"La povertà ha tante diverse sfaccettature e porta quindi conseguenze differenti all'interno delle famiglie. Se quasi sempre questa condizione nasce dalla mancanza di occupazione da parte degli adulti, spesso ne seguono difficoltà nell'accompagnamento dei bambini nel loro percorso educativo, relazioni difficili all'interno della famiglia, fino alle più concrete mancanze nella sfera sociale e sanitaria", spiega Fosca Nomis. "Nell'ambito dell'attuazione delle misure previste dal disegno di legge è quindi fondamentale che vi sia un processo di inclusione attiva dei beneficiari e anche dei minori, che tenga conto del benessere dei bambini, delle fragilità dei nuclei famigliari e dell'importanza di creare piani di intervento personalizzati".
Il disegno di legge, che rappresenta sicuramente un primo passo verso una misura effettivamente universale, come peraltro sollecitato dall'Alleanza contro la povertà, di cui Save the Children fa parte, dovrà inoltre predisporre un monitoraggio trasparente che garantisca una valutazione continuativa degli effetti delle misure. È essenziale facilitare anche il coordinamento tra tutti i livelli amministrativi, dal centrale al locale, per garantire una regia unica nell'implementazione delle misure, predisponendo subito un Tavolo tecnico nazionale e delle linee guida di attuazione.
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