzialmente i nuclei familiari che necessitano di assistenza durante le inondazioni in Messico, basata sui dati della rete mobile; e un metodo per quantificare i modelli di mobilità della popolazione in relazione ai cicli delle attività agricole e di sussistenza sulla base delle regolarità identificate nelle chiamate telefoniche in Senegal.
I progetti completati dal Global Pulse dell'ONU e dal WFP mostrano che le informazioni in tempo reale derivate dalle regolarità rilevate nell'utilizzo del telefono cellulare possono aiutare le agenzie umanitarie a individuare le aree affette da gravi bisogni con un livello di rapidità e precisione mai raggiunti prima.
"Le nuove tecnologie sono responsabili di un aumento esponenziale nel volume e nei tipi di dati disponibili, creando opportunità senza precedenti per il miglioramento dell'assistenza umanitaria", ha detto il Vicedirettore del Global Pulse, Makena Walker. In particolare, i "big data" generati dalla comunicazione mobile e online offrono opportunità importanti di integrazione di fonti più tradizionali, quali le indagini campionarie con contatto diretto e le immagini satellitari, utilizzate dalle agenzie umanitarie. La differenza è che i tabulati telefonici offrono l'opportunità di svolgere analisi quasi in tempo reale e a costi molto ridotti.
Se la rivoluzione dei "big data" offre opportunità formidabili, le agenzie sono estremamente consapevoli delle insidie insite nell'utilizzo di tali fonti informative. "Proteggere la privacy delle persone è una preoccupazione di assoluta priorità nello sviluppo di questi approcci", ha detto Walker.
Il Global Pulse ONU e il WFP rivolgono un appello alle compagnie di telecomunicazioni perché li sostengano rendendo disponibile queste informazioni alla comunità umanitaria, necessarie per il bene comune.
"Speriamo che le compagnie, come gli operatori delle reti mobili, che dispongono di questo tipo di dati in tempo reale, saranno pronti a lavorare con le agenzie umanitarie per fornire accesso a questo genere di informazioni, con la dovuta considerazione per la privacy. Questi dati sono in grado di salvare delle vite", ha detto Husain.
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Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Nel 2013, il WFP ha assistito oltre 80 milioni di persone in 75 paesi.
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Il Global Pulse è un'iniziativa di innovazione del Segretario Generale ONU che lavora sui "big data" per l'azione umanitaria e lo sviluppo. Visita: www.unglobalpulse.org.
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