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lunedì 20 dicembre 2010

PROVE TECNICHE DI QUALITA’ NEL SISTEMA ITALIANO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

MERITO E PREMI PER SCUOLE EFFICACI

di Paolo Palomba

(Lecce, 20.XII.2010) - Con un comunicato del 18 novembre 2010, l’Ufficio Stampa del MIUR ha annunciato l’imminente avvio, nel sistema italiano di istruzione e formazione, di una sperimentazione orientata a valutare i docenti e le scuole, all’insegna della meritocrazia.

Tale proposta, incentrata sulla misurazione della performance (“rendimento, risultato”) degli addetti ai lavori, nonché delle istituzioni scolastiche di appartenenza, si ispira al D. Lgs. 150/2009, orientato, tra l’altro, a riconoscere e incentivare la produttività nel pianeta scuola, per migliorare il sistema complessivo, in considerazione delle migliori pratiche didattico-educative.

Si tratta di un’importante innovazione che, nell’attivare un processo virtuoso di identificazione di metodologie, competenze e criteri idonei a valorizzare gradualmente merito e qualità, intende tesaurizzare le più accreditate esperienze europee ed internazionali, nella prospettiva del successo formativo e della premialità, ovvero dei principi di partecipazione, flessibilità, trasparenza e condivisione.

Pertanto, saranno testate forme di indagine dirette a rilevare i gradi di apprezzamento dei docenti, da parte di genitori e studenti (customer satisfaction), ampliando a trecentrosessanta gradi il quadro della valutazione oggettiva di sistema e prevenendo stili operativi autoreferenziali.

L’organizzazione programmatica tiene conto dei lavori condotti dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) - comprendente esperti esterni nelle materie in questione -, istituito dal Ministro Gelmini nel febbraio scorso, con l’intento di delineare un quadro strategico, adeguato alla costruzione del definendo sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della didattica, calibrato sull’ottimizzazione complessiva delle agenzie educative.

Le novità introdotte da quest’ultimo organismo si concentrano su due progetti innovativi, fondati su processi valutativi delle scuole e dei docenti. Uno dei suddetti percorsi coinvolgerà, su base volontaria, gli istituti secondari di primo grado afferenti alla provincia di Pisa e Siracusa, selezionati tenendo conto del numero di scuole ubicate nel territorio di riferimento e della relativa posizione geografica.

Col supporto dell’INVALSI e mediante la somministrazione di test standardizzati, sarà accertato il miglioramento degli esiti apprenditivi degli allievi frequentanti le classi prime, individuando il possibile valore aggiunto emergente rispetto ai livelli delle annualità scolastiche precedenti ed in relazione ad alcune variabili, in grado di intervenire su tali risultanze: si pensi alla dotazioni delle risorse, oppure alla percentuale di alunni provenienti da altri Paesi.

Al contempo, si prevede la costituzione di un team di osservatori esterni (un dirigente tecnico e due esperti indipendenti) chiamato ad elaborare una relazione valutativa complessiva, dopo l’analisi di vari indicatori di processo, contenenti - tra l’altro - la delle competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, di ricerca, documentazione e valutazione, richiamate dal vigente contratto collettivo del comparto scuola (art. 27).

Gli esiti del monitoraggio assicureranno, ai più meritevoli, premi pari ad una mensilità lorda, con pubblicazione all’albo istituzionale dei livelli accertati nel quadro sperimentale di questa prova. In tal senso, risulta avviato un reale processo riformatore di una vecchia logica basata sull’anzianità per canizie, ovvero sulla disponibilità diffusa ad interpetrare gli aumenti retribuitivi come un dispositivo contrattuale automatico, derivante - in forma esclusiva - da fattori connessi al mero computo degli anni di servizio maturati dal docente, al di là di qualsivoglia constatazione oggettiva delle reali professionalità conquistate nel concreto fare scuola.

Per precisare gli aspetti tecnico-operativi, nonché i riferimenti storico-contrattuali dei protocolli premiali analizzati, abbiamo intervistato gli esperti Angelo Losavio e Mario Carolla, rispettivamente Dirigente Scolastico in provincia di Lecce e Presidente dell’Associazione Proteo Fare Sapere di Brindisi.

Paolo Palomba

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D.-Prof.Losavio, quali sono gli aspetti più significativi introdotti, in tema di premialità, dal Decreto Brunetta?

R.- Il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, meglio noto come Decreto Brunetta, introduce nella Pubblica Amministrazione strumenti di valorizzazione del merito e metodi di incentivazione della produttività e della qualità della prestazione lavorativa, informati a principi di selettività e concorsualità nelle progressioni di carriera e nel riconoscimento degli incentivi.

Tali disposizioni introducono logiche meritocratiche, vietano ogni sorta di automatismo e legano la performance individuale al conseguimento di adeguati livelli di efficienza e produttività dei servizi pubblici.

Il disegno riformatore prevede che il 25 per cento dei lavoratori alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche possa essere collocato nella “fascia di merito alta”, percependo il 50% delle risorse destinate al trattamento accessorio; un altro 50 per cento potrà essere inserito nella “fascia di merito intermedia” e fruirà del rimanente 50% delle risorse premiali, mentre al restante 25 per cento, appartenente alla “fascia di merito bassa”, non sarà corrisposto alcun trattamento accessorio.

Queste norme, in linea con l’art. 2, comma 2, del Decreto Legislativo n. 165 del 2001, novellato dall’art. 1, comma 1, della Legge 4 marzo 2009, n. 15, hanno carattere imperativo e non possono essere derogate dalla contrattazione collettiva, atteso che la norma legislativa è comunque prevalente rispetto a quella pattizia.

D. - Come risulta regolamentata la copertura finanziaria sottesa al progetto sulla premialità, tenuto conto delle esperienze similari registrate in tale ambito?

R. - L’iniziativa sarà finanziata con parte del risparmio derivante dalla riduzione di organico del personale, come previsto dall’articolo 64 della Legge n. 163/2008, ossia dal 30% dei fondi accantonati, quantificabili in circa un milione di euro annui, per “incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola”.

Ad onor del vero, già nel 1999 il Ministro Berlinguer aveva avviato un processo di introduzione di aumenti retributivi legati al merito, nonché alla quantità ed alla qualità dell’impegno didattico profuso.

Siffatta proposta, nota come Concorsone Berlinguer, prevedeva la maggiorazione economica annua lorda pari a sei milioni di lire (più di 3 mila euro attuali), a partire dal gennaio del 2001, per il 20% dei docenti con almeno dieci anni di servizio, come riconoscimento della crescita professionale nell’esercizio della funzione docente.

Il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo del 31 Agosto 1999, all’art. 38, quindi, stabiliva che il concorso doveva articolarsi in tre fasi: curricolo professionale, prova strutturata nazionale e verifica in situazione. Ovviamente, non se ne fece nulla: il concorsone fallì e il ministro Berlinguer rassegnò le dimissioni, con buona pace della sbandierata qualità della scuola.

D. - La filosofia dell’innovazione premiale si presenta in sintonia con i principi di efficacia ed efficienza del servizio pubblico. Come considera, in linea generale, queste opzioni di natura politico-scolastica?

R. - Alle soglie del 2011, è auspicabile che i due progetti sperimentali targati Gelmini possano finalmente introdurre meccanismi di valorizzazione del merito e di miglioramento della qualità del Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, secondo le più accreditate esperienze europee ed internazionali.

In ogni caso, l’evidente e preoccupante abbassamento dei livelli di qualità dell'insegnamento e, conseguentemente, del sistema educativo di istruzione e formazione non può non indurre le forze politiche e sindacali ad assumere, al più presto e nell'interesse generale, le indispensabili e indifferibili determinazioni, per rendere la professione docente più remunerativa, gratificante ed appetibile, in linea con gli standard medi europei.

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A COLLOQUIO COL PROF. MARIO CAROLLA

DIRIGENTE SCOLASTICO IN QUIESCENZA

PRESIDENTE ASSOCIAZIONE PROTEO FARE SAPERE – BRINDISI

D. - Prof. Carolla, come saranno monitorati gli istituti scolastici interessati al piano sperimentale di valutazione elaborato per le scuole secondarie di primo grado, afferenti alla provincia di Pisa e Siracusa?

R. - Il primo dei due progetti di sperimentazione messi in campo dal MIUR riguarda la valutazione delle istituzioni scolastiche. La sperimentazione preannunziata, che sarà assistita dalla Fondazione Agnelli per la rilevazione di un “valore aggiunto” nel processo di apprendimento degli alunni, riguarderà in primis le scuole secondarie di primo grado delle province di Pisa e Siracusa e avrà una durata triennale.

Saranno utilizzati test predisposti dall’INVALSI che faranno riferimento ad indicatori tendenti a rilevare, da un lato, l’efficacia delle modalità adottate per la gestione delle risorse non solo finanziarie e dall’altro i tassi di abbandono e gli aspetti complessivi relazionali della scuola con le famiglie (rapporto scuola-famiglia) e col territorio (rapporto scuola- territorio).

È prevista una Commissione di valutatori composta da un dirigente tecnico e da due esperti definiti indipendenti che lo affiancheranno e che dovranno assicurare l’imparzialità dei giudizi.

Sulla base di tali giudizi (relazioni finali) sarà stilata una graduatoria delle scuole coinvolte e, a quelle che risulteranno migliori, sarà attribuito un premio, fino a € 70.000.

D. - Ci descriva il piano delle attività e i risultati attesi in ordine alla proposta di progetto sperimentale funzionale a premiare gli insegnanti che si distinguono per apprezzamento professionale, nell’ambito di un’istituzione scolastica.

R. - Trattasi appunto del secondo progetto previsto dal MIUR, che sarà rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado delle province di Napoli e Torino - su base volontaria -, che dovrà tendere ad individuare quei docenti che si distinguono nell’arco di un anno scolastico per capacità e professionalità.

Questa volta il progetto sarà assistito dalla Fondazione della Scuola della Compagnia di S. Paolo. Anche per tale sperimentazione è prevista una Commissione, tutta interna ad ogni istituzione scolastica, che sarà costituita dal Dirigente scolastico e da due docenti eletti dai colleghi, presumibilmente dal Collegio dei Docenti.

Completerà questo nucleo valutativo il Presidente del Consiglio d'Istituto, però, in veste di semplice osservatore.

I dati utilizzati per la valutazione dei docenti comprenderanno, oltre al curriculum di ognuno, anche una sorta di “documento di valutazione” - sul quale allo stato attuale non è dato di saperne di più – e la rilevazione del cosiddetto indice di gradimento, espresso da parte di alunni e genitori. Ad un numero ristretto di docenti che risulteranno valutati positivamente saranno corrisposti benefici economici non definitivi.

D. - Quali sono, a suo avviso, i punti di forza e le criticità di questo sistema premiale, tenuto conto delle similari esperienze di accountability implementate in ambito europeo e internazionale?

R. - Non vedo rilevanti punti di forza in questa idea del MIUR, se non quello che si inizia a parlare di una valutazione di sistema, ancorché limitata ad un arco temporale definito, non finalizzata ad un mero controllo, ma ad un suo miglioramento complessivo.

Su tali proposte il miglioramento dovrebbe riguardare singole istituzioni scolastiche e professionisti dell’insegnamento, i docenti, di ambiti territoriali campione e non dell’intero universo, che va sostenuto da un forte sistema di formazione e aggiornamento, oggi carente.

Siamo in presenza di sperimentazioni di una logica premiale che necessita ancora di grandi passi in avanti e, in primo luogo, di un oculato piano di valutazione di sistema, propedeutico a qualsiasi iniziativa di questo genere.

In Europa, vari rapporti internazionali – PISA (promosso dall’OCSE insieme ad altri studi di settore svolti da questo Organismo), la pubblicazione di CIFRE CHIAVE DELL’ISTRUZIONE IN EUROPA, risultato della collaborazione tra EURYDICE, EUROSTAT e l’Ufficio statistico delle Comunità europee - ed altre meritorie indagini, costituiscono la base di partenza per la valutazione di sistema degli Stati membri.

Proprio partendo da tali indagini, molti Paesi si sono dotati di sistemi di valutazione basati su diversi meccanismi di accountability e di valutazione fondata sui risultati accompagnati da sistemi premiali, in grado di motivare realmente e incentivare - individualmente e collettivamente - gli addetti ai lavori.

Esperienze significative, in tal senso, sono state maturate in Germania, Regno Unito, Francia, Belgio e Spagna.

Paolo PALOMBA

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lunedì 7 giugno 2010

IL LICEO “SICILIANI” DI LECCE CELEBRA LA GIORNATA DELL’EUROPA 2010



REPORTAGE


Prot. n. 5137/A14 Lecce, 03.VI.2010

PROMUOVERE LA CITTADINANZA EUROPEA NEL SISTEMA FORMATIVO DEL SALENTO


E’ stata celebrata lunedì 31 maggio, presso l’Istituto “Pietro Siciliani” di Lecce, in Via di Leuca, la Giornata dell’Europa:lo rende noto l’Ufficio Comunicazione della scuola salentina, diretta dal prof. Carlo Nestola.

La Festa dell’Unione Europea, istituita nel 1985 a fronte del vertice milanese dei maggiori capi di Stato e di governo, si contestualizza in concomitanza con la ricorrenza del 9 Maggio, che - dal 1950 - segna la nascita dell’Europa comunitaria, nell’obiettivo di assicurare la salvaguardia della pace mondiale.

Con nota del 19 marzo 2010 (Prot. AOODGAI n. 2810), il MIUR ha invitato gli Uffici Scolastici Regionali di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con i rispettivi istituti di istruzione, a programmare azioni informative funzionali a presentare i progetti realizzati nel quadro dei Programmi Operativi Competenze per lo sviluppo e Ambienti per l’apprendimento.

L'iniziativa, aperta a studenti, docenti, genitori, associazioni e cittadini del territorio, nel perseguire tali finalità, ha concretizzato un piano di comunicazione diretto al grande pubblico, col supporto degli organi di stampa e informazione radiotelevisiva.

Sperimentando la diffusione di spot, comunicati stampa, reportage e interviste dedicate, la scuola ha avuto l’opportunità di implementare un focus a più voci, per chiarire gli scenari delle opportunità di inclusione sociale offerte ai giovani, promosse dalla Commissione Europea.

Sono state avviate, per l’occasione, forme concrete di collaborazione con Redazioni locali, per assicurare il buon esito della manifestazione, col supporto di emittenti radiofoniche e della Testata Giornalistica Il Paese Nuovo.

Il palinsesto dei lavori ha registrato l’intervento del Dirigente Scolastico, che - nel coordinare gli interventi - ha socializzato i dati salienti del Piano Integrato d’Istituto, caratterizzato da 190 ore di attività didattiche per 95 studenti interni e da 50 ore di formazione per il personale docente.

“Lo spirito di questa Giornata – ha dichiarato in apertura della manifestazione il prof. Carlo Nestola – si rintraccia nella volontà di condividere i principi di partecipazione, integrazione, scambio interdisciplinare e trasparenza.

Il valore aggiunto delle nostre proposte, infatti, trova nel successo formativo la sua finalità di base, considerando tanto l’identità degli indirizzi di studio coinvolti, quanto i fondamenti valoriali di una comunità collaborativa, in grado di condividere risorse culturali e strumentali, senza limiti spazio-temporali, per essere uniti nella diversità”.

La scelta della location (Aula Magna – 1° Piano) si inquadra nella volontà di coinvolgere fruitori diretti e indiretti sulle novità delle scelte operate in materia, per consentire visite contestuali negli spazi attrezzati, col supporto del PON-FESRAmbienti per l’apprendimento”.

“Nel corso dell’ A.S. 2009/2010 - ha commentato il prof. Antonio De Lorenzis, responsabile delle infrastrutture - attraverso i finanziamenti dell’Ue, abbiamo completato il Laboratorio Scientifico(obiettivo/azione B-2 ), con l’ampliamento delle strumentazioni da collegare ai computer, per effettuare esperimenti scientifici on-line. Inoltre, è stato aggiornato il server della rete informatica della scuola, per adeguare quest’ultima agli standard tecnologici attuali”.

Dagli esiti delle relazioni, è risultato altresì in fase di realizzazione un’aula-laboratorio, nell’ambito del progetto AULAB (PON A2 FESR 2008-223).

“In questo ambiente di apprendimento altamente tecnologico – ha fatto sapere il prof. Giorgio Barba, referente progettuale – i docenti di una classe dell’istituto sperimenteranno un nuova didattica, basata sul lavoro di gruppo, sulla costruzione e condivisione del sapere, grazie all’utilizzo delle TIC. Prossimamente, sarà altresì completato l’allestimento di un laboratorio multilingue, nei locali della succursale di Via M. Biagi”.

Il meeting salentino, pertanto, ha concretizzato un programma di comunicazione istituzionale, in rapporto agli standard di qualità maturati dal servizio scolastico (Fondi Strutturali Europei PON-FSE-2007 IT 05 1 PO 007 "Competenze per lo sviluppo").

Il parterre dei relatori si avvalso del contributo tecnico delle istituzioni locali, mediante un’azione di partenariato, programmata con la Rete Europe Direct della Provincia di Lecce, impegnata nella mission di diffondere la conoscenza delle Istituzioni Europee e delle opportunità che l’Unione allargata a 27 Stati Membri può offrire, portando l’Europa ai cittadini, ovvero rappresentando un front office speciale per il territorio di afferenza.


Si tratta di una rete di informazione dell’UE - coordinata dalla Direzione Generale Comunicazione (Bruxelles) e dalle Rappresentanze nazionali - indirizzata ai cittadini e alle imprese, con servizi di informazione e assistenza relativi a 5 settori basilari: istituzioni e politiche comunitarie; occasioni di lavoro, formazione e tirocinio in Europa; diritti del cittadino europeo; opportunità di finanziamento per imprese e privati; conoscenza delle reti europee.

Gli interventi dei rappresentanti delle pubbliche amministrazioni si sono concentrati sulla disamina di due temi principali:“Unione Europea e Salento”, “Fondi Sociali Europei ed Offerta Formativa del Liceo Siciliani”.

Ad approfondire le tematiche è intervenuto Ernesto Toma, Assessore Provinciale con delega alla Formazione Professionale ed alle Politiche del Lavoro (Centri per l'Impiego); Adriana Margiotta e Bernadette Greco, responsabili di Antenna Europe Direct della Provincia di Lecce; Elena Maddalo, Facilitatore/Animatore del Piano Integrato di riferimento.

"Iniziative come quella odierna - ha dichiarato l’Assessore Ernesto Toma - rivolte ai giovani, fonte di energia propulsiva per il nostro territorio, sono encomiabili per la loro utilità. L'Unione Europea, la straordinarietà del suo funzionamento, il suo spirito nuovo, devono diventare sempre più presenza concreta. Grazie anche alla strategia di Lisbona, al programma per l'istruzione e la formazione durante l'intero arco della vita, l'Unione Europea contribuisce allo sviluppo della comunità.


L'obiettivo è divenire società della conoscenza avanzata, favorire la cooperazione e gli scambi, insieme con uno sviluppo economico sostenibile e un miglioramento qualitativo e quantitativo dell'occupazione".

Al termine degli interventi, sono seguite le riflessioni dei tutor e degli esperti , con la consegna ufficiale delle Certificazioni (PON-C1 FSE-2009-1350), da parte del Dirigente Scolastico.

“Ogni proposta formativa finanziata col Fondo Sociale Europeo - ha concluso la prof.ssa Elena Maddalo - vuol essere un supporto non mirato alle specifiche conoscenze, ma orientato a potenziare competenze chiave idonee a gestire e risolvere, con autonomia costruttiva e flessibilità cognitiva, le problematiche emergenti dall’esperienza quotidiana. Ciò richiede la sinergia di precisi ambiti disciplinari con le competenze trasversali, per concretizzare forme di apprendimento significativo”.

La strada maestra di tale piano integrato, nella logica del principio di equità, comporta anche il farsi carico di studenti con minori opportunità di accesso al mondo della conoscenza e, al contempo, di quelli in situazione di eccellenza, al fine di garantire il successo formativo di tutti e di ciascuno: in questa prospettiva,“VOLENTI NIHIL DIFFICILE!”.

Paolo Palomba
Responsabile Ufficio Comunicazione - Istituto Statale "P. Siciliani" Lecce

venerdì 26 febbraio 2010

COMUNICATO STAMPA


QUALITA' E INNOVAZIONE NEL NUOVO SISTEMA DEI LICEI

L’ISTITUTO “SICILIANI” DI LECCE
SI PREPARA AD ATTUARE LA RIFORMA DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE


di Paolo PALOMBA*





Si svolgerà il 28 febbraio p.v., pressol’IstitutoStatale “Pietro Siciliani” di Lecce, in Via di Leuca n.2/h, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, un Open Day dedicatoalla presentazione dell’offerta formativa prevista per l’anno scolastico 2010/2011: lo rende l'Ufficio Comunicazione Istituzionale del Liceo salentino.



L’iniziativa si attua a conclusione di un lungo earticolato iter legislativo che ha portato il Consiglio dei Ministri a varare, il 4 Febbraio u.s., la Riforma dei Licei, dell’Istruzione Tecnica e Professionale, che entrerà in vigore dal 1° settembre 2010, per esserea dottata esclusivamente dalle prime classi degli istituti secondari di secondo grado.





L’Open Day del “Siciliani”, organizzato dalla professoressa Maria Giovanna Mazzeo – funzione strumentale responsabile di settore -, è destinato a far conoscere il quadrogenerale del POF d’Istituto, col contributo del Dirigente Scolastico, del personale docente e degli studenti afferenti alla sede centrale e succursale.





Destinatari della proposta saranno gli alunni frequentanti l’ultima classe del primo ciclo in ambito territoriale ed i rispettivi genitori, impegnati nella scelta dei corsi di studio da intraprendere prossimamente, nell’approccio alla nuova scuola secondaria di II grado.





La giornata dell’Orientamento vedrà impegnati alunni edocenti di specifiche discipline che, negli spazi del piano terra e del 1° piano, illustreranno le modalità disvolgimento dei lavori, risponderanno ai quesiti degli interessati, chiariranno aspetti della progettazione curricolare, dei compiti in classe, degli impegni extrascolastici, con utili chiarimenti connessi ai criteri di verifica e valutazione multidisciplinare.





“Il Liceo Pietro Siciliani – dichiara il DirigenteScolastico, prof. Carlo Nestola – realizza progetti finanziati col Fondo Sociale Europeo, dispone di una biblioteca ricca di importanti opere organizzate in rete con la mediateca del Nord Salento ed è sede di proposte e certificazioni esterne: ECDL (test center), GOETHE-INSTITUT(sede d’esame), DELF, TRINITY COLLEGE, DELE, CAMBRIDGE UNIVERSITY ESOL.





In vista del successo formativo, tra l’altro, è sistematicamente garantita l’attuazione di innovativi progetti opzionali inseriti nel POF, riguardanti l’educazione ambientale, le certificazioni per l’idoneità alla guida del ciclomotore e per le lingue straniere, i gruppi sportivi, lo studio di pianoforte e chitarra, gli scambi culturali con le istituzioni scolastiche internazionali, l’educazione alla salute”.





*Responsabile Ufficio Comunicazione Istituzionale
Istituto Statale “Pietro Siciliani”
Via di Leuca, 2/h - LECCE
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sabato 14 febbraio 2009

Il futuro dei giovani? Informatica e turismo


Domenica 15 febbraio il Costa incontra i genitori

Il futuro dei nostri giovani? Nuove tecnologie e turismo

A Lecce c'è la scuola d'eccellenza per entrambe

Gli studi di settore indicano nel meridione due direzioni

per il futuro dei giovani e l'istituto leccese è specializzato in entambi


Gli esperti di orientamento nel lavoro e tutti gli studi di settore indicano nelle nuove tecnologie di comunicazione e nel turismo i settori con la più alta possibilità di occupazione nei prossimi anni per i giovani del mezzogiorno d'Italia.

Il settore delle nuove tecnologie di comunicazione, con internet in testa, esprime la sua forza nella possibilità del lavoro "remoto", ossia permette di operare a distanza, dall'ufficio o addirittura da casa propria. Si può quindi vivere lontano dai grandi centri del business dislocati nel centro-nord del Paese e lavorare on-line con la stessa, se non maggiore, redditività ed efficienza. La "grande rete" ha dato una mano al sud, è riuscita ad eliminare del tutto il problema dei chilometri che ci separano dai centri nevralgici dell'economia. Mentre il settore del turismo è per il Salento, inteso nella sua globalità, la risorsa su cui bisogna puntare con più convinzione ed impegno. Qualcosa, anzi più di qualcosa, è stato già fatto, ma moltissimo è ancora da fare. Una volta avviata con la giusta ottica le macchina del turismo di qualità, tutto il Salento ne trarrà grandi benefici, gli operatori diretti (b&b, hotel, ristoranti, commercianti, ...) in primis e tutto l'indotto di conseguenza. Chi dovrà avviare e gestire tutto questo? I nostri giovani.

Ed è per questo che è importantissimo puntare sulla formazione mirata e di qualità. E c'è chi questa scommessa l'ha già intrapresa da diversi anni, è una scuola superiore, è a Lecce, è l'Istituto Tecnico Commerciale "Costa". In quanto scuola di formazione di giovani verso quelli che potrebbero essere i possibili sbocchi professionali del futuro, l'istittuto Costa sente la responsabilità di contribuire, con il proprio operato, affinchè gli studenti possano acquisire durante il loro periodo di studio, le conoscenze e le capacità necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro con la qualifica più idonea. In poche parole, negli ultimi anni ha mirato dritto verso quelle professionalità che sono più spendibili nel meridione e nel Salento in particolare: l'informatica e le nuove tecnologie di comunicazione (Internet, Web marketing, etc.), e la promozione del turismo.

In termini di Informatica e nuove tecnologie l'Istituto Costa di Lecce nel 1995 è stata la prima scuola in Italia a scommettere sulla rete Internet installando un web server in casa; è per questo motivo che da dieci anni la scuola ha indirizzato l'insegnamento dell'informatica verso tutte le possibili specializzazioni nel mondo del web; ed è sempre per questo motivo che il Costa è ritenuta una delle più prestigiose scuole in Italia sul piano dell'informatica. Prova di ciò sono i numerosissimi concorsi vinti ed i riconoscimenti ottenuti, non ultimo la qualifica di "amministrazione eccellente" da parte del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione.

Per quanto concerne, poi, l'ambito turistico, sarà probabilmente sufficiente menzionare che gli studenti dell'Istituto Costa sono gli artefici del vasto movimento che va sotto il nome di "Repubblica Salentina", che negli ultimi due anni ha realizzato campagne, iniziative e azioni che hanno marcato con forza e innovatività il nostro territorio agli occhi di turisti e curiosi italiani ed esteri. Dopo aver realizzato il sito ufficiale del movimento (www.repubblicasalentina.it), il sito di "Top & Unique" (www.repubblicasalentina.it/topunique) che raccoglie tutte le espressioni di eccellenza e unicità del nostro territorio, ed il primo sito di promozione turistica in lingua inglese "Discover Salento" (www.discoversalento.org), il Costa è oggi la scuola che più di ogni altra ha creato le basi per lo sviluppo del turismo nel Salento.

Per parlare dei passi compiuti e, soprattutto, dei progetti futuri i docenti del Costa aprono la scuola e ricevono studenti, genitori e curiosi Domenica 15 febbraio, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30.
Nella mattinata di domenica 15 febbraio il palazzo dell'Istituto Costa aprirà le sue porte e offrirà al pubblico la possibilità di conoscere da vicino e a fondo le diverse facce dell'offerta formativa di una delle scuole più antiche ma più all'avanguardia. Nel pomeriggio si festeggia con gli alunni: dj-set, musica e allegria.

I.T.C. "Costa"
Piazzetta De Sanctis, 10 - 73100 Lecce
Tel. 0832/306014 - Fax: 0832/303935
www.costa.clio.it - itc.costa@clio.it

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