DONNE NELLA SCIENZA: UNA GIORNATA DI RIFLESSIONE ALLA SISSA DI TRIESTE
Martedì 7 giugno, nella sede di via Bonomea della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, Anke Huebenthal e Ingrid Haas racconteranno l'iniziativa messa in campo dalla Max Planck Society per contrastare discriminazioni di genere nel campo della ricerca scientifica
Trieste, 6 giugno 2011 - Cosa fare per incentivare la partecipazione femminile nel mondo della scienza e favorire un più equo avanzamento di carriera per ricercatrici e scienziate? Quali azioni dunque per rompere il tetto di cristallo? Tutto questo sarà al centro di una giornata di riflessione e confronto alla Sissa di Trieste, martedì 7 giugno, a partire dalle 9.15.
Women in science: inspire, promote, engage. Organizzato dal Comitato Pari Opportunità della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, parteciperanno all'incontro Anke Huebenthal e Ingrid Haas, referenti del network Minerva FemmeNet della Max Planck Society, che da vari anni organizza un mentoring program per giovani scienziate.
«La Max Planck Society – spiega Huebenthal, coordinatrice di MinervaFemmeNet – intende migliorare la presenza femminile nella scienza e accrescere la percentuale di donne ai vertici istituzionali. L'idea, alla base del nostro progetto, è di usare e condividere l'esperienza di donne scienziate a beneficio delle giovani ricercatrici: perché sappiano riconoscere e imparino a gestire gli squilibri più diffusi che possono ostacolare la loro carriera».
Secondo i dati del rapporto triennale della Commissione Europea, She Figures, che presenta indicatori sulla partecipazione femminile nel mondo della ricerca, continua a esistere per le donne una significativa segregazione, sia orizzontale che verticale, sebbene la scienza non sia più una prerogativa esclusivamente maschile. «Nell'Unione Europea, le donne scienziate rappresentano mediamente il 30% dei ricercatori, ma solo l'11% dei professori ordinari. Quindi, risultano ancora scarsamente rappresentate nelle posizioni di vertice » commenta la professoressa Anna Menini, del Comitato Pari Opportunità della Sissa.
La fisica, per esempio, secondo un'indagine internazionale i cui risultati sono stati pubblicati la scorsa settimana sulla rivista Nature, è un terreno dominato dagli uomini: le donne, più dei colleghi maschi, hanno difficoltà a progredire nella carriera, che rischia di rallentare con l'arrivo dei figli.
«Nonostante tutti gli indicatori registrino un lieve incremento nel numero di donne nella scienza, c'è quindi un sostanziale bisogno di politiche attive che sostengano la realizzazione di pari opportunità» ribadisce Ingrid Haas, del Max Planck Institute di Immunobiologia e Epigenetica.
L'incontro organizzato alla Sissa, dal titolo Women in science: inspire, promote, engage, vuole essere l'occasione per riflettere sui percorsi possibili per incentivare le carriere delle donne in ambito scientifico, al fine di scalfire quella barriera invisibile, il cosiddetto "tetto di cristallo" che impedisce all'universo femminile di accedere a posizioni di responsabilità, nonostante meriti e competenze. «Intendiamo promuovere altre iniziative – precisa il direttore della Scuola, Guido Martinelli – a favore di una presenza più incisiva delle donne nel mondo della ricerca e creare altre occasioni di incontro per confrontarsi sulle best practice che possano contribuire a rimuovere ostacoli all'avanzamento di carriera delle colleghe».
L'incontro si svolgerà in inglese.
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