'Auspichiamo un voto altrettanto unanime e sollecito in Senato' – ha dichiarato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia. 'Ogni anno la violenza delle armi provoca nel mondo almeno 500.000 morti. Quanti altri ce ne saranno prima che il Trattato entri in vigore, col raggiungimento della 50esima ratifica?'
Il Trattato, approvato a larghissima maggioranza dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 aprile di quest'anno, aperto alla firma degli stati il 3 giugno e gia' sottoscritto da 83 paesi, definisce per la prima volta gli standard internazionali per la compravendita di armi, il cui giro d'affari e' stimato intorno ai 60 miliardi di dollari, legandoli al rispetto dei diritti umani; non disciplina l'uso domestico, ma richiede che gli stati si dotino di normative nazionali sul trasferimento delle armi e delle loro componenti.
Garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l'entrata in vigore di un trattato internazionale e' una delle 10 richieste contenute nell'Agenda in 10 punti per i diritti umani che Amnesty International ha presentato a tutti i candidati e leader di coalizione, nell'ambito della campagna 'Ricordati che devi rispondere', nel corso dell'ultima campagna elettorale. Tale richiesta e' stata sottoscritta da tutti i leader delle formazioni che compongono l'attuale governo e da 117 parlamentari.
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