SUMMIT DI COPENAGHEN
WWF: "FINALMENTE SEGNALI SULLA FINANZA"
L'annuncio del Segretario di Stato Hillary Clinton, dato oggi in occasione della COP15, per il WWF è nuova linfa vitale per i negoziati. Il supporto di 100 miliardi di dollari è in grado di creare un ponte tra i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, e quindi cambiare lo scenario in questi giorni di negoziati globali.
"Auspichiamo ora un accordo tra Stati Uniti e Cina su come definiranno il tema della trasparenza e attendiamo l'impegno del Presidente Obama affinché la legislazione sul clima sia la sua principale priorità nel prossimo anno. Dall'Unione Europea e dagli altri Paesi industrializzati attendiamo un segnale positivo sul fronte delle riduzioni delle emissioni al 2020" dice Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, presente a Copenaghen.
Sul fronte dei finanziamenti, il WWF segnala come fino ad oggi molti Paesi abbiano avanzato nuove proposte finanziarie cosiddette "fast start", ovvero immediate, per aiutare a concludere l'accordo, mentre il pezzo mancante fondamentale restava proprio la finanza a lungo termine.
Ieri il ministro dell'ambiente giapponese Sakihito Ozawa aveva annunciato 15 miliardi di dollari per finanziamenti "fast start" entro il 2012, nell'ambito della Hatoyama Initiative. Prima, Australia, Francia, Giappone, Norvegia, Regno Unito e gli Stati Uniti avevano annunciato che avrebbero impegnato 3,5 miliardi di dollari della finanza pubblica per ridurre le emissioni da deforestazione nei Paesi in via di sviluppo (REDD). L'annuncio dei 10 miliardi dato dal Segretario Hillary Clinton, in questo scenario, assume dunque un'importanza fondamentale.
"Sebbene i finanziamenti 'fast start' siano fondamentali per creare le basi di lavoro, non devono assolutamente essere visti come sostitutivi di una finanza sicura, programmabile e addizionale nel medio e lungo termine, necessaria sia per azioni di mitigazione, come la lotta alla deforestazione, sia per aiutare i Paesi vulnerabili ad adattarsi agli impatti più pericolosi del cambiamento climatico – ha concluso Mariagrazia Midulla del WWF Italia – La necessità di questi finanziamenti a lungo termine non è negoziabile. L'accordo e il pianeta dipendono da loro."
Copenaghen, 17 dicembre 2009
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