CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta Fera eolico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Fera eolico. Mostra tutti i post

lunedì 15 giugno 2015

Fera eolico: Giornata Mondiale del Vento, confronto sul taglio incentivi

Alla Giornata Mondiale del Vento organizzata da ANEV il mondo dell’eolico si incontra per confrontarsi sullo sviluppo del settore. Modifiche auspicate sulla bozza di Decreto sugli incentivi alle energie rinnovabiliCesare Fera: Studi dimostrano che con le energie rinnovabili i costi in bolletta sono destinati a ridursi e, di pari passo con politiche di sviluppo che favoriscano investimenti nel settore, si delineano per l’Italia opportunità concrete di occupazione sul lungo periodo”.
Cairo Montenotte_Savona_Valbormida_Parco eolico_FERA
Roma, 11 giugno 2015. Anche quest’anno, grande partecipazione di pubblico e interventi autorevoli per la Giornata Mondiale del Vento organizzata da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e svoltasi l’11 giugno a Roma presso l’auditorium del GSE. Operatori, istituzioni, associazioni e studiosi si sono dati appuntamento per confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità di sviluppo dell’ eolico.
Si è discusso di come l’eolico rappresenti sotto molti punti di vista una risorsa per l’Italia, sia per la salvaguardia ambientale (7,7 milioni di tonnellate di CO2 evitate solo nel 2014), sia per le ricadute economiche e occupazionali (il comparto conta 27.000 addetti), in base agli ultimi dati forniti da Althesys. Ma anche per i benefici a imprese e famiglie: secondo lo studio “Costi e benefici dell’eolico” redatto da eLeMeNs la realizzazione di nuove aste e registri per l’eolico potrebbe infatti comportare nei prossimi 6 anni il ridursi della componente A3 della bolletta elettrica di 2 miliardi di euro.
Tocco da Casauria_Pescara_Vento di Zeri_Parco eolio_FERA
Si è anche molto discusso del taglio agli incentivi alle rinnovabili previsto dalla bozza di Decreto Ministeriale per la disciplina dei nuovi incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche che aggiorna la versione del 2012. Secondo il comparto, il taglio agli incentivi per l’eolico non favorirebbe infatti lo sviluppo del settore e ridurrebbe in misura consistente le prospettive di crescita e sviluppo. Con i contingenti di incentivazione previsti (350 megawatt all’anno), l’Italia potrebbe non raggiungere gli obiettivi al 2020 e quelli in fase di definizione al 2030. Per centrare gli impegni servirebbero, secondo ANEV, almeno 800 MW all’anno.
Anche Cesare Fera, Presidente di FERA Srl, società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas) si associa al fronte compatto degli operatori dell’eolico e delle associazioni ambientaliste che auspicano un ripensamento sulla bozza del Decreto e decisioni politiche illuminate. Proprio in questa fase – commenta - è importante dare sostegno alle energie pulite come l’eolico. Il Pacchetto Energia-Clima europeo al 2030, i recenti accordi del G7 per mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, la Conferenza sul Clima di Parigi di dicembre sono obiettivi che richiedono un impegno continuativo anche per l’Italia.
Zeri_Massa Carrara_Parco eoico Vento di Zeri_FERA
Peraltro, come riportano i più recenti dati Eurostat sullo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obbiettivi energetico-climatici al 2020, l’Italia con quasi cinque anni di anticipo ha già quasi soddisfatto il target vincolante nazionale del 17% di generazione elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Il contributo dell’energia del vento è indiscutibile – aggiunge Cesare Fera. Basti pensare che con i soli parchi eolici costruiti dal 2007 dal nostro Gruppo, abbiamo fino a oggi evitato l’emissione di 290 mila tonnellate di anidride carbonica e un consumo di combustibili fossili pari a oltre 50 milioni di euro. Prolungando il calcolo ai 20 anni di vita di ciascun parco, il nostro contributo sarà di un milione e mezzo di tonnellate di CO2 evitate e di 280 milioni di euro risparmiati sulla bilancia commerciale nazionale. È evidente, quindi, che centrare e oltrepassare la soglia del 17% comporterebbe numerose ricadute positive per il nostro Paese, misurabili nel sistema economico in termini di riduzione del costo dell’energia elettrica, risparmi sulle importazioni di petrolio, incremento occupazionale e minori costi per danni ambientali.
Cresce intanto nel mondo l’attenzione per le sfide climatiche globali e il prezioso potenziale offerto dalle energie rinnovabili. E la stessa agenzia IRENA – International Renewable Energy Agency a segnalare come dal 2005 vi sia stato un aumento di quasi il 400 per cento nel numero di Stati che hanno inserito target nazionali nella produzione di energia da fonte pulita.

Fonte: Fera

lunedì 1 giugno 2015

Comuni Rinnovabili 2015: Energie pulite oltre il 38% dei consumi energetici

Rivoluzione rinnovabili. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolicosolare a concentrazione e biogas, commenta i dati incoraggianti del rapporto Comuni rinnovabili 2015 di Legambiente. Italia primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (ad aprile 2015 oltre l’11%). 700 i Comuni dell’eolico, settore che registra un contenuto incremento della potenza installata e che subisce le conseguenze della normativa sulle Aste al ribasso per l’assegnazione degli incentivi.
FERA_Fattoria-Eolica-di-Santa-Luce
È stato presentato il 13 maggio a Roma il rapporto Comuni rinnovabili 2015 di Legambiente, realizzato in collaborazione con il GSE. Si tratta dell’annuale mappatura dell’energia verde giunta alla sua quinta edizione che racconta una realtà in cui le diverse tipologie di energia pulita – eolico e solare in primis – hanno acquisito negli anni sempre maggiore forza. In soli dieci anni, infatti, l’energia elettrica prodotta dal sole e dal vento ha rivoluzionato il sistema energetico italiano, rappresentando oltre il 38% dei consumi energetici nazionali.
I numeri parlano di una produzione da fonti rinnovabili passata in tre anni da 84,8 a 118 TWh, e di una distribuzione degli impianti da fonti rinnovabili di circa 800mila unità. Il contributo della produzione di questi impianti si è tradotto in una decisa riduzione del prezzo dell’energia elettrica in termini di PUN.
Il report Comuni Rinnovabili 2015 fotografa un’Italia sempre più orientata a utilizzare l’energia delle fonti rinnovabili – ha dichiarato Cesare Fera, presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative – Il trend della transizione verso le fonti rinnovabili sembra ormai definitivamente avviato. Ma ha bisogno del supporto dell’innovazione tecnologica, ovvero di continui miglioramenti in efficienza produttiva e competitività di costi ”.
FERA_Cinque-Stelle_Stella-_eolico
l’Italia è il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (ad aprile 2015 oltre l’11%). Il che smentisce la previsione che queste fonti avrebbero avuto un ruolo marginale nel sistema energetico italiano e che un loro eccessivo sviluppo avrebbe creato rilevanti problemi di gestione della rete. I Comuni sui cui territori sono presenti impianti eolici sono invece 700. La potenza installata è in crescita, pari a 8.736 MW. Ma il settore risente delle misure fortemente restrittive imposte dalla recente normativa sulle Aste al ribasso. Questi impianti, secondo i dati di Terna, hanno permesso di produrre 14,9 TWh di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,5 milioni di famiglie.
Il report di Legambiente riporta anche qualche dato critico. Nel corso del 2014 sono aumentate le installazioni per tutte le fonti ma i ritmi di crescita sono purtroppo molto inferiori rispetto al passato. Le ragioni di questa situazione sarebbero due, la prima riguarda l’assenza di procedure chiare per l’approvazione dei progetti. La seconda, sarebbe la totale incertezza in cui si trova tutto il settore delle rinnovabili in seguito agli interventi normativi che negli ultimi anni hanno introdotto tagli agli incentivi, barriere e tasse, senza al contempo dare alcuna prospettiva chiara per il futuro.
Tra le buone pratiche, Legambiente segnala il Comune di Gorla Maggiore, in provincia di Varese, per l’impianto di solar cooling installato da CSP-F Spa, società del Gruppo Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative che sviluppa e commercializza collettori solari termodinamici a concentrazione per la produzione di energia termica ed elettrica.
Legambiente ha scelto il Comune di Gorla Maggiore – commenta Cesare Fera – perché ha esteso negli anni l’utilizzo delle energie rinnovabili e di soluzioni tecnologiche aperte all’innovazione per dare risposte sostenibili ai fabbisogni della cittadinanza. Il sistema di solar cooling progettato da CSP-F per il Centro Diurno Integrato del Comune risponde a questa logica e fornisce, proprio nel picco di produttività della stagione estiva, l’aria condizionata necessaria all’edificio riducendo l’impatto ambientale del raffrescamento.
Inaugurato nel maggio 2014, quello di Gorla Maggiore è stato il primo solar cooling in Italia a utilizzare la tecnologia Fresnel e il primo, con questa tecnologia, a ricevere gli incentivi riconosciuti ed erogati dal GSE:
Fonte: Fera

venerdì 15 maggio 2015

Fera rinnovabili: A Zeri, bat boxes per salvaguardare la biodiversità

Eolico e biodiversità. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolicosolare a concentrazione e biogas, commenta l’installazione delle bat boxes nell’area vasta del parco eolico Vento di Zeri, a Zeri, in provincia di Massa Carrara. Cesare FeraPresidente di FERA:“Una misura compensativa a favore della biodiversità che l’eolico protegge con la sua energia elettrica pulita e priva di emissioni inquinanti.”
Cesare Fera A Zeri le bat boxes danno rifugio ai pipistrelli
Zeri, Massa Carrara. Anche a Zeri, con l’arrivo dell’estate, i pipistrelli vanno in cerca di rifugi in cui alloggiare durante il giorno. Provengono da lunghe migrazioni, iniziate in primavera, dopo il periodo di ibernazione invernale. E si avvicinano alle zone boschive e ai centri abitati in cerca di insetti e di anfratti in cui ripararsi.
In Italia, sono state registrate ben 34 delle 45 specie di pipistrelli che popolano l’Europa. Arrivano nei mesi più caldi dell’anno. Vanno in cerca di zanzare, farfalle, ragni, che divorano in gran quantità, rivelandosi preziosi alleati nella lotta biologica contro gli insetti nocivi. E sono ottimi bioindicatori di qualità ambientale.
Per favorire l’insediamento dei pipistrelli nel territorio di Zeri, il progetto del parco eolico Vento di Zeri prevede l’installazione di diverse bat boxes (cassette nido). Sono stati individuati i punti in cui fissare le bat boxes, in ottemperanza a una prescrizione della Provincia nel più ampio quadro di salvaguardia dei pipistrelli dell’accordo internazionale Eurobats, al quale aderiscono 36 nazioni europee. Questi interventi a favore dell’insediamento stagionale si sono resi necessari a causa del progressivo decremento delle popolazioni dei pipistrelli su aree che in passato li ospitavano numerosi e alle quali garantivano la conservazione di delicati equilibri tra specie animali e vegetali. La diminuzione di pipistrelli è un segnale certo di inquinamento ambientale, ma anche della sempre minore disponibilità di possibili rifugi: alberi vecchi o morti che vengono rimossi, vecchi edifici ristrutturati nel tempo, habitat forestali modificati. L’attuazione dell’Accordo Eurobats in Italia è affidata alla Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente.
Myotis-monitoraggio-FERA-eolico_1
La biodiversità è un equilibrio che viene rapidamente alterato dall’inquinamento atmosferico –sottolinea Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative. – L’energia eolica contribuisce a mantenere inalterato questo equilibrio, proprio perché rende disponibile l’elettricità senza immettere in atmosfera sostanze inquinanti. Quella richiesta dalla Provincia per il parco eolico di Zeri è, quindi, una misura compensativa che ci sembra perfettamente in linea con il progetto del parco eolico.”
Il progetto del parco eolico Vento di Zeri ha previsto, oltre all’installazione delle bat boxes, campagne di monitoraggio dedicate ai flussi migratori e agli insediamenti di pipistrelli, ante e post operam, con l’obiettivo di individuare il miglior posizionamento delle turbine rispetto alle abitudini delle popolazioni monitorate. Il monitoraggio si avvale di specifici strumenti, i bat detector, che trasformano gli ultrasuoni in suoni udibili grazie a un meccanismo detto di “espansione nel tempo”. In questo modo è possibile analizzare l’attività di caccia dei pipistrelli e, in molti casi, pervenire all’identificazione delle specie.
bat_detector_monitoraggio_pipistrelli_FERA_eolico_1
Per l’installazione delle bat boxes, i criteri fondamentali individuati sono soprattutto tre: l’altezza, l’esposizione e la disponibilità stagionale. È infatti più facile che i pipistrelli dimorino nelle bat boxes se le si posizionano a 3-4 metri d’altezza, esposte verso ovest, sud/ovest e le si rendono disponibili tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. All’interno di queste cassette, i pipistrelli troveranno, di anno in anno, le condizioni microclimatiche ottimali per il riposo diurno e la riproduzione.
Fonte: Fera

giovedì 30 aprile 2015

Fera energie rinnovabili, sorpasso sulle fossili per nuova capacità installata

I dati del Bloomberg Energy Finance di quest’anno segnano per il 2013 il sorpasso dellerinnovabili rispetto alle fossili per nuova capacità installata. Nel 2014 tornano i segnali positivi, +17%, nell’investimento in fonti alternative, con la Cina che segna il record di 83 milioni di dollari. Cesare Fera, presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative: “L’aumento del mix energetico delle fonti, con il progressivo diminuire dei costi associati alle energie alternative, rappresenta un beneficio per tutti”.
FERA eolico_naso-di-gatto
Nella corsa per il primato di produzione di elettricità c’è un vincitore certo: le rinnovabili. Resta solo da capire quando il traguardo sarà tagliato. È questo, in sintesi, lo scenario che emerge dal summit annuale di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) tenutosi a New York dal 13 al 15 aprile e nel corso del quale sono stati presentati i numeri sulla nuova capacità elettrica mondiale. Il sorpasso tra le due fonti è di fatto già avvenuto nel 2013: 143 GW di capacità in più da fonti rinnovabili contro 141 GW da fonti fossili. Se si considera che nel 2014 i nuovi GW di capacità proveniente da fonti alternative sono stati 103 in più, allora potrebbe farsi molto realistica la previsione secondo la quale entro il 2030 questo dato risulterà più che quadruplicato con quote rilevanti provenienti da eolico e solare. Per il solare, anzi, stime IEA (International Energy Agency), prevedono che nel 2050 sarà la prima fonte di produzione di energia elettrica.
La leva che fa crescere le rinnovabili è il continuo decremento dei costi di installazione, dovuto a tecnologie sempre meno onerose. Le rinnovabili sono sempre più competitive, soprattutto se si considerano i costi necessari per le attività connesse al contenimento dei danni climatici. Secondo gli studi del BNEF, la crisi economica di questi anni ha di fatto aumentato lo scostamento tra costi annuali necessari per compensare l’impronta ambientale (emissioni di CO2 in primis) e quello che effettivamente viene speso dalle aziende e dai governi su questo fronte, con il risultato che sarà sempre più conveniente fare ricorso a energie pulite, piuttosto che limitare i danni delle fossili.
“Il trend mondiale spinge per un crescente investimento nelle energie rinnovabiliEolico e solare, nonostante i già enormi sviluppi, promettono ancora ampi margini crescita per il futuro legati anche a nuove tecnologie e allo storage. – commenta Cesare FeraPresidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas). Ma già oggi, con il solare termico a concentrazione, è in atto un cambiamento decisivo nell’efficientamento energetico dell’industria, che può integrare il ciclo produttivo utilizzando vapore di processo ad alta temperatura e pressione senza emettere sostanze inquinanti in atmosfera – e con rilevanti risparmi sui costi energetici.”
Fera energie rinnovabili_Oristano
I dati sono stati raccolti nel Global Trends in Renewable Energy Investments, il Rapporto annuale del Programma ambientale dell’ONU (UNEP). Buona parte della nuova capacità installata da fonti rinnovabili arriva proprio da Paesi che hanno scelto in questi anni di convertire i pesanti costi per frenare i danni climatici in investimenti in energie rinnovabili: la Repubblica Popolare Cinese ha raggiunto la cifra record di 83,3 miliardi dollari impegnati nell’aumento di impianti per fonti alternative. A seguire, ma con molto distacco, Stati Uniti (38,3 miliardi di dollari) e Giappone con 35,7 miliardi di dollari. Grazie a questi Stati trainanti, nel 2014 gli investimenti globali nell’energia pulita sono cresciuti del 17% rispetto all’anno precedente, dopo due anni di segno fermo o negativo.
“Lo studio delle Nazioni Unite ci mostra come uno slancio così forte nella costruzione e avvio di impianti di energia rinnovabile e l’aumento del mix energetico delle fonti, con il progressivo diminuire dei costi associati alle energie alternative, possa rappresentare un beneficio per tutta la società” – conclude Cesare Fera, riferendosi ai dati che emergono sulla CO2 evitata. Il Rapporto, infatti calcola che nel 2014 il sistema elettrico mondiale ha emesso 1,3 miliardi di tonnellate di CO2 in meno, con un contributo fondamentale delle fonti alternative, che hanno partecipato a soddisfare la domanda elettrica nel 2014 per il 9,1% del totale.
FONTEFera

venerdì 24 aprile 2015

FERA eolico: Santa Luce, Pisa. Cesare Fera, commenta la produzione della Fattoria Eolica di Santa Luce

Santa Luce, Pisa. Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, commenta la produzione della Fattoria Eolica di Santa Luce, in chiusura delle opere di sistemazione di tutta la viabilità dell’impianto. Un esempio di buona progettazione, che conferma le attese grazie alla corretta misurazione del vento. FERA è una società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili: eolico, solare a concentrazione e biogas.
Energia eolica. Con i suoi tredici aerogeneratori e una potenza complessiva di 23,4 MW, laFattoria Eolica di Santa Luce è il più grande parco eolico della Toscana e di tutto il Nord Italia. Ha da poco compiuto due anni di vita ed è quindi possibile analizzare il trend produttivo dell’impianto confrontandolo con quanto i progettisti di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative avevano prospettato in base all’analisi della ventosità del sito.
Realizzata in appena otto mesi di cantiere, la Fattoria Eolica di Santa Luce è stata la prima centrale eolica in Italia ad utilizzare le turbine VESTAS V100, un modello particolarmente evoluto e performante.
Santa Luce

Le previsioni dei progettisti sono state confermate dall’andamento di questi due primi anni di funzionamento dell’impianto – commenta Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che dalla sua nascita nel 2001 investe nel nostro Paese proprio nel comparto delle rinnovabili, puntando in particolare su eolico, solare a concentrazione e biogas. – La Fattoria Eolica di Santa Luce è un altro esempio di buona pratica di cui il nostro Gruppo può andare fiero, frutto di un’efficace integrazione verticale delle competenze e di una expertise consolidata.
L’impianto si trova nel territorio del Comune di Santa Luce e la sua superficie interessa aree del Demanio Regionale. Gli aerogeneratori sono installati entro un’ampia area boschiva, attraversata da strade e sentieri percorribili, lungo i quali si trovano allevamenti e suggestivi agriturismi. Il procedimento per la concessione dell’area demaniale è stato costruito ad hoc coinvolgendo, su incarico del Comune, anche l’Università di Pisa.
Santa Luce 2

Nel 2010, il progetto della Fattoria Eolica ha contribuito all’assegnazione del Klimaenergy Award al Comune di Santa Luce, premiato “per un piano energetico vario e integrale”.
Nel 2013, a ridosso dell’inaugurazione dell’impianto, Legambiente ha incluso il Comune di Santa Luce nel suo rapporto “Comuni Rinnovabili” per il significativo contributo alla produzione energetica regionale da fonti rinnovabili. Produzione che i dati del biennio confermano in linea con le previsioni di progetto: la Fattoria Eolica genera ogni anno una quantità di energia elettrica corrispondente al fabbisogno di 22.000 nuclei domestici.
La Fattoria Eolica di Santa Luce – aggiunge Cesare Fera – ogni anno produce energia elettrica pulita che contribuisce a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale con un importante abbattimento delle emissioni inquinanti. La stessa quantità di energia prodotta da fonti fossili, infatti, comporterebbe l’emissione in atmosfera di ben 30.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno. I cittadini di Santa Luce hanno compreso i benefici dell’energia eolica per l’ambiente e hanno accolto la Fattoria Eolica con una partecipazione costante, stimolando da subito occasioni per valorizzare l’impianto come un bene del territorio, in sintonia con le specifiche eccellenze produttive, cioè l’allevamento e l’agricoltura.
Santa Luce 3

I bambini delle scuole elementari sono gli autori del logo della Fattoria Eolica, che rappresenta il legame inscindibile tra le energie rinnovabili e la salvaguardia dell’ambiente, la produzione agricola del territorio e la disponibilità del vento come fonte rinnovabile amica della natura. Nel logo trovano posto le pale delle turbine, rappresentate in movimento, e la campagna di Santa Luce, con i suoi boschi di cerri, i fiori, le spighe di grano, i grappoli d’uva.
FONTEFera

martedì 31 marzo 2015

FERA eolico: Raggiunti obbiettivi energetici europei al 2020

Raggiunti gli obbiettivi energetici europei al 2020. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolicosolare a concentrazione e biogas, commenta i dati di Eurostat sulla produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa. Cesare FeraPresidente di FERA: “Il dato nazionale ci incoraggia e ci motiva a fare ancora di più affinché l’Italia contribuisca con crescente evidenza nel quadro europeo alla ormai avviata fase di transizione verso l’approvvigionamento da fonti non inquinanti.”
Fera Eolico
L’Italia conquista un buon posizionamento nella classifica europea sul contributo dell’energia pulita al consumo nazionale di elettricità. È quanto rivelano i dati di Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, relativi alla penetrazione delle fonti rinnovabili in Europa al 2013.
Nel fare il punto sulla Strategia Europa 2020, adottata dal Consiglio Europeo nel 2010, Eurostat dedica ampio spazio ai temi energetico-climatici illustrando la situazione in merito al raggiungimento di uno degli obbiettivi stabiliti, ovvero produrre a livello continentale il 20% dienergia da fonti pulite entro il 2020. Nel 2013 l’UE è salita al 15%. Un ottimo risultato se si pensa che solo nel 2004, primo anno in cui sono iniziate le rilevazioni, la produzione da rinnovabili superava di poco l’8%.
Il risultato europeo include il dato dell’Italia, che è certamente significativo: con cinque anni di anticipo abbiamo, infatti, quasi raggiunto il nostro target vincolante nazionale del 17%. Svettano in classifica, in quanto Stati con le quote più alte di rinnovabili sui consumi finali, la Svezia (52,1%), la Lettonia (37,1%), la Finlandia (36,8%) e l’Austria (32,6%). Ultimi posti per Lussemburgo (3,6%), Malta (3,8%), Olanda (4,5%) e Regno Unito (5,1%).
Fera Rinnovabili
“Il dato nazionale ci incoraggia e ci motiva a fare ancora di più affinché l’Italia contribuisca con crescente evidenza nel quadro europeo alla ormai avviata fase di transizione verso l’approvvigionamento da fonti non inquinanti.” – commenta Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che dalla sua nascita nel 2001 investe nel nostro Paese proprio nel comparto delle rinnovabili, puntando in particolare su eolico, solare a concentrazione e biogas. “I dati raccolti dai nostri impianti eolici confermano, anche nel 2014, le previsioni di ottima produttività basate su un modello progettuale che si conferma corretto. E, sul mercato domestico, insistiamo sulle nuove opportunità di efficientamento energetico industriale legate al solare termico a concentrazione che rende disponibile vapore di processo ad alta temperatura e pressione. Ovvero, processi industriali più puliti e risparmio in bolletta.”
Sempre dal rapporto di Eurostat emerge, infatti, come nel 2012 le emissioni di gas serra siano parallelamente diminuite del 17,9% rispetto al 1990. Un risultato che fa ben sperare e certamente frutto di diversi fattori: crisi economica, efficientamento dei consumi e anche, per l’appunto, ricorso alle energie rinnovabili.
“Il raggiungimento dell’obiettivo europeo” sottolinea Cesare Fera “comporta ricadute positive sia per l’ambiente, sia per l’economia nazionale. Con le energie rinnovabili, i costi in bolletta sono destinati a ridursi e, di pari passo con politiche di sviluppo che favoriscano investimenti nel settore, si delineano per l’Italia opportunità concrete di occupazione sul lungo periodo.”
Un discorso a parte merita la mobilità elettrica, ambito in cui, invece, il nostro Paese è ancora lontano dall’avere entro il 2020 il 10% di mezzi di trasporto nazionali alimentati ad elettricità. Nella classifica UE-28, l’Italia registra un modesto 5%, ma per la verità, fatta eccezione per la Svezia che ha già ampiamento superato il target (16,7%), nessuno Stato sembra aver implementato politiche davvero efficaci per un trasporto sostenibile.
FONTEFera

giovedì 19 marzo 2015

Fera rinnovabili: “La partnership per Energy for Malawi, FERA per l’accesso all’energia elettrica nei paesi in via di sviluppo”

Sostenibilità, Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, annuncia l’entrata in funzione dell’impianto ibrido minieolico-solare installato a Likoma, nell’ambito del progetto Energy for Malawi. Il progetto, promosso da COOPI – Cooperazione Internazionale, ha lo scopo di estendere l’accesso all’elettricità delle comunità di alcune zone del Malawi, tramite l’installazione di impianti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. FERA è una società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili: eolico, solare a concentrazione e biomasse.
2015_FERA_COOPI_IBRIDO-WIND-SOLAR_480

FERA Srl - Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, è partner del progetto Energy for Malawi, promosso da COOPI – Cooperazione internazionale per estendere l’accesso di 14.900 persone, agricoltori e piccoli imprenditori delle regioni rurali più povere del Sud del Malawi, a fonti di energia moderne, accessibili e sostenibili.
Il progetto è stato avviato nel 2011 e sarà completato nel corso del 2015. Tra gli obiettivi, il rallentamento della deforestazione, il miglioramento della qualità della vita delle comunità coinvolte, il supporto a piccole attività commerciali locali.
FERA partecipa al progetto in una duplice veste. Come partner finanziario, per integrare i fondi elargiti a COOPI dall’Unione Europea (corrispondenti all’80% del valore totale del progetto). Come partner di progettazione per la realizzazione di un impianto ibrido minieolico-fotovoltaico e di pozzi solari con pannelli fotovoltaici.
L’impianto ibrido minieolico-fotovoltaico è stato realizzato nell’isola di Likoma, ed è attualmente operativo al 100%. Fornisce energia elettrica 24 ore al giorno, con una produzione annuale stimata di 20.000 kWh. L’energia viene utilizzata da una cooperativa turistica che comprende uninternet cafe, un barber shop e un piccolo ristorante. Hanno accesso all’energia prodotta dall’impianto anche due comunità locali (fino a 300 kWh/anno per ciascuna comunità, per un totale di 808 famiglie) e cinque piccole attività commerciali. L’impianto alimenta inoltre una pompa d’acqua e la cooperativa turistica riesce a stoccare acqua in un tank, acquistato sempre nell’ambito del progetto COOPI, e a venderla alla comunità in caso di tagli o malfunzionamenti del sistema idrico pubblico.
2015_FERA_COOPI_IRRIGAZIONE_480

Il progetto Energy for Malawi è un’opportunità di condivisione di know-how per la valorizzazione delle fonti rinnovabili in territori con elevate potenzialità energetiche”. – commenta Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative – “L’ampia disponibilità di risorse energetiche rinnovabili del Malawi, coniugata con sistemi tecnologici stand alone, può essere una risposta concreta non soltanto al bisogno di approvvigionamento, ma anche alla trasformazione e modernizzazione di uno stile di vita che impatta negativamente sia in termini di deforestazione, sia in termini di inquinamento”.
2015_FERA_COOPI_STUFE-MIGLIORATE_480

COOPI e ciascuno dei partner (FERA, TERNA Spa, Nexive Spa e SEA Spa), valutano i risultati intermedi del progetto e i benefici di lungo periodo sulle comunità locali. Energy for Malawi, da un lato mira ad ampliare l’accesso all’energia elettrica attraverso lo sfruttamento di risorse rinnovabili, dall’altro interviene sulla riduzione degli impatti ambientali connessi alla deforestazione e alla combustione della legna, principale risorsa energetica delle comunità agricole locali. Queste ultime sono state coinvolte in nuove attività produttive e commerciali funzionali alla stabilizzazione di pratiche meno impattanti sull’ambiente: produzione e distribuzione di stufe migliorate, sistemi di irrigazione sostenibili, impianti di energia elettrica per uso domestico e commerciale, attività di riforestazione. Con l’introduzione di nuovi vivai, è stata estesa la coltivazione di Jatropha Curcas, arbusto che ha bisogno di poca acqua, contribuisce a fermare la desertificazione e dal quale le comunità locali ricavano un olio utilizzato come carburante per il riscaldamento e l’illuminazione. La Jatropha Curcas, inoltre, è una biomassa vegetale dall’elevato potere energetico e di facile utilizzo, materia prima ideale per la produzione di biocarburanti.
Il progetto Energy fo Malawi, che è in linea con l’iniziativa delle Nazioni Unite Sustainable Energy for all, sarà ospitato ed illustrato ad EXPO 2015 in uno dei padiglioni dell’area tematica “Feeding the planet, Energy for life”.
FONTE: Fera

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *