"Metteremo a confronto le esperienze e i risultati di diverse città europee che negli ultimi anni hanno utilizzato sistemi per diminuire il traffico e migliorare l'ambiente", spiega l'assessore Edoardo Croci, che aprirà i lavori della seconda giornata con un intervento su Ecopass.
L'obiettivo del meeting, a cui parteciperanno rappresentanti di comuni, università, centri di ricerca, aziende di trasporto pubblico ed enti pubblici europei, è di mettere a confronto le esperienze delle città che negli ultimi anni hanno introdotto sistemi di riduzione del traffico e delle emissioni inquinanti, disincentivando l'utilizzo delle auto private e dei veicoli merci in aree particolarmente congestionate e con alte concentrazioni di smog, facendo ricorso a sistemi di road pricing.
Londra, Roma, Oslo, Stoccolma, The Hague e Milano hanno adottato sistemi di questo tipo. Chi puntando esclusivamente sulla congestion charge, che impone una tariffa di circolazione a tutti i veicoli senza distinzione e chi, come Milano, prima in Europa, ha introdotto una pollution chargedisincentivando l'uso delle auto e dei veicoli merci in base alla quantità di emissioni allo scarico prodotte, applicando il principio "chi inquina paga".
I risultati finora raggiunti nelle diverse città saranno illustrati partendo da alcuni indicatori previsti dal progetto Curacao: riduzione del traffico (tra il 10 e il 25 per cento), riduzione delle emissioni di CO2 (tra il 13 e il 21 per cento), e del Pm10 (tra l'8 e il 18 per cento) riduzione degli incidenti stradali ( 20 per cento) e risorse recuperate da reinvestire in mobilità e trasporti (fino a 140 milioni di euro).
A Milano, dopo il primo anno di Ecopass, il traffico nella cerchia dei Bastioni (Ztl Ecopass) è diminuito del 14,4 per cento, con conseguenze positive anche all'esterno dove la riduzione è stata del 3,4 per cento. Riguardo alle emissioni di CO2 il calo è stato del 9 per cento, quelle di Pm 10 allo scarico del 19 per cento. A queste si aggiungono anche la riduzione dell'ammoniaca del 37 per cento e degli ossidi di azoto dell'11 per cento. Una minore congestione delle strade ha comportato anche una riduzione degli incidenti stradali: nell'area dove è in vigore il provvedimento sono diminuiti del 14,4 per cento, del 4,6 per cento nel resto della città. I benefici di Ecopass, tra tempo risparmiato nel traffico e costo sociale da riduzione di incidenti e Pm10 sono stati calcolati in 21 milioni di euro. A questi si aggiungono gli introiti complessivi generati dagli ingressi in area Ecopass che ammontano a oltre 12 milioni di euro.
Al di là dei parametri indicati dal progetto Curacao ci sono poi altri risultati, particolarmente significativi, legati alla specificità del provvedimento milanese. Due erano gli obiettivi "strutturali" legati al cambiamento delle abitudini dei cittadini: usare di più i mezzi pubblici e cambiare le auto più vecchie e inquinanti con modelli ecologici o a basso impatto ambientale. I numeri dicono che nel primo anno di Ecopass, dopo il potenziamento del trasporto pubblico avvenuto due mesi prima dell'avvio del provvedimento, i passeggeri su bus, tram e metrò sono aumentati di 35 milioni, con un incremento del 5,7 per cento. Nel caso del rinnovo delle auto il risultato è altrettanto positivo: 5 milioni di veicoli inquinanti in meno in area Ecopass. Di fatto, nel 2008, una macchina inquinate su due è stata fermata dal provvedimento e sono raddoppiate quelle ecologiche alimentate a metano e gpl, ibride ed elettriche.
Nessun commento:
Posta un commento