Sabato 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, Amnesty International organizza una grande mobilitazione in tutta Italia. Nelle strade e nelle piazze del nostro paese saranno infatti allestiti banchetti in cui attivisti e cittadini realizzeranno fiori di carta multicolori per dire “basta” alla violenza contro le donne. Gli origami personalizzati con messaggi di solidarieta’ e sostegno saranno consegnati alle autorita’ italiane il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, insieme alle firme raccolte in calce a una petizione indirizzata ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio.
Decine gli eventi in numerose citta’ (l’elenco e’ sul sito http://sms.amnesty.it/gli-eventi.html). A Milano, l’appuntamento e’ in piazza Castello dalle 10 alle 17. A Roma, il prato di origami si colorera’ dalle 17.30 in Campo de’ Fiori. A seguire, al Teatro Belli, Isabel Russinova dedichera’ ad Amnesty International il suo spettacolo teatrale “Una donna spezzata”, da un’opera di Simone De Beauvoir.
La violenza sulle donne e’ uno scandalo dei diritti umani. Fermarla e’ urgente e necessario.
Per difendere le donne che, ogni giorno in Italia, subiscono violenze e rischiano la vita e per restituire loro una vita in cui il rispetto dei diritti sia garantito e protetto, Amnesty International sta inoltre svolgendo una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS solidale al 45599. Fino al 16 marzo, sara’ possibile donare 1 € inviando un SMS al numero 45599 da tutti i cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, PosteMobile e Noverca oppure 2/5 € chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TWT.
La violenza domestica e’ un crimine che in Italia non viene denunciato in oltre il 90 per cento dei casi. A infliggerla sono gli uomini di casa, mariti, compagni, fidanzati, padri e a esserne vittime sono sempre le donne. Di queste, oltre 100 ogni anno vengono uccise per mano di un uomo. Nella maggior parte dei casi il colpevole e’ un partner o un ex partner, solo in rare circostanze si tratta di uno sconosciuto.
Attraverso la campagna, Amnesty International intende sollecitare le istituzioni a promuovere una legge specifica sulla parita’ di genere, il finanziamento e l'aumento dei centri d’accoglienza per le vittime di violenza e un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari. Intende inoltre realizzare attivita’ che favoriscano una maggiore sensibilizzazione della societa’ civile, delle istituzioni scolastiche e degli organi di informazione per una rappresentazione non stereotipata e non discriminatoria delle donne.
Fermare il femminicidio e la violenza contro le donne e’ una delle richieste contenute nell’Agenda in 10 punti per i diritti umani che Amnesty International Italia ha presentato a tutti i candidati e leader di coalizione, nell’ambito della campagna “Ricordati che devi rispondere”, nel corso dell’ultima campagna elettorale. Tale richiesta e’ stata sottoscritta da 117 parlamentari.
Dopo la ratifica, il 19 giugno 2013, della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul), il 15 ottobre il parlamento ha convertito in legge un decreto del governo contenente una serie di misure repressive nonche’ di tutela delle vittime della violenza avvenuta, riconoscendo in questo modo l’esistenza di una situazione grave ma non ancora adeguatamente affrontata.
Amnesty International ritiene essenziale, nello spirito della Convenzione di Istanbul, che venga attribuita importanza prioritaria alle misure di prevenzione della violenza nei confronti delle donne.
Hanno aderito all'SMS solidale Alessandro Gassmann, Andrea Sartoretti, Antonella Elia, Claudia Gerini, Giulia Bevilacqua, Giulio Scarpati, Cesara Buonamici, Isabel Russinova, Maria Grazia Capulli, Ottavia Piccolo, Sabrina Impacciatore, Valentina Lodovini, Yvonne Scio’, Dacia Maraini, Carmen Consoli, Max Gazze’ e Afterhours.
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