Iniziamo subito l'articolo con un piccolo elenco di manuali
- Panico e fobie. Le risposte a tutti i dubbi, di Vittorio Cei;
- Uscire dal panico. Ansia, fobie, attacchi di panico. Nuove strategie nella gestione della cura, di Nicola Ghezzani;
- Panico, ossessione e fobie: psicobiologia dell'ansia. Dalle origini del comportamento ai rapporti familiari, di Giulio Meldolesi;
- Civiltà e disagio. Forme contemporanee della psicopatologia, di Massimo Recalcati;
- Attacchi di panico, di Vincenzo di Giulio;
- Amico, sono qui! Ansia e Panico: oltre il limite del pensiero, di Angelo Barone;
- Disturbo di panico e agorafobia. Manuale per chi soffre del disturbo, di Pierluigi Morosini, Daniele Piacentini, Daniela Leveni;
In cosa consiste il panico?
Trattasi di una forte paura o terrore improvviso, slegato dalla logica e dalla ragione, che scatta di fronte ad un pericolo reale o presunto, portando il soggetto a compiere atti avventati o inconsulti.
Gli attacchi di panico rientrano di diritto nella classe di disturbi d'ansia ed esordiscono nella tarda adolescenza (o nella prima età adulta). Il disturbo colpisce soprattutto le donne.
Quali sono i sintomi di un attacco di panico?
Ma il panico non si limita a forti paura o a sensazioni slegate dalla riflessione. Il panico si caratterizza soprattutto per l'insorgenza improvvisa di svariati sintomi, tra cui:
- Dolore o fastidio al petto;
- Sensazione di soffocamento;
- Respiro corto o sensazione di asfissia (o iperventilazione);
- Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di svenimento;
- Tremori e grandi scosse alle braccia;
- Palpitazioni o tachicardia sempre più forte;
- Paura di morire;
- Sudorazione;
- Sensazioni di torpore o di formicolio;
- Paura di impazzire o di perdere il controllo;
- Nausea o disturbi addominali;
- Sensazioni di irrealtà, di stranezza, di distacco dall’ambiente;
- Vampate o brividi;
- Principio di parestesia agli arti;
A proposito di attacchi...
- La presenza o l'assenza dell'agorafobia (altro noto disturbo d'ansia);
- Gli attacchi di panico non devono essere causati dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale (ad esempio, l'ipertiroidismo);
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