KEY ENERGY 2009:
IL FOTOVOLTAICO PUNTA QUOTA 1.000 MEGAWATT
E ARRIVA UNA PROPOSTA: "ABOLIAMO L'ICI PER GLI IMPIANTI RINNOVABILI"
Rimini, 29 ottobre 2009 - Abolire l'Ici per gli impianti che producono energie rinnovabili. È la proposta che Kyoto Club, insieme alle associazioni di categoria e a quelle ambientaliste, porterà questa settimana all'attenzione delle Agenzie territoriali e delle Commissioni parlamentari competenti. Lo ha anticipato ieri pomeriggio a KEY ENERGY - la fiera internazionale per l'energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppo, a Rimini Fiera fino a sabato 31 ottobre - Leonardo Berlen, responsabile comunicazione del Kyoto Club.
Nel corso del convegno "Verso quota 1.000. Il fotovoltaico ha messo le ali", Berlen ha ricordato che per raggiungere l'obiettivo (realistico) di 15 gigawatt dal solare al 2020 gli impianti non possono più essere considerati "opifici" - e quindi sottoposti a un'imposta comunale salata - bensì "siti di pubblica utilità". Una decisione peraltro già presa dall'Agenzia del territorio di Bologna.
Intanto il fotovoltaico made in Italy corre a grandi falcate verso quota 1.000 megawatt di potenza in esercizio e conta già su 50mila impianti realizzati. "L'energia elettrica generata dal sole è oggi una realtà, anche grazie agli incentivi pubblici del Conto energia", conferma Maurizio Cuppone della direzione operativa del GSE, Gestore servizi elettrici. Che ha fotografato una realtà attiva e trasversale al territorio italiano: "La Puglia è la prima regione per potenza installata, la Lombardia svetta invece per numeri di impianti. In totale - ha sintetizzato Cuppone - contiamo di arrivare a 900 megawatt in tutto il Paese entro la fine dell'anno".
Il punto di vista delle aziende è stato rappresentato da Daniele Togni, socio di ANIE/GIFI, gruppo Imprese fotovoltaiche italiane, e da Paolo Zavatta, direttore commerciale di Conergy. "Entro fine anno il Ministero emanerà la bozza di rinnovo del Conto energia - ha spiegato Togni - che conterrà i suggerimenti GIFI, condivisi con il GSE e le associazioni di categoria". La grid parity non è ancora raggiunta, ha aggiunto Togni, "e l'industria fotovoltaica, in forte crescita, ha bisogno di ancora di sostegni pubblici, seppure in misura minore". "La crisi finanziaria ha diminuito gli operatori sul mercato - è intervenuto Zavatta di Conergy - lasciando in piedi solo i più solidi e strutturati. Dal canto nostro, siamo felici di avere anticipato in Italia l'idea del kit fotovoltaico che ha avuto molto successo".
Al futuro della tecnologia guarda invece Paola Delli Veneri, ricercatrice della sezione Fotovoltaica dell'Enea: "Il film sottile permetterà a breve di ridurre i costi per questa energia rinnovabile - ha spiegato - mentre oggi il silicio cristallino è ancora la tecnologia consolidata su cui puntare". E ha previsto: "Nuovi materiali quasi fantascientifici per il fotovoltaico sono allo studio dell'Enea: prevediamo siano disponibili non prima di una trentina d'anni".
Il programma completo dei seminari e dei convegni è disponibile in formato Pdf sul sito www.keyenergy.it
COLPO D'OCCHIO SU KEY ENERGY 2009
Qualifica: Fiera internazionale; periodicità: annuale; edizione: 3a; ingresso: operatori; biglietti: intero 15 euro; abbonamento intero per 2 giornate: 25 euro; ingresso convegni: supplemento 10 euro al giorno; orari: 9-18, ultimo giorno 9-17; sito web: www.keyenergy.it
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