Sono tanti i Comuni che nel 2015 hanno ricevuto dal Cev diretto da Gaetano Zoccatelli, la certificazione che attesta la provenienza da fonti rinnovabili del 100% del proprio fabbisogno elettrico ai sensi della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Molti appartengono al Nord Est Italia, tra cui Erto e Casso nella Valle del Vajont, Livinallongo nel bellunese e, infine, il Comune di Crespino in provincia di Rovigo.
Il Comune di Erto e Casso ha ottenuto la certificazione che attesta la provenienza da fonti rinnovabili del 100% del proprio fabbisogno elettrico ai sensi della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Per gli impianti di illuminazione pubblica e gli edifici di proprietà il Comune utilizza energia elettrica verde, che consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas che alterano il clima. Certamente una notizia molto apprezzata dal suo cittadino più illustre, Mauro Corona, da sempre sostenitore delle battaglie ecologiste e per la tutela della natura.
Socio del Consorzio per l’energia Cev dal 2005, Erto e Casso ha evitato di immettere in atmosfera 892,50 tonnellate di anidride carbonica calcolate sulla base dei consumi annuali dell’ente. Inoltre, insieme agli altri 1.146 enti soci del Consorzio Cev (fra cui più di 1000 Comuni), Erto e Casso ha contribuito a risparmiare oltre 3.005.133,87 tonnellate con il solo acquisto dell’energia elettrica. Aderendo al Consorzio Cev, Erto e Casso si è fatto promotore di buone pratiche che anche i cittadini possono imitare, impiegando energia verde per il proprio fabbisogno e migliorando l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. L’obiettivo 20-20-20, dunque, si fa sempre più concreto per il Comune, che con le azioni intraprese garantisce importanti risparmi e contribuisce ad abbattere i costi d’acquisto dell’energia.
Il Comune di Livinallongo ha contribuito a non immettere nell’atmosfera oltre 3 milioni di Co2 (dato nazionale) legittimando così l’adesione al consorzio per l’energia denominato Cev. «Come Comune non solo abbiamo aderito al progetto che ha evitato di immettere in atmosfera nel nostro territorio ben 1271 tonnellate di anidride carbonica, calcolate sulla base dei consumi annuali dell’ente – dice il sindaco Leandro Grones – piuttosto abbiamo anche promosso il “best practices” presso i cittadini e le imprese Fodom che stanno ora concretizzando alcuni progetti impiegando energia verde per il proprio fabbisogno e migliorando l’efficienza energetica delle proprie abitazioni».
Il Comune ha ottenuto la certificazione che attesta la provenienza da fonti rinnovabili del 100% del proprio fabbisogno elettrico ai sensi della Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. «Per gli impianti di Illuminazione Pubblica e gli Edifici di proprietà – dice il sindaco – il Comune utilizza energia elettrica verde (fotovoltaico), che consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas climalteranti. Insieme agli altri 1146 Enti Soci del Consorzio Cev (fra cui più di 1000 Comuni), Livinallongo ha quindi contribuito a preservare l’ambiente dall’inquinamento, ma non solo. «Infatti – dice ancora il capo comun Fodom Leandro Grones – il Comune, tra l’altro, ha anche realizzato due importanti impianti fotovoltaici presso la scuola media Ernesto Renon e le scuole elementari di Pieve, oltre alla sostituzione dell’impianto di produzione di calore del Centro Servizi di Arabba con un modernissimo impianto a biomasse». L’obiettivo 20-20-20: ridurre le emissioni di gas serra del 20%, alzare al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico entro il 2020, si fa sempre più concreto per il Comune.
La convalida dalla certificazione è stata rilasciata a
Crespino dal Consorzio Cev e la certificazione attesta la provenienza da fonti rinnovabili dell’intero fabbisogno elettrico, secondo la deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Arg-elt 104 del 2011.
Per gli impianti di illuminazione pubblica e per gli edifici di proprietà, il Comune di Crespino utilizza solo energia “verde” che consente di evitare l’immissione in atmosfera di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici.L’Amministrazione crespinese è associata dal 2004 al Cev, consorzio che raccoglie 1.146 enti pubblici che sino a oggi hanno abbattuto le proprie immissioni in atmosfera di CO2 per ben oltre tre milioni di tonnellate peril il solo acquisto di energia elettrica.
Con la propria adesione il Comune di Crespino ha evitato la produzione di 529 tonnellate di anidride carbonica e, oltre al risparmio di spesa, si è fatto promotore di buone pratiche nelle scelte energetiche. Abitudini che i cittadini possono imitare, impiegando energia “verde” per il proprio fabbisogno e migliorando l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.
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