Si simulerà con la comunità un'evacuazione causa frana e il tutto sarà organizzato insieme alla Protezione Civile regionale, comunale e locale e con le squadre di intevento comunitario (EIC) della zona.
Questa simulazione è la prima del 2016 di una serie di prove di evacuazione d'emergenza che COOPI e GOAL realizzeranno nei quartieri urbani dei comuni di Gressier, Port au Prince e Tabarre, più esposti al rischio terremoto, frana, inondazione, ciclone, tzunami. Lo scopo è rafforzare le capacità di risposta delle comunità, cercando di creare dei riflessi automatici che si attivino per gestire al meglio una situazione di emergenza ed evitare il maggior numero possibile di vittime.
Diversi gli espedienti per rendere gli esercizi realistici. Per esempio, molto apprezzata dai beneficiari è la teatralizzazione delle vittime debitamente truccate con finte ferite, membri della comunità stessa, e che la Croce Rossa Haitiana prenderà in carico durante l'esercizio. Con queste operazioni - e con tutta l'attività di sensibilizzazione che li accompagna - si spiega l'importanza di essere ben preparati in caso di emergenza in un modo pratico e accattivante perché resti nella popolazione un ricordo positivo e duraturo.
"Haiti rimane un Paese particolarmente vulnerabile ai disastri. Con questo progetto lavoriamo per sviluppare e supportare un approccio metodologico della risposta e della gestione delle situazioni di crisi nelle aree urbane della zona metropolitana di Port au Prince. Supportiamo le istituzioni locali (protezione civile, EIC) nella messa in pratica di strumenti per una risposta più efficace e nell'implementazione di un sistema di gestione dei rischi " spiega Morena Zucchelli, rappresentante di COOPI ad Haiti e esperta di RDD (Riduzione Rischi Disastri).
"Se fossimo stati informati prima su come comportarci in caso di terremoto, forse ci sarebbero state meno vittime quel terribile 12 gennaio 2010" commenta cosí Saint Hillien Woisky Charles, 35 anni, uno dei beneficiari di uno scorso esercizio di evacuazione per terremoto. E continua, "Adesso so, per esempio, che se una scossa arriva e sono all'aperto, mi devo allontanare da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche e coprirmi la testa perché potrei essere colpito da materiali che cadono. Nel 2010, molta gente in preda al panico entrava negli edifici per ripararsi, invece di allontanarsene".
La vulnerabilità delle comunità di fronte ai rischi di disastri costituisce uno dei limiti a uno sviluppo durevole e inclusivo ad Haiti. Gli esercizi di evacuazione sono una pratica molto importante per rafforzare le capacità locali di gestione di risposta alle urgenze. A questo proposito, COOPI e GOAL, presenti ad Haiti dal post terremoto del 2010, realizzano le attività insieme, mettendo l'accento sul rafforzamento della capacità locali di preparazione di fronte a disastri.
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