Giuseppe Pasciucco nominato presidente. Una scelta nel segno della continuità che premia i risultati raggiunti grazie a un approccio creativo e a una rete vendita rinnovata
Il Consiglio di Amministrazione della Rai, presieduto da Anna Maria Tarantola, ha confermato Fabrizio Piscopo amministratore delegato di Rai Pubblicità e designato per la Presidenza Giuseppe Pasciucco. Una decisione nel segno della continuità che premia le scelte strategiche e l’operato di una gestione votata al rilancio aziendale. Negli ultimi anni Rai Pubblicità è riuscita a mantenere risultati positivi grazie sopratutto alle iniziative speciali e a una strategia di grande creatività: da ricordare il lancio di format innovativi ma nello stesso tempo legati alla storia cinquantennale dell’azienda (come per esempio il nuovo Carosello e Intervallo 2.0). L’altro pilastro della gestione è stato il potenziamento della rete vendita, con un organico che ha raggiunto i 110 venditori: una riduzione sia del numero sia dell’età media dei dirigenti che ha reso la società più competitiva e aggressiva. Dopo sette anni di trend discendente, il 2014 si è chiuso con un +1% sulla TV generalista. Un risultato più che soddisfacente se si considera che il mercato come media era intorno al -3%.
Una fase di crescita e consolidamento che ha visto Rai Pubblicità misurarsi nel migliore dei modi con le altre concessionarie, mantenendosi saldamente al terzo posto con un risultato, nel 2014, di 800 milioni di euro.
Purtroppo per anni, contro ogni logica, agli ascolti non sono corrisposti risultati di raccolta. E anche se con questi numeri la RAI ha un ruolo costante di protagonista sul mercato, il lavoro quotidiano di Fabrizio Piscopo consiste nel rompere la stasi che blocca la raccolta su rendite di posizione e nel dare alla tv più vista in Italia il fatturato che si merita.
Importanti in questo quadro anche le nuove sinergie con altre società, come ad esempio il circuito di cinema di UCI, che consente alla Rai di gestire la comunicazione pubblicitaria in oltre tremila sale cinematografiche. Rai Pubblicità inoltre si è aggiudicata un importantissimo contratto: quello della gestione delle affissioni all’interno dell’EXPO di Milano.
Se Sipra poteva dirsi una società ormai obsoleta, con un crollo del fatturato nell’anno 2012 in cui perse 240 milioni di euro, fu quello il momento in cui il governo Monti nominò come direttore generale Luigi Gubitosi, il quale chiamò Piscopo nel novembre di quell’anno. Da allora cominciò una forte attività di rinnovamento di tutta la società con risultati immediati. Nel 2013, grazie anche all’aiuto di Mac Kinsey, fu avviata una ristrutturazione che rese la società estremamente dinamica, con 2 livelli anziché 6 che significarono efficienza, aggressività commerciale e una situazione di mercato alla quale non si era abituati. Una Rai Pubblicità molto competitiva, in cui fece la sua parte anche il Festival di San Remo con gli ascolti record – 14 milioni di telespettatori – che ha registrato l’edizione condotta da Carlo Conti.
Purtroppo per anni, contro ogni logica, agli ascolti non sono corrisposti risultati di raccolta. E anche se con questi numeri la RAI ha un ruolo costante di protagonista sul mercato, il lavoro quotidiano di Fabrizio Piscopo consiste nel rompere la stasi che blocca la raccolta su rendite di posizione e nel dare alla tv più vista in Italia il fatturato che si merita.
Importanti in questo quadro anche le nuove sinergie con altre società, come ad esempio il circuito di cinema di UCI, che consente alla Rai di gestire la comunicazione pubblicitaria in oltre tremila sale cinematografiche. Rai Pubblicità inoltre si è aggiudicata un importantissimo contratto: quello della gestione delle affissioni all’interno dell’EXPO di Milano.
Se Sipra poteva dirsi una società ormai obsoleta, con un crollo del fatturato nell’anno 2012 in cui perse 240 milioni di euro, fu quello il momento in cui il governo Monti nominò come direttore generale Luigi Gubitosi, il quale chiamò Piscopo nel novembre di quell’anno. Da allora cominciò una forte attività di rinnovamento di tutta la società con risultati immediati. Nel 2013, grazie anche all’aiuto di Mac Kinsey, fu avviata una ristrutturazione che rese la società estremamente dinamica, con 2 livelli anziché 6 che significarono efficienza, aggressività commerciale e una situazione di mercato alla quale non si era abituati. Una Rai Pubblicità molto competitiva, in cui fece la sua parte anche il Festival di San Remo con gli ascolti record – 14 milioni di telespettatori – che ha registrato l’edizione condotta da Carlo Conti.
Fonte:
marketinginformatico.it
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Verena Guidi
Ufficio Stampa Marketing Informatico
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