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lunedì 15 giugno 2015

Fera eolico: Giornata Mondiale del Vento, confronto sul taglio incentivi

Alla Giornata Mondiale del Vento organizzata da ANEV il mondo dell’eolico si incontra per confrontarsi sullo sviluppo del settore. Modifiche auspicate sulla bozza di Decreto sugli incentivi alle energie rinnovabiliCesare Fera: Studi dimostrano che con le energie rinnovabili i costi in bolletta sono destinati a ridursi e, di pari passo con politiche di sviluppo che favoriscano investimenti nel settore, si delineano per l’Italia opportunità concrete di occupazione sul lungo periodo”.
Cairo Montenotte_Savona_Valbormida_Parco eolico_FERA
Roma, 11 giugno 2015. Anche quest’anno, grande partecipazione di pubblico e interventi autorevoli per la Giornata Mondiale del Vento organizzata da ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) e svoltasi l’11 giugno a Roma presso l’auditorium del GSE. Operatori, istituzioni, associazioni e studiosi si sono dati appuntamento per confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità di sviluppo dell’ eolico.
Si è discusso di come l’eolico rappresenti sotto molti punti di vista una risorsa per l’Italia, sia per la salvaguardia ambientale (7,7 milioni di tonnellate di CO2 evitate solo nel 2014), sia per le ricadute economiche e occupazionali (il comparto conta 27.000 addetti), in base agli ultimi dati forniti da Althesys. Ma anche per i benefici a imprese e famiglie: secondo lo studio “Costi e benefici dell’eolico” redatto da eLeMeNs la realizzazione di nuove aste e registri per l’eolico potrebbe infatti comportare nei prossimi 6 anni il ridursi della componente A3 della bolletta elettrica di 2 miliardi di euro.
Tocco da Casauria_Pescara_Vento di Zeri_Parco eolio_FERA
Si è anche molto discusso del taglio agli incentivi alle rinnovabili previsto dalla bozza di Decreto Ministeriale per la disciplina dei nuovi incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche che aggiorna la versione del 2012. Secondo il comparto, il taglio agli incentivi per l’eolico non favorirebbe infatti lo sviluppo del settore e ridurrebbe in misura consistente le prospettive di crescita e sviluppo. Con i contingenti di incentivazione previsti (350 megawatt all’anno), l’Italia potrebbe non raggiungere gli obiettivi al 2020 e quelli in fase di definizione al 2030. Per centrare gli impegni servirebbero, secondo ANEV, almeno 800 MW all’anno.
Anche Cesare Fera, Presidente di FERA Srl, società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas) si associa al fronte compatto degli operatori dell’eolico e delle associazioni ambientaliste che auspicano un ripensamento sulla bozza del Decreto e decisioni politiche illuminate. Proprio in questa fase – commenta - è importante dare sostegno alle energie pulite come l’eolico. Il Pacchetto Energia-Clima europeo al 2030, i recenti accordi del G7 per mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, la Conferenza sul Clima di Parigi di dicembre sono obiettivi che richiedono un impegno continuativo anche per l’Italia.
Zeri_Massa Carrara_Parco eoico Vento di Zeri_FERA
Peraltro, come riportano i più recenti dati Eurostat sullo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obbiettivi energetico-climatici al 2020, l’Italia con quasi cinque anni di anticipo ha già quasi soddisfatto il target vincolante nazionale del 17% di generazione elettrica prodotta da fonti rinnovabili.
Il contributo dell’energia del vento è indiscutibile – aggiunge Cesare Fera. Basti pensare che con i soli parchi eolici costruiti dal 2007 dal nostro Gruppo, abbiamo fino a oggi evitato l’emissione di 290 mila tonnellate di anidride carbonica e un consumo di combustibili fossili pari a oltre 50 milioni di euro. Prolungando il calcolo ai 20 anni di vita di ciascun parco, il nostro contributo sarà di un milione e mezzo di tonnellate di CO2 evitate e di 280 milioni di euro risparmiati sulla bilancia commerciale nazionale. È evidente, quindi, che centrare e oltrepassare la soglia del 17% comporterebbe numerose ricadute positive per il nostro Paese, misurabili nel sistema economico in termini di riduzione del costo dell’energia elettrica, risparmi sulle importazioni di petrolio, incremento occupazionale e minori costi per danni ambientali.
Cresce intanto nel mondo l’attenzione per le sfide climatiche globali e il prezioso potenziale offerto dalle energie rinnovabili. E la stessa agenzia IRENA – International Renewable Energy Agency a segnalare come dal 2005 vi sia stato un aumento di quasi il 400 per cento nel numero di Stati che hanno inserito target nazionali nella produzione di energia da fonte pulita.

Fonte: Fera

lunedì 1 giugno 2015

Comuni Rinnovabili 2015: Energie pulite oltre il 38% dei consumi energetici

Rivoluzione rinnovabili. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolicosolare a concentrazione e biogas, commenta i dati incoraggianti del rapporto Comuni rinnovabili 2015 di Legambiente. Italia primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (ad aprile 2015 oltre l’11%). 700 i Comuni dell’eolico, settore che registra un contenuto incremento della potenza installata e che subisce le conseguenze della normativa sulle Aste al ribasso per l’assegnazione degli incentivi.
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È stato presentato il 13 maggio a Roma il rapporto Comuni rinnovabili 2015 di Legambiente, realizzato in collaborazione con il GSE. Si tratta dell’annuale mappatura dell’energia verde giunta alla sua quinta edizione che racconta una realtà in cui le diverse tipologie di energia pulita – eolico e solare in primis – hanno acquisito negli anni sempre maggiore forza. In soli dieci anni, infatti, l’energia elettrica prodotta dal sole e dal vento ha rivoluzionato il sistema energetico italiano, rappresentando oltre il 38% dei consumi energetici nazionali.
I numeri parlano di una produzione da fonti rinnovabili passata in tre anni da 84,8 a 118 TWh, e di una distribuzione degli impianti da fonti rinnovabili di circa 800mila unità. Il contributo della produzione di questi impianti si è tradotto in una decisa riduzione del prezzo dell’energia elettrica in termini di PUN.
Il report Comuni Rinnovabili 2015 fotografa un’Italia sempre più orientata a utilizzare l’energia delle fonti rinnovabili – ha dichiarato Cesare Fera, presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative – Il trend della transizione verso le fonti rinnovabili sembra ormai definitivamente avviato. Ma ha bisogno del supporto dell’innovazione tecnologica, ovvero di continui miglioramenti in efficienza produttiva e competitività di costi ”.
FERA_Cinque-Stelle_Stella-_eolico
l’Italia è il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (ad aprile 2015 oltre l’11%). Il che smentisce la previsione che queste fonti avrebbero avuto un ruolo marginale nel sistema energetico italiano e che un loro eccessivo sviluppo avrebbe creato rilevanti problemi di gestione della rete. I Comuni sui cui territori sono presenti impianti eolici sono invece 700. La potenza installata è in crescita, pari a 8.736 MW. Ma il settore risente delle misure fortemente restrittive imposte dalla recente normativa sulle Aste al ribasso. Questi impianti, secondo i dati di Terna, hanno permesso di produrre 14,9 TWh di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,5 milioni di famiglie.
Il report di Legambiente riporta anche qualche dato critico. Nel corso del 2014 sono aumentate le installazioni per tutte le fonti ma i ritmi di crescita sono purtroppo molto inferiori rispetto al passato. Le ragioni di questa situazione sarebbero due, la prima riguarda l’assenza di procedure chiare per l’approvazione dei progetti. La seconda, sarebbe la totale incertezza in cui si trova tutto il settore delle rinnovabili in seguito agli interventi normativi che negli ultimi anni hanno introdotto tagli agli incentivi, barriere e tasse, senza al contempo dare alcuna prospettiva chiara per il futuro.
Tra le buone pratiche, Legambiente segnala il Comune di Gorla Maggiore, in provincia di Varese, per l’impianto di solar cooling installato da CSP-F Spa, società del Gruppo Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative che sviluppa e commercializza collettori solari termodinamici a concentrazione per la produzione di energia termica ed elettrica.
Legambiente ha scelto il Comune di Gorla Maggiore – commenta Cesare Fera – perché ha esteso negli anni l’utilizzo delle energie rinnovabili e di soluzioni tecnologiche aperte all’innovazione per dare risposte sostenibili ai fabbisogni della cittadinanza. Il sistema di solar cooling progettato da CSP-F per il Centro Diurno Integrato del Comune risponde a questa logica e fornisce, proprio nel picco di produttività della stagione estiva, l’aria condizionata necessaria all’edificio riducendo l’impatto ambientale del raffrescamento.
Inaugurato nel maggio 2014, quello di Gorla Maggiore è stato il primo solar cooling in Italia a utilizzare la tecnologia Fresnel e il primo, con questa tecnologia, a ricevere gli incentivi riconosciuti ed erogati dal GSE:
Fonte: Fera

domenica 24 maggio 2015

Fera energie rinnovabili: con tecnologia CSP processi industriali più sostenibili

Energie Rinnovabili, solare termodinamico Fresnel. Il 28 maggio 2015, cerimonia inaugurale per l’impianto solare termodinamico Fresnel progettato e installato da CSP-F Spa a San Nicolò D’Arcidano, in provincia di Oristano. È Nuova Sarda Industria Casearia il primo caseificio italiano che sceglie l’applicazione termica del solare a concentrazione per ridurre il fabbisogno di gasolio e produrre nel rispetto dell’ambiente. Cesare Fera: “Un caseificio eccellente che vuole produrre in modo sostenibile, controllando i costi energetici e l’impatto ambientale. Grazie a Nuova Sarda Industria Casearia, la Sardegna si aggiudica un primato tecnologico italiano”.
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San Nicolò D’Arcidano, Oristano. Il prossimo 28 maggio, alle 11.15, verrà inaugurato l’impianto solare a concentrazione per la produzione di calore di processo industriale progettato da CSP-F Spa, società del Gruppo Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, attivo dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas). L’evento sarà ospitato da Nuova Sarda Industria Casearia, il caseificio che ha scelto il sole e l’innovativa tecnologia di CSP-F per produrre i suoi formaggi nel rispetto dell’antica tradizione pastorizia.
CSP-F_calore_processo_Fresnel_collettore_solare_concentrazione
Dall’allevamento delle pecore al prodotto finito, una filiera di qualità che mette in primo piano la sostenibilità e il consumo di energia da fonti rinnovabili – commenta Cesare FeraPresidente del Gruppo Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative e Vice Presidente di ANEST(Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica). Con questo impianto, Nuova Sarda Industria Casearia, per prima in Italia, apre il settore agroalimentare a una tecnologia solare innovativa, a basso costo e affidabile, che riduce il fabbisogno di gasolio riducendo i costi energetici e l’impatto ambientale.
Sarà Rosetta Fanari, Amministratrice di Nuova Sarda Industria Casearia, a dare il saluto di benvenuto, insieme al Sindaco di San Nicolò D’Arcidano, Emanuele Cera. All’evento partecipano gli Assessori di Regione Autonoma della Sardegna Elisabetta Falchi (Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale) e Maria Grazia Piras (Industria). Saranno inoltre presenti Cesare Fera, in qualità di Vice Presidente di ANEST, Associazione Nazionale Energie Solare Termodinamica, e Vincenzo Tiana, Presidente di Legambiente Sardegna.
L’impianto utilizza i collettori solari termici a concentrazione di CSP-F Spa, società che sviluppa sistemi e soluzioni solari per il calore dei processi industriali, il raffrescamento (solar cooling) e la generazione di energia elettrica. I collettori di CSP-F si basano sulla riflessione dei raggi solari tramite specchi piani Fresnel. I raggi solari vengono diretti su un tubo ricevitore che si surriscalda e al cui interno scorre l’acqua, che si trasforma in vapore ad alta temperatura e pressione.
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Il vapore integra la fonte energetica tradizionale nella fornitura di calore del caseificio e riduce il fabbisogno di gasolio. Risparmio in bolletta, meno inquinamento, ridotto impatto ambientale: la migliore strategia energetica per una produzione industriale sostenibile e di qualità.
Ogni anno, con la produzione di vapore dell’impianto solare termodinamico, il caseificio di Rosetta Fanari risparmierà oltre 50.000 litri di gasolio ed eviterà il rilascio in atmosfera di 180 tonnellate di CO2.
PROGRAMMA DELL’EVENTO
11.15 Saluto di benvenuto
Rosetta FanariAmministratore di Nuova Sarda Industria Casearia Srl
Emanuele Cera, Sindaco di San Nicolò D’Arcidano
11.30 Il ciclo perfetto della produzione sostenibile
Introduce: Marco VettoriDirettore Operativo di CSP-F Spa
Ne parlano:
Elisabetta FalchiRegione Autonoma della Sardegna, Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale
Cesare FeraVice Presidente di ANEST, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica
Maria Grazia PirasRegione Autonoma della Sardegna, Assessore dell’Industria
Vincenzo TianaPresidente di Legambiente Sardegna
12.45 Taglio del nastro e visita all’impianto
13.15 Rinfresco
Per partecipare all’inaugurazione, o per ulteriori informazioni sull’evento: Lia Maranto.
Tel. 02 62690471; e-mail: info@cspfsolar.it.
Fonte: Fera

venerdì 15 maggio 2015

Fera rinnovabili: A Zeri, bat boxes per salvaguardare la biodiversità

Eolico e biodiversità. FERA Srl – Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nell’eolicosolare a concentrazione e biogas, commenta l’installazione delle bat boxes nell’area vasta del parco eolico Vento di Zeri, a Zeri, in provincia di Massa Carrara. Cesare FeraPresidente di FERA:“Una misura compensativa a favore della biodiversità che l’eolico protegge con la sua energia elettrica pulita e priva di emissioni inquinanti.”
Cesare Fera A Zeri le bat boxes danno rifugio ai pipistrelli
Zeri, Massa Carrara. Anche a Zeri, con l’arrivo dell’estate, i pipistrelli vanno in cerca di rifugi in cui alloggiare durante il giorno. Provengono da lunghe migrazioni, iniziate in primavera, dopo il periodo di ibernazione invernale. E si avvicinano alle zone boschive e ai centri abitati in cerca di insetti e di anfratti in cui ripararsi.
In Italia, sono state registrate ben 34 delle 45 specie di pipistrelli che popolano l’Europa. Arrivano nei mesi più caldi dell’anno. Vanno in cerca di zanzare, farfalle, ragni, che divorano in gran quantità, rivelandosi preziosi alleati nella lotta biologica contro gli insetti nocivi. E sono ottimi bioindicatori di qualità ambientale.
Per favorire l’insediamento dei pipistrelli nel territorio di Zeri, il progetto del parco eolico Vento di Zeri prevede l’installazione di diverse bat boxes (cassette nido). Sono stati individuati i punti in cui fissare le bat boxes, in ottemperanza a una prescrizione della Provincia nel più ampio quadro di salvaguardia dei pipistrelli dell’accordo internazionale Eurobats, al quale aderiscono 36 nazioni europee. Questi interventi a favore dell’insediamento stagionale si sono resi necessari a causa del progressivo decremento delle popolazioni dei pipistrelli su aree che in passato li ospitavano numerosi e alle quali garantivano la conservazione di delicati equilibri tra specie animali e vegetali. La diminuzione di pipistrelli è un segnale certo di inquinamento ambientale, ma anche della sempre minore disponibilità di possibili rifugi: alberi vecchi o morti che vengono rimossi, vecchi edifici ristrutturati nel tempo, habitat forestali modificati. L’attuazione dell’Accordo Eurobats in Italia è affidata alla Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente.
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La biodiversità è un equilibrio che viene rapidamente alterato dall’inquinamento atmosferico –sottolinea Cesare Fera, Presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative. – L’energia eolica contribuisce a mantenere inalterato questo equilibrio, proprio perché rende disponibile l’elettricità senza immettere in atmosfera sostanze inquinanti. Quella richiesta dalla Provincia per il parco eolico di Zeri è, quindi, una misura compensativa che ci sembra perfettamente in linea con il progetto del parco eolico.”
Il progetto del parco eolico Vento di Zeri ha previsto, oltre all’installazione delle bat boxes, campagne di monitoraggio dedicate ai flussi migratori e agli insediamenti di pipistrelli, ante e post operam, con l’obiettivo di individuare il miglior posizionamento delle turbine rispetto alle abitudini delle popolazioni monitorate. Il monitoraggio si avvale di specifici strumenti, i bat detector, che trasformano gli ultrasuoni in suoni udibili grazie a un meccanismo detto di “espansione nel tempo”. In questo modo è possibile analizzare l’attività di caccia dei pipistrelli e, in molti casi, pervenire all’identificazione delle specie.
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Per l’installazione delle bat boxes, i criteri fondamentali individuati sono soprattutto tre: l’altezza, l’esposizione e la disponibilità stagionale. È infatti più facile che i pipistrelli dimorino nelle bat boxes se le si posizionano a 3-4 metri d’altezza, esposte verso ovest, sud/ovest e le si rendono disponibili tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. All’interno di queste cassette, i pipistrelli troveranno, di anno in anno, le condizioni microclimatiche ottimali per il riposo diurno e la riproduzione.
Fonte: Fera

lunedì 11 maggio 2015

Fera rinnovabili: Oristano, Energia solare pulita per agroalimentare di qualità

Energie Rinnovabili. È entrato in funzione ed è ora a regime l’impianto solare termico a concentrazione con specchi Fresnel installato in provincia di Oristano per il caseificio Nuova Sarda Industria Casearia. L’impianto utilizza il collettore termico LUCETH e accede agli incentivi del Conto Energia Termico. Genera vapore ad alta pressione e temperatura per il processo produttivo del caseificio. Cesare Fera: “Un caseificio eccellente, una filiera completa che parte dall’allevamento e che punta alla sostenibilità per garantire la qualità dei suoi prodotti. Con LUCETH, meno inquinamento atmosferico e riduzione dei costi energetici”.
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San Nicolò D’Arcidano, Oristano. Nuova Sarda Industria Casearia sceglie il sole e l’innovativa tecnologia CSP-F per produrre i suoi formaggi nel rispetto dell’antica tradizione pastorizia. Dall’allevamento delle pecore al prodotto finito, una filiera di qualità impostata sul controllo dell’impronta ecologica. Così, per soddisfare il fabbisogno di calore della trasformazione industriale, Nuova Sarda Industria Casearia ha installato un sistema integrato che utilizza l’energia pulita del sole.
L’impianto è stato progettato e installato da CSP-F Spa, società del Gruppo Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative. Utilizza il collettore solare termico a concentrazione LUCETH, basato sulla riflessione dei raggi solari tramite specchi piani Fresnel. I raggi solari vengono diretti su un tubo ricevitore che si surriscalda e al cui interno scorre un fluido – acqua, nel caso dell’impianto del caseificio – che si trasforma in vapore ad alta temperatura e pressione.
Il vapore integra la fonte energetica tradizionale nella fornitura di calore del caseificio, riducendo il fabbisogno di gasolio – spiega Cesare Fera, presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, società che dal 2001 opera nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas). - Risparmio in bolletta, meno inquinamento, ridotto impatto ambientale: la migliore strategia energetica per una produzione industriale sostenibile e di qualità.
Per dimensioni (1.000 m2) e applicazione (integrazione del calore di processo), l’impiantoaccede agli incentivi del Conto Energia Termico. Ogni anno, erogherà 600 MWh termici ed eviterà l’emissione in atmosfera di 180 tonnellate di CO2, con un risparmio, per il caseificio, di oltre 50.000 litri di gasolio.
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Questa di San Nicolò D’Arcidano è la prima applicazione solare termica a concentrazione Fresnel per il settore agroalimentare – aggiunge Cesare Fera. – La Sardegna si aggiudica un primato italiano grazie all’iniziativa privata di Nuova Sarda Industria Casearia.
CSP-F, la società del Gruppo FERA che ha progettato e realizzato l’impianto, sviluppa e commercializza i collettori solari con tecnologia Fresnel per la generazione di energia termica (LUCETH ) ed elettrica (LUCEFP). Leader in Italia per le applicazioni calore di processo e solar cooling, CSP-F ha inaugurato nel 2014 il primo impianto solare termico a concentrazione Fresnel per il raffrescamento. Si trova a Gorla Maggiore, in provincia di Varese, ed è stato montato sul tetto di un edificio pubblico. Il solar cooling di Gorla Maggiore è stato il primo solar cooling Fresnel in Italia ad ottenere gli incentivi del GSE.

FONTEFera

giovedì 30 aprile 2015

Fera energie rinnovabili, sorpasso sulle fossili per nuova capacità installata

I dati del Bloomberg Energy Finance di quest’anno segnano per il 2013 il sorpasso dellerinnovabili rispetto alle fossili per nuova capacità installata. Nel 2014 tornano i segnali positivi, +17%, nell’investimento in fonti alternative, con la Cina che segna il record di 83 milioni di dollari. Cesare Fera, presidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative: “L’aumento del mix energetico delle fonti, con il progressivo diminuire dei costi associati alle energie alternative, rappresenta un beneficio per tutti”.
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Nella corsa per il primato di produzione di elettricità c’è un vincitore certo: le rinnovabili. Resta solo da capire quando il traguardo sarà tagliato. È questo, in sintesi, lo scenario che emerge dal summit annuale di Bloomberg New Energy Finance (BNEF) tenutosi a New York dal 13 al 15 aprile e nel corso del quale sono stati presentati i numeri sulla nuova capacità elettrica mondiale. Il sorpasso tra le due fonti è di fatto già avvenuto nel 2013: 143 GW di capacità in più da fonti rinnovabili contro 141 GW da fonti fossili. Se si considera che nel 2014 i nuovi GW di capacità proveniente da fonti alternative sono stati 103 in più, allora potrebbe farsi molto realistica la previsione secondo la quale entro il 2030 questo dato risulterà più che quadruplicato con quote rilevanti provenienti da eolico e solare. Per il solare, anzi, stime IEA (International Energy Agency), prevedono che nel 2050 sarà la prima fonte di produzione di energia elettrica.
La leva che fa crescere le rinnovabili è il continuo decremento dei costi di installazione, dovuto a tecnologie sempre meno onerose. Le rinnovabili sono sempre più competitive, soprattutto se si considerano i costi necessari per le attività connesse al contenimento dei danni climatici. Secondo gli studi del BNEF, la crisi economica di questi anni ha di fatto aumentato lo scostamento tra costi annuali necessari per compensare l’impronta ambientale (emissioni di CO2 in primis) e quello che effettivamente viene speso dalle aziende e dai governi su questo fronte, con il risultato che sarà sempre più conveniente fare ricorso a energie pulite, piuttosto che limitare i danni delle fossili.
“Il trend mondiale spinge per un crescente investimento nelle energie rinnovabiliEolico e solare, nonostante i già enormi sviluppi, promettono ancora ampi margini crescita per il futuro legati anche a nuove tecnologie e allo storage. – commenta Cesare FeraPresidente di Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative, Società che opera dal 2001 nel settore delle energie rinnovabili (eolico, solare a concentrazione e biogas). Ma già oggi, con il solare termico a concentrazione, è in atto un cambiamento decisivo nell’efficientamento energetico dell’industria, che può integrare il ciclo produttivo utilizzando vapore di processo ad alta temperatura e pressione senza emettere sostanze inquinanti in atmosfera – e con rilevanti risparmi sui costi energetici.”
Fera energie rinnovabili_Oristano
I dati sono stati raccolti nel Global Trends in Renewable Energy Investments, il Rapporto annuale del Programma ambientale dell’ONU (UNEP). Buona parte della nuova capacità installata da fonti rinnovabili arriva proprio da Paesi che hanno scelto in questi anni di convertire i pesanti costi per frenare i danni climatici in investimenti in energie rinnovabili: la Repubblica Popolare Cinese ha raggiunto la cifra record di 83,3 miliardi dollari impegnati nell’aumento di impianti per fonti alternative. A seguire, ma con molto distacco, Stati Uniti (38,3 miliardi di dollari) e Giappone con 35,7 miliardi di dollari. Grazie a questi Stati trainanti, nel 2014 gli investimenti globali nell’energia pulita sono cresciuti del 17% rispetto all’anno precedente, dopo due anni di segno fermo o negativo.
“Lo studio delle Nazioni Unite ci mostra come uno slancio così forte nella costruzione e avvio di impianti di energia rinnovabile e l’aumento del mix energetico delle fonti, con il progressivo diminuire dei costi associati alle energie alternative, possa rappresentare un beneficio per tutta la società” – conclude Cesare Fera, riferendosi ai dati che emergono sulla CO2 evitata. Il Rapporto, infatti calcola che nel 2014 il sistema elettrico mondiale ha emesso 1,3 miliardi di tonnellate di CO2 in meno, con un contributo fondamentale delle fonti alternative, che hanno partecipato a soddisfare la domanda elettrica nel 2014 per il 9,1% del totale.
FONTEFera

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