CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cerca nel blog

martedì 4 febbraio 2014

Europa, rapporto Amnesty: le persone transgender subiscono trattamenti disumani e degradanti


In un rapporto presentato oggi in alcune capitali europee, Amnesty International ha affermato che le persone transgender che intendono cambiare il loro sesso all’anagrafe subiscono violazioni dei diritti umani: sono costrette a subire interventi chirurgici invasivi, sterilizzazioni, terapie ormonali o test psichiatrici prima di poter modificare i loro documenti.

“Naturalmente, vi sono persone transgender che intendono usufruire dei trattamenti medici disponibili, ma molti altri non vogliono. Gli stati non dovrebbero forzare le scelte delle persone transgender facendo dipendere il riconoscimento legale della loro identita’ di genere da interventi chirurgici, trattamenti ormonali o sterilizzazioni” – ha dichiarato Marco Perolini, esperto di Amnesty International in materia di discriminazione. “Molte persone transgender devono superare enormi ostacoli prima di conciliarsi con la loro identita’ e i problemi aumentano a causa di una manifesta discriminazione di stato”.

Il rapporto di Amnesty International, intitolato “Lo stato decide chi sono: la mancanza di riconoscimento legale per le persone transgender in Europa”, prende in esame sette paesi europei evidenziando come le procedure per ottenere il riconoscimento legale della loro identita’ di genere violino i diritti umani fondamentali in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania e Norvegia mentre in Irlanda non esista alcuna procedura, sebbene una legislazione in materia sia in cantiere.

Si stima che le persone transgender nei paesi dell’Unione europea siano circa un milione e mezzo.

In molti stati sono in vigore procedure rigorose attraverso le quali una persona puo’ cambiare il sesso all’anagrafe. Le persone transgender possono ottenere il riconoscimento legale della loro identita’ di genere solo se viene loro diagnosticato un disturbo mentale o se accettano di sottoporsi a procedure mediche come i trattamenti ormonali o interventi chirurgici che determinino una sterilita’ irreversibile. In alcuni casi, devono dimostrare di essere single. Il tutto puo’ durare anni.

“Gli stati devono assicurare che le persone transgender possano ottenere il riconoscimento legale della loro identita’ di genere attraverso una procedura veloce, accessibile e trasparente nel rispetto di cio’ che la singola persona sente rispetto alla sua identita’ di genere, proteggendo il diritto alla riservatezza ed evitando d’imporre requisiti obbligatori che violino i diritti umani” – ha sottolineato Perolini.

“Le persone si trovano a dover prendere un’odiosa decisione: o accettano di essere sottoposte a una serie di trattamenti e misure degradanti per volere dello stato o sono costrette a vivere con un genere basato sul sesso loro assegnato alla nascita, anche quando cio’ contraddice il loro aspetto e la loro identita’” – ha aggiunto Perolini.

In Irlanda non esiste ancora alcuna procedura per consentire alle persone transgender di cambiare il loro sesso all’anagrafe. Victoria, una transgender di Dublino, ha detto ad Amnesty International: “Il riconoscimento legale e’ importante perche’ finalmente non dovrei combattere per ottenere qualcosa cui ho diritto, come l’assistenza pubblica. Io voglio essere riconosciuta per chi maledettamente sono. E’ ridicolo che lo stato non mi riconosca per cio’ che sono”.

Il riconoscimento legale dell’identita’ di genere e’ fondamentale affinche’ le persone transgender beneficino dei loro diritti umani. Esse rischiano di essere discriminate ogni volta che devono esibire un documento in cui sono indicati nome e sesso all’anagrafe che non corrispondono alla loro identita’ ed espressione di genere.
                                                                           
Roma, 4 febbraio 2014

Il rapporto “Lo stato decide chi sono: la mancanza di riconoscimento legale per le persone transgender in Europa” e’ disponibile in lingua inglese all’indirizzo: http://www.amnesty.it/Europa-trattamenti-disumani-e-degradanti-per-persone-trangender
e presso l’Ufficio Stampa di Amnesty International Italia.



Nessun commento:

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *