"Dobbiamo evacuarli tutti! Madaya è un inferno"
Milano 30 marzo 2016 - SOS Villaggi dei Bambini, che sta operando, da tre mesi, a Madaya (città siriana assediata) in collaborazione con la SARC (Mezzaluna Rossa Araba Siriana), è riuscita ad evacuare una bambina gravemente ferita di cinque anni, Rama, il suo fratellino di 18 mesi e Salma, la loro mamma. La ragazza è stata colpita da diversi colpi di pistola mentre andava a scuola ed è ora ricoverata presso l'ospedale di Kafarsouseh, a Damasco. Le cure sono seguite e interamente pagate da SOS Villaggi dei Bambini. E' stata in terapia intensiva ma le sue condizioni stanno ora migliorando.
"Rama è nata nel 2011, data in cui iniziò la guerra. Un giorno mio marito non è più tornato a casa. Ero incinta di Samer. Non so ancora oggi cosa gli sia capitato. Da quel giorno non ho più potuto pensare a me stessa, solo a loro. Ogni giorno ho lottato per proteggere i miei figli. Il 24 marzo Rama stava andando a scuola. Un cecchino l'ha gravemente colpita. Stava rischiando di morire qui. L'ho portata dall'unico chirurgo vicino, era un veterinario. L'unica possibilità era l'evacuazione. Qualcuno mi informò che sarebbe arrivata un'ambulanza della SARC e che SOS Villaggi dei Bambini si sarebbe occupata di tutte le cure mediche. Così è stato. Mia figlia ha subito molti interventi chirurgici per poter fermare l'emorragia e rimuovere i frammenti dei proiettili. Ora sta bene e potrà di nuovo correre e saltare. Tutti i bambini dovrebbero lasciare Madaya. Si muore di fame a Madaya. Nessuno riusciva più a conservare il cibo per l'inverno e venivano mandati i bambini tra i boschi, sulle montagne per poter contrabbandare pane e zucchero. I bambini potevano muoversi rapidamente, senza catturare l'attenzione dei cecchini. Per un po' è stato possibile approvvigionarsi poi è arrivato l'inverno. Tanta gente è morta di fame. E' un inferno!" – racconta Salma a un nostro collaboratore.
"L'evacuazione di questa donna e dei suoi due bambini, da Madaya, è un importante passo avanti nei negoziati per il trasferimento sicuro dei bambini dalle aree assediate in Siria. Questa evacuazione è solo l'inizio di un lungo cammino per proteggere tanti altri bambini siriani. I diritti dei bambini non sono negoziabili. Non è accettabile, né in guerra né in pace, che i bambini patiscano la fame, la mancanza di cure, di istruzione e assistenza. Stiamo continuando a lavorare a stretto contatto con la SARC per negoziare l'evacuazione di altri bambini e ragazzi feriti, quelli più vulnerabili e quelli non accompagnati da Madaya, Kafaya e Foah. Chiediamo a tutte le parti di consentire l'accesso degli aiuti umanitari e l'evacuazione dei bambini più vulnerabili. Il prossimo passo è quello di garantire che questi bambini ricevano assistenza medica e nutrizionale e vengano collocati in un ambiente che garantisca loro cura e protezione. Ringraziamo tutti coloro che sono impegnati nei negoziati, la SARC e le Nazioni Unite" – dichiara Alia Al-Dalli, Direttore Internazionale per il Medio Oriente di SOS Villaggi dei Bambini.
Il calore di una casa per ogni bambino
SOS Villaggi dei Bambini è la più grande organizzazione a livello mondiale, impegnata nel sostegno di bambini privi di cure familiari o a rischio di perderle. Nasce nel 1949 e, ad oggi, è la sola Associazione che ha la capacità di accogliere, all'interno dei suoi Villaggi SOS, 82.300 bambini, ai quali garantisce istruzione, cure mediche e tutela in situazioni di emergenza. Promuove programmi di supporto alle famiglie in stato di necessità ed è presente in 134 Paesi nel mondo, dove aiuta quasi 2.000.000 di persone.
In Italia è membro dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza e aiuta 336 bambini e ragazzi e le loro famiglie, per un totale di 537 persone. Lo fa attraverso 7 Villaggi SOS - rispettivamente a Trento, Ostuni (BR), Vicenza, Morosolo (VA), Roma, Saronno (VA) e Mantova - e un Programma di rafforzamento familiare a Torino, rivolto alle famiglie in stato di necessità. Sostiene, inoltre, il Centro Estivo Internazionale SOS di Caldonazzo (TN). www.sositalia.it
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