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venerdì 13 marzo 2015

Gulli Novartis Vaccini vince il premio “Siena Carbon Free 2015”

Sostenibilità, è stato conferito a Novartis Vaccines il premio “Siena Carbon Free 2015”, per il programma di riduzione dei consumi delle principali utilities del sito produttivo di Rosia. “Da tempo la nostra azienda ha imboccato la strada della sostenibilità con l’obiettivo di ridurre, progressivamente, l’impatto ecologico delle attività produttive” – ha affermato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines – “In questo senso il premio rappresenta un bel riconoscimento dei nostri sforzi per diventare più green, ma anche del forte radicamento dell’azienda nella realtà locale”.
Gulli Novartis Vaccini Siena Carbon Free
Testo tratto da Ok Siena del 7 dicembre 2012
“Il costante impegno verso la sostenibilità paga: per l’ambiente ma anche per l’azienda stessa”, lo sa bene Ludovico Mancini, Energy Manager per Novartis Vaccines and Diagnostics (Novartis V&D), che con Cristiano Cortonesi, responsabile Ingegneria e Manutenzione, ha ritirato il premio “Siena Carbon Free 2015” conferito all’azienda per il programma di riduzione dei consumi delle principali utilities del sito produttivo di Rosia.
Il riconoscimento è stato consegnato ai vincitori del concorso “Siena Carbon Free” nell’ambito di un convegno sui temi dello sviluppo sostenibile tenutosi alla Certosa di Pontignano, promosso da Provincia di Siena e Apea con la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e sponsorizzato dalla Fondazione Mps. Tra i migliori progetti anche quello presentato da Novartis V&D, che si è aggiudicata il primo premio nella categoria medie e grandi imprese.
“Sono benefici concreti e tangibili, quelli raggiunti dal progetto di Risparmio Energetico, messo a punto presso il nostro sito a partire dal 2007”, ha affermato Francesco Gulli, amministratore delegato di Novartis V&D Italy, “Nel 2011 abbiamo risparmiato una quantità di energia elettrica pari a quella necessaria per soddisfare le necessità di un paese di 2.000 abitanti per un anno intero. Analogamente, i risparmi di gas metano corrispondono alle necessità di 210 persone.”
Questi risultati sono stati possibili grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi mediante l’utilizzo di nuove tecnologie: sono, infatti, stati installati gruppi frigoriferi ad alta efficienza per la produzione di acqua refrigerata, sistemi di recupero del calore sulle caldaie di produzione del vapore, recupero di acqua di scarto dagli impianti di produzione per utilizzo di usi industriali e l’installazione di sistemi di scarico condensa del vapore ad alta efficienza.
“Da tempo la nostra azienda ha imboccato la strada della sostenibilità con l’obiettivo di ridurre, progressivamente, l’impatto ecologico delle attività produttive”, continua Francesco Gulli. “In questo senso il premio rappresenta un bel riconoscimento dei nostri sforzi per diventare più green, ma anche del forte radicamento dell’azienda nella realtà locale”.

FonteOk Siena

mercoledì 11 marzo 2015

Francesco Gulli Novartis, Neonati già vaccinati un sogno possibile

Vaccini, Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines: «In Novartis difendiamo il valore non solo sanitario ma anche sociale delle vaccinazioni. Collaboriamo con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Unicef, di cui siamo uno dei maggiori fornitori, in particolare per i vaccini contro il batterio Haemophilus influenzae di tipo B e il virus della poliomielite. Lavoriamo all’obiettivo di eradicare questa malattia. Inoltre siamo nella Global alliance for vaccine and immunization, un consorzio di istituti di ricerca, governi e industrie, che mira ad assicurare a tutti i bambini una copertura vaccinale adeguata».
Gulli Novartis Vaccini
Testo tratto da Il Sole 24 Ore del 5 novembre 2013
La sola parola fa correre un brivido lungo la schiena di ogni donna che sta per partorire:streptococco B. Il più virulento, arcaico, infido batterio sul pianeta Terra, che può causare infezioni gravi nel neonato, come meningite, polmonite e setticemia. Se una donna risulta positiva all’esame, le vengono somministrati antibiotici prima e durante il parto. Poi, si spera che anticorpi e medicine siano passati al piccolo. Seguono ore, giorni di apprensione. Perché un bimbo su duemila che nasce da mamma infetta, purtroppo, non ce la fa, come dicono le statistiche.
E quante morti in utero provoca questo batterio (tecnicamente, streptococco beta emolitico di gruppo B)? Se passa attraverso la placenta, può portare al triste fenomeno della morte in utero, silenziosa e inspiegabile, portatrice di dolore e a volte di infondati sensi di colpa nelle donne.
E che dire del virus respiratorio sinciziale, prima causa di ricovero dei neonati? È la causa principale delle bronchioliti, malattia grave nei prematuri e fonte di preoccupazione anche per gli altri neonati. Più diffuse di quanto si pensi. Una malattia a tradimento, che può colpire il piccolo subito dopo la nascita, spesso frantumando le speranze della mamma di proseguire l’allattamento al seno. Il virus può causare anche polmoniti e asma e viene ritenuto responsabili di molti casi di morte in culla (Sids, Sudden infant death syndrome).
Ora, però, si accende la speranza di debellare sul nascere queste diffuse e a volte gravi patologie nei neonati. E la soluzione viene studiata in Italia, a Siena, tra le colline coltivate a Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, nell’epicentro del Chianti classico.
È qui che lo scienziato più celebre al mondo nel campo dei vacciniRino Rappuoli, lavora («Perché questa è la mia terra», dice): al Novartis Vaccines and diagnostics research center, uno dei fiori all’occhiello della ricerca internazionale, con oltre 300 ricercatori che operano nei laboratori di Siena altri 180 in tutti i continenti.
Il vaccino contro lo streptococco B del team di Rappuoli è in fase II di sperimentazione. Presto saranno disponibili i primi dati relativi alla sicurezza e all’efficacia in volontari adulti.«L’obiettivo sarà vaccinare la gestante, per trasmettere il vaccino al bimbo in grembo – diceRappuoli –. Possiamo farcela a realizzare questo obiettivo: sono ottimista». Neonati già vaccinati, con un passaporto per la vita: un sogno possibile, quindi.
Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, invece, sta andando adesso in fase I, per valutarne la sicurezza e la tollerabilità. «Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è l’ultima malattia seria dei bambini non ancora contrastata da vaccini – aggiunge Rappuoli –. Causa forti costi di trattamento in ospedale. Va debellato». Anche in questo caso, l’obiettivo sarà vaccinare in utero. Si stima che nei soli Stati Uniti il virus causi il ricovero di circa 100mila bambini all’anno, con un costo di trattamento di circa 300 milioni di dollari. Anche in età adulta l’Rsv guida la classifica delle cause di ricovero per affezione respiratoria acuta.
Novartis Vaccines è abituata a lavorare su più fronti. È ora in arrivo a dicembre anche in Italia il nuovissimo vaccino contro la meningite da meningococco B, esclusiva Novartis, made in Italy. Creato a Siena da Rappuoli e il suo team. Il meningococco B causa sei casi su 10 di meningite. Ora lo si potrà combattere ad armi pari. Altri vaccini sono in arrivo. Oltre al grande classico: quello contro l’influenza.
«In Novartis difendiamo il valore non solo sanitario ma anche sociale delle vaccinazioni – spiega Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines –. Collaboriamo con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Unicef, di cui siamo uno dei maggiori fornitori, in particolare per i vaccini contro il batterio Haemophilus influenzae di tipo B e il virus della poliomielite. Lavoriamo all’obiettivo di eradicare questa malattia. Inoltre siamo nella Global alliance for vaccine and immunization, un consorzio di istituti di ricerca, governi e industrie, che mira ad assicurare a tutti i bambini una copertura vaccinale adeguata».
I vaccini possono salvare la vita. Ci pensino le mamme che sul web trovano informazioni spesso allarmistiche e su basi scientifiche esili. Il sogno di un pianeta con malattie prevenibili e curabili passa anche attraverso i vaccini.

giovedì 5 marzo 2015

Francesco Gulli Novartis: Premio Galeno a vaccino anti meningococco B

Premio Galeno 2014, il più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico nel nostro Paese, conferito a Novartis Vaccines per il vaccino anti meningococco B. “Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica” ha commentato con orgoglioFrancesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”.
premio galeno

Testo tratto da Agi del 17 dicembre 2014
Il primo vaccino ad ampia protezione contro il meningococco di gruppo B (rDNA, componente, adsorbito) messo a punto nei laboratori senesi di Novartis Vaccines, è stato insignito del prestigioso Premio Galeno Italia 2014 per l’Innovazione del Farmaco.
Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese. “Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica” ha commentato con orgoglio Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”. Da tempo, infatti, sono disponibili vaccini in grado di proteggere contro i ceppi A, C, Y e W135 della meningite meningococcica, ma fino ad oggi i tradizionali approcci vaccinali non erano riusciti a individuare una soluzione facilmente disponibile contro il meningococco B, responsabile in Italia di oltre 6 casi su 10 di meningite meningococcica. Rino Rappuoli e la sua equipe di ricercatori sono riusciti a superare questi ostacoli grazie alla messa a punto di una tecnica innovativa per lo sviluppo di vaccini che si basa sul sequenziamento del genoma dei patogeni: la Reverse Vaccinology. Tale approccio, iniziato con la collaborazione con lo scienziato Craig Venter, è diventato uno standard di riferimento nel mondo della ricerca.
La meningite meningococcica è un’infezione batterica e la principale causa di meningite in Europa, soprattutto tra i neonati, la fascia d’età più esposta al meningococco B; è particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore. Ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato può raggiungere il 50%. I segni e sintomi della malattia sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo così difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su dieci persone che contraggono la malattia, circa una è destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate e su cinque persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti.
Fonte: Agi

giovedì 26 febbraio 2015

Meningite, sintomi spesso simili a quelli influenzali. Francesco Gulli: “Vaccino per meningococco Novartis riceve Premio Galeno 2014”

Meningite, una patologia con letalità tra il 9 e il 12%, che in assenza di trattamento antibiotico può raggiungere il 50%. Il vaccino per la meningite meningococcica di Novartis Vaccinesriceve il Premio Galeno 2014 per l’Innovazione del Farmaco. Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese. “Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”, ha commentato con orgoglio Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines.
Francesco Gulli Novartis Meningite Sintomi Spesso Simili A Quelli Influenzali
Testo tratto da Più Sani più Belli di dicembre 2014
La meningite meningococcica è un’infezione batterica, causa principale di meningite in Europa, soprattutto tra i neonati, la fascia d’età più esposta al meningococco B. È particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore. Ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di trattamento antibiotico adeguato può raggiungere il 50% dei casi. I segni e sintomi della malattia sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo così difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su dieci persone che contraggono la malattia, circa una è destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate, mentre su cinque persone che sopravvivono una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti.
In uno scenario così drammatico, c’è fortunatamente una buona notizia: il vaccino contro il meningococco B esiste (è prodotto per tutto il mondo dalla Novartis), ed è disponibile già in Italia (inserito nei calendari vaccinali regionali di Puglia, Basilicata, Toscana e Veneto). Ma non è tutto, perché il medicinale è stato insignito del prestigioso Premio Galeno Italia 2014 per l’Innovazione del Farmaco. Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese.
“Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”, ha commentato con orgoglio Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines.
Fino ad oggi i tradizionali approcci vaccinali non erano riusciti a individuare una soluzione facilmente disponibile contro il meningococco B, responsabile in Italia di oltre 6 casi su 10 di meningite meningococcica. Il ricercatore e la sua equipe sono riusciti a superare questi ostacoli grazie alla messa a punto di una tecnica innovativa per lo sviluppo di vaccini che si basa sul sequenziamento del genoma dei patogeni: la Reverse Vaccinology. Tale approccio, iniziato con la collaborazione tra Rino Rappuoli e con lo scienziato Craig Venter, è diventato uno standard di riferimento nel mondo della ricerca.

mercoledì 25 febbraio 2015

Francesco Gulli Novartis: “Adiuvanti, la marcia in più dei vaccini”

Adiuvanti e nuove tecnologie per sviluppare i vaccini del futuro in grado di migliorare la risposta immunologica e garantire una maggiore efficacia per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori. Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines: “Abbiamo affrontato il tema di come tradurre le nuove scoperte scientifiche in nuovi adiuvanti per sviluppare i vaccini del futuro”. Gli adiuvanti sono importanti componenti deivaccini moderni perché utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo così lo sviluppo di vaccini di nuova generazione.
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Testo tratto da Siena Free del 22 luglio 2014
Abbiamo affrontato il tema di come tradurre le nuove scoperte scientifiche in nuovi adiuvanti per sviluppare i vaccini del futuro” ha commentato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines, a conclusione di “Enhancing vaccine immunity and value”, evento scientifico di livello internazionale promosso da Novartis Vaccines presso il Centro Ricerche di Siena. Gulli: “Le evidenze, presentate da alcuni tra i maggiori esperti mondiali in materia di vaccini e politiche sanitarie, hanno confermato che questa linea di ricerca sta crescendo velocemente e potrebbe presto portare allo sviluppo di vaccini più efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori”.
Gli adiuvanti sono importanti componenti dei vaccini moderni perché utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo così lo sviluppo di vaccini di nuova generazione. Duplice il beneficio: da un lato la vaccinazione viene estesa a tutte le fasce d’età, dall’altro diventa possibile prevenire anche malattie non contagiose. Questo è il contributo della ricerca allo sfidante obiettivo posto dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), secondo la quale entro il 2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di decessi.
Un aiuto concreto alla discussione a favore di questi componenti in grado di migliorare la risposta immunologica al vaccino e garantire una maggiore efficacia preventiva è venuto da Steven Black, specialista in malattie infettive del Children’s Hospital di Cincinnati (USA), che nel suo intervento ha sottolineato come il vaccino influenzale contenente MF59® sia capace di ridurre significativamente il numero di casi di influenza e di ospedalizzazione negli anziani. “Questi benefici” ha commentato Black “si accompagnano con un’eccellente tollerabilità del vaccino non solo nei soggetti dal sistema immunitario più fragile, ma anche nelle donne incinte, che l’OMS ha messo al primo posto nelle priorità di vaccinazione contro l’influenza”. Inoltre, il profilo di sicurezza trova riscontro in un’ampia banca dati basata sulla sorveglianza clinica di questo vaccino negli anni e su oltre 160 milioni di dosi di vaccino stagionale e pandemico distribuite in tutto il mondo.
Il valore dell’adiuvante ha trovato un’ulteriore conferma proprio in Italia, nei risultati dello studio LIVE (Lombardy Influenza Vaccine Effectiveness), il primo studio che abbia valutato l’efficacia sul campo in un contesto di vita reale dei vaccini. L’obiettivo era quello di stimare il rischio di ospedalizzazione per influenza e polmonite durante la stagione influenzale in soggetti anziani (≥65 anni) vaccinati con vaccino adiuvato con MF59® rispetto a soggetti vaccinati con vaccino inattivato influenzale non adiuvato. Lo studio, durato tre anni (tra il 2006 ed il 2009) e condotto coinvolgendo cinque Asl della Regione Lombardia e circa 170.000 soggetti, ha confermato come, nel caso del vaccino antinfluenzale adiuvato, si riducano del 25% le ospedalizzazioni per influenza e polmonite durante il picco influenzale.
Oltre a questo, approntare strategie vaccinali appropriate, garantisce benefici che si estendono non solo al sistema sanitario ma anche al sistema economico collettivo.
La vaccinazione è uno dei più efficaci interventi sanitari in grado di prevenire i decessi dovuti a malattie infettive ogni anno nel mondo” ha sottolineato in chiusura dell’evento David Bloom, professore di Economia e Demografia della Harvard School of Public Health. “L’impatto della vaccinazione nella società va, però, ben oltre la riduzione delle malattie infettive. Un miglioramento della salute si traduce, infatti, in un miglioramento generale dell’economia. Un esempio in tal senso ci arriva dagli Stati Uniti dove, dal 1994 al 2013, la vaccinazione ha evitato 732.000 decessi e 21 milioni di ospedalizzazioni producendo un risparmio netto per il sistema salute americano può essere stimato in 295 miliardi di dollari di costi diretti e 1,38 migliaia di miliardi in costi indiretti”.
La vaccinazione si conferma quindi una scelta che garantisce una forte economicità, perché permette di focalizzare risorse in interventi di prevenzione che evitano poi i costi correlati sia alla cura della malattia, come ad esempio l’ospedalizzazione, sia alla gestione sociale della persona colpita.

martedì 24 febbraio 2015

Gulli Novartis Agenzia Europea Parere Positivo Vaccino Contro Meningite

Agenzia Europea per i Medicinali, il Comitato per i Farmaci per uso umano ha adottato parere positivo per il vaccino a quattro componenti contro il meningococco B per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi. «Siamo orgogliosi dell’importante traguardo raggiunto nell’ambito dello sviluppo di vaccini contro una malattia che fino a oggi sembrava invincibile» ha affermato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. «Per oltre due decenni ci siamo impegnati per sviluppare un vaccino in grado di prevenire la malattia da MenB. La nostra determinazione è stata alimentata dalle testimonianze di pazienti che hanno provato l’esperienza devastante della meningite e dalle famiglie che hanno perso i loro cari a causa di questa malattia».
Francesco Gulli Novartis Agenzia Europea Medicinali
Testo tratto da Pharmastar del 16 dicembre 2012
Il Comitato per i Farmaci per uso umano (Committee for Medicinal Products for Human Use, CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha adottato parere positivo per il vaccino a quattro componenti contro il meningococco B [rDNA, adsorbito] per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi contro la malattia meningococcica invasiva causata da N. meningitidis di gruppo B (1,2). Si tratta del primo vaccino ad ampio spettro autorizzato, in grado di contribuire a proteggere tutti i gruppi di età contro il meningococco di tipo B (MenB)3, inclusi i lattanti la fascia a maggiore rischio di infezione4.
«Siamo orgogliosi dell’importante traguardo raggiunto nell’ambito dello sviluppo di vaccini contro una malattia che fino a oggi sembrava invincibile» ha affermato Francesco Gulli, AD diNovartis Vaccines. «Per oltre due decenni ci siamo impegnati per sviluppare un vaccino in grado di prevenire la malattia da MenB. La nostra determinazione è stata alimentata dalle testimonianze di pazienti che hanno provato l’esperienza devastante della meningite e dalle famiglie che hanno perso i loro cari a causa di questa malattia».
«Il lavoro di centinaia di donne e uomini presso il nostro Centro Ricerche ha fatto sì che Siena fosse riconosciuta come una delle capitali mondiali dell’immunizzazione» prosegue Gulli. «La ragione di questo successo è l’avere costantemente mantenuto la ricerca scientifica alla base del processo che avrebbe portato a vaccini sempre più innovativi. Senza l’innovazione, infatti, non sarebbe stato possibile raggiungere quei livelli che oggi hanno attratto e stanno attraendo a Siena giovani professionisti da tutto il mondo, che saranno il motore dei futuri traguardi».
Il vaccino Novartis contro il meningococco B è il primo vaccino sviluppato usando un pionieristico approccio scientifico (la reverse vaccinology), partendo dal genoma del batterio5. Tale approccio innovativo costituisce la base per una nuova generazione di vaccini grazie ai quali sarà possibile prevenire altre malattie.
I vaccini attualmente disponibili contro la meningite meningococcica proteggono contro i sierogruppi A, C, Y e W135, ma non contro MenB, responsabile fino al 90% dei casi di malattia meningococcica in alcuni paesi europei6. La malattia meningococcica da MenB spesso non viene diagnosticata correttamente, può uccidere in 24 ore o causare gravi disabilità permanenti1,2. Circa 1 soggetto su 10 di coloro che contraggono la malattia meningococcica muore, nonostante un trattamento adeguato2. Fino a uno su cinque di coloro che sopravvivono alla malattia soffrirà di disabilità permanenti quali danni cerebrali, perdita dell’udito o amputazione degli arti5. I tassi più alti di malattia da MenB si verificano nel primo anno di vita, con un picco ai sette mesi di età7.
«La meningite è una patologia drammatica che, oltre al decesso, può causare sordità, ritardo psicomotorio, paralisi cerebrale. Il periodo di maggior rischio è in prevalenza nei primi cinque anni di vita, perché nel bambino il sistema immunitario è immaturo, e insorge nuovamente nell’adolescente e nel giovane adulto, soggetti che fanno vita di comunità», dichiara Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica I presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica.
«La vaccinazione è considerata l’unico intervento preventivo efficace e fino a oggi esisteva un gap nella possibilità di prevenire le forme da meningococco da sierogruppo B, che rappresentano attualmente più della metà dei casi. Questo nuovo vaccino rappresenta un enorme progresso perché permetterà di prevenire la meningite di sierogruppo B nelle diverse fasce di età».
I profili di tollerabilità e immunogenicità del vaccino a quattro componenti contro MenB sono stati definiti attraverso un ampio e completo programma di studi clinici, tra cui ampi studi di fase II e III che hanno coinvolto oltre 8.000 lattanti, bambini, adolescenti e adulti8,9,10,11,12,13. A partire dai due mesi di età, il vaccino multicomponente contro il meningococco B può essere somministrato secondo diverse schedule di vaccinazione che possono integrarsi con il calendario delle vaccinazioni di routine.
«Accogliamo con profonda soddisfazione questa notizia particolarmente significativa per genitori e medici. Per la prima volta nella lotta contro la malattia meningococcica, si intravede una potenziale soluzione nella protezione contro questa malattia» ha affermato Bruce Langoulant, Presidente e membro del CoMO, (Governing Council of Confederation of Meningitis Organisations) e padre di una bimba sopravvissuta alla meningite. «Molti membri e sostenitori del nostro Comitato sono stati colpiti personalmente dalla meningite e hanno visto i loro cari soffrire degli effetti devastanti di questa malattia».
Il vaccino a quattro componenti contro il meningococco B [rDNA, adsorbito] è il risultato di oltre vent’anni di ricerca d’avanguardia nello sviluppo dei vaccini5. MenB è stato un bersaglio particolarmente difficile da raggiungere in quanto la capsula esterna del batterio non viene soddisfacentemente riconosciuta dal sistema immunitario come antigene, rendendo particolarmente impegnativo lo sviluppo di un vaccino efficace fino ai recenti sviluppi scientifici14.

FontePharmastar

lunedì 23 febbraio 2015

Francesco Gulli Novartis: Premio Galeno Italia per vaccino anti-meningococco B

Novartis Vaccines, guidata dall’AD Francesco Gulli, è stata insignita del prestigioso Premio Galeno Italia 2014 per l’Innovazione del Farmaco per aver messo a punto il primo vaccino ad ampia protezione contro il meningococco di gruppo B. Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese. Francesco Gulli: «Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica».
Francesco Gulli Novartis Premio Galeno_Il sole 24 ore
Testo tratto da Il Sole 24 Ore del 17 dicembre 2014
Il primo vaccino ad ampia protezione contro il meningococco di gruppo B (rDNA, componente, adsorbito) messo a punto nei laboratori senesi di Novartis Vaccines, è stato insignito del prestigioso Premio Galeno Italia 2014 per l’Innovazione del Farmaco. Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese. «Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica» ha commentato con orgoglio Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. Il vaccino Novartis contro il meningococco B, prodotto per tutto il mondo presso lo stabilimento di Rosia (Siena), è disponibile in Italia dal 12 dicembre 2013 ed è stato già inserito nei calendari vaccinali regionali di Puglia, Basilicata, Toscana e Veneto.
Gulli: «Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco». Da tempo, infatti, sono disponibili vaccini in grado di proteggere contro i ceppi A, C, Y e W135 della meningite meningococcica, ma fino ad oggi i tradizionali approcci vaccinali non erano riusciti a individuare una soluzione facilmente disponibile contro il meningococco B, responsabile in Italia di oltre 6 casi su 10 di meningite meningococcica. I ricercatori Novartis sono riusciti a superare questi ostacoli grazie alla messa a punto di una tecnica innovativa per lo sviluppo di vaccini che si basa sul sequenziamento del genoma dei patogeni: la Reverse Vaccinology. Tale approccio, iniziato con la collaborazione con lo scienziato Craig Venter, è diventato uno standard di riferimento nel mondo della ricerca.
La meningite meningococcica è un’infezione batterica e la principale causa di meningite in Europa, soprattutto tra i neonati, la fascia d’età più esposta al meningococco B; é particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore. Ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato può raggiungere il 50%. I segni e sintomi della malattia sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo così difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su dieci persone che contraggono la malattia, circa una è destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate e su cinque persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti.

venerdì 20 febbraio 2015

Francesco Gulli Novartis anti-meningococco B protegge nella prima infanzia

The ‘Lancet‘, pubblicati online i risultati di uno studio clinico registrativo di Fase III per ilvaccino Novartis contro il meningococco B che ha coinvolto 3.630 bambini a partire dai due mesi di età, dimostrando una risposta immunitaria protettiva quando il prodotto viene somministrato secondo uno schema di immunizzazione primaria di tre dosi in concomitanza con le vaccinazioni di routine. Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines: “Siamo in grado di offrire vaccini per aiutare a proteggere contro cinque dei più comuni e virulenti sierogruppi meningococcici, che causano la maggior parte delle infezioni e dei decessi nel mondo”.
Francesco Gulli Anti-Meningococco B di Novartis protegge nella prima infanzia
Testo tratto da Adnkronos del 14 gennaio 2014
La rivista ‘Lancet‘ ha pubblicato online i risultati di uno studio clinico registrativo di Fase III per ilvaccino Novartis contro il meningococco B che ha coinvolto 3.630 bambini a partire dai due mesi di età, dimostrando una risposta immunitaria protettiva e un profilo di sicurezza accettabile quando il prodotto viene somministrato secondo uno schema di immunizzazione primaria di tre dosi in concomitanza con le vaccinazioni di routine.
Gli sperimentatori – evidenzia una nota – hanno inoltre osservato una robusta risposta immunitaria nei bambini che hanno ricevuto una quarta dose al dodicesimo mese di vita che, infatti, può contribuire a una durata più estesa della protezione. Questi dati sono stati presentati per la prima volta nel 2010 alla diciassettesima edizione dell’International Pathogenic Neisseria Conference. “Da pediatra, mi rendo conto di quanto possa essere devastante il meningococco B nei lattanti e nei bambini e dell’agonia cui sono sottoposte le famiglie colpite – ha commentato Susanna Esposito, direttore della Clinica pediatrica I alla Fondazione Irccs Ca’ Granda ospedale Maggiore Policlinico di Milano, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica e membro dei Comitati per la ricerca clinica e per l’attività assistenziale della European Society for Pediatric Infectious Disease (Espid) – la prospettiva di un nuovo vaccino che possa aiutare a prevenire il meningococco B rappresenta l’innovazione che stavamo aspettando da oltre 10 anni”.
A novembre 2012, il vaccino Novartis contro il meningococco B ha ricevuto il parere positivo da parte del Comitato per i medicinali per uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali(Ema). Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines: “Siamo in grado di offrire vaccini per aiutare a proteggere contro cinque dei più comuni e virulenti sierogruppi meningococcici, che causano la maggior parte delle infezioni e dei decessi nel mondo”.

Fonte: Adnkronos

mercoledì 18 febbraio 2015

Francesco Gulli Novartis: L’impegno di Novartis Vaccines verso l’ambiente (Pdf)

Corporate Social Responsability, il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute sono i pilastri su cui poggia la Responsabilità Sociale di Novartis Vaccines, azienda biotecnologica del Gruppo Novartis, guidata dall’AD Francesco Gulli. Il concetto di crescita sostenibile coincide con quello di eco-compatibilità e di sicurezza delle attività svolte, al fine di dedicare particolare attenzione sia alla protezione dell’ambiente sia alla gestione dei rischi. L’azienda ha migliorato la propria efficienza grazie a numerosi progetti di risparmio energetico con installazioni di nuove apparecchiature ad alta efficienza ed interventi di recupero acqua e calore.
Novartis per l'ambiente
Testo del 28 gennaio 2013 tratto da Novartis Vaccines
Novartis Vaccines and Diagnostics, guidata dall’AD Francesco Gulli, è l’unica azienda biotecnologica, oltre che l’unica realtà integrata nel settore dei vaccini in Italia, con attività che spaziano dalla ricerca di base allo sviluppo, dalla produzione alla commercializzazione.
Il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute e dell’incolumità dei dipendenti sono i pilastri su cui poggia la Responsabilità Sociale del Gruppo Novartis, azienda firmataria del protocollo di Kyoto.
Il concetto di crescita sostenibile coincide con quello di eco-compatibilità e di sicurezza delle attività svolte: questo significa dedicare una particolare attenzione sia alla protezione dell’ambiente sia alla gestione dei rischi, affinché siano garantite la salute e la sicurezza dei collaboratori del Gruppo, dei clienti, delle comunità e di chiunque sia coinvolto nelle attività dell’azienda.
Presso gli stabilimenti di Siena e di Rosia è stata formalmente adottata una Politica “HSE” (Health, Safety, Environment), che descrive gli impegni dell’azienda in materia di ambiente, salute e sicurezza.
Negli ultimi anni, i principali sforzi sono stati concentrati nello sviluppo di un sistema integrato di gestione ambientale e di salute e sicurezza, in conformità ai requisiti degli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001 (certificazioni ottenute nel luglio 2008 e confermata anche nel maggio del 2013), con l’obiettivo di migliorare costantemente le prestazioni aziendali in questi campi.
Nonostante i consumi energetici siano aumentati a causa dell’avvio di nuovi reparti e turni di produzione più pressanti, l’azienda guidata dall’AD Francesco Gulli ha migliorato la propria efficienza grazie a numerosi progetti di risparmio energetico eseguiti negli ultimi cinque anni. Ad esempio, nello stabilimento di Rosia, questo si quantifica in circa il 9%, corrispondente ad un risparmio di emissioni equivalenti in atmosfera di 2000 t/anno. I risultati sono stati ottenuti attraverso oltre 20 interventi di risparmio energetico che includono 3 impianti fotovoltaici, installazioni di nuove apparecchiature ad alta efficienza ed interventi di recupero acqua e calore.
I risparmi ottenuti dal 2008 al 2012
  • Consumi di gas metano: -10.8 % per un consumo equivalente di circa 2000 abitanti
  • Consumi di energia elettrica: -4 % (1.5 MWh) per un consumo equivalente di circa 800 abitazioni
  • Consumi di acqua: -25% per un consumo equivalente di circa 1000 abitanti
Risale al dicembre 2012 l’ultimo riconoscimento in ordine di tempo conseguito da Novartis Vaccines and Diagnostics, risultato tra i vincitori del prestigioso concorso “Siena Carbon Free 2015”, organizzato da Provincia di Siena e Apea con la collaborazione dell’Università di Siena.
Ciò testimonia l’impegno di NV&D in termini di sostenibilità ambientale, innovazione ed uso efficiente dell’energia. Ad essere premiato è stato il progetto di Risparmio Energetico realizzato dal Reparto di Ingegneria e Manutenzione presso lo stabilimento produttivo di Rosia a partire dal 2007.
Grazie a questa iniziativa, che ha visto l’installazione di gruppi frigoriferi ad alta efficienza per la produzione di acqua refrigerata, sistemi di recupero del calore sulle caldaie di produzione del vapore, recupero di acqua di scarto dagli impianti di produzione per utilizzo di usi industriali e l’installazione di sistemi di scarico condensa del vapore ad alta efficienza, lo stabilimento è riuscito a ridurre sensibilmente i consumi di acqua, gas ed energia elettrica.
Nei due siti di Siena a Rosia sono state infine implementate auto elettriche a emissione zero, ricaricate in notturna quando l’energia elettrica ha un costo minore.

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