Proprio sull'etica nell'Industria 4.0 si stanno interrogando in queste ore giovani imprenditori, dirigenti e professionisti riuniti alla Villa Medicea di Artimino per la decima edizione di Artes ed Ethica (organizzato dall'Associazione Toscana Ricerca e Studio ARTES ), un percorso di formazione che prende in esame le molteplici sfumature dei temi dell'etica e li eleva ad elemento di stimolo e di crescita dell'attività economica.
"L'utilizzo dell'intelligenza artificiale e altri mezzi per comunicare dati sempre più velocemente e intuitivamente – dice Giorgio Fozzati, direttore di Artes e ideatore di "Artes et Ethica" - porteranno l'uomo, le sue relazioni e il modo di comunicare a un cambiamento radicale. La fabbrica intelligente e la robotizzazione che posto e spazio lasciano al lavoro dell'uomo? Qual è il tempo del lavoro e della famiglia per il lavoratore 4.0?"
Alla giornata, moderata dal giornalista Giuseppe Mascambruno, Sono intervenuti tra gli altri Alessio Marco Ranaldo, imprenditore e presidente di Confindustria Toscana; Massimo Messeri, Presidente di Nuovo Pignone, Baker Hughes, a GE company
"E' probabile che l'impatto di Industria 4.0 non sarà univoco, ma dipenderà dalla rilevanza delle diverse nuove tecnologie digitali nei diversi settori industriali – ha detto Ranaldo -. Certamente si tratterà di un salto culturale, prima che industriale che investirà direttamente il ruolo degli imprenditori, delle politiche pubbliche e dei singoli lavoratori. La tradizionale collaborazione ed interazione tra persone e tra uomo e macchina verrà certamente ridisegnata, e grazie al digitale cambierà anche la comunicazione tra le cose, tra i sistemi di produzione e tra gli ambienti. Si tratta di un'evoluzione di portata storica, che va accompagnata fin da subito con un investimento senza precedenti nella formazione per garantire all'industria - ed alla manifattura - in trasformazione competenze adeguate".
"Siamo nel mezzo di una vera e propria rivoluzione per l'industria, che non riguarda solo le grandi aziende come la nostra, ma attraversa in maniera trasversale tutte le realtà che operano sul territorio, dalle PMI al mondo della ricerca – ha dichiarato Messeri -. L'era dell'Industria 4.0 è una realtà e siamo tutti chiamati a coglierne le potenzialità per continuare ad essere competitivi sul mercato, con un approccio etico solido e proattivo. L'integrità in BHGE è sempre stata un pilastro fondamentale della cultura aziendale: il nostro codice di condotta riguarda tutti i dipendenti e i rappresentanti dell'azienda a livello globale. È anche in quest'epoca di forti cambiamenti nei sistemi produttivi, dunque, che dobbiamo costruire un percorso 4.0 di competitività senza scorciatoie, per contribuire alla crescita economica ed etica del Paese".
Sono intervenuti anche Enrico Loccioni, imprenditore e presidente del Gruppo Loccioni, azienda italiana leader mondiale nello sviluppo di sistemi di misura e nell'automazione per il controllo di qualità e sostenibilità; Nabil Arafin, Founder e CEO della startup innovativa Awhy, chat intelligente che risponde in automatico ai clienti; Franco Tocci, presidente della digital e cloud company Ambrogio; Simone Campinoti, presidente di Ceam Control Equipment srl di strumentazione industriale, controllo di processo, domotica, robotica, comunicazione e web; Dario Ottaiano, Ceo e Cofounder di Imoving, startup di noleggio, acquisto e riparazione online di bici.
Hanno portato spunti di riflessione Andrea Bertolini, ricercatore di diritto privato della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: con il progetto RoboLaw ha lavorato alle linee guida sulla regolazione della robotica presentate a Parlamento e Commissione Europea e Oriana Perrone, esperto del Ministero dello Sviluppo Economico per la Responsabilità Sociale di Impresa e delegata a OCSE e UE.
Interventi anche di Enrico Bocci, imprenditore e vicepresidente di Confindustria Firenze con delega a Confindustria 4.0, Alessandro Bensi, presidente dell'Ordine dei Consulenti del lavoro di Prato e Cristiano Ciappei, docente di Strategie e Valore di Impresa all'Università degli Studi di Firenze.
L'evento ha il patrocinio dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro - Consiglio Provinciale di Prato ed è realizzato grazie anche al contributo della Fondazione CR Firenze. Tra gli sponsor dell'evento l'azienda fiorentina Zoppini.
"La quarta rivoluzione industriale – ha concluso Massimo Maria Marianeschi, presidente di Artes .- pone sfide epocali, ma offre anche enormi opportunità, che sapremo cogliere se accanto all'attesa sorprendente evoluzione tecnologica sapremo sviluppare un nuovo umanesimo, saldamente centrato sulla persona, sulla sua formazione e sulla sua capacità etica di decidere per il bene comune. L'etica 4.0 non potrà essere delegata ad un algoritmo".
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