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domenica 10 dicembre 2017

Pietro Coricelli vince il premio "Eccellenza Italiana" e porta in Cina la cultura dell’olio


Pietro Coricelli porta in Cina la cultura italiana dell'olio

L'azienda umbra, guidata dalla terza generazione della famiglia, continua la sua crescita nei mercati orientali. 


Nel 2017 nel Paese del Dragone, Coricelli ha esportato il 5% del suo fatturato. 

A vincere è l'eccellenza della dieta mediterranea, di cui è portabandiera. 

Per questo è stata insignita del premio 'Eccellenza Italiana' dalla Fondazione Italia Cina

Da Spoleto fino a ShangaiPietro Coricelli, storica azienda olearia italiana guidata dalla terza generazione della famiglia, diffonde i valori della dieta mediterranea e l'importanza della cultura dell'olio in Estremo Oriente

Nel 2016 la percentuale dedicata all'estero è stata pari al 68%, per un totale di fatturato (tra Italia  ed export) pari a circa 120 milioni di euro.

L'azienda è presente in 110 Paesi, dove vende più di 30 milioni di olio (con un incremento del 4% rispetto al 2015): dagli Stati Uniti al Giappone, dal Brasile al Sudafrica. 

Secondo le stime di chiusura del 2017, la quota dedicata all'export sul mercato cinese è pari al 5%, con l'obiettivo di arrivare al 6% nel 2018. 

Una presenza di grande valore che è valsa a Pietro Coricelli il premio 'Eccellenza Italiana' dalla Fondazione Italia Cina, istituzione creata per migliorare l'immagine e le modalità della presenza dell'Italia in Cina, consegnato durante la premiazione avvenuta a Milano ieri sera, lunedì 4 dicembre.

A Pietro Coricelli, come motivato dalla stessa Fondazione, è stata riconosciuta la forza  all'estero e in particolare in Cina, per l'eccellenza dei prodotti distintasi anche fuori dai confini nazionali e per l'inarrestabile impegno come ambasciatore del Made in Italy a Oriente e nel resto del mondo.

"Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio – afferma Chiara Coricelli, membro del Cda e rappresentante della terza generazione della famiglia – che va a coronare un percorso di crescita in un Paese con una cultura così diversa dalla nostra, in cui però i valori della Dieta Mediterranea, di cui l'olio è uno dei simboli, si confermano fortemente attrattivi. Un percorso che risponde ad una mission a cui tengo particolarmente: diffondere la cultura dell'olio nel mondo. Siamo presenti sul mercato cinese da 15 anni, con un partner storico a Shanghai , a Canton e una piccola presenza a Pechino. La storicità del marchio e la vastità del portafoglio prodotti – rappresentato non solo da oli di oliva e oli di semi, ma anche pasta, sughi , pomodori e aceti – lascia ampio spazio allo sviluppo sia in termini di capillarità territoriale nelle aree ad oggi non coperte, sia in termini di canali di vendita".

Il cuore di Pietro Coricelli batte a Spoleto, dove si trova l'Oliveto del Barbarossa, il tradizionale oliveto della famiglia, a cui negli ultimi anni è stato aggiunto un moderno oliveto super intensivo distribuito da 98 ettari con 130.000 piante di ulivo

L'impianto è situato proprio attorno allo storico stabilimento dell'azienda dove lavorano 75 dipendenti. 
Da qui partono ogni giorno centinaia di migliaia di litri di olio che vanno in giro per il mondo: dagli Stati Uniti, Canada, Giappone, Brasile, Cina, Hong Kong, Taiwan, India, Sudafrica, Belgio, Germania.  

Un giro d'affari fortemente internazionale rappresentato, dall'85% circa, dalla vendita di olio d'oliva, seguito da olio di semi, oli aromatizzati ed aceti, pasta, sughi e pomodori. 
Un'offerta resa ancora più articolata anche attraverso l'acquisizione di CIRIO, storico brand dell'industria alimentare italiana, che dal 2009 è di proprietà di Pietro Coricelli che ne detiene la licenza d'uso perpetua per oli e aceti.

"Il mercato cinese rappresenta per noi un volano di crescita con un potenziale molto alto – commenta Renato Calabrese, Direttore Generale -. Per capirlo basta pensare ai numeri: oggi in Cina, a fronte di una popolazione di circa 1 miliardi di persone, il consumo medio pro capite è pari a 100 grammi. Considerando che la tradizione culinaria cinese è molto diversa da quella europea, continuando a lavorare, abbiamo degli ottimi margini di crescita. L'obiettivo del 2018 è, infatti, il raggiungimento del 6% di fatturato. Noi siamo tra i principali esportatori in Cina nel comparto agro alimentare. I punti di forza su cui continuare a puntare? La qualità dei prodotti e il forte valore aspirazionale legati ai concetti di italianità e di dieta mediterranea. Il driver maggiore è il concetto di stare a bene a tavola, attraverso il consumo di prodotti con cui vivere esperienze culinarie e con cui raggiungere uno stile di vita percepito di qualità".

Da oltre settant'anni Pietro Coricelli è impegnata nel portare sulla tavola di tutto il mondo la sicurezza e la qualità del migliore olio realizzato con i migliori frutti provenienti dalle campagne umbre. 

Un'attenzione alla qualità che si manifesta anche nell'attenzione alla salvaguardia dell'ambiente e delle risorse naturali in un'ottica di crescita ed evoluzione sostenibile. 

A dimostrazione di questo, nel 2010 è stata la prima industria olearia italiana ad aver messo in atto un progetto che ha come obiettivo quello di misurare la 'carbon footprint' del sito, cioè le emissioni totali di anidride carbonica generate durante il processo di creazione del prodotto; a dimostrare l'attenzione di Coricelli verso una produzione che sia sostenibile, anche un nuovo impianto di trattamento delle acque e un moderno sistema di cogenerazione.


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venerdì 9 giugno 2017

Chiara Coricelli ospite alla trasmissione su RaiDue ‘Detto Fatto’: “Orgogliosa di diffondere la tradizione mediterranea dell’olio e la passione della famiglia Coricelli nel mondo”.

Il Direttore Commerciale, componente della terza generazione della famiglia Coricelli, ha partecipato alla trasmissione Rai di Caterina Balivo, traccia un bilancio della crescita dell’azienda che da Spoleto esporta olio in 110 Paesi nel segno della tradizione mediterranea in tavola

Far conoscere l’utilizzo alternativo dell’olio non solo in cucina, diffondere il valore del Made in Italy nel mondo e raccontare la passione di una storica famiglia umbra arrivata alla sua terza generazione. Chiara Coricelli si racconta nel salotto televisivo di ‘Detto Fatto’ su Raidue con la padrona di casa Caterina Balivo.

Da Spoleto fino gli Stati Uniti e Giappone: presente in oltre 110 Paesi, Pietro Coricelli da quasi ottant’anni porta la cultura dell’olio in tutto il mondo. Dopo aver chiuso il 2016 con successo con 120 milioni di euro di fatturato e trenta milioni di litri di olio venduti, l’azienda umbra si prepara alle prossime sfide.

A guidare l’azienda e traghettarla verso nuovi importanti obiettivi sono i fratelli Coricelli, che vedono come unica presenza femminile Chiara, nel ruolo di Direttore Commerciale e membro del Cda.

In equilibrio tra lavoro e famiglia, a 36 anni, mamma e imprenditrice di successo, Chiara Coricelli rappresenta una generazione divisa tra scelte lavorative e voglia di indipendenza. Mamma multitasking di due bambine e professionista affermata,  non si risparmia ponendosi in prima linea nel perseguire gli obiettivi nazionali ed internazionali dell’azienda di famiglia, gestendone tutte le fasi operative e di sviluppo commerciale.

Chiara Coricelli incarna stili di vita propri di una giovane donna della sua generazione, attiva e presente sia in famiglia sia sul lavoro.

Guidare con i miei fratelli un’azienda italiana fondata da mio nonno nel 1939 – ha detto Chiara Coricelli a ‘Detto Fatto’ - mi dà la possibilità di legarmi alle mie radici ma allo stesso tempo di guardare avanti e di pensare al futuro della mia famiglia. Voglio far crescere ciò che mio nonno ha costruito, senza tralasciare l’importanza della tradizione e la passione che ha portato me e i miei fratelli oggi a guidare una delle aziende olearie più solide e affermate in Italia e in Europa”.

Tradizione e passione famigliare che però guardano al futuro attraverso una visione moderna e al passo con i tempi. Ne è la dimostrazione il progetto ‘Racconti di Famiglia’, con cui Chiara Coricelli ha conquistato la community Facebook attraverso dei video in cui diffonde la cultura dell’olio di oliva in ambiti diversi: dalla cosmesi al lifestyle senza dimenticare la cucina.

“Forse non tutti sanno che, come per il vino, l’olio non è tutto uguale ma ce ne sono diversi tipi a seconda degli utilizzi – ha chiarito Chiara Coricelli in trasmissione – tant’è che si può utilizzare persino per preparare delle maschere di bellezza, ideali per idratare la pelle o come sostituto del burro per la preparazione di dolci, come torte o biscotti. Anche questo significa fare cultura dell’olio”.

La cucina è un territorio che Pietro Coricelli conosce bene e del quale è autentico protagonista in Italia e nel mondo, con i suoi oli simbolo della dieta mediterranea. Un mondo che ha anche deciso di raccontare attraverso uno Story Cooking, che fa rivivere la storia delle proprie radici che affondano nella tradizione mediterranea, nella cucina di una volta e nei sapori genuini dei frutti della terra.


Nata nel 1939 a Spoleto, nel cuore dell’Umbria, Pietro Coricelli è tra le più grandi aziende olearie in Europa e rappresenta uno dei marchi italiani più distribuiti a livello globale. Da quasi 80 anni si impegna a portare sulla tavola tutta la sicurezza e la qualità dell’olio grazie ad una tradizione mai interrotta, fatta di aromi e profumi intensi, ma anche di grande competenza, professionalità  e tecnologia. Presente in 110 Paesi nel mondo con uno stabilimento produttivo a Spoleto dove lavorano 75 dipendenti, la sua mission è far conoscere e far apprezzare l’olio d’oliva e i sapori della cucina mediterranea nel mondo.

martedì 10 febbraio 2015

Olio extravergine d'oliva, tesoro d'Italia

Alimento base della cucina mediterranea, l'olio extravergine d'oliva deve il suo successo al suo profumo caratteristico, al suo sapore intenso ma soprattutto agli straordinari benefici che apporta all'organismo, benefici conosciuti fin dall'antichità. Un olio buono, sano e altamente digeribile, indicato per ogni fascia di età.

Oggi, grazie alle ulteriori conoscenze che abbiamo di questo prodotto e delle sue numerose virtù, sappiamo che l'olio extravergine di oliva è un preziosissimo alleato nella lotta contro il colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), permettendo di ridurre la pressione arteriosa e diminuire il rischio di infarto. Recenti studi inoltre sottolineano il ruolo di un alimento sano come l'olio extravergine di oliva nella prevenzione dell'arteriosclerosi e nella riduzione del rischio cancerogeno.

La vera miniera d'oro dell'Italia giace anche e soprattutto nella straordinaria qualità delle sue risorse agroalimentari, tra cui l'olio extravergine d'oliva spicca come un'eccellenza in termini di bontà, con una qualità certificata e preservata attraverso i marchi DOP e rigidi controlli volti a garantire la sicurezza dei prodotti per il consumatore.

Tra le regioni italiane più ricche di uliveti la Sicilia occupa il primo posto, con una produzione di olio d'oliva che eccelle per qualità e varietà, portando sulle tavole di tutta Italia e del mondo un prodotto che si sposa alla perfezione con ogni piatto. Come l'olio Val Paradiso, ad esempio, leggero e dal gusto delicato, ideale con piatti freddi e dal sapore deciso. Oppure l'Olio Verde di Sicilia, dal gusto più intenso e sentore piccante, ottimo su verdure grigliate e piatti a base di carne, oltre che per la preparazione di stuzzichini deliziosi come le bruschette. O ancora L'olio di oliva Cinque Colli, con la sua pienezza di profumi e il suo lieve sentore fruttato capace di conquistare anche i palati più raffinati.

Abruzzo e Sardegna sono altre due regioni italiane in grado di offrire oli d'oliva di altissimo livello, come l'abruzzese Masciantonio e il D'Olia di Sardegna: intenso e corposo il primo, ottimo per zuppe di legumi e piatti di carne, mentre più leggero e raffinato il secondo, ideale per impreziosire pietanze di pesce, verdure, oltre a pizze e bruschette al pomodoro.

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