CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Cerca nel blog

sabato 7 luglio 2018

UNHCR Briefing: Calo degli arrivi e aumento dei tassi di mortalità nel mar Mediterraneo

Calo degli arrivi e aumento dei tassi di mortalità nel mar Mediterraneo: l'UNHCR chiede un rafforzamento delle operazioni di ricerca e soccorso

 

Nei primi sei mesi del 2018, sono stati 45.700 i richiedenti asilo e i migranti che hanno raggiunto le coste europee dopo aver attraversato il mar Mediterraneo, un netto calo rispetto agli anni precedenti. Se paragonato al picco degli arrivi nella prima metà del 2016, il numero è cinque volte inferiore e rappresenta un ritorno alle medie prima del 2014.

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime preoccupazione per il fatto che, nonostante il calo registrato, uomini, donne e bambini continuino a perdere la vita durante le traversate in mare, ed in numeri proporzionalmente maggiori. Il numero di persone morte o disperse in mare nel 2018 ha superato le 1.000 persone, un tragico traguardo raggiunto per il quinto anno consecutivo, nonostante il calo nel numero di persone che cerca di arrivare in Europa. Nel solo mese di giugno una persona su sette ha perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale, rispetto a una su 19 nella prima metà dell'anno e una su 38 nella prima metà del 2017.

L'elevata perdita di vite umane dimostra quanto sia urgente rafforzare le capacità di ricerca e soccorso nella regione. L'UNHCR ringrazia tutti coloro che sono coinvolti nelle operazioni di salvataggio; con così tante vite in gioco, ribadisce l'assoluta importanza, e gli obblighi derivanti dal diritto del mare, di consentire il soccorso di persone che si trovano in pericolo.

In particolare, l'UNHCR teme le conseguenze di una diminuzione delle capacità di ricerca e di soccorso se le imbarcazioni vengono dissuase dal rispondere alle richieste di soccorso per paura di vedersi negato il permesso di sbarcare le persone tratte in salvo. In particolare, le ONG hanno espresso preoccupazione per le restrizioni imposte alle loro capacità di condurre operazioni di ricerca e soccorso a seguito di limitazioni ai loro movimenti e alla minaccia di potenziali azioni legali.

Le ONG svolgono un ruolo fondamentale nel salvataggio delle persone in situazioni di emergenza in mare: nel periodo compreso tra gennaio e aprile di quest'anno, hanno effettuato circa il 40% delle operazioni di soccorso per coloro che sono sbarcati in Italia – comprese le persone prima salvate da imbarcazioni militari e commerciali e successivamente trasferite su navi delle ONG.

Con l'avvicinarsi della stagione di punta delle traversate, salvare vite umane deve diventare la priorità principale. Qualsiasi riduzione delle capacità di ricerca e soccorso porterà quasi sicuramente a ulteriori inutili perdite di vite umane, poiché trafficanti senza scrupoli continuano ad organizzare traversate su imbarcazioni fatiscenti e non adatte alla navigazione in mare.

Qualsiasi imbarcazione in grado di partecipare alle operazioni di ricerca e soccorso dovrebbe essere autorizzata a salvare chi si trova in difficoltà e successivamente ad attraccare nel più vicino porto di sbarco attrezzato e sicuro.

Se alle imbarcazioni viene negato il permesso di sbarcare, i comandanti delle navi potrebbero ritardare la risposta alle chiamate di soccorso considerando che potrebbero rimanere bloccati in mare per giorni e giorni.

L'UNHCR ribadisce l'appello lanciato nelle ultime settimane, insieme all'OIM, di adottare un approccio collaborativo e regionale rispetto alle traversate del Mediterraneo, che fornisca linee guida chiare e prevedibili per la ricerca, il soccorso e lo sbarco.



--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *