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lunedì 27 aprile 2015

Francesco Gulli Novartis: Un’azienda a formato famiglia

Novartis Vaccines è tra le aziende vincitrici del Family Friendly, bando promosso dalla Provincia di Siena in collaborazione con la Camera di Commercio e il Comitato Imprenditoria Femminile. Novartis Vaccines è stata premiata per “i servizi e i benefit legati alla conciliazione fra lavoro, famiglia e genitorialità”. “Si tratta di un riconoscimento molto importante che valorizza l’impegno portato avanti da Novartis Vaccines nella progettazione e attuazione di strumenti, servizi e programmi volti a facilitare il raggiungimento di un più stabile e soddisfacente equilibrio fra lavoro e vita familiare” ha commentato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines.
Go news
Testo tratto dal sito Go News del 4 giugno 2014
Novartis Vaccines è tra le aziende vincitrici del Family Friendly, bando promosso dalla Provincia di Siena in collaborazione con la Camera di Commercio e il Comitato Imprenditoria Femminile. Il bando è rivolto a realtà e aziende locali che promuovono in maniera efficace pari opportunità e conciliazione della vita familiare e lavorativa a favore dei propri dipendenti. Novartis Vaccines è stata premiata per “i servizi e i benefit legati alla conciliazione fra lavoro, famiglia e genitorialità”.
“Si tratta di un riconoscimento molto importante che valorizza l’impegno portato avanti daNovartis Vaccines nella progettazione e attuazione di strumenti, servizi e programmi volti a facilitare il raggiungimento di un più stabile e soddisfacente equilibrio fra lavoro e vita familiare al fine di permettere, soprattutto a collaboratrici e collaboratori con figli, di dedicarsi con maggiore serenità al loro lavoro e sviluppo professionale” ha commentato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines.
Queste iniziative rientrano in un programma più ampio, il Diversity & Inclusion, avviato nel 2009 da Novartis Vaccines con l’obiettivo di implementare politiche e programmi dinamici e innovativi, capaci di valorizzare le diversità all’interno dell’azienda, partendo dall’assunto che un ambiente di lavoro ricco di varietà di genere, cultura, carattere e stili di vita sia il presupposto per la crescita dell’azienda e dei propri collaboratori.
Al fine di facilitare il migliore bilanciamento fra lavoro e vita privata, sono stati così promossi servizi utili accessibili direttamente in azienda, nelle due sedi di Siena e Rosia: pagamento di bollettini postali, lavanderia, calzolaio e altro ancora. A tutto questo si affiancano progetti per sostenere le dipendenti nel delicato periodo del rientro al lavoro dopo la maternità, ad esempio attraverso percorsi condivisi fra responsabili e collaboratrici, coaching e altre facilitazioni come i parcheggi rosa all’interno dell’azienda, riservati a donne dal sesto mese di gravidanza in poi, e l’asilo nido aziendale per bambini dai 12 ai 36 mesi, figli di dipendenti. “Siamo molto soddisfatti dell’andamento di questo progetto” ha aggiunto Gulli “particolarmente apprezzato anche dai nostri collaboratori, che lo considerano di estrema utilità”.
FonteGo News

venerdì 24 aprile 2015

Francesco Gulli: crescita sostenibile, eco-compatibilità e sicurezza

Corporate Social Responsability. Il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute e dell’incolumità dei dipendenti sono i pilastri su cui poggia la Responsabilità Sociale del Gruppo Novartis, azienda firmataria del protocollo di Kyoto. Il concetto di crescita sostenibilecoincide con quello di eco-compatibilità e di sicurezza delle attività svolte. Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines: “Questo significa dedicare una particolare attenzione sia alla protezione dell’ambiente sia alla gestione dei rischi, affinché siano garantite la salute e la sicurezza dei collaboratori del Gruppo, dei clienti, delle comunità e di chiunque sia coinvolto nelle attività dell’azienda”.
Francesco Gulli Sostenibilità innovazione e sicurezza
Testo tratto dal sito Novartis Vaccines
Il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute e dell’incolumità dei dipendenti sono i pilastri su cui poggia la Responsabilità Sociale del Gruppo Novartis, azienda firmataria del protocollo di Kyoto.
Il concetto di crescita sostenibile coincide con quello di eco-compatibilità e di sicurezzadelle attività svolte: questo significa dedicare una particolare attenzione sia alla protezione dell’ambiente sia alla gestione dei rischi, affinché siano garantite la salute e la sicurezza dei collaboratori del Gruppo, dei clienti, delle comunità e di chiunque sia coinvolto nelle attività dell’azienda.
Presso gli stabilimenti di Siena e di Rosia è stata formalmente adottata una Politica “HSE”(Health, Safety, Environment), che descrive gli impegni dell’azienda in materia di ambiente, salute e sicurezza e di cui potete trovare copia alla fine di questa pagina.
Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines: “Negli ultimi anni, i principali sforzi sono stati concentrati nello sviluppo di un sistema integrato di gestione ambientale e di salute e sicurezza, in conformità ai requisiti degli standard internazionali ISO 14001 e OHSAS 18001(certificazioni ottenute nel luglio 2008 e confermata anche nel maggio del 2013), con l’obiettivo di migliorare costantemente le prestazioni aziendali in questi campi”.
Risale al dicembre 2012 l’ultimo riconoscimento in ordine di tempo conseguito da Novartis Vaccines and Diagnostics, risultato tra i vincitori del prestigioso concorso “Siena Carbon Free 2015”, organizzato da Provincia di Siena e Apea con la collaborazione dell’Università di Siena. Ciò testimonia l’impegno di NV&D in termini di sostenibilità ambientaleinnovazione ed uso efficiente dell’energia. Ad essere premiato è stato il progetto di Risparmio Energetico realizzato dal Reparto di Ingegneria e Manutenzione presso lo stabilimento produttivo di Rosia a partire dal 2007.
Grazie a questa iniziativa, che ha visto l’installazione di gruppi frigoriferi ad alta efficienza per la produzione di acqua refrigerata, sistemi di recupero del calore sulle caldaie di produzione del vapore, recupero di acqua di scarto dagli impianti di produzione per utilizzo di usi industriali e l’installazione di sistemi di scarico condensa del vapore ad alta efficienza, lo stabilimento è riuscito a ridurre sensibilmente i consumi di acqua, gas ed energia elettrica.
I risparmi ottenuti dal 2008 al 2013
  • Consumi di gas metano: -10.8 % per un consumo equivalente di circa 2000 abitanti
  • Consumi di energia elettrica: -4 % (1.5 MWh) per un consumo equivalente di circa 800 abitazioni
  • Consumi di acqua: -25% per un consumo equivalente di circa 1000 abitanti

Francesco Gulli: “Adiuvanti, la marcia in più dei vaccini”

Siena, Novartis Vaccines, i maggiori esperti mondiali in materia di vaccini e politiche sanitarie, hanno confermato l’importanza degli adiuvanti che potrebbe presto portare allo sviluppo divaccini piu’ efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori. Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines: “Gli adiuvanti sono importanti componenti dei vaccini moderni perche’ utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo cosi’ lo sviluppo di vaccini di nuova generazione”. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità con il contributo della ricerca entro il 2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di decessi.
Adiuvanti

Testo tratto da Agi del 22 luglio 2014
“Abbiamo affrontato il tema di come tradurre le nuove scoperte scientifiche in nuovi adiuvantiper sviluppare i vaccini del futuro” ha commentato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines, a conclusione di “Enhancing vaccine immunity and value”, evento scientifico di livello internazionale promosso da Novartis Vaccines presso il Centro Ricerche di Siena. “Le evidenze, presentate da alcuni tra i maggiori esperti mondiali in materia di vaccini e politiche sanitarie, hanno confermato che questa linea di ricerca sta crescendo velocemente e potrebbe presto portare allo sviluppo di vaccini piu’ efficaci per la prevenzione delle malattie infettive e per la cura delle infezioni croniche e dei tumori”.
Gli adiuvanti sono importanti componenti dei vaccini moderni perche’ utilizzati per potenziarne la risposta immunitaria, permettendo cosi’ lo sviluppo di vaccini di nuova generazione. Duplice il beneficio: da un lato la vaccinazione viene estesa a tutte le fasce d’eta’, dall’altro diventa possibile prevenire anche malattie non contagiose.
Questo e’ il contributo della ricerca allo sfidante obiettivo posto dall’Organizzazione mondiale della Sanita’ (OMS), secondo la quale entro il 2020 i vaccini eviteranno 25 milioni di decessi. Un aiuto concreto alla discussione a favore di questi componenti in grado di migliorare la risposta immunologica al vaccino e garantire una maggiore efficacia preventiva e’ venuto da Steven Black, specialista in malattie infettive del Children’s Hospital di Cincinnati (USA), che nel suo intervento ha sottolineato come il vaccino influenzale contenente MF59 sia capace di ridurre significativamente il numero di casi di influenza e di ospedalizzazione negli anziani.
“Questi benefici” ha commentato Black “si accompagnano con un’eccellente tollerabilita’ del vaccino non solo nei soggetti dal sistema immunitario piu’ fragile, ma anche nelle donne incinte, che l’OMS ha messo al primo posto nelle priorita’ di vaccinazione contro l’influenza”. Inoltre, il profilo di sicurezza trova riscontro in un’ampia banca dati basata sulla sorveglianza clinica di questo vaccino negli anni e su oltre 160 milioni di dosi di vaccino stagionale e pandemico distribuite in tutto il mondo.
FonteAgi

martedì 14 aprile 2015

Francesco Gulli Novartis: “Food and Drug Administration approva vaccino Novartis contro il meningococco B”

USA, la Food and Drug Administration ha approvato il vaccino Novartis contro ilmeningococco di gruppo B per l’immunizzazione attiva atta a prevenire questa malattia invasiva negli adolescenti e nei giovani adulti dai 10 ai 25 anni di età. “Il vaccino Novartis è l’unico vaccino contro la meningite B approvato negli Stati Uniti con una schedula a due dosi e un programma posologico flessibile” ha dichiarato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “L’accesso ai vaccini per la meningite B da parte di tutti gli adolescenti e i giovani adulti sarà fondamentale per contribuire alla prevenzione di questa malattia imprevedibile e potenzialmente fatale”.
Food and Drug Administration approva vaccino Novartis_270
Testo tratto da Novartis Vaccines del 26 gennaio 2015
Novartis ha annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso l’approvazione, con procedura accelerata, del vaccino Novartis contro il meningococco di gruppo B per l’immunizzazione attiva atta a prevenire questa malattia invasiva (nota anche come meningite B) negli adolescenti e nei giovani adulti dai 10 ai 25 anni di età. Il vaccino Novartis è l’unico vaccino contro la meningite B approvato negli Stati Uniti con una schedula a due dosi e un programma posologico flessibile1. Parte della procedura accelerata di approvazione, è l’impegno di Novartis a completare gli studi in corso, allo scopo di confermare l’efficacia del suo vaccino contro diversi ceppi di sierogruppo B.
“Sebbene rara, la meningite B è una malattia devastante, che può colpire chiunque in qualsiasi momento, soprattutto gli adolescenti e i bambini”, ha dichiarato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “Questa approvazione rappresenta una tappa importante verso il nostro obiettivo, contribuire a prevenire ulteriori perdite di vite umane”.
Negli studi di Fase II e III, il vaccino contro il meningococco B di Novartis ha dimostrato di fornire, già dopo la somministrazione di due dosi, una risposta immunitaria protettiva negli adolescenti e nei giovani adulti. Il vaccino offre anche un programma posologico flessibile, con la prima e la seconda dose somministrate ad almeno un mese di distanza1.
“Avendo contratto io stesso la meningite durante il college, confido che i giovani adulti in tutti gli Stati Uniti avranno presto sistematico accesso ai vaccini contro la meningite B”, ha detto Jamie Schanbaum, 25 anni, fondatore dell’associazione contro la meningite The J.A.M.I.E. Group. “Non esiste alcuna ragione perché i giovani statunitensi debbano trovarsi in pericolo a causa di una malattia devastante come la meningite, e tuttavia prevenibile con un vaccino”.
Il profilo di tollerabilità del vaccino Novartis contro il meningococco B è stato dimostrato anche nell’ambito di studi clinici sponsorizzati dagli US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e condotti su oltre 15.000 individui presso la Princeton University e la University of California, Santa Barbara (UCSB), durante i focolai di meningite B in questi campus universitari. I dati di sicurezza emersi dagli studi clinici dei CDC sono in linea con i risultati osservati nel corso di studi precedenti1,4.
La malattia meningococcica invasiva può presentarsi sotto forma di meningite batterica con segni e sintomi spesso difficili da diagnosticare correttamente e, sebbene rara, può avere gravi conseguenze, tra le quali disabilità permanenti e, talvolta, può portare al decesso entro 24 ore dall’insorgenza dei sintomi2,3. Neisseria meningitidis B è diventato il sierogruppo prevalente tra quelli che causano la malattia meningococcica negli Stati Uniti con il 33% di tutti i casi segnalati nel 20135. Anche se sottoposti a terapia antibiotica, fino al 10 per cento delle persone che contraggono la malattia meningococcica è destinata a morire, e su cinque persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di disabilità permanenti2. Gli adolescenti e i giovani adulti sono a rischio più elevato di contrarre la malattia meningococcica, a causa di abitudini e stili di vita condivisi, come la convivenza nei dormitori universitari2.
Nel gennaio 2013, il vaccino Novartis contro il meningococco B ha ricevuto l’approvazione da parte della Commissione Europea per l’uso nei soggetti a partire dai 2 mesi di età, diventando così il primo vaccino ad ampia copertura a ricevere l’approvazione regolatoria per contribuire alla protezione contro la meningite B. L’approvazione statunitense conferma la posizione di leadership di Novartis nella lotta contro la malattia meningococcica a livello globale. Il vaccino contro il meningococco B e il vaccino coniugato contro il meningococco di gruppo A, C, W-135 e Y contribuiscono alla protezione contro tutti i cinque principali sierogruppi di batteri meningococcici (A, C, W-135, Y e ora anche B), responsabili della maggioranza dei casi negli Stati Uniti e in tutto il mondo1,3.
Il vaccino Novartis contro il meningococco B è ora autorizzato in 37 Paesi, inclusi gli Stati membri dell’Unione Europea, l’Australia e il Canada, per l’uso in soggetti a partire dai 2 mesi di età. Dalla prima approvazione in Europa, sono più di un milione le dosi distribuite in tutto il mondo, esclusi gli Stati Uniti.
Novartis
Novartis fornisce soluzioni terapeutiche in grado di far fronte alle esigenze, in continua evoluzione, dei pazienti e della società. Con sede a Basilea, in Svizzera, Novartis offre un portafoglio diversificato per meglio rispondere a queste esigenze: farmaci ad alto contenuto di innovazione, prodotti per la cura dell’occhio, farmaci generici a costi competitivi, vaccini preventivi e prodotti per automedicazione. Novartis è la sola azienda al mondo a detenere una posizione di riferimento in tutte queste aree. Nel 2013, le attività del Gruppo hanno registrato un fatturato di 57,9 miliardi di dollari, mentre circa 9,9 miliardi di dollari (9,6 miliardi di dollari escluse le svalutazioni e gli ammortamenti) sono stati investiti in Ricerca & Sviluppo. Le società del Gruppo Novartis contano circa 130.000 collaboratori e operano in oltre 150 Paesi del mondo. Ulteriori informazioni sono disponibili nei siti www.novartis.com e www.novartis.it.
Riferimenti bibliografici
1. Informazioni per la prescrizione del vacicno Novartis contro il meningococco B.
2. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Prevention and Control of Meningococcal Disease; Recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP). Morbidity and Mortality Weekly Report (MMWR). 2013; 62(2):1-13. Disponibile all’indirizzo: http://www.cdc.gov/mmwr/pdf/rr/rr6202.pdf. Ultimo accesso: gennaio 2015.
3. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Signs & Symptoms – Meningococcal Meningitis, 2014. Disponibile all’indirizzo: http://www.cdc.gov/meningococcal/about/symptoms.html. Ultimo accesso: gennaio 2015.
4. Patel M. Outbreaks of Serogroup B Meningococcal Disease on University Campuses – 2013. Presented at: Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP) meeting; February 26, 2014; Atlanta, GA. Disponibile all’indirizzo: http://www.cdc.gov/vaccines/acip/meetings/slides-2014-02.html. Ultimo accesso: gennaio 2015.
5. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Active Bacterial Core Surveillance (ABCs) Report Emerging Infections Program Network – Neisseria meningitidis, 2013-provisional. Disponibile all’indirizzo: http://www.cdc.gov/abcs/reports-findings/survreports/mening13.pdf. Ultimo accesso: gennaio 2015.
6. Agence de la santé et des services sociaux du Saguenay-Lac-Saint-Jean. “First wave of vaccination against meningococcal B (press release).” June 19, 2014. Disponibile all’indirizzo: http://www.csrsaguenay.qc.ca/medias/csrsaguenay/fichiers/Actualite/Communique_fin_campagne_printemps_140618_3.pdf. Ultimo accesso: gennaio 2015.

giovedì 9 aprile 2015

Francesco Gulli: Siena protagonista della European Biotech Week

“Le molte facce del biotech” è il titolo della mostra a Siena in ambito biotecnologie. Le “molte facce” stanno a indicare i tanti campi di applicazione delle biotecnologie: dalla tutela della salute (red biotech) all’agroalimentare (green biotech), fino ad arrivare all’industria (white biotech). Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines: “L’utilizzo delle biotecnologie, applicate alla ricerca di vaccini, ha permesso di sviluppare strumenti di prevenzione innovativi e sicuri. Il Centro Ricerche di Novartis Vaccines a Siena è pioniere nell’innovazione delle tecnologie usate nella lotta alle malattie infettive”.
Francesco Gulli Novartis
Testo tratto da Siena Agenda del 31 ottobre 2014
Sorrisi, sguardi, espressioni. Il calore di un volto per comunicare il lato più “umano” ed emotivo della scienza, quello di coloro che ogni giorno lavorano nei laboratori di università, imprese e centri di ricerca. “Le molte facce del biotech” è il titolo della mostra in programma a Siena, presso la sala del Passeggio del Complesso Museale di Santa Maria della Scala. Le “molte facce” stanno a indicare anche i tanti campi di applicazione delle biotecnologie: dalla tutela della salute – le cosiddette red biotech, con farmaci, vaccini e diagnostici – all’agroalimentare (green biotech), fino ad arrivare all’industria, dove le tecniche di biologia molecolare vengono impiegate per agevolare i processi industriali attraverso gli enzimi, produrre bio prodotti e bioenergia, bonificare ambienti e aree compromesse, conservare e restaurare opere d’arte (white biotech).
Siena protagonista della European Biotech Week. La mostra, promossa da Siena città candidata a Capitale Europea della Cultura 2019 e Fondazione Toscana Life Sciences, in collaborazione con Università di Siena, Comune di Siena, Fondazione Achille Sclavo, Sclavo Vaccines Association, Novartis Vaccines e VisMederi – questi ultimi anche in qualità di sponsor – è organizzata nell’ambito della seconda edizione della European Biotech Week, che vede in Assobiotec il partner italiano. Siena, da oltre un secolo punto di riferimento internazionale nel settore, oggi è un polo di attrazione per le competenze nel campo dei vaccini e dell’immunologia, dove ha raggiunto l’eccellenza sia nella formazione, con l’Università degli Studi, che nella prevenzione e messa a punto di terapia innovative. Con questa mostra, Siena valorizza la centralità delle biotecnologie e ne promuove il ruolo decisivo nel miglioramento della qualità della vita e nella sfida alla candidatura della città a capitale europea della cultura.
Biotech, volti e ambiti di applicazione. Le biotecnologie, come la maggior parte delle attività legate al mondo della scienza, sono un tema difficile da comunicare. Nell’immaginario collettivo l’attività scientifica è associata all’ambiente chiuso del laboratorio, spesso sottovalutando il reale impatto che la ricerca produce sulla vita di tutti i giorni, sotto forma di prodotti e processi. La mostra, attraverso il linguaggio artistico della fotografia, intende colmare questo “gap” emotivo, mettendo in evidenza i volti dei giovani che, sul territorio senese, lavorano nel settore ed esaltare la loro attività mettendo in vetrina i frutti dello sviluppo biotecnologico. I sessanta scatti in mostra ritraggono donne e uomini under 40 attivi sia sul fronte della ricerca pubblica che privata.
Dichiarazioni
“Un evento – ha detto Bruno Valentini, sindaco Comune di Siena – che conferma ancora una volta quanto sia fondamentale e solido il legame tra la nostra città e le scienze della vita. La tutela della salute, i vaccini, l’immunologia e più in generale il mondo delle biotecnologie rappresentano, per il nostro territorio, un fondamentale patrimonio su cui continuare ad investire per creare crescita ed occupazione. Sui temi della ricerca e dell’innovazione sta lavorando molto anche la Regione Toscana. In questa direzione va, infatti, la proposta del Presidente Rossi di una pharma-valley che unisca i tre poli regionali del settore farmaceutico: Firenze, Pisa e Siena. Un modo, questo, per rafforzare il “distretto farmaceutico toscano” ed attrarre nuovi investimenti. Con questa mostra si mette in primo piano uno dei temi centrali nel percorso di candidatura di Siena a Capitale Europea della cultura per il 2019: il nesso tra cultura, ricerca e il miglioramento della qualità della vita”.
“Il settore delle Scienze della Vita e il biotech in particolare – ha sottolineato Fabrizio Landi, presidente Fondazione Toscana Life Sciences – rappresentano per Siena la principale opportunità di sviluppo e crescita non solo industriale, scientifica e occupazionale, ma anche culturale. Siena può oggi competere come ideale città capitale Europea dei Vaccini, uno dei settori del biotech che da oltre un secolo ha in Siena una punto di eccellenza assoluto. Il biotech è una opportunità per tutti e da tutti i punti di vista e questa mostra ne è un esempio”
“Le biotecnologie e le scienze della vita sono all’Università di Siena uno dei filoni di ricerca più rilevanti – ha detto il prof. Francesco Frati, prorettore dell’Ateneo senese – e la partecipazione a questa iniziativa vuole darne testimonianza. In questo settore si registra un’eccellente produzione scientifica dei nostri ricercatori e in ambito di didattica sono attivi corsi specifici di I, II e III livello. E’ importante evidenziare inoltre che lo sviluppo delle ricerche consente di contribuire alla crescita imprenditoriale del territorio attraverso il congruo numero di Spin-off universitari attivati in area biotecnologica”.
“La maggior parte dei vaccini in uso nel secolo scorso – sottolinea Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines – è stata sviluppata grazie al principio di Pasteur “isola il germe, uccidilo, iniettalo”, che ha permesso di debellare infezioni terribili. Esistono tuttavia malattie, come la meningite o l’AIDS, che sono causate da microrganismi che subiscono frequenti mutazioni e che quindi non possono essere trattate allo stesso modo. L’utilizzo delle biotecnologie, applicate alla ricerca di vaccini, ha permesso di abbattere questa barriera e di sviluppare strumenti di prevenzione innovativi e sicuri. Il Centro Ricerche di Novartis Vaccines a Siena è pioniere nell’innovazione delle tecnologie usate nella lotta alle malattie infettive”.

FonteSienagenda

venerdì 13 marzo 2015

Gulli Novartis Vaccini vince il premio “Siena Carbon Free 2015”

Sostenibilità, è stato conferito a Novartis Vaccines il premio “Siena Carbon Free 2015”, per il programma di riduzione dei consumi delle principali utilities del sito produttivo di Rosia. “Da tempo la nostra azienda ha imboccato la strada della sostenibilità con l’obiettivo di ridurre, progressivamente, l’impatto ecologico delle attività produttive” – ha affermato Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines – “In questo senso il premio rappresenta un bel riconoscimento dei nostri sforzi per diventare più green, ma anche del forte radicamento dell’azienda nella realtà locale”.
Gulli Novartis Vaccini Siena Carbon Free
Testo tratto da Ok Siena del 7 dicembre 2012
“Il costante impegno verso la sostenibilità paga: per l’ambiente ma anche per l’azienda stessa”, lo sa bene Ludovico Mancini, Energy Manager per Novartis Vaccines and Diagnostics (Novartis V&D), che con Cristiano Cortonesi, responsabile Ingegneria e Manutenzione, ha ritirato il premio “Siena Carbon Free 2015” conferito all’azienda per il programma di riduzione dei consumi delle principali utilities del sito produttivo di Rosia.
Il riconoscimento è stato consegnato ai vincitori del concorso “Siena Carbon Free” nell’ambito di un convegno sui temi dello sviluppo sostenibile tenutosi alla Certosa di Pontignano, promosso da Provincia di Siena e Apea con la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena e sponsorizzato dalla Fondazione Mps. Tra i migliori progetti anche quello presentato da Novartis V&D, che si è aggiudicata il primo premio nella categoria medie e grandi imprese.
“Sono benefici concreti e tangibili, quelli raggiunti dal progetto di Risparmio Energetico, messo a punto presso il nostro sito a partire dal 2007”, ha affermato Francesco Gulli, amministratore delegato di Novartis V&D Italy, “Nel 2011 abbiamo risparmiato una quantità di energia elettrica pari a quella necessaria per soddisfare le necessità di un paese di 2.000 abitanti per un anno intero. Analogamente, i risparmi di gas metano corrispondono alle necessità di 210 persone.”
Questi risultati sono stati possibili grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi mediante l’utilizzo di nuove tecnologie: sono, infatti, stati installati gruppi frigoriferi ad alta efficienza per la produzione di acqua refrigerata, sistemi di recupero del calore sulle caldaie di produzione del vapore, recupero di acqua di scarto dagli impianti di produzione per utilizzo di usi industriali e l’installazione di sistemi di scarico condensa del vapore ad alta efficienza.
“Da tempo la nostra azienda ha imboccato la strada della sostenibilità con l’obiettivo di ridurre, progressivamente, l’impatto ecologico delle attività produttive”, continua Francesco Gulli. “In questo senso il premio rappresenta un bel riconoscimento dei nostri sforzi per diventare più green, ma anche del forte radicamento dell’azienda nella realtà locale”.

FonteOk Siena

mercoledì 11 marzo 2015

Francesco Gulli Novartis, Neonati già vaccinati un sogno possibile

Vaccini, Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines: «In Novartis difendiamo il valore non solo sanitario ma anche sociale delle vaccinazioni. Collaboriamo con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Unicef, di cui siamo uno dei maggiori fornitori, in particolare per i vaccini contro il batterio Haemophilus influenzae di tipo B e il virus della poliomielite. Lavoriamo all’obiettivo di eradicare questa malattia. Inoltre siamo nella Global alliance for vaccine and immunization, un consorzio di istituti di ricerca, governi e industrie, che mira ad assicurare a tutti i bambini una copertura vaccinale adeguata».
Gulli Novartis Vaccini
Testo tratto da Il Sole 24 Ore del 5 novembre 2013
La sola parola fa correre un brivido lungo la schiena di ogni donna che sta per partorire:streptococco B. Il più virulento, arcaico, infido batterio sul pianeta Terra, che può causare infezioni gravi nel neonato, come meningite, polmonite e setticemia. Se una donna risulta positiva all’esame, le vengono somministrati antibiotici prima e durante il parto. Poi, si spera che anticorpi e medicine siano passati al piccolo. Seguono ore, giorni di apprensione. Perché un bimbo su duemila che nasce da mamma infetta, purtroppo, non ce la fa, come dicono le statistiche.
E quante morti in utero provoca questo batterio (tecnicamente, streptococco beta emolitico di gruppo B)? Se passa attraverso la placenta, può portare al triste fenomeno della morte in utero, silenziosa e inspiegabile, portatrice di dolore e a volte di infondati sensi di colpa nelle donne.
E che dire del virus respiratorio sinciziale, prima causa di ricovero dei neonati? È la causa principale delle bronchioliti, malattia grave nei prematuri e fonte di preoccupazione anche per gli altri neonati. Più diffuse di quanto si pensi. Una malattia a tradimento, che può colpire il piccolo subito dopo la nascita, spesso frantumando le speranze della mamma di proseguire l’allattamento al seno. Il virus può causare anche polmoniti e asma e viene ritenuto responsabili di molti casi di morte in culla (Sids, Sudden infant death syndrome).
Ora, però, si accende la speranza di debellare sul nascere queste diffuse e a volte gravi patologie nei neonati. E la soluzione viene studiata in Italia, a Siena, tra le colline coltivate a Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, nell’epicentro del Chianti classico.
È qui che lo scienziato più celebre al mondo nel campo dei vacciniRino Rappuoli, lavora («Perché questa è la mia terra», dice): al Novartis Vaccines and diagnostics research center, uno dei fiori all’occhiello della ricerca internazionale, con oltre 300 ricercatori che operano nei laboratori di Siena altri 180 in tutti i continenti.
Il vaccino contro lo streptococco B del team di Rappuoli è in fase II di sperimentazione. Presto saranno disponibili i primi dati relativi alla sicurezza e all’efficacia in volontari adulti.«L’obiettivo sarà vaccinare la gestante, per trasmettere il vaccino al bimbo in grembo – diceRappuoli –. Possiamo farcela a realizzare questo obiettivo: sono ottimista». Neonati già vaccinati, con un passaporto per la vita: un sogno possibile, quindi.
Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, invece, sta andando adesso in fase I, per valutarne la sicurezza e la tollerabilità. «Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è l’ultima malattia seria dei bambini non ancora contrastata da vaccini – aggiunge Rappuoli –. Causa forti costi di trattamento in ospedale. Va debellato». Anche in questo caso, l’obiettivo sarà vaccinare in utero. Si stima che nei soli Stati Uniti il virus causi il ricovero di circa 100mila bambini all’anno, con un costo di trattamento di circa 300 milioni di dollari. Anche in età adulta l’Rsv guida la classifica delle cause di ricovero per affezione respiratoria acuta.
Novartis Vaccines è abituata a lavorare su più fronti. È ora in arrivo a dicembre anche in Italia il nuovissimo vaccino contro la meningite da meningococco B, esclusiva Novartis, made in Italy. Creato a Siena da Rappuoli e il suo team. Il meningococco B causa sei casi su 10 di meningite. Ora lo si potrà combattere ad armi pari. Altri vaccini sono in arrivo. Oltre al grande classico: quello contro l’influenza.
«In Novartis difendiamo il valore non solo sanitario ma anche sociale delle vaccinazioni – spiega Francesco Gulli, AD Novartis Vaccines –. Collaboriamo con l’Organizzazione mondiale della sanità e con l’Unicef, di cui siamo uno dei maggiori fornitori, in particolare per i vaccini contro il batterio Haemophilus influenzae di tipo B e il virus della poliomielite. Lavoriamo all’obiettivo di eradicare questa malattia. Inoltre siamo nella Global alliance for vaccine and immunization, un consorzio di istituti di ricerca, governi e industrie, che mira ad assicurare a tutti i bambini una copertura vaccinale adeguata».
I vaccini possono salvare la vita. Ci pensino le mamme che sul web trovano informazioni spesso allarmistiche e su basi scientifiche esili. Il sogno di un pianeta con malattie prevenibili e curabili passa anche attraverso i vaccini.

giovedì 5 marzo 2015

Francesco Gulli Novartis: Premio Galeno a vaccino anti meningococco B

Premio Galeno 2014, il più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico nel nostro Paese, conferito a Novartis Vaccines per il vaccino anti meningococco B. “Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica” ha commentato con orgoglioFrancesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”.
premio galeno

Testo tratto da Agi del 17 dicembre 2014
Il primo vaccino ad ampia protezione contro il meningococco di gruppo B (rDNA, componente, adsorbito) messo a punto nei laboratori senesi di Novartis Vaccines, è stato insignito del prestigioso Premio Galeno Italia 2014 per l’Innovazione del Farmaco.
Si tratta del più alto tributo in ambito biomedico e farmacologico conferito nel nostro Paese. “Vincere il Premio Galeno Italia rappresenta un grande privilegio e un importante riconoscimento per il lavoro ventennale di ricerca che ha portato allo sviluppo del vaccino e per il ruolo chiave del polo toscano di Novartis nella lotta mondiale contro la malattia meningococcica” ha commentato con orgoglio Francesco Gulli, AD di Novartis Vaccines. “Grazie a questo vaccino, la speranza è che nessuno debba più subire le conseguenze di una malattia tanto aggressiva e subdola come la meningite da meningococco”. Da tempo, infatti, sono disponibili vaccini in grado di proteggere contro i ceppi A, C, Y e W135 della meningite meningococcica, ma fino ad oggi i tradizionali approcci vaccinali non erano riusciti a individuare una soluzione facilmente disponibile contro il meningococco B, responsabile in Italia di oltre 6 casi su 10 di meningite meningococcica. Rino Rappuoli e la sua equipe di ricercatori sono riusciti a superare questi ostacoli grazie alla messa a punto di una tecnica innovativa per lo sviluppo di vaccini che si basa sul sequenziamento del genoma dei patogeni: la Reverse Vaccinology. Tale approccio, iniziato con la collaborazione con lo scienziato Craig Venter, è diventato uno standard di riferimento nel mondo della ricerca.
La meningite meningococcica è un’infezione batterica e la principale causa di meningite in Europa, soprattutto tra i neonati, la fascia d’età più esposta al meningococco B; è particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sane senza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore. Ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato può raggiungere il 50%. I segni e sintomi della malattia sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo così difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su dieci persone che contraggono la malattia, circa una è destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate e su cinque persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti.
Fonte: Agi

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