Sono pronte le nuove aule scolastiche per i bambini del Kenya grazie all'alleanza AMREF-Future Time
Future Time, partner italiano di ESET NOD32, ha sostenuto il progetto scuole di AMREF a Mambrui nel distretto di Magarini. Nel 2013 sono state realizzate infrastrutture scolastiche, igieniche e idriche, fondamentali per la vita e il futuro dei bambini in età scolare. In Kenya l'età media della popolazione è di 18 anni e il 43% ha un'età inferiore ai 15 anni
Roma, 11 dicembre 2013 – A gennaio 2014 i bambini di Mambrui, nel distretto kenyota di Magarini, potranno finalmente entrare nelle nuove aule scolastiche, appena costruite grazie al Progetto Scuole di AMREF. Le nuove aule vanno ad ampliare la Majenjeni Primary School, nata nel 1965 con una classe di 32 bambini, che faceva lezione sotto un albero. Attualmente la scuola ha 943 iscritti e 20 insegnanti. Il progetto, sostenuto nel corso del 2013 dall'italiana Future Time, partner di ESET NOD32, uno dei grandi produttori mondiali di software per la sicurezza digitale, risponde ad uno dei problemi cronici del sistema scolastico kenyota, dove il Ministero dell'Educazione non è in grado di rispondere da solo alla necessità di nuove strutture scolastiche, che spesso risultano inadeguate o inesistenti.
Oltre alle aule scolastiche, il progetto AMREF-Future Time ha portato alla costruzione di una cisterna per la raccolta di acqua piovana, collegata alle aule, per consentire ai bambini di dissetarsi e di provvedere alla propria igiene personale, non allontanandosi dalle lezioni. Il semplice gesto di lavarsi le mani può ridurre l'incidenza di malattie diarroiche nella popolazione infantile sotto i 5 anni di quasi il 50% e le infezioni respiratorie del 25%.
L'approvvigionamento idrico è uno dei principali problemi del Kenya, a causa dell'aumento della popolazione, dell'inquinamento, della desertificazione e della siccità, con gravi conseguenze sanitarie e diffusione di malattie e infezioni, che influiscono negativamente sulla crescita dei più piccoli e contribuiscono alla diffusione del fenomeno dell'assenteismo scolastico, nonostante la gratuità e l'obbligatorietà dell'istruzione primaria, sancita nel 2003 dal governo locale. La situazione è ancora più allarmante se si considera che l'età media della popolazione in Kenya è di 18 anni e che il 43% degli abitanti ha un'età inferiore ai 15 anni.
"AMREF è davvero lieta di aver stretto questa 'alleanza' molto concreta con Future Time nel cuore dell'Africa. I beneficiari saranno centinaia di bambini, che aiuteremo a diventare prezioso capitale umano per lo sviluppo del paese", sottolinea Elena Di Fazio di AMREF Italia Onlus. Ogni anno AMREF sostiene oltre 13.000 bambini in Africa attraverso i suoi progetti di formazione del personale sanitario locale, di educazione igienico-sanitaria e di assistenza e recupero dei ragazzi di strada, fornendo un contributo significativo alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell'ONU.
"Abbiamo sostenuto il progetto scuole di AMREF, perché crediamo nel valore dell'istruzione per offrire ai bambini del Kenya un'opportunità concreta di allontanarsi dalla povertà in cui sono nati. L'Africa ha bisogno di cittadini istruiti e informati per lo sviluppo economico e sociale di tutto il continente. Da questo punto di vista sentiamo tutta la nostra responsabilità sociale d'impresa nei confronti del mondo che ci circonda", dichiara Paolo Monti, fondatore di Future Time. "La nostra collaborazione con AMREF non finisce qui. In AMREF abbiamo trovato gli stessi valori di trasparenza, innovazione, sostenibilità e responsabilità, che ispirano quotidianamente anche il nostro modo di operare come azienda. Per questo il progetto 2013 è il primo passo di una partnership di lunga durata, che ci porterà a sostenere nuove attività negli anni a venire", sottolinea Emanuele Rammella, amministratore delegato di Future Time.
Il progetto AMREF-Future Time – partito a inizio 2013 – si è articolato in tre tappe. La prima fase è stata dedicata nei primi due mesi dell'anno agli incontri di sensibilizzazione e di mobilitazione della comunità locale e alla formazione dei Comitati di Gestione delle infrastrutture idriche e sanitarie, per stimolare la partecipazione attiva dei membri comunitari.
La seconda fase – conclusa ad aprile – è stata indirizzata alla diffusione delle buone pratiche per un corretto uso dei servizi igienici e idrici, in quanto la sola costruzione di strutture non è sufficiente a garantire la salute dei bambini, delle loro famiglie e dei membri della comunità. In questa prospettiva sono stati attivati corsi di educazione igienico-sanitaria attraverso il KIT PHASE (Personal Hygiene and Sanitation Education), un metodo d'insegnamento multilivello, sviluppato da AMREF in collaborazione con il Ministero della Sanità kenyota, riguardante l'igiene personale, dell'acqua, del cibo e dei rifiuti.
Nella terza fase del progetto – conclusasi a novembre 2013 – sono state costruite le aule scolastiche in muratura e sicure, con l'ausilio volontario del comitato di gestione, eletto dalle comunità locali.
Accanto alle aule scolastiche sono state costruite anche una serie di stazioni di lavaggio delle mani e di servizi igienici, sicuri e puliti, divisi per maschi e femmine: la carenza di gabinetti separati nelle scuole è in molti paesi poveri uno dei motivi della mancata iscrizione o dell'abbandono scolastico delle ragazze. Al momento in Kenya la diffusione e l'uso dei servizi igienici è limitata al 41% della popolazione rurale.
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