E’ sufficiente pensare alle falde acquifere per renderci conto che esse fanno parte dell’acqua che noi beviamo. Oppure, parlando sempre dell’acqua che non si vede, ci riferiamo anche a quella che scorre nel sottosuolo. Ricordate la figura del rabdomante?, quella figura a mezza strada fra il mago e lo scienziato che se ne va in giro armato di bastone attraverso il quale riesce a “sentire” la presenza dell’acqua a decine di metri di profondità. E’ stata scoperta acqua fino a 100 metri di profondità. Quell’acqua il più delle volte in passato, ma anche ora, serve a ricavarvi un pozzo dal quale si estrae acqua per irrigare i campi e per dar da magiare a bestie e a esseri umani. Ci sono rabdomanti che riescono a stabilire la dimensione della falda, la sua profondità di scorrimento, a individuare la posizione dove scavare il pozzo, e, in caso di più falde presenti sulla stessa superficie, quale sia la migliore; a individuare persino la presenza di acque termali e minerali.
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mercoledì 8 giugno 2016
Stefano Maria Toma: Campania, l’acqua ha un volto buono e un altro meno
E’ sufficiente pensare alle falde acquifere per renderci conto che esse fanno parte dell’acqua che noi beviamo. Oppure, parlando sempre dell’acqua che non si vede, ci riferiamo anche a quella che scorre nel sottosuolo. Ricordate la figura del rabdomante?, quella figura a mezza strada fra il mago e lo scienziato che se ne va in giro armato di bastone attraverso il quale riesce a “sentire” la presenza dell’acqua a decine di metri di profondità. E’ stata scoperta acqua fino a 100 metri di profondità. Quell’acqua il più delle volte in passato, ma anche ora, serve a ricavarvi un pozzo dal quale si estrae acqua per irrigare i campi e per dar da magiare a bestie e a esseri umani. Ci sono rabdomanti che riescono a stabilire la dimensione della falda, la sua profondità di scorrimento, a individuare la posizione dove scavare il pozzo, e, in caso di più falde presenti sulla stessa superficie, quale sia la migliore; a individuare persino la presenza di acque termali e minerali.
venerdì 13 maggio 2016
Stefano Maria Toma: Dall’editoria al giornalismo i temi affrontati sul suo BLOG
Boom fenomeno condivisioni: +185% da 2013 a 2015. Siti web e app per dispositivi mobili per leggere le notizie invece dei quotidiani cartacei e social network per condividere un milione di articoli al giorno. Così si informano gli italiani trascinati negli ultimi anni da una rivoluzione digitale che ha cambiato completamente il modo di conoscere quello che succede nel mondo. A scattare la fotografia sulle abitudini è il rapporto Newsruption presentato da Burson-Marsteller e Human Highway e che ha interessato un campione di 1.600 persone, utenti abituali di internet, e i dati dichiarati nelle interviste sono stati arricchiti dall’analisi di 800mila articoli pubblicati da gennaio 2014 a giugno 2015 sulle 100 principali testate on line italiane, classificati sulla base del loro contenuto (analisi semantica) e della loro popolarità sociale (il numero di condivisioni su Facebook, Twitter, LinkedIn e Google Plus). L’analisi ha consentito anche di tracciare il profilo di consumo dell’informazione degli italiani, sempre più attivi sul web e sulle app, e delle loro abitudini rispetto al mondo delle news: la condivisione è ormai entrata a far parte della quotidianità con una crescita importante negli ultimi 2 anni: +185% dal 2013 al 2015. Il fenomeno, segnato da un volume di 30 milioni di condivisioni mensili, si sviluppa a partire dai 100mila articoli di attualità prodotti dalle cento principali testate d’informazione on line. Il 55% delle condivisioni sui social network è relativo ad articoli pubblicati sui siti web dei quotidiani cartacei. […]
Disponibili sia in formato cartaceo che Kindle Arrivano le prime opere in lingua italiana tradotte da AmazonCrossing, il marchio editoriale di Amazon Publishing specializzato in narrativa tradotta. I libri saranno disponibili sia in edizione cartacea che digitale in formato Kindle. Da domani 3 novembre, rende noto Amazon, vedranno la luce “Non ho paura del buio” (My Sister’s Grave) di Robert Dugoni; “La Barriera” (The Line) di J.D. Horn; “Affetti Straordinari” (When I Found You) di Catherine Ryan Hyde; “Lei che ama solo me” (Because She Loves Me) di Mark Edwards; “Non proprio un appuntamento” di Catherine Bybee; “Guida agli appuntamenti per imbranate” (Crazy Little Thing) di Tracy Brogan. Tra i prossimi titoli in uscita ci sono “Nascosta” (Hidden) di Kendra Elliot; “Spose di Guerra” (War Brides) di Helen Bryan; “Elizabeth Street” (Elizabeth Street) di Laurie Fabiano.
venerdì 8 aprile 2016
Stefano Maria Toma: nasce salastampaitaliana.it, agenzia per freelance
venerdì 1 aprile 2016
Stefano Toma giornalista cosa significa fare informazione nel Mezzogiorno
Ora il giovane che ne sia in grado (per titoli ma anche per denaro da investirvi e per la frequentazione) può, in alternativa alla redazione, prepararsi agli esami professionali frequentando una delle nove scuole sparse per l’Italia riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti. Se il nostro giovane seguita a trovarsi dalla parte giusta della vita, verrà promosso giornalista professionista. (Ah, dimenticavo di dire; che se non si vuole prendere i voti – e solo quelli – della clausura giornalistica, il giovane potrà stare con un piede in due staffe, come si dice. Continuare a svolgere un altro mestiere, che so, medico, informatico, laureato breve, pubblicitario, e darsi anche all’informazione scritta o parlata, magari negli argomenti di propria competenza professionale.)
Oppure…oppure può – ed è questo il secondo suggerimento “on line” – guardarsi in giro e grazie a Internet e forse a qualche compagno d’avventura, “costruire” un giornale telematico, diffonderlo in giro, compilare e inviare, che bello!, senza i soldi (molti) per stampare e distribuire e con la realtà del tutto gratuita di poter arrivare dovunque, senza dover pagare balzelli di denaro, di tempo e di spazio. Sfiorando e oltrepassando questa soglia, è chiaro che l’informazione si attribuisce molte altre spettanze, compresa quella dell’imprenditore-editore. E compreso un definitivo e attualissimo addio al posto fisso.
Ed allora sotto. Per una volta almeno il Mezzogiorno potrebbe avere alleate quelle doti innate di fantasia e di creatività, che, a lungo neglette nell’universo tecnologizzato e “ragionierizzato”, stanno per riaffidargli una nuova cittadinanza.
lunedì 28 marzo 2016
Stefano Maria Toma parla di "Cartoon Able" il primo cartone animato per disabili
mercoledì 23 marzo 2016
Stefano Maria Toma: Òryza Annuario Europeo Della Letteratura E Della Fotografia
Ogni Annuario ospiterà cinque racconti di scrittori e cinque servizi di fotografi, italiani e stranieri, su un unico tema, gli uni e gli altri sguinzagliati per il mondo, laddove più traumatica è la congiunzione fra povertà e ricchezza, salute e patologia, guerra e pace, ecologia e inquinamento, convivenza e intolleranza, religiosità e fondamentalismo, comunità e terrorismo, vita e morte.
Il primo numero di “Oryza” la cui uscita è prevista per maggio 2016, è dedicato a “I Sud del mondo”. Fra i cinque scrittori e i cinque fotografi prescelti, spiccherebbero fra i primi Andrea Camilleri, e, fra i secondi, il suo…corrispondente in gonnella, Donna Ferrato. Una nuova letteratura di pagina scritta e di immagine potrà quindi ratificare la testimonianza di artisti che impiegano il proprio talento per aiutare gli altri a capire, tutti gli altri, anche coloro che non intendessero farlo. Scrittori e fotografi*
[…]
Sul versante delle news editoriali e redazionali il sito illustrerà via via il progredire del lavoro di redazione e di raccolta, dispenserà dati sui luoghi da visitare, sul tema scelto, su quelli avvenire, sul nome dei fotografi e degli autori prescelti, sulle loro biografie, sul Paese o sui Paesi selezionati per il numero in programma, sugli eventuali lavori delle opere di assistenza. Tramite il sito si promuoverà l’adesione di scrittori e di fotografi intorno ai punti della Carta. Appena pubblicato il numero di “Òryza”, nel sito verrà inserita la traduzione in inglese di tutti e cinque i racconti degli scrittori. Dopo sei mesi dall’uscita il sito ospiterà testo e foto dell’Annuario. Conferenza stampa Secondo un sondaggio preventivo effettuato fra alcuni accreditati operatori della comunicazione, l’Annuario risponde ad una “idea del tutto nuova” di saldare a livello di produzione assai alto (dati i nomi degli autori presenti), un duplice reportage sulla letteratura della pagina e delle immagini. È evidente che l’uscita dell’Annuario debba essere legata ad una data simbolo, e sia preceduta da una conferenza stampa da tenersi a Roma, possibilmente nella sede della stampa estera.
2. Promuovere un processo di emancipazione della fotografia dalla scrittura, come linguaggio indipendente ed espressivamente paritario, anche se diverso. La scrittura dovrà aiutare la fotografia ad avviare questo processo di emancipazione, promuovendo un rapporto di equo scambio non subalterno;
3. Elaborare di questi punti un manifesto culturale dentro il quale fotografi e scrittori possono collaborare a progetti ed idee comuni;
4. Allestire una vetrina per la fotografia italiana indipendente (freelance), come alternativa ai monopoli e ai cartelli tra agenzie fotografiche e testate giornalistiche;
5. Incoraggiare il sorgere di un “centro di gravità permanente” per un laboratorio di scambio culturale senza frontiere;
6. Patrocinare un unicum editoriale che abbia alcune caratteristiche costanti (personalizzate) che aiutino a renderlo un prodotto fuori target, a metà tra un libro ed un magazine;
7. Procurare una valida alternativa di informazione;
8. Andare controcorrente rispetto alla omologazione sviluppata dal mercato editoriale contemporaneo globale, fatto di simboli, stereotipi ed emblemi. E rispetto ad una idea di mercato globale volta a sfruttare le immagini (ed i soggetti ritratti) ad uso politico o promozionale;
9. Denunciare problematiche sociali.
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