In pratica le onde sonore generano calore termico che riesce a rompere le cellule responsabili dell' accumulo di grasso che vengono così facilmente distrutte e drenate fuori con lipoaspirazione.
La microlipoaspirazione è un nuovo approccio chirurgico , non invasivo ,in anestesia locale, che permette l’aspirazione del grasso localizzato in diverse zone del corpo previa liquefazione e successiva adesione dei tessuti cutanei sovrastanti. Il campo elettrico ad alta frequenza determina:un effetto termico che rende solubile l’adiposità localizzata, la rottura della membrana adipocitaria con successiva formazione di emulsione grassosa e l’ aumento della lipolisi.
Tutto ciò induce una lipolisi sia nella zona trattata sia nel tessuto adiposo non direttamente trattato. L’effetto termico prodotto sui tessuti profondi alla applicazione elettrica determina una retrazione del tessuto sottocutaneo il quale aderisce alle strutture sottostanti evitando così depressioni cutanee.
- Si procede a disegnare bilateralmente l’area da trattare con una matita dermografica tracciando sia le curve isometriche che la direzione dei tunnels di riferimento che dovranno seguire due o tre direzioni fra di loro perpendicolari così da ottenere un effetto a graticcio o “criss cross” per evitare le depressioni cutanee.
- Si procede ,mediante l’uso di un punzone , a perforare la cute per potere introdurre l’ago cannula inserita prima nel manipolo.
- Si introduce l’ago cannula e tramite l’attivazione della pompa di infusione peristaltica si inizia ad infondere la soluzione di Klein. Si attende 10 minuti e poi si attiva l’emissione di corrente da distribuire nella zona precedentemente anestetizzata.
- La emissione di corrente , ci permette di ottenere la liquefazione del grasso. A questo punto si può iniziare ad aspirare attivando la pompa d’aspirazione con dei movimenti dolci ma continui di va e vieni nella massa adiposa seguendo due o tre assi di trattamento sino ad arrivare al risultato prefissato.
- Per ultimo si tratta la parte più superficiale della zona. Seguirà un massaggio energetico per far uscire dai fori d’ingresso il residuo di liquido di infusione. Si procede a mettere nei fori d’ingresso una crema antibiotica sopra un po’ di garza e poi s’applica il Tensoplast e si invita la paziente a mettere una guaina.
- Si prescrive una terapia antibiotica ed antiinfiammatoria per 5-6 gg. Dopo 5 giorni si provvede a rimuovere la medicazione si guarda bene se i fori d’ingresso sono chiusi se non c’è tumefazione sospetta o sieroma. Si prescrive una crema antiedema e si consiglia di portare i collant graduati o la guaina per 30 gg.
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