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venerdì 15 novembre 2013

Le persone dietro ai nostri vini: STEFANO PERTILE è il “Socio del Mese”

Sul sito cantineriondo.com è possibile trovare le interviste ai soci del Gruppo Collis.

Oltre il paesino collinare di San Briccio e oltre la famosa “Tenuta Sant’Antonio”, la strada finisce alla casa di famiglia del nostro socio Stefano Pertile. Il giovane Stefano gestisce 17,8 ha. di vigneto di cui 6 ha sono in collina a 260 mt. di altitudine. Qui il terreno calcareo è il suolo ideale per l’uva del vino Valpolicella DOC: Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e anche Cabernet Sauvignon sono le varietà coltivate a pergoletta o a spalliera. L’appezzamento in zona San Briccio è stato acquistato dal Sig. Paolino, padre di Stefano, negli anni ’90: la famiglia Pertile si è associata nel 1992 alla Cantina di Colognola ai Colli, oggi parte del Gruppo Collis, e il Sig. Paolino con i suoi 68 anni ancora oggi lavora la campagna con il figlio.
Gli altri vigneti di proprietà sono situati nella zona pedemontana di San Martino Buon Albergo, dove il terreno di origine vulcanico produce un ottimo Soave DOC con una spiccata nota minerale tipica delle uve Garganega e Trebbiano di Soave. A testimonianza dell’origine vulcanica del suolo si possono notare in quella zona dei grandi sassi neri utilizzati anche nella costruzione delle abitazioni.
Durante la nostra visita troviamo Stefano impegnato nel lavoro di defogliazione sui vigneti in collina per esporre i grappoli al sole autunnale prima della vendemmia. Le cassette per la selezione dell’uva destinata all’appassimento (250 – 300 quintali anche per quest’anno), sono già pronte per la raccolta che inizierà tra pochi giorni. Stefano è un pò preoccupato quest’anno per l’elevato tasso di umidità che lo ha costretto a trattare i vigneti più frequentemente. La tecnica tradizionale e biologica dello zolfo ventilato è quella che il nostro socio predilige: essa crea una nuvola di polvere che si pone sulla vite proteggendola dallo iodio e da altre avversità, arricchendo al contempo il terreno di sostanze nutritive.
Stefano è un appassionato del vino Valpolicella e questo si riflette nella cura che ogni giorno riserva alla coltivazione di queste varietà. Al tempo stesso il nostro socio è molto incuriosito dall’uva Chardonnay: ci rivela che gli piacerebbe provare a coltivarlo sul terreno calcareo in collina che dovrebbe garantire ottimi risultati. Chissà che l’anno prossimo non sia il momento buono per sperimentare qualcosa di nuovo? Per quest’anno, infatti, Stefano ci confessa di non avere altri programmi particolari per la sua azienda e nemmeno per la sua vita privata: dopo essersi sposato con Laura lo scorso aprile (Congratulazioni agli sposi!) e aver terminato la costruzione della loro nuova casa, quello che ci vuole è proprio un pò di meritato riposo!!
«Bisogna sapere anche godersi la vita e non pensare al lavoro ogni minuto della giornata…» ci dice Stefano facendoci ricordare per un istante la mission del Gruppo Collis: raccogliere, lavorare, trasformare le ottime uve conferite dai soci del Consorzio in vino eccellente da vendere in tutto il mondo, lasciando in tranquillità chi dedica la vita alle vigne giorno dopo giorno.
Volete proprio sapere cosa fa il nostro amico Stefano per staccare la spina e rilassarsi? Appena possibile infila il suo paio di rollerblade, un po’ di buona musica nelle orecchie e pattina senza pensieri lungo le rive del fiume Adige in centro città a Verona. Per fortuna ci sembra un tipo molto equilibrato!!!

martedì 24 settembre 2013

Le persone dietro ai nostri vini: LUIGI DANZI è il “Socio del Mese”

Sul sito cantineriondo.com è possibile trovare le interviste ai soci del Gruppo Collis.

Nella zona est della Valpolicella, in particolare nella vallata verde e incontaminata di Mezzane, incontriamo Luigi Danzi con la moglie Roberta: i coniugi gestiscono 4,5 ettari di vigneti divisi fra colline con terreno calcareo fino a 200m di altitudine e una zona pedemontana con terreno più argilloso.
Luigi continua il lavoro di suo padre che ha acquistato il terreno negli anni ‘70 dopo aver lavorato per molti anni come “mezzadro” (mezzadro era chi tradizionalmente lavorava la terra di altri e veniva pagato con la metà del raccolto). I suoi vigneti sono principalmente coltivati con Corvina, Corvinone e Rondinella – tutte uve destinate al vino Valpolicella – attraverso sistemi tradizionali di allevamento a spalliera, pergola veronese e, nei vigneti più nuovi, la pergola trentina. I sistemi di allevamento alti vengono scelti per la facilità di lavorazione a mano e anche in parte per ridurre la possibilità che l’uva venga mangiata dai cinghiali, un problema molto sentito in questa zona vicinissima alle montagne e al Parco Naturale della Lessinia. Questa zona ricca di fauna è popolata anche da caprioli che recentemente hanno recato danni alla corteccia dei tanti ciliegi di proprietà del nostro amico Luigi che ci rivela la sua tecnica innovativa per “tenere alla larga” la fauna locale: di notte lascia una radio accesa nei vigneti a tutto volume! Non vi sembra già di vedere i cinghiali che ballano a ritmo di musica?!?! Pensate che un paio di anni fa Luigi è stato fra i primi a notare la comparsa di impronte enormi sui vigneti in collina. Le orme sono state poi riconosciute dal Corpo Forestale dello Stato come quelle di un orso solitario. Chissà se la tecnica della radio funziona anche contro gli orsi!!!

La famiglia di Luigi fa parte del Gruppo Collis dal 1985: con orgoglio il nostro “Socio del mese” ci racconta di essere stato uno dei primi conferenti a mettere l’uva ad appassire per la produzione dell’Amarone. All’epoca faceva l’appassimento a casa su tradizionali “graticci” fatti di bambù, mentre ora tutto l’appassimento viene eseguito nei “fruttai” del Gruppo Collis in condizioni di temperatura e umidità controllate. L’anno scorso ha conferito 200 quintali di uva da appassimento, invece la vendemmia quest’anno si presenta scarsa come quantità anche se di ottima qualità, se il mese di settembre rimarrà bello fino alla fine. Come il suo collega Zeno, anche Luigi apprezza molto l’appoggio dei tecnici di Collis che inviano regolarmente istruzioni ai soci sui trattamenti da eseguire in vigna tramite sms.
Quando non sta lavorando nel vigneto o curando i suoi mille ulivi, il nostro amico Luigi dedica molto tempo alla ristrutturazione della sua casa che risale al 1730 con parti addirittura più antiche. Il poco tempo libero che ha a disposizione lo trascorre con la moglie e le tre figlie di 18, 17 e 8 anni. Ogni tanto lo vediamo anche in bicicletta che si allena per il Giro d’Italia…beh, quasi!!
Ringraziamo il nostro socio Luigi…l’uomo che fa ballare i cinghiali!!

martedì 6 agosto 2013

SOCIO DEL MESE: le persone dietro ai nostri vini

Da questo mese sul sito cantineriondo.com è possibile trovare le interviste ai soci del Gruppo Collis.

Poco dopo aver imboccato con l’auto una stradina in terra battuta di campagna nel Comune di Colognola ai Colli di Verona, ti si presenta uno strano paesaggio: serre e serre di piante. Ad accoglierti una persona che dallo sguardo vedi subito sprizzare simpatia, cordialità e amore per la terra: si tratta di Zeno Dalla Chiara.
Oltre ad occuparsi di coltivazione di piantine di ortofrutta da vendere all’ingrosso ai vivai è orgoglioso dei due campi di ciliegie, coperti dall’innovativo telo antipioggia. Zeno è socio del Gruppo Collis dal 1990, anche se la famiglia Dalla Chiara coltiva uva nella zona da almeno 500 anni – una tradizione che spera di continuare anche se i suoi eredi sono ancora piccoli (11 e 7 anni).
I 13 ettari di vigneto di sua proprietà si trovano nelle colline dell’est veronese caratterizzate da un impasto medio, tendente all’argilloso/limoso con vigne allevate a pergola veronese. Si tratta per la maggior parte di Garganega, mentre 3.000 m di coltivazione sono dedicati allo Chardonnay. Infatti il vino preferito dal nostro socio è proprio il Garganega frizzante, anche se confessa di non disdegnare un buon bicchiere di Prosecco o di Moscato assieme agli amici, visto che l’ospitalità fa parte del suo carattere.
Zeno ci racconta del sostegno molto sentito degli agronomi del Gruppo Collis che seguono tutte le fasi dello sviluppo dell’uva, con i loro consigli tecnici e pratici per arrivare a un’ottima vendemmia. L’annata 2013 secondo lui mostra buone prospettive anche se un inizio estate freddo e piovoso l’ha resa un pò tardiva.
Finita l’intervista lasciamo Zeno al suo lavoro, ringraziandolo per la cordialità e augurandogli di trovare un pò di tempo per dedicarsi ai suoi hobbyquello della pesca e del teatro per bambini. Pochi giorni fa infatti, presso il Comune di Mezzane, abbiamo avuto il piacere di vederlo nello spettacolo “Il Mago di Oz” in cui il nostro primo “SOCIO DEL MESE” ha interpretato il ruolo dell’uomo di paglia. Grande Zeno!





Novella Donelli – Ufficio Stampa Jit
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