Con il click day si è avviata una procedura informatica con domande di ingresso on line per lavoratori stagionali extracomunitari che - sottolinea la Coldiretti - troverà occupazione soprattutto in agricoltura che, insieme al turismo e all'edilizia, è il settore con maggiori opportunità occupazionali principalmente per le grandi campagne di raccolta delle principali produzioni Made in Italy: dalla frutta alla verdura, dai fiori al vino fino, ma anche negli allevamenti. Possono essere assunti per lavori stagionali cittadini non comunitari originari di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Croazia Corea, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina e Tunisia, ma anche cittadini stranieri non comunitari di altre nazionalità purchè abbiano già fatto ingresso regolare in Italia negli anni precedenti con permesso di lavoro stagionale.
Sono molti i "distretti agricoli" dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso - aggiunge la Coldiretti - della raccolta delle fragole nel Veronese, della preparazione delle barbatelle in Friuli, delle mele in Trentino, della frutta in Emilia Romagna, dell'uva in Piemonte fino agli allevamenti da latte in Lombardia dove a svolgere l'attività di bergamini sono soprattutto gli indiani mentre i macedoni sono coinvolti principalmente nella pastorizia. Sono circa 30mila – conclude la Coldiretti - le aziende agricole italiane che secondo la Coldiretti assumono lavoratori extracomunitari.
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