Milano 15 febbraio 2016 - Il Gruppo internazionale di sostegno alla Siria ha trovato un accordo. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha annunciato che "gli aiuti umanitari" per le città siriane sotto assedio "dovranno arrivare subito, a partire da questa settimana".
"Ci auguriamo che la cessazione delle ostilità porti un rapido miglioramento delle condizioni per poter sostenere i bambini vulnerabili. I diritti dei bambini non sono mai negoziabili. Nessuno bambino deve essere privato di cibo, cure e protezione. Insieme ai nostri colleghi delle organizzazioni impegnate nell'alleviare le sofferenze dei bambini e di civili, aspettiamo di vedere come la fine dei combattimenti si rifletterà sul Paese. La nostra speranza è che sia consentito il pieno accesso di aiuti umanitari nelle aree assediate, come Madaya, Kafaya e Foah, e nelle 13 città circondate. Il nostro obiettivo sarà quello di sostenere i bambini non accompagnati o separati dalle famiglie" - ha dichiarato Alia Al-Dalli, Direttore Internazionale di SOS Villaggi dei Bambini in Medio Oriente.
L'ONU stima che circa 7,6 milioni di bambini in Siria abbiano bisogno di assistenza umanitaria immediata, che più di 2 milioni di giovani non stiano andando a scuola e che siano decine di migliaia i bambini non accompagnati. Il programma SOS di risposta alle emergenze in Siria sostiene e assiste bambini e famiglie. Il supporto si è concentrato sul sostegno educativo, sui centri di assistenza per i bambini separati dalle loro famiglie e sulla creazione di Spazi a Misura Bambino.
Centro Educazione SOS ad Aleppo: sono più di 600 i bambini che partecipano al programma di istruzione. Divisi in base all'età, seguono lezioni di arabo, inglese, matematica e della scienza.
Programma Educazione SOS a Damasco: il programma di istruzione segue quello ministeriale siriano. Tutti i bambini che frequentano il centro sostengono un esame per valutare il loro livello. Il team SOS si occupa della loro iscrizione nella scuole. I ragazzi che hanno abbandonato la scuola partecipano a lezioni serali.
Centri SOS a Saboura e ad Al Qura: sono 300 i bambini che hanno beneficiato dei servizi (medici e psicologici) e delle attività (istruzione) dei due centri. Venticinque bambini, grazie ai Centri SOS, sono stati riunificati con le loro famiglie.
Spazi a Misura Bambino a Dwail, Kafarsouseh, Aleppo: sono circa 6.300 i bambini e ragazzi che stanno ricevendo sostegno educativo, psicologico e medico.
Madaya: il 10 Febbraio 2016 la squadra di pronto intervento SOS ha ricevuto il permesso di entrare a Madaya. L'obiettivo del gruppo è quello di rilevare il numero di minori non accompagnati che vivono nella città assediata e di evacuarli.
Il calore di una casa per ogni bambino
SOS Villaggi dei Bambini è la più grande organizzazione a livello mondiale, impegnata nel sostegno di bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle. Nasce nel 1949 e, ad oggi, è la sola Associazione che ha la capacità di accogliere, all'interno dei suoi Villaggi SOS, 82.300 bambini, ai quali garantisce istruzione, cure mediche e tutela in situazioni di emergenza. Promuove programmi di supporto alle famiglie in stato di necessità ed è presente in 134 paesi e territori nel mondo, dove aiuta quasi 2.000.000 di persone.
In Italia è membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e aiuta 642 bambini e ragazzi e le loro famiglie attraverso 7 Villaggi SOS - rispettivamente a Trento, Ostuni (BR), Vicenza, Morosolo (VA), Roma, Saronno (VA) e Mantova - e un Programma di rafforzamento familiare a Torino, rivolto alle famiglie in stato di necessità. Sostiene, inoltre, il Centro Estivo Internazionale SOS di Caldonazzo (TN).
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