«Una leva importante nel percorso di digitalizzazione del nostro Paese, che porterà di certo notevoli benefici alla Pubblica amministrazione in termini di efficientamento delle risorse, innovazione nei modelli di gestione, riduzione dei costi dei materiali e degli spazi fisici, monitoraggio delle spese e lotta all'evasione». Così l'assessore al Bilancio del Comune di Catania Giuseppe Girlando ha annunciato la rivoluzione dettata dalla normativa sulla fatturazione elettronica che entrerà in vigore il prossimo 31 marzo 2015.
Una rimodulazione dei rapporti tra fornitori ed Enti pubblici, che verrà affrontata nei dettagli venerdì 27 febbraio alle ore 15.30 a Palazzo dei Chierici, in occasione del convegno "La fatturazione elettronica, l'impatto del digitale nella Pubblica Amministrazione, nel sistema delle imprese, negli studi professionali", presentato stamattina in conferenza stampa a Palazzo degli Elefanti. Un evento atteso dalle categorie professionali e dal mondo delle imprese che «rappresenterà un momento di aggiornamento e formazione per i professionisti – ha sottolineato il presidente dell'Ordine etneo dei Commercialisti Sebastiano Truglio – chiamati a conoscere modalità e procedure, nella fase di estensione dell'obbligo a tutte le Amministrazione.
Durante il convegno, infatti, affronteremo novità tecniche e tecnologiche, adempimenti burocratici, nonché prospettive future e fasi amministrative e contabili di un nuovo approccio che vede coinvolti circa 21mila soggetti pubblici e oltre 36mila uffici, con un risparmio di 1 miliardo e mezzo di euro nella sola prima fase di attuazione».
Processi più trasparenti e rapidi, «che mirano a riformare leggi fiscali, allineando l'Italia a best practices di respiro internazionale – ha aggiunto il vice presidente vicario di Confindustria Catania Antonello Biriaco – questo nuovo strumento rappresenterà anche per le imprese un'occasione per ottimizzare i costi di gestione e aumentare la competitività.
Per questo vogliamo arrivare preparati a quest'appuntamento, affrontando al meglio questa trasformazione che, a breve, vedrà convergere anche le transazioni tra privati». Come tutti i processi di cambiamento importanti, non mancheranno naturali criticità, «che dovranno essere superate attraverso la definizione di soluzioni pratiche e condivise – ha spiegato Giovanni Pellitteri, direttore di Gestione Archivi, società che si occupa di emissione ma anche di conservazione elettronica dei documenti – è per questo che faremo da interlocutori attivi per illustrare a tutti gli attori coinvolti, gli strumenti idonei per l'applicazione della normativa che rappresenta un tassello dell'Agenda digitale introdotta dalla legge 244 del 2007».
Non si può, ovviamente, negare l'impatto con il sistema esistente, ma la fatturazione elettronica rappresenterà davvero una rivoluzione culturale: «Dobbiamo cogliere l'occasione di questa rivoluzione copernicana – ha concluso l'economista Antonio Pogliese – il titolo del convegno esalta la fatturazione elettronica, che rappresenta solo un tassello di un più ampio quadro che configura il processo di digitalizzazione, quale riforma epocale. Un cambiamento che ha la stessa valenza della riforma tributaria del 1971 e che diventerà un vero punto di riferimento per la lotta all'evasione.
Per capire quanto pesa quest'operazione sul sistema, basta fornire un dato: su oltre 5 milioni di imprese italiane, il 40% s'interfaccia con la Pubblica Amministrazione. Un volume d'affari importante che, grazie ai nuovi strumenti, potrà essere regolamentato e registrato al meglio, offrendo un quadro chiaro e aggiornato dell'evoluzione della spesa pubblica».
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