Mortalità infantile: Save the Children, il 9 ottobre riparte da Roma la campagna Every One. Grande protagonista il Villaggio esperienziale, dove ciascuno potrà diventare operatore di Save the Children per un giorno, anche nelle emergenze. Ingresso gratuito, per grandi e bambini. A Bari e Milano le altre tappe del Villaggio.
Sarà diffuso il nuovo rapporto "Nati per morire. Indice di rischio mortalità mamma-bambino" sull'impatto delle condizioni di vita e salute delle mamme sulla mortalità infantile in 178 paesi del mondo.
Giovedì 9 ottobre alle ore 10.00 a Piazza del Popolo a Roma riparte, per il quinto anno, la Campagna Every One di Save the Children, l'Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti in tutto il mondo, per fermare la mortalità infantile, cioè la morte ogni anno di oltre 6 milioni di bambini con meno di 5 anni, per malattie prevenibili e curabili come malaria, diarrea, polmonite, complicazioni neonatali.
La campagna si articolerà in oltre 1 mese di sensibilizzazione e raccolta fondi e avrà tra i suoi punti di forza il Villaggio Every One: dal 9 al 19 ottobre la grande struttura di 170 metri quadri di legno e materiali di riciclo sarà a Roma in Piazza del Popolo (ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00). I visitatori grandi e piccoli potranno fare l'esperienza unica di diventare operatori Save the Children per un giorno e sperimentare le semplici soluzioni per salvare la vita di milioni di bambini.
Il Villaggio farà quindi tappa a Bari (24 settembre-2 novembre) e Milano (11-16 novembre).
All'inaugurazione del Villaggio Every One e al via della Campagna interverranno, tra gli altri, rappresentanti del governo, delle istituzioni locali, di Save the Children, testimonial e aziende partner dell'Organizzazione.
Sarà inoltre diffuso il nuovo rapporto "Nati per morire. Indice di rischio mortalità mamma-bambino" che si concentra sulla mortalità infantile in conseguenza delle condizione di salute e vita delle madri, stilando una classifica dei paesi con i maggiori "fattori di rischio" tra le madri e i più elevati tassi di mortalità infantile.
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